tag:blogger.com,1999:blog-86099495497957474562024-02-02T11:57:57.236+01:00Al Sciscionwildlife in my mindVernèhttp://www.blogger.com/profile/08545733869445654034noreply@blogger.comBlogger47125tag:blogger.com,1999:blog-8609949549795747456.post-43391941022168161322014-12-02T18:57:00.001+01:002015-06-22T19:30:39.643+02:00<h2 style="text-align: center;">
<span style="color: red; font-size: x-large;">Alla ricerca delle vigne che furono</span></h2>
<h3 style="text-align: center;">
<span style="color: red;">Prima parte</span> </h3>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyzwCZh4PPO_-V50t8Vg9c4seVv71VkcALCKRn_agbEAvM8_i-NZz_esDvvcZ_U8KcQ0SHegAkTFhiRXR8GRL0ivEczRUxhMOJk2I-A70WjGscN6pFjqgW-mS5pfWSqioz1SiQbdTUoqs/s1600/DSC00747a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyzwCZh4PPO_-V50t8Vg9c4seVv71VkcALCKRn_agbEAvM8_i-NZz_esDvvcZ_U8KcQ0SHegAkTFhiRXR8GRL0ivEczRUxhMOJk2I-A70WjGscN6pFjqgW-mS5pfWSqioz1SiQbdTUoqs/s1600/DSC00747a.jpg" width="640" /></a></div>
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Quattro giugno 2010</div>
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Con Silvio e Floriano alla Cumiona , zona dei vigneti che furono di Vergano.</div>
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Km. 9,1<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0iVuJ9n5R9ZHaFxRZlffTdOErmNrFa6-QXOkX65n5-cRGt7Xp26y0ALiuGq-bGYdN9JLC0l1iZiIXpg1eqobVEtKXRIlzqd31EoeVU0i_uWi-F5vP0T0x9GxveVR_aFfDstSuyFP87yQ/s1600/vigne+totale.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="390" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0iVuJ9n5R9ZHaFxRZlffTdOErmNrFa6-QXOkX65n5-cRGt7Xp26y0ALiuGq-bGYdN9JLC0l1iZiIXpg1eqobVEtKXRIlzqd31EoeVU0i_uWi-F5vP0T0x9GxveVR_aFfDstSuyFP87yQ/s1600/vigne+totale.jpg" width="640" /></a></div>
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Inizio questo post con un po' di apprensione poiché il lavoro che mi prefiggo si preannuncia abbastanza lungo in quanto prevedo di inserire numerose citazioni che potrebbero fuorviare la linearità del racconto.</div>
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Comincio col dire che ho lavorato parecchio coi filmati che inserirò. Innanzi tutto la cassetta originale ha una lunghezza tale da non poter essere caricata in Youtube . Ho dovuto perciò, utilizzando il programma di conversione video di Pinnacle, suddividerla in sette spezzoni, creando anche opportuni (secondo me...) commenti audio mixandoli con il sonoro originale. Ho impiegato un giorno intero per crearli e poi caricarli su Youtube in modo da permettermi la condivisione nel mio blog.</div>
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Ecco la prima parte .</div>
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<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="//www.youtube.com/embed/Q2u02LzIkcs" width="560"></iframe><br /></div>
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Prima di entrare nel vivo del racconto, voglio citare il motivo per cui, dopo che il mio blog è rimasto inattivo per parecchio tempo, ho ripreso a postare.</div>
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Ho incontrato poco tempo fa mentre facevo acquisti alla mia abituale edicola, Floriano. Ci siamo soffermati a discutere del più e del meno e tra gli argomenti della nostra conversazione è spuntato pure il mio blog "Al Sciscion" . Floriano ha esordito dicendo che quando accede al computer spesso va alla ricerca se ci sono novità nelle mie pubblicazioni, poiché si aspetterebbe di vedere descritto il resoconto della nostra escursione nel territorio della Cumiona, alla ricerca dei posti in cui sorgevano i vigneti Verganesi, con Silvio come nostro appassionato ed appassionante "cicerone" quale custode mnemonico dei luoghi e della loro toponomastica dialettale. E poi aggiungeva degli elogi convinti riguardo alla eccellente qualità dei miei scritti, esortandomi a continuare con altri racconti. Debbo dire sinceramente che sentire tali apprezzamenti mi ha fatto enorme piacere e mi ha spronato a ritornare nel Web, non nascondendomi le difficoltà che avrei incontrato, conoscendomi e sapendo con che pignoleria avrei affrontato il lavoro, alla ricerca di una mia perfezione stilistica e contenutistica.</div>
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Così eccomi qui a raccontare di quella bellissima e soleggiata giornata di giugno di quattro anni fa.</div>
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In quel periodo ero appena fuoriuscito dal gruppo AIB di Borgomanero, dopo aver trascorso un anno, il 2009, con un paio di interventi chirurgici a dir poco devastanti e mi stavo riprendendo fisicamente a poco a poco. Avevo comunque mantenuto rapporti occasionali con alcuni del gruppo. Con Silvio, che aveva perorato la mia presenza nel gruppo stesso appena un anno dopo il mio pensionamento dal lavoro quattro anni prima, memore delle stagioni d'oro da entrambi vissute attivamente nell'ambito sociale e ricreativo di Vergano, a volta anche in concorrenza (ACLI e circolo VERGUS) ma spesso in collaborazione per i carnevali, intorno agli anni 70-80, in particolare avevo scoperto una certa identità di vedute e sintonia di intenti. Così avemmo occasione di esternarci la necessità ed il desiderio di effettuare delle leggere e salutari sgambate, per nulla impegnative, date le condizioni fisiche di entrambi, ma che rammentassero contenuti storici e territoriali in modo da stimolare i nostri ricordi. Feci la proposta di percorrere i sentieri (se ancora esistenti...) che portavano alla zona dei vigneti coltivati dalle genti di Vergano. Accettata entusiasticamente, in una stupenda giornata pre-estiva, dal clima ideale per un'escursione nei boschi, attuammo il nostro proposito. Compagno di viaggio Floriano. Guida riconosciuta ed apprezzata Silvio che, con i ricordi della sua adolescenza, ancora vivissimi ed appassionati, è riuscito a trasformare una semplice passeggiata in una sorta di storia paesana.</div>
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Floriano ed io siamo saliti, dal "Piemunt" dove abita, fino alla casa del Silvio in via Castello. Dopo i convenevoli dei saluti, ci siamo incamminati in discesa, lungo la stradicciola ....che porta all'oratorio di San Rocco. (Di questa strada potrei, prossimamente, raccontarne le vicissitudini al tempo del Gruppo Zero, nel 1970...)<br />
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Sfiorato l'oratorio, ci siamo diretti a sud imboccando prima la sterrata e poi la nuova strada asfaltata che porta al Cimitero, dopo aver attraversato il ponte sul Sizzone. Ad ovest del muro di recinzione del camposanto partiva il sentiero che abbiamo imboccato (ed ora dopo quattro anni è già difficile vederne la traccia , invaso dalle sterpaglie e nuove robinie attecchite). Subito Silvio ci ha edotto sul nome della zona ,già pendio, ad ovest: le Selve o forse meglio "Selvi" in dialetto. Al suo culmine il "Roclu". (In effetti, come fattomi poi rimarcare da Silvio, dovrebbe essere chiamato "Ruclin" poiché il vero Roclu , Roccolo in italiano, luogo dove avveniva la cattura degli uccelli grazie ad una zona delimitata da reti che ingabbiavano i volatili in una morsa mortale, era il rialzo dove ora è stato costruito il condominio all'estremità nord di Vergano, poco prima di Mirasole. Forse venne ai tempi denominato Ruclin perché era una versione minore di un Roccolo? )</div>
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Abbiamo proseguito poi, verso sud, in piano su una pista ben battuta e larga, fino ad incontrare il fosso che raccoglie le acque scolatizie provenienti dalla zona superiore dei Livelli ("Nivei"). E' il "Creus (leggere alla francese... Mannaggia come è difficile scrivere in dialetto...) d'la vigna d'la Gesa" come ci informa saggiamente Silvio. A questo punto ci siamo direzionati verso ovest con la strada che inizia leggermente a salire. Alla nostra destra il bosco della "Rulina" di proprietà del fu Gabriele Ubertini (grande possidente terriero di Vergano) ed ancora oggi, forse, appartenente ai suoi figli. Prima di imboccare l'erta che sale verso i Nivei, Silvio ci ha accompagnati fino a che il sentiero lo permette , per farci intravedere che di là dal Creus esisteva il sentiero che portava ai vigneti della "Mujota". Era la via di accesso dei residenti di Canuggioni e Baraggioni per raggiungere tale zona. Percorsa parecchie volte anche da me, ragazzino, quando mio zio Battista vi coltivava il suo vigneto ( a dir la verità credo che appartenesse a mio zio Dobra che non era più in grado di curarlo). Lungo la sua ripida salita crescevano rigogliosi castagni che erano la gioia di noi passanti in quanto ci permettevano un raccolto generoso tale da riempire le nostre "curbeli" (cestini ).</div>
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Per accedere a tale sentiero occorreva entrare in Canuggioni, percorrere la strada che fiancheggiava la Valansciona, passare dietro le ultime case dei Giromini, attraversare un breve tratto di prato e poi immergersi nella verde frescura del bosco affrontando il non facile erto sentiero per poi approdare al pianoro dove sorgevano le prime vigne.</div>
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Ho ripercorso questo sentiero, in senso inverso, l'inverno del 2008, con Eugenio. Dopo una buona nevicata, volevamo, con una gioia tutta infantile, imprimere le orme dei nostri scarponi per primi sulla coltre immacolata che era scesa ad ammantare le nostre miserie umane. </div>
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Eravamo saliti dal punt'ad tola su per il sentiero che porta alla "Rusa", faticando poi non poco per trovare l'accesso alla strada dei Nivei e della Mujota, passando in mezzo a quelle che erano state le vigne di un tempo, sprofondando parecchie volte in buche impreviste ed imprevedibili, ed infine ritrovare la parvenza di un sentiero. Ci siamo pure sorpresi piacevolmente nel vedere le numerose orme lasciate dai caprioli, sperando di poter fare un incontro ravvicinato con qualcuno di loro. Dopo un tratto pianeggiante, siamo arrivati all'imbocco del sentiero che porta verso la valle del Sizzone, quasi riconoscendolo essendo ancora ben impresso nelle nostre memorie, per poi percorrerlo in discesa, con le dovute cautele. Al termine del pendio più ripido. uscendo dal bosco, siamo arrivati al prato, ultimo tratto prima di entrare in Canuggioni. Con nostro estremo disappunto abbiamo constatato che in prossimità delle prime case il passaggio non era più possibile in quanto una recinzione di rete metallica ne bloccava l'accesso. Alla nostra destra il groviglio dei rovi e le sterpaglie ci impedivano l'aggiramento attraverso il bosco ed abbiamo perciò dovuto arrangiarci strisciando contro la raminata da una parte ed i rovi dall'altra per sbucare finalmente sulla strada a ridosso della Valansciona.<br />
(Nella foto qui sotto, ripresa dalla riva del Sizzone per gentile concessione di Achille Grisoni, guardando ad ovest, si vede sullo sfondo la ripa che porta alla Mujota ed ai Nivei, ed in primo piano il prato che collegava il sentiero con Canuggioni, poco appena alla sinistra.Tra l'altro tale tratto di prato fu percorso in un'edizione della Camminata dell'amicizia negli anni ottanta del secolo scorso...).<br />
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Ritorno alla descrizione della camminata con Silvio e Floriano. Abbiamo iniziato ad affrontare la via di accesso alla zona dei Nivej , mantenendo alla nostra destra il declivio della ex "Vigna'd la Giesa". Il sentiero assume una buona pendenza (vedere il grafico altimetrico...) mentre si infittisce il sottobosco e pian piano sparisce dai nostri piedi. Silvio , quando siamo giunti alla parte terminale dell'erta, ha cominciato a guardarsi intorno, quasi spaesato, di fronte al nuovo aspetto assunto dal suo vigneto. Era alla ricerca del Castagno del Luigino, mitica pianta che nella sua gioventù, ma ancora fino a una decina d'anni fa, era talmente generosa e fruttifera da donare a chi si avventurava nel fosso del Creus un raccolto abbondante di castagne tale da riempire una "curbela". Ma non lo ha trovato... E neanche il ponticello che univa il territorio dei Nivej. Come si può notare dalla traccia rossa rilevata dal GPS sulla mappa di inizio post eravamo arrivati vicini al luogo che Silvio aveva in mente, ma la fittissima vegetazione ci aveva impedito di proseguire verso Nord . Giocoforza abbiamo dovuto trovare un passaggio verso est, giungendo così in zona "Manghineli".</div>
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Ed ora aggiungo una "chicca" grazie alla concessione di Piergiorgio Bertona (il ragazzino con la camicia scura nella foto qui sotto), cugino di Silvio. Due fotografie datate 1953, che ritraggono parte della famiglia di Silvio e della famiglia di Piergiorgio. La prima è</div>
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stata scattata al bivio della "Stonga" con la strada per il "Muntaut", mentre si avvicinavano alla vigne di loro proprietà, col padre di Silvio in bella evidenza alla conduzione del "baroz" trainato dalla "Biunda" e dalla "Mora" le mucche di loro proprietà. La seconda ,con tutti i vendemmiatori, in zona "Nivei". </div>
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Bellissime testimonianze di un mondo rurale che stava quasi per scomparire, a causa dell'avvento del mondo industriale. Nel ricordo di coloro che oggi sono settantenni, i mitici anni cinquanta assumono le sembianze sfumate e quasi fiabesche di un periodo innocente e spensierato, dopo i tragici periodi della guerra. Le umili e spartane condizioni di vita favorivano la coesione dei nuclei familiari e il sentimento di appartenenza ad una sfera affettiva che ti proteggeva e coccolava . Le esternazioni verso il mondo degli altri erano vissute, nelle grandi occasioni quali la vendemmia, come una gioiosa sorta di festa popolana che accomunava fatiche, usanze, relazioni, e momenti di felice coesistenza. Tra i filari durante il raccolto si innalzavano i cori che le donne solevano intonare con le canzoni popolari del tempo. E, come un'onda di echi più o meno lontani, si intrecciavano le risposte canore provenienti dai vigneti viciniori. E si diffondeva nell'aria un sentimento di gioviale serenità e di sincero ringraziamento per il dono della vita ed i frutti di madre natura. E gli uomini potevano finalmente felicitarsi per il lavoro portato a termine dopo le fatiche di un anno intero, in attesa poi di assaporare il risultato finale da un buon bicchiere di vino da pasto.</div>
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Dopo aver gironzolato per la vigna di "Manghineli"del Piergiorgio, commentandone il recente abbandono della coltivazione, dopo un periodo di riattivazione da parte sua, ci siamo soffermati presso i "resti" di un accessorio atto a facilitare alcune operazioni della coltura della vite. Vicino ad un tubo in cemento di raccolta delle acque, alcuni paletti in legno conficcati in terra,ormai quasi marciti, ed i residui di un asse, dimostrano come ci si era ingegnati per facilitare la spallatura della macchina per "bagnè" la vigna, dopo averla riempita con la miscela di verderame. E' Silvio, grande testimone mnemonico dei luoghi della nostra escursione, a farcelo notare.( Lo si vede bene nel filmato)<br />
Indi proseguiamo alla ricerca di un passaggio verso nord dato che sentieri o strade sono ormai inglobate dalle sterpaglie e dalle piante diventate padrone del terreno. Ci stiamo dirigendo verso la "Rusa".</div>
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Ed ora voglio aprire una lunga parentesi, anche se non esaustiva, che tratterà delle modalità di accesso a questa zona vinicola partendo da Vergano. Non potrò essere sicuro al cento per cento di quanto andrò a scrivere, ma confido nella benevolenza dei miei due lettori che, magari potrebbero correggermi e aggiungere altre notizie.<br />
Ho bazzicato in un paio di occasioni negli archivi comunali di Borgomanero. Come già descritto in un altro post, ero alla ricerca di notizie riguardanti il toponimo Baraggioni (o Baraggione?) e nello sfogliare i capitolati dei faldoni mi sono imbattuto in alcune documentazioni riguardanti Vergano che, come è noto, è stato comune autonomo fino al 1928 e quindi dotato di un proprio archivio che, con la riunificazione successiva è stato inglobato con quello di Borgomanero. Mi ha colpito il fascicolo che , corredato da un disegno enorme che illustrava l'attuazione del progetto in essere, trattava della "Riattazione della strada consortile denominata della Rosa". Mi sono fatto fotocopiare il tutto dalla solerte impiegata addetta all'archivio, anche se con qualche difficoltà per la gigantesca mappa.</div>
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Posso già qui elucubrare sul toponimo "Rosa" che è giunto ai nostri giorni come "Rusa". E' facile constatare come la vocale o di Rosa (inequivocabilmente o: comparatela con la o di consortile...) scritta con quella leggera apertura nella parte superiore della stessa, fosse foriera di possibili errori di lettura. Infatti col passare degli anni ha preso piede nella tradizione orale il termine "Rusa", tra l'altro rusticamente più consono ai luoghi difficilmente raggiungibili e dai sentieri poco accessibili piuttosto che Rosa, più delicato e adatto forse a regioni più romantiche...</div>
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Ma qual'era questa strada consortile? Allego una riproduzione parziale della mappa, facente parte del progetto del 1870, che ho potuto giuntare con non poca facilità.</div>
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Si riesce ad intravedere all'estrema sinistra, in basso, l'esistenza della pedana in legno (quella linea nera che attraversa il Sizzone, il cui senso di scorrimento verso sud è evidenziato da una freccia), non ancora Punt'd'tola (verrà costruito nel 1892). Appena oltre il torrente, dopo aver guadato, nel punto in cui l'acqua era più bassa, si svoltava subito a destra e i carriaggi si inerpicavano su quel percorso irregolare, ma abbastanza ampio, che portava fino alla sommità della collina là dove sorgevano i primi vigneti. Non posso affermare con certezza che veramente i baroz trainati dalle pur poderose mucche di allora salissero quel pendio anche perché, osservandolo con le condizioni degradate odierne, risulta veramente ostico, aspro e quasi impossibile da affrontare. E' presumibile che allora fosse più curato.</div>
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Però....</div>
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In data 15 agosto 1858, dagli atti della comunità di Vergano, si evince che si era costituito un consorzio tra gli utenti delle strade della Varzaigha, Montalto e Levelli per garantirne la efficienza e manutenzione, ma non è specificata se la via di accesso fosse la Cumiona o la Rosa.<br />
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Sta di fatto, comunque, che quando nella primavera del 1870 viene deliberato di affidare al geometra Vercellotti lo studio (sopra menzionato) per la riattivazione della strada della Rosa, si fa riferimento alla vecchia via di accesso che abbiamo ricordato. E' quindi presumibile che veramente i vignaioli Verganesi transitassero dalla valle del Sizzone, verso San Rocco, per accedere all'altipiano della Cumiona, piuttosto che da Canuggioni. Sicuramente quelli che raggiungevano le vigne a piedi passavano da là.<br />
Il progetto, descritto minuziosamente in ogni sua componente (dalla quantità di ghiaia e dal suo spessore, al numero dei paracarri, dai tombini per lo scolo delle acque prative alla descrizione dei tavolati per il guado, dalle opere di sbancamento e livellamento alla cura dei fossi laterali , etc.) avrebbe richiesto un esborso di L. 3.337,40 per il completamento dell'opera e di L. 658,17 per i rimborsi di espropri, mentre il compenso al geometra fu di L.258,15 (saldato nel 1874).<br />
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L'opera prevedeva, come si può evidenziare dal disegno più sopra riportato, di proseguire a sud, dopo aver attraversato il guado del Sizzone, sfruttando quel pianoro che in futuro diventerà il luogo della colonia solare Verganese di prima della seconda guerra mondiale <a href="http://alsciscion.blogspot.it/2010/03/colonia-solare-di-vergano.html">http://alsciscion.blogspot.it/2010/03/colonia-solare-di-vergano.html</a> e poi successivamente lo stadio "Beniamino" (dal nome del proprietario benefattore) dove negli anni sessanta del secolo scorso disputammo le Olimpiadi ed infiniti scontri calcistici.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUDHK6NKVgCTJgF7-dpdLrtB3fl80stNTiyKUFsEduCveNQoi50FsFQ_dCjiTYa4zilyOtNV81qpI7Gc7UN6bISMWTU_w2CL2_Pa7qN0wANprwcHcR_QDjTBwyAGvx6GT-DsD5rIEVFAc/s1600/Pap%C3%A0+035.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="472" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUDHK6NKVgCTJgF7-dpdLrtB3fl80stNTiyKUFsEduCveNQoi50FsFQ_dCjiTYa4zilyOtNV81qpI7Gc7UN6bISMWTU_w2CL2_Pa7qN0wANprwcHcR_QDjTBwyAGvx6GT-DsD5rIEVFAc/s1600/Pap%C3%A0+035.jpg" width="640" /></a></div>
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Giunti più o meno nella zona dove sorge ora il Cimitero, la strada avrebbe svoltato decisamente , con un tornante, verso Nord iniziando a salire la riva che Silvio ha chiamato delle "Selvi" (il bosco che si vede sullo sfondo alle spalle dei ragazzini). Questo proseguimento a sud avrebbe permesso, allungando il tragitto, di attenuare la pendenza della salita verso la sommità della collina in modo da bypassare il vecchio percorso, che era veramente ostico in avvio, fino a ricongiungersi verso la sommità là dove la strada originaria ammorbidiva leggermente (ma avrebbe dovuto comunque essere rilivellata per renderla più uniforme). Questa nuova via avrebbe dovuto essere larga 5 metri, ma fu ridotta a 4 dopo il vaglio della commissione prefettizia .<br />
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A corredo informativo del progetto, venne allegato l'elenco degli utenti della strada denominata della "Rosa". Ben dodici fogli con nomi e cognomi dei proprietari delle vigne, o dei boschi, con individuati il luogo e l'estensione dei loro appezzamenti.<br />
Interessante notare come i toponimi dei luoghi citati fossero in minor numero rispetto a quelli che oggi vengono ricordati introdotti, forse, dalle generazioni successive a quella di allora. Roccoli, Boscaioli, Livelli, Varzaighe, Vallansciana, Mojetta, Montalto, Ronchetti ed i prati Sizzone, Vignola, Ortani (?), Pracomune(?).<br />
Ben 277 appezzamenti! Come ben visibili nella loro suddivisione, anche se non completamente a nord ed ovest, dalla mappa del catasto Rabbini.<br />
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L'opera non fu neppure iniziata.......</div>
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Nonostante il tentativo di coinvolgere la provincia e la prefettura, non si ottenne nessun risultato. Anzi la risposta del prefetto fu, in sintesi, tradotta da me : arrangiatevi, siete un consorzio e come tale investite i vostri soci delle loro responsabilità ed affrontate le spese a carico vostro... e del comune. Noi come prefettura vi suggeriamo solamente, dal punto di vista ambientale, di restringere la carreggiata a 4 metri anziché 5. In effetti la risposta dell'ingegnere capo dell'Ufficio governativo lavori pubblici per la provincia di Novara, era più articolata e sottolineava pure che la suddetta strada non rientrava nè nell'elenco delle strade comunali né in quello delle vicinali...(solamente la via San Rocco rientrava tra quelle registrate il primo luglio 1867...) . E faceva rimarcare che, al momento in cui fu redatto il progetto di riattazione, il perito aveva espresso il duro giudizio che da anni la così detta strada della Rusa versava in pessime condizioni ed era intransitabile...</div>
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Ma lascio alla vostra curiosità e pazienza l'interpretazione dei documenti originali provenienti dalla Provincia. Ingranditeli e decifrateli.... Io l'ho fatto... Con un po' di fatica, ma alla fine si riesce a leggere il tutto!</div>
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Altrimenti fidatevi del mio amaro sunto!!! </div>
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Vi lascio immaginare le difficoltà nel cercare di portare avanti il progetto di tale opera e la delusione che si deve essere impadronita dei promotori. D'altra parte il piccolo comune di Vergano non aveva sicuramente le risorse per affrontarne tali spese ed i soci del consorzio sicuramente si aspettavano delle contribuzioni da parte degli enti statali. Purtroppo, visto che dovevano contare solamente sulle proprie risorse, nonostante il numero impressionante di interessati al compimento dell'opera, dovettero abbandonare i buoni propositi. Si sa che quando c'è da mettere d'accordo così tante teste, non sempre si riescono a trovare soluzioni condivise. </div>
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Il sogno della Strada della "ROSA" svanì miseramente e non fu mai più riesumato. </div>
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Tempi difficili aspettavano i viticoltori....</div>
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Nel 1887 fece la sua comparsa la peronospora ed il suo impatto con il raccolto delle uve fu disastroso. Probabilmente in tanti dovettero abbandonare la coltivazione, in attesa che la scienza fornisse le prime controindicazioni al nuovo fenomeno mortale per i vitigni e prendesse piede il metodo di cura.</div>
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Così diventò preponderante il lavoro di ripristino dei vigneti malati e la strada della Rusa cadde nel dimenticatoio.</div>
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Mi vedo costretto a terminare questa prima parte del post, in quanto mi rendo conto di essermi dilungato assai ed aver reso la lettura dello stesso abbastanza pesante. </div>
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Spero che mi abbiate seguito fin qui e vi do appuntamento per il prossimo lasciandovi in compagnia di Floriano e Silvio con il proseguimento del filmato. </div>
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Correggetemi, se ho sbagliato... e commentate!</div>
<div class="blogger-post-footer">post più vecchi</div>Vernèhttp://www.blogger.com/profile/08545733869445654034noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8609949549795747456.post-20115513579339845022012-04-23T16:12:00.001+02:002015-06-23T14:56:46.047+02:00SECONDA OLIMPIADE VERGANESE 1961 prima parte<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7akY4-VTjjslFU2fDZLv8VK-omlcJ0WEj2BIa84WwWrYykLBZ4zIszP-kKggNKgCthwHc8-nm8xarLTfsMCjIHU26w_9qI2NI6rINrP4onQPEz-AGm_KKF5FCItF4bgBOVKTZYQMJQC4/s1600/IMG_0021.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="451" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7akY4-VTjjslFU2fDZLv8VK-omlcJ0WEj2BIa84WwWrYykLBZ4zIszP-kKggNKgCthwHc8-nm8xarLTfsMCjIHU26w_9qI2NI6rINrP4onQPEz-AGm_KKF5FCItF4bgBOVKTZYQMJQC4/s640/IMG_0021.jpg" width="640" /></a></div>
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Riprendo, dopo un periodo esageratamente lungo, a scrivere sul blog. Mi era passata la voglia di postare o meglio di organizzare il flusso dei miei ricordi per condividerli, in quanto mi richiedeva uno sforzo mentale che ritenevo di avere smarrito. A farmi ritornare un bagliore di volontà, è bastato l'incontro con un amico di gioventù, Adriano che avevo perso di vista da troppo tempo, col quale ci siamo scambiati sensazioni e ricordi di quando eravamo ragazzi.</div>
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Ad accompagnarci in questa rievocazione giovanile questa volta ho scelto il gruppo folk-rock britannico dei Fairport Convention (tardi anni sessanta) con al canto la struggente e melodiosa Sandy Denny, prematuramente scomparsa dopo essere entrata in coma due giorni dopo una caduta dalle scale di casa e non essersi mai più ripresa. La canzone , Who knows where the times goes, (Chi sa dove va il tempo?) l'ho scelta proprio per il suo riferimento nostalgico e misterioso agli anni che volano via e che chissà dove vanno a finire. Io qui cerco di fermarli e ricordarli per dar loro un luogo di approdo.</div>
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Grazie al grandioso lavoro di Ginca nel documentare con la "pubblicazione" del suo "Lo Sportivo" gli avvenimenti che caratterizzavano la maggior parte del tempo delle nostre favolose estati vacanzaiole libere e spensierate, posso oggi, a distanza di cinquant'anni (!), rileggere le "imprese" atletiche che ci videro protagonisti e quasi riviverle, talmente erano circonstanziati i reportages. </div>
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Dopo la prima edizione del 1960 che vide solamente tre concorrenti parteciparvi, come ricordato nel post <a href="http://alsciscion.blogspot.it/2010/05/olimpiadi-verganesi-1960.html">olimpiadi-verganesi-1960.</a> , in questa seconda Olimpiade, "addirittura" otto atleti diedero il meglio di loro stessi per ben figurare nelle varie competizioni.<br />
Suddivisi in quattro coppie rappresentanti quattro nazioni diverse, inizialmente vennero così raggruppati.<br />
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ITALIA . Renato V. e Giancarlo<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6c4mSQe35AY7htydUbz9XpltXzghFGX2WxZq_2Uw4PTBSgxKOOEj5i2ccefh9tFxEpcf8f5WjKBJzPoCVHNsYPU0BrHpcMnr373T2bD9wdxyyiX2V2um1lgGRUdpS3lk6LM8msH1U4IQ/s1600/IMG_0025.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="633" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6c4mSQe35AY7htydUbz9XpltXzghFGX2WxZq_2Uw4PTBSgxKOOEj5i2ccefh9tFxEpcf8f5WjKBJzPoCVHNsYPU0BrHpcMnr373T2bD9wdxyyiX2V2um1lgGRUdpS3lk6LM8msH1U4IQ/s640/IMG_0025.jpg" width="640" /></a></div>
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Lo scattista migliore sulla breve distanza (io...) ed il massimo esponente delle gare che richiedevano l'uso della tecnica e degli attrezzi (salti e lanci). Notate lo scudetto, appiccicato alle camicie per l'occasione dello scatto fotografico; restava in posizione, dopo generosa manata sul petto per farlo aderire. Appena mossici, si staccava, ma intanto la sua funzione l'aveva svolta... Dava un tocco di ufficialità alla formazione...<br />
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INGHILTERRA : Ezio G.ed Eugenio<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2tK0_tcX5_UoYOf8TpJUh9HvntolEaHcWt6fh8Mv3WV3235SHLOtNcnSKM67WsNNij3DX8WA1O2Y18d9QDA4ep3uHOJRMH2kNGBVJK5XUI98SsUSV1V1LiT6NKLvuvAetP_xy3hhjxGw/s1600/IMG_0029.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2tK0_tcX5_UoYOf8TpJUh9HvntolEaHcWt6fh8Mv3WV3235SHLOtNcnSKM67WsNNij3DX8WA1O2Y18d9QDA4ep3uHOJRMH2kNGBVJK5XUI98SsUSV1V1LiT6NKLvuvAetP_xy3hhjxGw/s640/IMG_0029.jpg" width="608" /></a></div>
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Poteva contare sul campione in assoluto, Eugenio, di quasi tutte le discipline di corsa. Notate, anche qui, lo scudetto . Sembra diverso dal precedente. In effetti è lo stesso, rivoltato.... ed appicicato alle camicie, dopo averlo espropriato dai precedenti possessori, per la fotografia di rito. Credo fosse di colore azzurro e blu scuro. Possedevamo solo quei due esemplari, amabilmente ritagliati e cuciti da Ginca...! <br />
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FRANCIA: Eraldo e Luciano</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXmXG-3VIXK3ftogHhWBCUfExHLRHFuGZDE8wugtoRA6dJ6oRQ1RbGlkZ7k3496iXLnq3NflCKuBB1AmmAKMwaj3qEEEQIvmKPD0T5KxqYZbliOxze-EJloLhsL8BtC6weX8jPloQ4WWE/s1600/IMG_0027.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXmXG-3VIXK3ftogHhWBCUfExHLRHFuGZDE8wugtoRA6dJ6oRQ1RbGlkZ7k3496iXLnq3NflCKuBB1AmmAKMwaj3qEEEQIvmKPD0T5KxqYZbliOxze-EJloLhsL8BtC6weX8jPloQ4WWE/s640/IMG_0027.jpg" width="638" /></a></div>
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Decisamente la più debole accoppiata. Eraldo era una giovanissima promessa che aveva già dimostrato il suo valore mentre Luciano era alla sua prima esperienza atletica e doveva ancora prendere confidenza col mondo sportivo. Notate come sul petto dei due giovanissimi non appaia il famigerato scudetto... In effetti, dopo aver invertito l'originale, nelle prime due formazioni, non lo si poteva più manomettere in altro modo per farlo apparire diverso nella foto ufficiale!<br />
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GERMANIA : Renato G. ed Elio</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimRxMGDUY482LZ18-3IJHfpISIguocOzbSdfibmyxXcq7LTQFZEIz4tav-2vdRzPJNv7EtqLLAIPVp4aA9dgFXLy6txFKinqAN_3wBD-lbumphDHBz12mbG7R_bdI-6ZIdFcyrABfYywg/s1600/IMG_0024.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimRxMGDUY482LZ18-3IJHfpISIguocOzbSdfibmyxXcq7LTQFZEIz4tav-2vdRzPJNv7EtqLLAIPVp4aA9dgFXLy6txFKinqAN_3wBD-lbumphDHBz12mbG7R_bdI-6ZIdFcyrABfYywg/s640/IMG_0024.jpg" width="616" /></a></div>
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Il più giovane del gruppo (classe 1952) ma dotato di una grinta e determinazione tali da renderlo già competitivo, accoppiato al funambolo calcistico di Vergano, disciplina nella quale era l'indiscusso primattore; in campo atletico eccelleva nel salto in alto. Notate anche qui la mancanza di scudetto sulle maglie. La ragione è sempre la stessa, esposta appena sopra...<br />
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A sconfessare quanto ho appena postato con le immagini riguardo gli accoppiamenti delle formazioni, ho riletto la pagina dello sportivo n. 4 dell'annata 1961. Furono stabiliti per sorteggio la settimana prima dell'inizio delle gare. Naturalmente presumo che si fosse usato il principio delle teste di serie mediante il quale in un'urna vennero posti i nominativi dei più forti (ed anche più anziani, per la verità...) Giancarlo, Eugenio, Elio e Renato V. e nell'altra quelli dei ragazzini . Il risultato fu quello che potete leggere nella pagina sotto riportata. Resta il mistero delle immagini scattate come foto "ufficiali" delle formazioni che in effetti non corrispondomo ai reali abbinamenti.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFy2medeHXQ7hdsG40miIgYeuCFjSb449wHF1PQfkokPFtqGqjKjZFDnR7hyphenhyphenz54VraLhXOTDTP2Woj_hbe8MmF1Z-27aSfHqFCeabnU5LCj66RKivulaxfjRFGl84LBfNnAZlan9Q9B2s/s1600/n.4+pag.8.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFy2medeHXQ7hdsG40miIgYeuCFjSb449wHF1PQfkokPFtqGqjKjZFDnR7hyphenhyphenz54VraLhXOTDTP2Woj_hbe8MmF1Z-27aSfHqFCeabnU5LCj66RKivulaxfjRFGl84LBfNnAZlan9Q9B2s/s1600/n.4+pag.8.jpg" /></a></div>
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Interessante segnalare come siano state abolite due competizioni rispetto all'edizione precedente. Il ciclismo, gara di sprint e gara sul chilometro lanciato, che si erano disputati l'anno prima sul tratto di strada che da Boca porta al Santuario. Per ragioni di sicurezza furono annullate e ciò dimostra l'alto senso di responsabilità dimostrato dal Ginca onde preservare gli atleti da eventuali incidenti che, per l'agone insito nelle gare, sarebbero potuti scaturire percorrendo una strada che, seppur poco frequentata nei giorni feriali, presentava sempre l'incognita di eventuali intoppi con i mezzi che avrebbero potuto transitarvi.</div>
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L'altra gara abolita fu quella del tiro a segno. Curiosa la motivazione: mancanza di elementi utili... In effetti non è che durante l'anno ci divertissimo a tirare sassi contro un bersaglio... Ed i nuovi atleti non conoscevano neanche l'esistenza di questa specialità.</div>
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Altra annotazione da fare riguarda le piste dove si svolsero le gare di corsa. Nella pagina di presentazione sopra riportata si nominano tre luoghi adibiti a scenario delle competizioni. Mentre per quanto riguarda lo stadio Arena ed il Fuorigrotta posso affermare che furono utilizzati solo per quell'occasione e mai più presi in considerazione in futuro, lo stadio Flaminio fu ribattezzato stadio Olimpico non appena gli atleti vi misero piede. Fu conosciuto all'epoca anche come stadio Beniamino in onore al proprietario che ci concesse la sua utilizzazione. Caduto in disuso nei primi anni dopo la guerra, non era altro che la locazione dove aveva visto la luce la colonia solare di Vergano, ricordata in un mio precedente post <a href="http://alsciscion.blogspot.it/2010/03/colonia-solare-di-vergano.html">colonia-solare-di-vergano</a>. Prima di gareggiarvi, provvedemmo alla sua ripulita, tagliando piccoli fuscelli ricresciutivi e sterpaglie e provvedemmo anche a scavare la buca dove riportammo della sabbia del Sciscion da utilizzare per il salto in lungo e triplo. Oggi, versa in condizioni disastrose. E' ormai invaso da arbusti di ogni genere e non si distingue più il prato dove abbiamo disputato innumerevoli incontri di calcio. Esiste solamente un tracciato da bicicross dove si divertono ancora, forse, alcuni giovani a scorazzare con le moto. E pensare che questo percorso è nato a metà anni sessanta grazie alle mie prime scorribande con un motorino,avendo cura di tracciarlo ai bordi del campetto di calcio e verso la riva del torrente. Ecco come si presenta oggi. (Bisogna rimarcare anche che non esiste più il "punt'd tola" che permetteva allora l'accesso al campo).</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgz-JELduw39WsA2wqFpB8xswFGw0Ez_1ChdWk2OAmY8oRimnRxp6g-Tkxx2br5XSKnBSEMRkTBo0Gib3QJCmGQoYhCQ3zQBg7lxVjVFmshdEGvmyk8df_2ADtLapczDE_1R3yx69xipbk/s1600/DSCN0173.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgz-JELduw39WsA2wqFpB8xswFGw0Ez_1ChdWk2OAmY8oRimnRxp6g-Tkxx2br5XSKnBSEMRkTBo0Gib3QJCmGQoYhCQ3zQBg7lxVjVFmshdEGvmyk8df_2ADtLapczDE_1R3yx69xipbk/s640/DSCN0173.JPG" width="640" /></a></div>
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Lunedì 3 luglio 1961, inizio della Seconda Olimpiade Verganese, appuntamento alla "ssciusa", luogo dove d'estate eravamo abituati a fare il bagno, grazie alla profondità dell'acqua ed alle dimensioni della lanca. Ai bordi del Sciscion correva uno stretto sentiero, tra due filari di alberi. Il suo fondo battuto e regolare, senza nessuna gibbosità, morbido grazie al tipo di terreno, lo rendeva ideale per una pista di corsa veloce. La partenza avveniva subito dopo una leggera curvatura che immetteva in un'area aperta prativa. Il rettilineo che ne seguiva, lungo esattamente 50 metri, terminava appena prima dello spiazzo dove usualmente usavamo prendere il sole e dal quale prendevamo le rincorse per lanciarci nell'acqua della lanca. Ideale quindi per avere lo spazio necessario per l'arresto dalla corsa proprio prima del solco della "ruja" che aveva origine dalla "ssciusa". Un grandioso albero al termine del sentiero ci era di aiuto per definirne la virtuale fettuccia del traguardo.</div>
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Questo scenario di gara venne "battezzato" dal cronista Ginca come Stadio Arena... Vi si disputarono, oltre ai 50 metri piani, anche le gare degli 80 e 100 metri sfruttando il proseguimento del sentiero, oltre la piccola curvatura, nel prato aperto. Non ho immagini dell'epoca, mentre, purtroppo, da una recente fotografia, scattata dal punto di arrivo, possiamo dedurre quanto sia degradato il luogo e quanto fascino ed estetica si siano perse e rimangano custodite solo nei ricordi della nostra infanzia . Ed anche il grandioso albero è stato abbattuto.</div>
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Riporto le pagine dello Sportivo che raccontano di questa giornata. La prima parte l'ho già inserita all'inizio.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0lvm5MvNqY-4Rxjmya6SQJkDJDtz0LGrv67qjXliAxWQ2qvw6H-kHn-PRliYxOHroudwh7Dkf39qPH0vN0oC5_s8_itWjtKmhHCFWmAvk2ppNjqd194PUshTXcdTvQ2RYy9cEuGsqUmk/s1600/n.5+pag.2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0lvm5MvNqY-4Rxjmya6SQJkDJDtz0LGrv67qjXliAxWQ2qvw6H-kHn-PRliYxOHroudwh7Dkf39qPH0vN0oC5_s8_itWjtKmhHCFWmAvk2ppNjqd194PUshTXcdTvQ2RYy9cEuGsqUmk/s1600/n.5+pag.2.jpg" /></a></div>
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Da questo resoconto possiamo constatare la supremazia di Eugenio nelle corse veloci. La gara di salto in lungo, programmata subito dopo , fu rimandata al giorno successivo per mancanza di tempo utile. Occorre a tal proposito rimarcare che le gare di corsa erano disputate in singolo. Ogni concorrente aveva una partenza propria e gareggiava da solo contro il cronometro di Ginca. Tutto ciò comportava dei tempi di esecuzione molto lunghi, con la presenza di otto partecipanti. Conseguentemente si sforò rispetto alle previsioni.</div>
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Il giorno seguente, martedì 4 luglio, ci demmo appuntamento di buon mattino allo "Stadio Fuorigrotta", nelle vicinanze dello "Stadio Olimpico", subito a nord rispetto al "punt'd tola", per disputare le staffette e la gara dei 200 metri in quanto lo stadio era predisposto esclusivamente per questo tipo di competizioni e fu reso agibile solo per la disputa della Seconda Olimpiade e poi mai più utilizzato. Potenza dell'immaginazione e della beata innocenza e fantasia di noi giovanissimi agli inizi degli anni sessanta, prima che la massificazione delle notizie e delle immagini entrate nelle case di tutti con la televisione negli anni a venire producessero l'effetto quasi catalettico di un assopimento delle iniziative generate in proprio. Chiamare stadio una grande distesa prativa che fiancheggiava il Sciscion e permetteva di disegnarvi immaginariamente delle piste di atletica era un bellissimo esempio di come riuscivamo a ridurre alla nostra realtà eventi e mondi lontani che ci eravamo prefigurati esclusivamente da qualche lettura o da qualche foto recuperate dai giornali. Ricavammo la pista per le corse sul sentiero erboso che costeggiava gli arbusti della riva del Sciscion che, pur snodandosi non perfettamente rettilinea, ci dava la possibilità di coprire la distanza di almeno 200 metri, necessari per la disputa delle staffette veloci. Anche per questo "stadio" allego una foto recente che cerca di dare un'idea del luogo dove gareggiammo. Occorre notare che la sterpaglia ha piano piano recuperato nei confronti del prato allontanando di conseguenza il sentiero dalla riva del torrente.</div>
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Giornata stracolma di gare. Certamente la più entusiasmante; dedicata completamente allo svolgimento delle discipline forse più entusiasmanti tanto da portare alla decisione dell'organizzatore di alleviare gli impegni del giorno successivo e far effettuare solo tre prove.</div>
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Iniziammo con la disputa dei 200 metri piani dominati da Eugenio, per poi passare alle varie staffette. Il testimone, un bastoncino di legno ricavato da un ramo di nocciolo, fu causa di inevitabili inceppamenti durante il cambio e forse ciò condizionò i risultati. In effetti la sorpresa arrivò nella 2x50. A vincere fu l'Italia ( i due Renato) che, pur avendo col più giovane atleta partecipante (9 anni !) una notevole inferiorità, riuscì a strabiliare con un cambio eccellente, mentre Elio ed Eraldo, potenzialmente superiori come coppia non ebbero un felice passaggio del testimone.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjQw-PcXHWu9YVUVAUxxP1_EvkXgGBGJAMQmhvvKdfPuSBpvSlRqVfzuCc0RDb1Lc72hlmx8vxE08xrUt-oVCzyNxpDH-tZG9lgscvFD6sXeCAX8j_8m_ei3Gpz8huvw0kPiM981M4tWI/s1600/IMG_0031.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="612" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjQw-PcXHWu9YVUVAUxxP1_EvkXgGBGJAMQmhvvKdfPuSBpvSlRqVfzuCc0RDb1Lc72hlmx8vxE08xrUt-oVCzyNxpDH-tZG9lgscvFD6sXeCAX8j_8m_ei3Gpz8huvw0kPiM981M4tWI/s640/IMG_0031.jpg" width="640" /></a></div>
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A loro perenne ricordo di tale malefatta, fu dedicata uno scatto fotografico, realizzato in un momento di pausa allo stadio Olimpico, con una posa statica di un "perfetto passaggio di testimone"(???) (le riprese in movimento risultavano completamente sfocate). Certamente il modo di trasmettersi il bastoncino non era dei più ortodossi... Ma tant'è... Quella "rappresentazione" era forse più rivolta ai "posteri" (notare Elio come ammicchi verso l'obiettivo...) che ad illustrare un'effettiva situazione reale di gara!</div>
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La documentazione dello Sportivo ci ricorda la successione degli avvenimenti di quel giorno. Dopo la staffetta 2x100 vinta da Eugenio ed Ezio G. ci trasferimmo allo stadio Olimpico per effettuare la gara di salto in lungo che vide dominare lo specialista in tale disciplina, Giancarlo; grazie allo studio ed alla messa in pratica della tecnica appropriata per una giusta rincorsa, uno stacco imperioso ma soprattutto un movimento in volo che gli permetteva di slanciare le gambe verso la fase di atterraggio (tecnica che cercò di trasmettere a tutti gli atleti che erano volenterosi di migliorarsi, ma a volte i consigli non erano ben assimilati...) riuscì a sbaragliare il campo con dei balzi oltre i 4 metri.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixwT_avnMsRGo7jSlP86TEHY0V3m8rw21NfSwxc3w0PmFKeP4k-EddptctmT4j2L_S04DPBQ77-6KH-jPqygn-cooLBSf9UdOUzVqGsrrQUJVUgZ0_PQiWqmQMJ6yz2u_b8YZZPUQAn4k/s1600/n.5+pag.4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixwT_avnMsRGo7jSlP86TEHY0V3m8rw21NfSwxc3w0PmFKeP4k-EddptctmT4j2L_S04DPBQ77-6KH-jPqygn-cooLBSf9UdOUzVqGsrrQUJVUgZ0_PQiWqmQMJ6yz2u_b8YZZPUQAn4k/s1600/n.5+pag.4.jpg" /></a></div>
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La competizione degli 800 metri vide all'opera due atleti in contemporanea, per la prima volta, abbinati in base alla data di nascita, a partire dai più giovani, per finire con la coppia "terribile", come era chiamata dal cronista dell'epoca, Eugenio e Giancarlo. Per coprire la distanza degli 800 metri occorreva compiere 5 giri dello stadio la cui lunghezza era di 50 metri. Sicuramente i tempi rimasero influenzati dagli abbinamenti. La coppia Renato G. e Luciano la presero allegramente senza un minimo di agone, mentre già Renato ed Elio diedero vita ad una bella gara che vide prevalere Elio, molto più adatto alle medie distanze grazie anche alle sue lunghe leve, ed infine Giancarlo, fondista eccelso, diede filo da torcere ad Eugenio che riuscì a vincere solamente grazie al suo prodigioso sprint finale.<br />
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Incredibile, per la sorta di attrezzo in dotazione..., la gara del disco. Già... disputammo anche le gare di lanci! Disco, peso, martello (!), giavellotto... con attrezzatura artigianale ricavata con i più disparati materiali messi insieme dal fantasioso Ginca! Il disco, ad esempio, constava di una serie di ritagli di legno compensato, arrotondati e sovrapposti con incollaggio fino ad ottenere uno spessore congruo per una impugnatura manuale. Il tutto era poi stato arrotondato, modellato e levigato con una lima in modo da ottenere una circonferenza liscia ed un rigonfiamento verso la parte centrale così come si poteva osservare negli attrezzi realmente utilizzati in atletica. La modalità di lancio era poi desunta dai disegni illustrati sul giornaletto del CSI, che avevo già citato nel precedente post, recuperato da Ginca in quel di Novara. Chi era più bravo a coordinare il moto rotatorio di mezzo giro (così lo avevamo ridotto a nostro uso) con il movimento di carica di potenza del braccio e relativo rilascio per la fase di lancio contemporaneo all'arresto brusco della rotazione, otteneva dei buoni risultati. Io ero riuscito a trovare una buona simbiosi con l'attrezzo; me lo sentivo saldo tra le dita e riuscivo pure a ottenere una bellissima coordinazione tra la mezza giravolta e l'estensione del braccio con conseguente rilascio del disco per sprigionare tutta la forza che avevo accumulato. A questo riuscivo ad aggiungere una quasi perfetta angolazione tra la parte piana del disco ed il terreno in modo tale da ottenere un'eccellente parabola di lancio . Infatti vinsi la medaglia d'oro... </div>
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Continuammo con i 400 metri piani, o quasi... Il quasi è riferito al fatto che, occorrendo due giri e mezzo dello stadio per completare la distanza, si doveva vincere per due volte un leggero dislivello nella curva nord, poichè il campo non era perfettamente livellato. Se si vanno a rivedere alcune fotografie del post relativo alla colonia solare di Vergano , si possono meglio apprezzare queste imperfezioni. Sta di fatto che, comunque, all'inizio dell'ultimo giro, il superamento di questa leggera difficoltà era l'inizio di un cambio passo repentino. Fino a quel punto si erano mantenute delle forze , da lì in avanti esplodeva lo sprint finale fino al traguardo. Per lo meno a me dava quello stimolo. L'importante però per ottenere dei tempi migliori era l'andatura che si riusciva ad impostare nei primi 250 metri. La bellezza di questa gara era proprio nel tentativo, ogni volta che ci si cimentava, di aumentare sempre più la velocità in questo tratto per poter capire fino a che limite ci potevamo spingere onde mantenere ancore le forze per il rush finale senza cedimenti. Maestro in questa disciplina fu Eugenio. Le sue prestazioni miglioreranno sempre più nelle competizioni a venire fino ad ottenere dei tempi strabilianti, per noi, al di sotto del minuto.</div>
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A seguire la prova del salto triplo, ultima gara dell'intensissima giornata. Disciplina completamente sconosciuta ai più. Anche in questo caso Ginca si prodigò per insegnarci la tecnica, con non poca difficoltà di apprendimento da parte dei più. Infatti sembrava a noi innaturale spiccare il primo salto ed atterrare con lo stesso piede di battuta per poi fare il secondo balzo con l'altra gamba e poi atterrare al terzo nella buca della sabbia. Pian piano riuscimmo a coordinarci, ma in gara qualcuno dei più giovani trovava ancora ostica questa tecnica. Come al solito, quando si trattava di applicare la tecnica ad una specialità, Giancarlo era l'indiscusso maestro. (Tra l'altro nelle sue uscite anche solitarie di allenamento era solito migliorarsi sempre più nei risultati poichè questa era una disciplina che gli permetteva di misurarsi da solo le prestazioni). La sua vittoria fu scontata mentre Elio, grazie alle sue generose leve, si classificò brillantemente secondo. </div>
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<br /></div>
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Al prossimo post per continuare la narrazione di quella settimana vissuta selvaggiamente liberi, grazie anche ai nostri genitori che non ci imponevano nessuna restrizione e ci lasciavano scorrazzare felici lungo le rive del beneamato Sciscion.</div>
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<br /></div>
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Ecco gli animatori del centro giovanile di Vergano. Nelle foto sottoriportate risalenti al carnevale 2011 sono raffigurati otto dei dieci membri del gruppo. Mancano Carlo Atzeni (Ka) e Barbara Vercelli (Barby).
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggOxK-29jTHZ74FhbF-nM4ABUChe6tFdOnWPlE3O8ZiTZx_uYk_lUS12MATeDNNXAyVXaJ7EJQoQqLz_0wPxeaOPa7gtBvYSYZdFiL2ajgF9IUcldSxpODVgxy1OOgyru8YyFP1G8t9-A/s1600/DSC02412.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggOxK-29jTHZ74FhbF-nM4ABUChe6tFdOnWPlE3O8ZiTZx_uYk_lUS12MATeDNNXAyVXaJ7EJQoQqLz_0wPxeaOPa7gtBvYSYZdFiL2ajgF9IUcldSxpODVgxy1OOgyru8YyFP1G8t9-A/s640/DSC02412.JPG" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<strong><em><span style="color: blue;">I rudi cowboy. Da sinistra Roberto Poletti ( Roby), Diego Bertona (Dado), Alessio Balzano (Balza), Luca Zanetti (Luchino).</span></em></strong>
</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7JNrlFpLe-jZ5gZPk9ZbYwZICZ-Yg-3UgNJe8LewP0rDxhCprTsThTmSgzmP5pPAwP0DL-MSDzGxkzXQuPlke_expovvPDy9-y4u-IBg5GjOvmVzP9nR3_eJ0yLSTmlkEAQPu289y39U/s1600/DSC02413.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7JNrlFpLe-jZ5gZPk9ZbYwZICZ-Yg-3UgNJe8LewP0rDxhCprTsThTmSgzmP5pPAwP0DL-MSDzGxkzXQuPlke_expovvPDy9-y4u-IBg5GjOvmVzP9nR3_eJ0yLSTmlkEAQPu289y39U/s640/DSC02413.JPG" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<strong><em><span style="color: blue;">...e le dolci Cowgirl. Da sinistra Sarah Trovatelli (Saretta), Sabrina Langhi (Sabry), Marta Barbaglia (Tol), Rebecca Fornara</span></em></strong> <strong><em><span style="color: blue;">(Beba).
</span></em></strong></div>
<div style="text-align: left;">
Come promesso nel mio precedente post, ritorno a scrivere qualcosa in più riguardante il gruppo di ragazzi che, legati da un vincolo prezioso di amicizia, si divertono assieme e nel contempo animano con giochi e spettacoli la vita del nostro piccolo paesello intrattenendosi con i bambini delle elementari regalando loro attimi di sano divertimento e socializzazione. Approfittando della giornata conclusiva della settimana di animazione che hanno terminato venerdì 9 settembre, mi sono recato presso il centro giovanile che è stanziato nella vecchia Chiesa, già sede del Circolo ACLI, dove hanno trascorso in allegria questi cinque giorni, aggregando i bambini nelle più svariate attività sia ludiche che costruttive. Ho così improvvisato una ripresa con la telecamera invogliandoli a presentarsi per illustrare e raccontare ciò che il loro gruppo fa. Ho estrapolato dal filmato un sunto di sette minuti che ho pure pubblicato su Youtube. Ed è quello sottoriportato. Godetevi la loro contagiosa allegria.
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.
</param>
<param name="allowFullScreen" value="true">
</param>
<param name="allowscriptaccess" value="always">
</param>
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<br />
Sono particolarmente contento di poter pubblicare un breve scritto di presentazione che Diego ha avuto la bontà di fornirmi su un foglietto. Questa cosa mi fa ricordare i mitici tempi dei primi anni settanta quando un altro gruppo di allora, il Gruppo Zero, per animare la vita del paesello si era dotato anche di un giornale ciclostilato nel quale affluivano racconti e impressioni che il sottoscritto riordinava e correggeva per poi battere a macchina il testo sulla matrice (Un lavoro improbo... che vi spiegherò in un successivo post quando illusterò la breve ma intensa storia del Gruppo Zero). A tal proposito inserisco un paio di fotografie (le uniche, forse..., risalenti al periodo, fornitemi da Zanetti Carlo) ricavate con una Polaroid, la famosa macchina fotografica che sviluppava istantaneamente le immagini, con raffigurati alcuni componenti (mancano i più importanti: Floriano e Luciana e l'ispiratore Giancarlo) dietro il bancone del bar del circolo Acli allora gestito da Battista.<br />
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<br />
Ed ecco la mitica copertina del primo numero del giornaletto. Il disegnatore era il compianto Mario Duella. Ciclopico il lavoro di cesello sulla matrice originale per il ciclostile. Bisognava incidere con la punta di un pennino lo strato di cerata in modo da permettere all'inchiostro della macchina di spandersi all'interno della traccia e quindi imprimere i fogli di carta che scorrevano sotto il rullo alimentato da una manovella. Se si sbagliava ad incidere, o anche battere un carattere errato con la macchina da scrivere, occorreva turare la traccia incisa con uno speciale liquido denso che solidificava nel giro di pochi minuti e permetteva poi di sovrascrivere o ridisegnarci sopra. Ma era un lavoraccio....<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjr0iAxGbf2Bb4zHCqbD7qLYGJ9Ef8bkaWnbq3m81bWRj90rxx5t7M88zmS1L6G2B1SamF5dsktEGqxQHB7kcZ8ZEN10ABfXzEWo43h3xukZ2rIpmWj2RPsJJFU1V7SWyS67Ivwi7XHbZ8/s1600/Gruppo+Zero+n%25C2%25B0+1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjr0iAxGbf2Bb4zHCqbD7qLYGJ9Ef8bkaWnbq3m81bWRj90rxx5t7M88zmS1L6G2B1SamF5dsktEGqxQHB7kcZ8ZEN10ABfXzEWo43h3xukZ2rIpmWj2RPsJJFU1V7SWyS67Ivwi7XHbZ8/s640/Gruppo+Zero+n%25C2%25B0+1.jpg" width="465" /></a></div>
<br />
<br />
Ed ora trascrivo ciò che Diego ha ritenuto opportuno farci conoscere riguardo l'attività ed i propositi del Gruppo di animazione.<br />
<br />
<em><span style="color: blue; font-family: "Helvetica Neue", Arial, Helvetica, sans-serif;">Da poco più di otto mesi, il Centro Giovanile di Vergano ha deciso, in collaborazione con un gruppo di dieci membri, tra ragazzi e ragazze,di rinnovarsi e di offrire di più alla comunità ed ai suoi abitanti, dai giovanissimi ai più "stagionati" con ormai qualche primavera alle spalle.</span></em><br />
<em><span style="color: blue; font-family: Arial;">Così, a partire da qualche "pizzata" e giornata di animazione, si è deciso di creare qualcosa di più concreto e solido per il bello e spesso sottovalutato paese di Vergano.</span></em><br />
<em><span style="color: blue; font-family: Arial;">Tra le nuove iniziative i giovani del centro stanno tenendo per i bambini, in queste ultime e miti giornate estive, un campo estivo dal 5 al 9 di settembre.</span></em><br />
<em><span style="color: blue; font-family: Arial;">Tuttavia è necessario guardare al futuro. Si vuole infatti organizzare una serata, con tanto di spettacolo, per festeggiare il termine dell'anno di animazione (verso la metà di ottobre) che riprenderà con il carnevale e, perchè no, magari partecipare alla prossima festa dell'uva.</span></em><br />
<em><span style="color: blue; font-family: Arial;">Comunque quello che i ragazzi sostengono è che il vero spirito di Vergano sta nei suoi abitanti. Spirito che negli ultimi anni è venuto un pò meno e che loro vogliono riaccendere per riportare Vergano allo splendore di un tempo.</span></em><br />
<br />
<br />
<span style="color: black; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Bravissimi ragazzi!</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Continuate così e non demordete.</span><br />
<br />
<br />
<br /><div class="blogger-post-footer">post più vecchi</div>Vernèhttp://www.blogger.com/profile/08545733869445654034noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8609949549795747456.post-257600092390477142011-05-23T15:31:00.001+02:002011-08-26T18:58:15.557+02:00SPENSIERATEZZA<object width="1280" height="750"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/X0Mt2n7QmT0?version=3&hl=it_IT&hd=1"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><param name="allowscriptaccess" value="always"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/X0Mt2n7QmT0?version=3&hl=it_IT&hd=1" type="application/x-shockwave-flash" width="1280" height="750" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true"></embed></object><br />
Pubblico , provvisoriamente, il clip delle riprese che ho effettuato il pomeriggio di sabato 21 maggio 2011 al campo giochi Ivan Cerutti di Baraggioni, sorto proprio nel luogo che mi ha visto crescere.<br />
Provvisoriamente, perchè la mia intenzione è di ritornare a scrivere di questa splendida realtà giovanile che ha avuto il potere di farmi rivivere belle annate della mia fanciullezza.<br />
Il gruppo di animatori e di catechesi della parrocchia di Vergano ha organizzato un pomeriggio spensierato ed allegro per i giovanissimi delle scuole elementari.<br />
Giochi, schiamazzi e "sani" gavettoni in una giornata straordinariamente estiva.<br />
Ad accompagnare il clip, gli U2 in Where the street are no name.<br />
Come a dire, scorazzate liberi nel prato... non ci sono limiti e strade da percorrere. Solo erba da calpestare.....sulla quale correre per far esplodere la vostra gioia.<br />
<br />
Ritornerò a parlare dei bravissimi animatori, poichè si sono rivelati talmente entusiasti e partecipi ai giochi dei ragazzini tanto da far loro dire che è stata una giornata veramente gratificante ed appagante anche per loro.<div class="blogger-post-footer">post più vecchi</div>Vernèhttp://www.blogger.com/profile/08545733869445654034noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8609949549795747456.post-19912194814796252712011-04-21T22:58:00.004+02:002011-12-13T13:04:59.214+01:00RADICI ed ALI<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiReVVDsiKy9O4O8d3-YD_pC6XsRM58BxPshc1-6qRw3002swO5H18aMTVTrhBFk2ZZofxWuyw-hiSQIU7Je7_KvHbLngfuvRiPGGw2wF3S0uN_if4y5jQuWY52spxjL2EkMuU0csUSQgQ/s1600/DSC02948.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiReVVDsiKy9O4O8d3-YD_pC6XsRM58BxPshc1-6qRw3002swO5H18aMTVTrhBFk2ZZofxWuyw-hiSQIU7Je7_KvHbLngfuvRiPGGw2wF3S0uN_if4y5jQuWY52spxjL2EkMuU0csUSQgQ/s640/DSC02948.JPG" width="360" /></a></div>
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<br /></div>
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Ho parafrasato il titolo di un album ed una canzone dei Gang (Le radici e le ali) che ho molto apprezzato quando fu pubblicato nel 1991, per introdurre questo mio post che, pur raccontando di una camminata fatta con i Brothers, prenderà lo spunto per narrare anche un lembo di storia tragica del periodo partigiano.La foto di presentazione, scattata nel bosco nei pressi di Cavagliasche, ne raffigura il concetto in modo molto naif: le radici, sviluppatesi ed attorcigliatesi al tronco della pianta che le ha generate per lasciarle poi penzolare a mò di liane, danno la sensazione di potervicisi aggrappare per librarsi in aria. Le radici, ancorate al senso di appartenenza al territorio, alle tradizioni ed alla propria patria, e le ali, per poter spiccare il volo verso un futuro roseo e colmo di sogni e di speranze da avverare. Così si potevano sintetizzare le vite dei ventenni massacrati nell'imboscata di Cavagliasche del 18 marzo 1944.</div>
Ed è proprio con una canzone nata dalla collaborazione, ai testi, di Massimo Bubola e, alla musica, di Marino Severini dei Gang, tratta dall'album Storie d'Italia, successivo a quello citato, che vi faccio accompagnare nella lettura del post. Si tratta di "Eurialo e Niso" una splendida e struggente ballata che il suono del violino rende ancora più commovente. E' la storia di due giovani partigiani trucidati dai nazisti che esalta, oltre allo spirito rivoluzionario anche l'altissimo valore che assume l'amicizia, pronta a tutto fino al supremo sacrificio della propria vita sublimata con la morte. Stupenda. Ascoltatela in religioso silenzio.A me riesce ancora a strappare qualche lacrima.<br />
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="390" src="http://www.youtube.com/embed/QdbPRePjiSc" title="YouTube video player" width="480"></iframe><br />
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Ritorniamo dopo due settimane ancora a Chepoli e ripercorriamo la prima parte del tracciato che avevo descritto nel mio post precedente <br />
<a href="http://alsciscion.blogspot.com/2011/04/sizzone.html">http://alsciscion.blogspot.com/2011/04/sizzone.html</a>.<br />
L'obiettivo di oggi è quello di raggiungere Cavagliasche e poi, percorrendo la strada tagliafuoco del crinale verso il Misocco, ritornare al Molino Ciotino per completare l'anello.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEje4afurKtgz0FDa4uSCPsrHDblwJWjd3A_ym9S8kJZ5hAOl-xO9e_XryuufcriJ1WXui3Ks1WSbvgNTJO-ybXBe2X8-asDqvi6f1TdW8nKUxWCbDypWtj49xY-YneX3e6BaZvsKUllGBQ/s1600/Cavagliasche.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="415" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEje4afurKtgz0FDa4uSCPsrHDblwJWjd3A_ym9S8kJZ5hAOl-xO9e_XryuufcriJ1WXui3Ks1WSbvgNTJO-ybXBe2X8-asDqvi6f1TdW8nKUxWCbDypWtj49xY-YneX3e6BaZvsKUllGBQ/s640/Cavagliasche.jpg" width="640" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhR9BveoJhuRTT4LKHUYn23b_1QGJrKRUQBVE7lQQg73mC0uqXlKrHFLckY41r9gwL2Z8XJm5KWTVzaaiQ472nUKZdos8gvkbepeKb8ZovfLbUqkArIzcAzAxWzpxrEah6YMSNkMJWC8MI/s1600/Cavagliasche.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="188" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhR9BveoJhuRTT4LKHUYn23b_1QGJrKRUQBVE7lQQg73mC0uqXlKrHFLckY41r9gwL2Z8XJm5KWTVzaaiQ472nUKZdos8gvkbepeKb8ZovfLbUqkArIzcAzAxWzpxrEah6YMSNkMJWC8MI/s640/Cavagliasche.PNG" width="640" /></a></div>
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Sabato 16-04-2011</div>
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Chepoli.Cavagliasche-Chepoli</div>
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8,1 km.</div>
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Partenza ore 14,03 Arrivo ore 17,03</div>
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Il desiderio di ritornare a calpestare un tratto del sentiero appena percorso quindici giorni fa, è nato dalla curiosità mossaci dal commento di Alessia riguardo alla sconosciuta "insalatona" fotografata , individuata da lei come possibile "Veratro". Così, nello scegliere la passeggiata odierna, abbiamo optato per la stessa zona. Con più attenzione abbiamo osservato i cespugli presenti e abbiamo constatato che, per tutto il sentiero che fiancheggia il Sizzone fino all'inizio della salita verso Cavagliasche, la presenza del Veratro è veramente massiccia. Notate come prolifera sulla sponda in una zona umida irrorata dal torrente... </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgho3UUYSK_1hcIeq9wg7j2MbdYnf61kgzdGEXalsTrh39uTidPod3ucAu2RDdHAa-syezHgdCjIvGk3akTim2ifwLjROAu26pP_ktq1SnJPEvJvVl9P-vi5F2FcuTI90l1FG0lZsTTwtw/s1600/DSC02904.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgho3UUYSK_1hcIeq9wg7j2MbdYnf61kgzdGEXalsTrh39uTidPod3ucAu2RDdHAa-syezHgdCjIvGk3akTim2ifwLjROAu26pP_ktq1SnJPEvJvVl9P-vi5F2FcuTI90l1FG0lZsTTwtw/s640/DSC02904.JPG" width="640" /></a></div>
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Che sia Veratro non abbiamo più dubbi, anche se bisognerebbe aspettare la sua fioritura, tra un paio di mesi per svelarne completamente la sua identità. Ma lo stelo seccato del gambo del precedente anno, ancora presente in mezzo alla nuova erborescenza, ci risolve l'enigma. Grazie anche al confronto con diverse immagini visualizzate in internet.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8HkZawa96dSlpXHOdg6E9gX_MYITeUiHVZ5TPl8mEoAwkLofzndpA3ybxKHBbidDpE75T00mC-Ov2n1gF4hfFPda6eitIn_-MWiN-PktPMFCvwBB81bdzMNuZYD6ueBdQE8aaiUWKPsc/s1600/DSC02909.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8HkZawa96dSlpXHOdg6E9gX_MYITeUiHVZ5TPl8mEoAwkLofzndpA3ybxKHBbidDpE75T00mC-Ov2n1gF4hfFPda6eitIn_-MWiN-PktPMFCvwBB81bdzMNuZYD6ueBdQE8aaiUWKPsc/s640/DSC02909.JPG" width="360" /></a></div>
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<br /></div>
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Mi piace far notare come nel giro di due settimane la natura ridestatasi al tepore della primavera abbia iniziato a tingersi di verde per la gioia dei nostri occhi. Pubblico due immagini, scattate quasi inconsapevolmente dallo stesso posto, che ne dimostrano il magico risveglio.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlWcgq-lvE3T7jzDSAaFu2ZqTkDhb_i7AY1GEPyAD7dpsgSVhbBglw9RhoPQ7kdcmOWppCRjzmEMdeeJK8a-G_1su4-Lhb6SUWmNlb1g8fN91IALjTkTP0yKTQVWWtPSTXllGsXU6_wmM/s1600/DSC02800.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlWcgq-lvE3T7jzDSAaFu2ZqTkDhb_i7AY1GEPyAD7dpsgSVhbBglw9RhoPQ7kdcmOWppCRjzmEMdeeJK8a-G_1su4-Lhb6SUWmNlb1g8fN91IALjTkTP0yKTQVWWtPSTXllGsXU6_wmM/s640/DSC02800.JPG" width="640" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbI7XeZ1h2tlghMoAQvnH_pcsNV46AZbWcIl2aDYknk4d7Zf_5V8X9BpeDBeF0YoZSyNDAC0zGJGYq8-RPaWAa_5hYQ0Evuwm9DgEXY4XoEKIMr0w3YxwJw4mL2p6ZC8D7mlzkzHxN9pE/s1600/DSC02898.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbI7XeZ1h2tlghMoAQvnH_pcsNV46AZbWcIl2aDYknk4d7Zf_5V8X9BpeDBeF0YoZSyNDAC0zGJGYq8-RPaWAa_5hYQ0Evuwm9DgEXY4XoEKIMr0w3YxwJw4mL2p6ZC8D7mlzkzHxN9pE/s640/DSC02898.JPG" width="640" /></a></div>
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A ben osservare sono spariti i fiorellini gialli che chiazzavano il verde ai bordi del sentiero, dopo aver svolto il loro sconosciuto, ai nostri occhi, compito voluto dal Creatore. In compenso le foglie degli alberi stanno riacquistando la linfa vitale che ridà freschezza ed alimenta la nuova miracolosa rinascita del bosco che rinnova l'eterno ciclo delle stagioni.</div>
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Più avanti, sempre costeggiando il Sizzone (per inciso, abbiamo contato quante volta lo abbiamo guadato prima di risalire il pendio: dodici...!) spuntano però altri "omaggi" floreali ad ingentilire il percorso.Chiedo nuovamente ad Ale di trovare il giusto nome per queste due meraviglie del sottobosco, oltre a quel bianco fiore isolato ripreso nella stessa foto assieme al Veratro, due immagini sopra..</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMF5ot1y2VwBE68_j4QSXCyJNKGXPS2YPZIDv5tiBy4lLAvF3SohlnPTECbDs8wI3QpHb4WypzQyUZlSjW1xVqvV3Qu4scfaUlVaIqIudmzQvOWTnud_nQf1OsqxbeJcJmRv8dySRA_oE/s1600/DSC02906.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMF5ot1y2VwBE68_j4QSXCyJNKGXPS2YPZIDv5tiBy4lLAvF3SohlnPTECbDs8wI3QpHb4WypzQyUZlSjW1xVqvV3Qu4scfaUlVaIqIudmzQvOWTnud_nQf1OsqxbeJcJmRv8dySRA_oE/s320/DSC02906.JPG" width="320" /></a></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiayJ93cXuqNwEwlaarXe-Ge43XPc8TioxXlAjH7PUbhUKIbTj3R59iPWGUSH2ck9ZjSzCHMa8SDbK7qlitjJHNmmicIwOJsn1xYytVeUucvZZzWFI8RBdXtZTEa3pFXwhChVfPhFdB5oE/s1600/DSC02908.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiayJ93cXuqNwEwlaarXe-Ge43XPc8TioxXlAjH7PUbhUKIbTj3R59iPWGUSH2ck9ZjSzCHMa8SDbK7qlitjJHNmmicIwOJsn1xYytVeUucvZZzWFI8RBdXtZTEa3pFXwhChVfPhFdB5oE/s400/DSC02908.JPG" width="400" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCGiOg4hYkSZ7RM7zIThadavUjevdGCcD23VeXf8fWs3YejYMusEw9LOesnBect4Y1wzE9WUyyv7YLcwcTJggwk1AJKWk6kSuE0d4n65D294aSVhBmkMJwidnqYPAYr3Ffz50cBtiI4SQ/s1600/DSC02916.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCGiOg4hYkSZ7RM7zIThadavUjevdGCcD23VeXf8fWs3YejYMusEw9LOesnBect4Y1wzE9WUyyv7YLcwcTJggwk1AJKWk6kSuE0d4n65D294aSVhBmkMJwidnqYPAYr3Ffz50cBtiI4SQ/s400/DSC02916.JPG" width="400" /></a></div>
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E giungiamo, abbastanza speditamente, fino al punto in cui il sentiero offre la possibilità di risalire verso Sizzone seguendo il percorso della nostra ultima escursione. Debbo constatare che nessuna segnalazione cartellonistica, purtroppo, è presente qui, mentre ne troveremo diverse, più sopra nel bosco, in posizioni non necessariamente utili per confermare la rotta verso Cavagliasche. Invito Eugenio a fare con il Gps un Waypoint che ho successivamente riportato con un punto rosso sulla mappa come "bivio per Sizzone". Eccolo ripreso nel momento in cui lo sta effettuando.Svoltando a destra, si inizia a salire verso Sizzone.</div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqfcjm0V3LZaSlieM-b0tzkfcbYFyIVIm3uIeJ9ZodRaA8iHOC_z17lXt2BGS65ZfW8Al5NqEn6Nm9XTvjVf2msBJ6XzNXuEamGRhu32Bpsa92OBrRh2fYbZ3Y3jE4ZEZ9u-dQi_Kd_gg/s1600/DSC02912.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqfcjm0V3LZaSlieM-b0tzkfcbYFyIVIm3uIeJ9ZodRaA8iHOC_z17lXt2BGS65ZfW8Al5NqEn6Nm9XTvjVf2msBJ6XzNXuEamGRhu32Bpsa92OBrRh2fYbZ3Y3jE4ZEZ9u-dQi_Kd_gg/s640/DSC02912.JPG" width="640" /></a></div>
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Oggi noi continuiamo a costeggiare il torrente per un buon tratto ancora, guadandolo in altri due o tre punti, ed alfine giungiamo dove c'è la confluenza nel ramo principale, che possiamo tranquillamente chiamare come Sizzone di Castagnola, del Rio Palachina che raccoglie gli innumerevoli rivoli aventi origine dal pendio del monte Ovagone.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVQsG_nPJkySHhu8kk6m_pkP_ohEUwx1Zk006UlJ9bkQNPBV_oWuofGTKOt0AMlBkQDXy29LILgbV6EM2wRbhu8ewsYhKTiLNM2ZQall60Lw8_X0WEta7mkSDCZn7R1cYNLwt-P9T47YM/s1600/Panorama+3.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="196" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVQsG_nPJkySHhu8kk6m_pkP_ohEUwx1Zk006UlJ9bkQNPBV_oWuofGTKOt0AMlBkQDXy29LILgbV6EM2wRbhu8ewsYhKTiLNM2ZQall60Lw8_X0WEta7mkSDCZn7R1cYNLwt-P9T47YM/s640/Panorama+3.JPG" width="640" /></a></div>
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Abbandoniamo il torrente, dopo aver fatto un altro Waypoint denominato "confluenza Rio Palachina", ed iniziamo la salita abbastanza impegnativa. Il primo tratto si inerpica per il costone di separazione tra i due rami del torrente. E' largo sì e no un paio di metri ed ha l'aria di essere in una situazione estremamente precaria. Le sue rive ripide sono lambite dalle acque torrentizie che inesorabilmente con la loro azione erosiva nei periodi di piena, prima o poi ne determineranno lo smottamento. Fortunatamente è solo un breve tragitto, ma la sua precarietà è evidente.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3Tm-jnZ6g1rFR-9FirIs8mREyonBQ1xDy8ZsXi1VwuTwFFZADciS-8pw8i03Eu0uaG2N4PMNhQ-Rh3CfOkEEWq75xefUMGIwYMCqzhB0dYjadNBytsmpt38bM6bIfOYibGphdvsZwHho/s1600/DSC02920.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3Tm-jnZ6g1rFR-9FirIs8mREyonBQ1xDy8ZsXi1VwuTwFFZADciS-8pw8i03Eu0uaG2N4PMNhQ-Rh3CfOkEEWq75xefUMGIwYMCqzhB0dYjadNBytsmpt38bM6bIfOYibGphdvsZwHho/s640/DSC02920.JPG" width="360" /></a></div>
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Questo è il tratto descritto. La foto non dà l'idea della situazione. Immaginate, però, che alla destra dove ci sono quei tronchi inizia il declivio ripido e sotto una decina di metri scorre il Sizzone di Castagnola, mentre alla sinistra, oltre quei cespuglietti, è la stessa cosa verso il Rio Palachina. Oltre questo "imbuto" il pendio, pur mantenendo una bella pendenza, come si può anche evincere dal grafico di inizio post, si allarga e lascia spazio per lo sviluppo di un bel bosco a prevalenza di castagni.</div>
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Per far meglio comprendere la zona che stiamo percorrendo, allego anche l'immagine della mappa parziale del Parco del Fenera, con la segnalazione e numerazione in rosso dei sentieri, sulla quale ho riportato il nostro percorso odierno, in blu, con i relativi Waypoint. Inoltre allego la planimetria del Sizzone che abbraccia un territorio molto più vasto. L'ho elaborata evidenziando in blu l'incredibile ramificazione che alimenta il cuore verde del Parco. (sembra effettivamente a forma di cuore la zona circoscritta dal colore marrone che indica lo spartiacque dei crinali della Soliva, di Castagnola e del monte Ovagone) . A voi ingrandirla per perdervi lungo i mille rivoli che negli anni ottanta hanno corso il rischio di venire avvelenati dallo scellerato progetto di una discarica civile (???) nella zona di Chepoli. Grazie alla mobilitazione civile (questa volta il termine è più che giusto..!!) di tutta la popolazione della zona si è riusciti ad impedire questo disastro ecologico. Ricordiamo che la ditta che avrebbe dovuto effettuare i lavori e gestire la discarica ne trasferì l'ubicazione al Piano Rosa. Ed è ancora vivo il clamoroso scandalo che negli anni a venire la interessò quale inquinatrice determinandone il fallimento..</div>
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Ringraziamo il cielo che quel cuore così bene irrorato e alimentato pulsa tuttora vigorosamente. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEip7zeHxeAIccHo_yUiSsUWjH8qTfyXQ9SVXeio_cWd-Dv9NKZljjnpyHYPHkep-s2oKWcsoS2HX1v9V0uJG9R4lY1Chi3D2qNJEmc4WNgR0qvwl_-YzkQOxx5BRKjxhZM-qGtTf5_IMFY/s1600/Cavagliasche+cartina+parco.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="454" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEip7zeHxeAIccHo_yUiSsUWjH8qTfyXQ9SVXeio_cWd-Dv9NKZljjnpyHYPHkep-s2oKWcsoS2HX1v9V0uJG9R4lY1Chi3D2qNJEmc4WNgR0qvwl_-YzkQOxx5BRKjxhZM-qGtTf5_IMFY/s640/Cavagliasche+cartina+parco.jpg" width="640" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKbv8oM2pw0_DTQ_QEBpMzNLfsnXGWVff2w-14LNyHLZ3WospggkEB1YuzpD-VUy012MffPl6ZfGXlvCnC8bhpD7UDI9AKgqIHIo9fXe_W6imlVbf_zoOkKy4C7Co_QFmGqe_ffW-fkCU/s1600/Ranificazione+Sizzone.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="602" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKbv8oM2pw0_DTQ_QEBpMzNLfsnXGWVff2w-14LNyHLZ3WospggkEB1YuzpD-VUy012MffPl6ZfGXlvCnC8bhpD7UDI9AKgqIHIo9fXe_W6imlVbf_zoOkKy4C7Co_QFmGqe_ffW-fkCU/s640/Ranificazione+Sizzone.jpg" width="640" /></a></div>
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E' bello seguire sulla carta i percorsi che il torrente disegna sul territorio. Possiamo individuare ed immaginarne col pensiero i luoghi che hanno visto le nostre scorribande da ragazzi.</div>
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Il Sizzone di Maggiora può suddividersi in due rami principali, anche se il più importante, il "Sizzone di Sinistra", a sua volta ha due affluenti dominanti. Il "Sizzone di Destra" (posizionato sulla cartina alla sinistra;. ricordiamo, anche se superfluo, che per determinare la destra e la sinistra di un corso d'acqua bisogna mettersi con le spalle rivolte alla sorgente.) nasce a sud della cresta del monte Ovagone. Il suo percorso è caratterizzato da diverse "lanche", grandi vasche naturali abbastanza profonde, normalmente esistenti là dove un dislivello genera delle cascatelle. Le più famose sono la "lanca di Magheit" e la "Turlosa", luoghi che erano le località di balneazione delle nostre estati da adolescenti.</div>
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Il "Sizzone di Sinistra", più lungo, confluisce con quello di Destra in località "Pragiarolo" dove sorge il campo permanente di autocross. In località Molino Ciotino, si ha la biforcazione nel ramo del "Sizzone Castagnola" (alla destra fluviale, quello che abbiamo risalito oggi) e del "Sizzone del Fosso della Bertagnina", alla sinistra fluviale, che ha la sua origine oltre la dorsale della Soliva e che per il primo tratto scorre verso nord ritagliandosi poi la strada verso est in località Campiano per poi finalmente dirigersi a sud. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjX39cz4f6ahampVSuH9r82ueegNS3wbnqOazP5PomdcAaC8XBBXTU1iZnvqQgMoQM1jPDHuPxmOsdIUyohDs9Zo_dMMNci5oI090xcOmiK84LC0yMsgUuRxYjbGCCzhPp50DRuq4cGJp4/s1600/Panorama+1.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="156" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjX39cz4f6ahampVSuH9r82ueegNS3wbnqOazP5PomdcAaC8XBBXTU1iZnvqQgMoQM1jPDHuPxmOsdIUyohDs9Zo_dMMNci5oI090xcOmiK84LC0yMsgUuRxYjbGCCzhPp50DRuq4cGJp4/s640/Panorama+1.JPG" width="640" /></a><em><span style="color: blue;">Confluenza Sizzone di Castagnola con Sizzone del Fosso della Bertagnina in località Molino</span></em> <em><span style="color: blue;">Ciotino</span></em></div>
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<span style="color: black;">Spero di non avere annoiato nessuno con questa digressione descrittiva. Ma essendo troppo grande la mia passione per la geografia e per la cartografia (non ringrazierò mai abbastanza il mio prof. di lettere alle medie, Fasola di Maggiora, per avermela instillata con amorevole coinvolgimento) mi sono lasciato prendere la mano.</span></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_bmoB9HM2wMl81yVIqkwiF3fjf8gRfEbq_lP5Zk9_1Cf8bgWiNeeC_oY2-te_7wOVMdLPmCFoZpsG_FKusd2z1ASXJOS5ofw7Urs25Fv4v7FotjXJTZlq7XPN4laBJ-g1-oUrcdIEqyI/s1600/DSC02921.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_bmoB9HM2wMl81yVIqkwiF3fjf8gRfEbq_lP5Zk9_1Cf8bgWiNeeC_oY2-te_7wOVMdLPmCFoZpsG_FKusd2z1ASXJOS5ofw7Urs25Fv4v7FotjXJTZlq7XPN4laBJ-g1-oUrcdIEqyI/s320/DSC02921.JPG" width="320" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7XAcseNCiBw866bR01sKAEQ7boqUZo_Kn4dJDeCv2NeCKAmOQAXDJ29-j7z6gUqtMr8n0UxxKk5kSDnJDi7_V1fx8GNBnzcrpOSYabyumQMsk5La5lpisNvzhqTYgPI_IwwZXl498rO4/s1600/DSC02926.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7XAcseNCiBw866bR01sKAEQ7boqUZo_Kn4dJDeCv2NeCKAmOQAXDJ29-j7z6gUqtMr8n0UxxKk5kSDnJDi7_V1fx8GNBnzcrpOSYabyumQMsk5La5lpisNvzhqTYgPI_IwwZXl498rO4/s320/DSC02926.JPG" width="320" /></a></div>
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La salita verso Cavagliasche è abbastanza impegnativa per le mie condizioni, ma riesco bene o male a tenere il passo dei fratelli fino a metà tragitto. Ogni tanto mi soffermo, comunque, per rifiatare. In un tratto di breve spianata Arnaldo e Gian colgono i primi mughetti di stagione.</div>
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Quando più avanti il sentiero si inerpica duramente, perdo contatto con i brothers. Prendo il mio passo rallentato soffermandomi spesso per rilassarmi e godo di questa atmosfera solitaria e silente.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNS7lBLQVMA4y5-z27x7CBIEeMyAuXTjudnpHeQRj-w5270c845ruX6OzPcYQwzGvXWNBzq6q2uivEJNc52JdZIYAoFeF50DuZLWJFnj86Xh3pSc1DV5ZR2hMIaWB1I2gnByaL4170XXU/s1600/DSC02928.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNS7lBLQVMA4y5-z27x7CBIEeMyAuXTjudnpHeQRj-w5270c845ruX6OzPcYQwzGvXWNBzq6q2uivEJNc52JdZIYAoFeF50DuZLWJFnj86Xh3pSc1DV5ZR2hMIaWB1I2gnByaL4170XXU/s400/DSC02928.JPG" width="225" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFnO67UI84oxw536NI7w53ysW9mjAq2j22cfOT0oazCsmD5WkIN-fin7NckBp7ZRxE-YJrr0LMznGnd8WP-393u7CZ6RtSHZFDsVs_3ZYT3UdBE62oMpuZF70-mbAZnEWKxUYtj_Eehog/s1600/DSC02931.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFnO67UI84oxw536NI7w53ysW9mjAq2j22cfOT0oazCsmD5WkIN-fin7NckBp7ZRxE-YJrr0LMznGnd8WP-393u7CZ6RtSHZFDsVs_3ZYT3UdBE62oMpuZF70-mbAZnEWKxUYtj_Eehog/s320/DSC02931.JPG" width="320" /></a></div>
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Solo qualche breve tratto di percorso permette di spaziare con lo sguardo oltre il bosco. Verso Nord-Ovest si può osservare, oltre le balze del torrente, la ripa scoscesa, chiamata Erta sulla mappa, che risale verso il culmine dello spartiacque oltre il quale c'è il versante che scende verso il fosso della Bertagnina ed i "Taragn" di Sorzano.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghD9Swil1771XO2HQP-oU7B0RlmhtM9kKLGWSlHk9kJW74Z_vXcF4N6mQchrpmE6ABcNUEaQpiadD0_eHwTsz3gMhCnaAbYRdEB0MPRdwVXYbwWU0jZn-uHF4hlMeZkWTJ4fZpqFmcPiQ/s1600/DSC02932.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghD9Swil1771XO2HQP-oU7B0RlmhtM9kKLGWSlHk9kJW74Z_vXcF4N6mQchrpmE6ABcNUEaQpiadD0_eHwTsz3gMhCnaAbYRdEB0MPRdwVXYbwWU0jZn-uHF4hlMeZkWTJ4fZpqFmcPiQ/s400/DSC02932.JPG" width="400" /></a></div>
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Verso Ovest, pur se impedita nella visuale dai rami, si intravede ancora molto distante, Castagnola. Il campanile della sua Chiesa è ben visibile in lontananza. E' adagiata al culmine della dorsale e , oltre a spaziare verso est sulla zona lacustre, presenta la sua faccia occidentale alla Valsesia.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiP0msjPLUgtIvv6vvIIX8GJBSuxn0e-coBVyiQeAdhy9ZsCa4t8uuzgVbNx9qCr8h3dLGuDwwUmbgLf7WAUUBToy_JBfyPeMyutlejfyrRHbVQYjOkII200tjkQzVLmJjSkm5arxfBOBc/s1600/DSC02933.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiP0msjPLUgtIvv6vvIIX8GJBSuxn0e-coBVyiQeAdhy9ZsCa4t8uuzgVbNx9qCr8h3dLGuDwwUmbgLf7WAUUBToy_JBfyPeMyutlejfyrRHbVQYjOkII200tjkQzVLmJjSkm5arxfBOBc/s400/DSC02933.JPG" width="400" /></a></div>
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Vedere così distante Castagnola mi impensierisce un pò, pensando a quanta strada dovrei ancora percorrere. Ma oggi la nostra meta non è lei, bensì Cavagliasche che nella mia immaginazione credevo molto più in alto. Invece, quasi inaspettatamente ritrovo Arnaldo ad attendermi davanti ai ruderi di una casa. Dove siamo?, chiedo. Cavagliasche è la risposta stentorea. Ed allora, quasi incredulo, penso che parte delle mie tribulazioni in ascesa siano terminate...</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4fHkiPpcfHHbruOPVYHEoxh7D2S6UAE-r8rnEVqCHszSf7isdNA3b3L8K_IYREyBoyVLTiAlknJlaJNHLma604Eq0F1DEsKJlivnO91R71akIIOCbnkds8Cwanbj3QQ5lRvu5vsF7dms/s1600/DSC02934.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4fHkiPpcfHHbruOPVYHEoxh7D2S6UAE-r8rnEVqCHszSf7isdNA3b3L8K_IYREyBoyVLTiAlknJlaJNHLma604Eq0F1DEsKJlivnO91R71akIIOCbnkds8Cwanbj3QQ5lRvu5vsF7dms/s640/DSC02934.JPG" width="640" /></a></div>
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Questa è la prima di diverse abitazioni, ora diroccate, che componevano l'abitato di Cavagliasche, che si stendeva su una specie di pianoro per l'ampiezza di quasi un chilometro. Caratteristica di queste costruzioni è la loro dislocazione isolata l'una dall'altra quasi a sottolineare un certo senso di indipendenza e riservatezza tra gli abitanti. Per comprendere come la montagna fosse vissuta e popolata, oltre un centinaio di anni fa, accludo la tabellina relativa a Castagnola e le sue parrocchie nell'anno 1838.</div>
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La prima considerazione che mi viene da fare è che nonostante la sua preminente influenza, Castagnola non era il centro più popolato. Considerando solamente gli insediamenti che gravitavano verso la zona idrografica del Sizzone ed escludendo quelli che erano sull'altro versante di Valduggia, si nota come Soliva con le sue 121 anime facenti parte di 24 famiglie fosse un agglomerato molto vissuto. In effetti la sua posizione solatia (da cui il nome) baciata dal mattino al tardo pomeriggio dal nostro astro favoriva la coltivazione a terrazzamento della zona circostante dando la possibilità di campare a numerose persone.</div>
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Cavagliasche. con 37 individui e 5 famiglie aveva un buon numero di abitanti la cui caratteristica, come ho già scritto in precedenza, era la tendenza all'isolamento, in contrasto con gli agglomerati di Soliva e Castagnole che si stringevano intorno alla chiesa formando una comunità più partecipe.</div>
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Dalla tabella si può amaramente constatare che nel 1977, al di là di Castagnola che assume tuttora una bella realtà abitativa con addirittura la sede le circolo Acli ben attiva, quasi tutti gli abitanti siano scomparsi. In compenso Cà Ciotino e Cà Giordano, inesistenti nel 1838, hanno dato luogo ad una ripopolazione grazie al fatto, forse, della costruzione della nuova strada di congiungimento tra Soliva e Castagnole, che attualmente è asfaltata e transitabile perfettamente e si collega agevolmente con Valduggia.</div>
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Curiosi anche i soprannomi dialettali dati agli abitanti delle varie località. Sarebbe interessante fare una ricerca in proposito contando sulle testimonianze di chi ancora ci vive. A Cavagliasche erano chiamati "luif". Forse lupi? a definirne il loro selvaggio isolamento? Gli altri vanno dai caproni, agli asini, alle volpi, ai fumatori, ai signori, ai pidocchi o avari, ai canterini.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTSL1YI00TR7C9dJjrR1v88gXkBht1ewzE_Deev6tMfOhiW2b8ROl8KHuwdSO4QUMFX4YX3p3Wmu6CWO97rBcytxUbTthaXz-5LwZ6iO4Nzqln4Jq2wG5iwZ6eQ8Zl47GpTmyN_C63CTc/s1600/DSC02947.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTSL1YI00TR7C9dJjrR1v88gXkBht1ewzE_Deev6tMfOhiW2b8ROl8KHuwdSO4QUMFX4YX3p3Wmu6CWO97rBcytxUbTthaXz-5LwZ6iO4Nzqln4Jq2wG5iwZ6eQ8Zl47GpTmyN_C63CTc/s400/DSC02947.JPG" width="400" /></a></div>
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Ci aggiriamo tra i ruderi, notando per la prima volta quell'intreccio di radici avviluppate che corrono verso i tronchi degli alberi per aggrapparvisi e risalirli fino poi a lasciarsi penzolare come liane di una giungla. La nostra attenzione è sollecitata, poi, da un'incredibile interno di una cantina la cui volta denota una eccezionale abilità architettonica di chi l'ha costruita. Ci sorprendiamo a considerare quanto tempo sia riuscita a resistere rispetto alle murature esterne. E ci verrebbe voglia di segnalre a chi di competenza del Parco del Fenera la necessità di conservarla prima che anche lei possa disgregarsi con l'azione demolitrice dovuta all'incuria.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1Iv1TM847_QksHJwJfvV83BRAU4E_ey7AfN71_8DxnC0B4T9tWMZJ0YJJ-LUjDyl7xTxKWXOkVBrkt_74goiTYdSkj3jrY54RoJ782P15Bv5bQlY-7FbWornPGfQugwIfmLtpYmZ-SZo/s1600/DSC02944.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1Iv1TM847_QksHJwJfvV83BRAU4E_ey7AfN71_8DxnC0B4T9tWMZJ0YJJ-LUjDyl7xTxKWXOkVBrkt_74goiTYdSkj3jrY54RoJ782P15Bv5bQlY-7FbWornPGfQugwIfmLtpYmZ-SZo/s400/DSC02944.JPG" width="400" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgR0Aq3dg6hqGZKiMmNKWuj0P5dX_n-AtVoOC3WOAM1It6oZxc1TKR5JlHYhkMGC5LJ0M7Y5QOXbAD1aRO1_nCy2IdZv7ei0Fe_xCo0cu4Sa4hON8EecWsJhEZTfdHcCYY7bX69DfoZMe4/s1600/IMG_0135.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgR0Aq3dg6hqGZKiMmNKWuj0P5dX_n-AtVoOC3WOAM1It6oZxc1TKR5JlHYhkMGC5LJ0M7Y5QOXbAD1aRO1_nCy2IdZv7ei0Fe_xCo0cu4Sa4hON8EecWsJhEZTfdHcCYY7bX69DfoZMe4/s400/IMG_0135.JPG" width="400" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjE75ebbf7KPlN_QNcsMLelnPnY5-Lg2uQtXDiKFHjXKXp285yR2A3g4XhFRuQ1py8t_ob4XhW3rSX539DalRNoTEOYBYnRBorj31BBq2z46g3x7eSJX763ZOUu_bYdR5BSRf3PCnYxeHA/s1600/DSC02940.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjE75ebbf7KPlN_QNcsMLelnPnY5-Lg2uQtXDiKFHjXKXp285yR2A3g4XhFRuQ1py8t_ob4XhW3rSX539DalRNoTEOYBYnRBorj31BBq2z46g3x7eSJX763ZOUu_bYdR5BSRf3PCnYxeHA/s640/DSC02940.JPG" width="640" /></a></div>
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Andando oltre, ritroviamo altri caseggiati, come già ricordato, isolati dai precedenti, e cerco di immaginare dove possa essersi consumato il tragico fatto di sangue del 18 marzo 1944.</div>
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Per raccontarlo mi avvalgo delle notizie pubblicate nel sito <a href="http://www.isrn.it/default.cfm">http://www.isrn.it/default.cfm</a> dell'Istituto Storico della Resistenza di Novara e del VCO "Pietro Fornara" che è veramente un grande raccoglitore delle memorie storiche di quel periodo. Vale la pena di soffermarvicisi per meditare sul sacrificio delle migliaia di giovani che combatterono per un futuro più libero e giusto.</div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7FJhZC5z9m-PEQibDHL7Q0qHE2qJl9RmCl0kbcV-AT9eD3l_xxOCbAfh55whry_NS-8OUzuuZvbEMlhCzZH3isUsNC6CCXHoGZgDezZuJb8qxYNGPzdMDP1j6_hCu1xkUn18mdiFrc24/s1600/resistenza+in+valsesia.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7FJhZC5z9m-PEQibDHL7Q0qHE2qJl9RmCl0kbcV-AT9eD3l_xxOCbAfh55whry_NS-8OUzuuZvbEMlhCzZH3isUsNC6CCXHoGZgDezZuJb8qxYNGPzdMDP1j6_hCu1xkUn18mdiFrc24/s640/resistenza+in+valsesia.PNG" width="396" /></a></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinwc_EgVjMrXBFq2OBRgYdQB6QXMxIG3S1qflE7h1H_ZaecGaPTU4DYQH7rJrYR4etd9LXr20mcGu8RcL_kORUwkEdev_Z770k96UC7oBg-9QQpl1hM4AX5Nb_OQAQqKlRhS5gc_-l41Q/s1600/Eccidio+Cavagliasche.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="347" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinwc_EgVjMrXBFq2OBRgYdQB6QXMxIG3S1qflE7h1H_ZaecGaPTU4DYQH7rJrYR4etd9LXr20mcGu8RcL_kORUwkEdev_Z770k96UC7oBg-9QQpl1hM4AX5Nb_OQAQqKlRhS5gc_-l41Q/s400/Eccidio+Cavagliasche.PNG" width="400" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidTZSxILrXW9X68b6n1UG_WyEv8bjVAie8ROeRRzjjed6VGt5eLiaVv0RP13e8yDnvnKRAcUdNxXn9mJsuQD8HSFl4TB1qfhHIpreRIgfu0L8NPIarfSW8YPLVAKJAm9s8YN8tPqzUlXc/s1600/pesgu.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidTZSxILrXW9X68b6n1UG_WyEv8bjVAie8ROeRRzjjed6VGt5eLiaVv0RP13e8yDnvnKRAcUdNxXn9mJsuQD8HSFl4TB1qfhHIpreRIgfu0L8NPIarfSW8YPLVAKJAm9s8YN8tPqzUlXc/s640/pesgu.PNG" width="419" /></a></div>
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<em><span style="color: blue;"><strong>Mario Vinzio "Pesgu" comandante della Brigata Osella</strong></span></em>.</div>
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<br /></div>
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Ma diventa agghiacciante leggere della testimonianza (non diretta, ma comunque molto vicina a quella realtà) scritta da Giacomo De Vittor partigiano Maggiorino. La trascrivo pari pari dall'opuscolo "Memorie Maggioresi '40-'45" pubblicato dalla Scuola Serale di Disegno "Arch. A. Antonelli" Maggiora con il contributo del comune di Maggiora, della Pro Loco e della Società Operaia M.S.</div>
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<br /></div>
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<strong><span style="color: blue; font-size: large;">18 Marzo 1944</span></strong></div>
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<strong><span style="color: blue;">Mario Pesgu aveva portato i suoi uomini a Cavagliasche, vicino alla Castagnola di Valduggia.</span></strong></div>
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<strong><span style="color: blue;">Rimangono poco tempo. Infatti due giorni dopo, il 18 marzo, i nazifascisti guidati da una spia, circondano in silenzio la baita.</span></strong></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<strong><span style="color: blue;">I partigiani non si sono accorti di nulla: Lino Velatta, uscito per prendere dell'acqua è il primo a cadere ferito.</span></strong></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<strong><span style="color: blue;">La raffica getta l'allarme e i ragazzi cercano qualunque possibilità per sfuggire alla morsa.</span></strong></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<strong><span style="color: blue;">Settimo Cornellio, ferito gravemente, si butta nel bosco. Viene trovato il giorno dopo agonizzante.</span></strong></div>
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<strong><span style="color: blue;">Angelo Vallazza di Boca cade trafitto anche lui da una raffica.</span></strong></div>
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<strong><span style="color: blue;">Italo Scolari cerca disperatamente di nascondersi; viene trafitto a colpi di pugnale.</span></strong></div>
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<strong><span style="color: blue;">Due vengono presi prigionieri e sono fucilati in seguito a Novara.</span></strong></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<strong><span style="color: blue;">Il Lupo e l'Ezio Fiorito non potendo più uscire dalla baita, si rifugiano in cantina trascinandosi un ragazzo di Sizzano ferito.</span></strong></div>
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<strong><span style="color: blue;">Si nascondono sotto le travi che sostengono le botti, e vi rimangono per altre quattro ore, tutto il tempo che i nazifascisti sono rimasti anche loro in quella cantina ubriacandosi.</span></strong></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<strong><span style="color: blue;">Lino Velatta, ferito, è lì in cantina in mezzo a loro; lo vogliono torturare. Alla fine riceve una fucilata alla fronte.</span></strong></div>
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<strong><span style="color: blue;">Dal loro nascondiglio vedono bene in faccia la spia mentre prende i soldi dall'ufficiale tedesco, quale pagamento del suo vile servizio.</span></strong></div>
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<strong><span style="color: blue;">MILLE LIRE! SEI MORTI!</span></strong></div>
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<br /></div>
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<span style="color: black;">Incredibili gli orrori della guerra! Ancor più se generati dall'odio sviluppatosi tra le parti contrapposte dello stesso popolo. ( Meditiamo... I tempi che corrono stanno scivolando verso una simile divisione, per ora, grazie a Dio, solo a parole...). Presumo che il "delatore" possa aver fatto una brutta fine.</span></div>
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I due che vengono fatti prigionieri sono Luigi Rasario ed Elmo Scolari che, avvisato di ciò che stava avvenendo, era sopraggiunto dopo l'inizio dell'imboscata, allarmato per la sorte di suo fratello Italo che in effetti era stato vigliaccamente pugnalato.</div>
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Le notizie raccolte e pubblicate, sono a volte anche contradditorie. La confusione dei momenti non facilitava certamente una documentazione dettagliata e univoca.</div>
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I due, comunque, dopo essere stati fatti prigionieri vennero fucilati a Novara. Di loro esistono le schede nell'archivio dati dell'Istituto che ho ricordato sopra.</div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhh3gLglubxBTiP-EwyXIpexYrPvLWkV1m1UsIacquQ7Uis31oH4NCoXHtBCmorbEwd7u4uSVqPQUHLmhsPSsyDOUDPHOqmiUSXuYOxkA2-QEFeaaYZ3gzZ2cd3er3CMIdmbZK5LzbPmNU/s1600/fratelli+Scolari.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="355" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhh3gLglubxBTiP-EwyXIpexYrPvLWkV1m1UsIacquQ7Uis31oH4NCoXHtBCmorbEwd7u4uSVqPQUHLmhsPSsyDOUDPHOqmiUSXuYOxkA2-QEFeaaYZ3gzZ2cd3er3CMIdmbZK5LzbPmNU/s400/fratelli+Scolari.PNG" width="400" /></a></div>
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Tragedia nella tragedia. I genitori dei due fratelli Scolari non ressero alla perdita dei loro figli e morirono poco tempo dopo, di "crepacuore" , come si usava dire allora ai tempi in cui i termini scentifici usati in medicina non erano ancora entrati nel gergo comune.</div>
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Le poche righe di commiato dalla vita terrena di questi ventenni sono estremamente commoventi e denunciano l'innocente entusiasmo e fede in un futuro migliore che li animava. Il legame con i propri cari e con i parenti ci fanno comprendere di quale pasta fossere fatti quei meravigliosi giovani. (Non di sicuro "banditi" come la propaganda di regime voleva... anche se nella lettera del Rasario viene ripetuto più volte "sono innocente" quasi a discolpa di nomee brigantesche che venivano attribuite ai partigiani).</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlUW6aEOnK9jtcKlfBBIsN73IT-EU4KsMvKaIjjvG8OITNFIq0PZAiR9GPXogLgyRjra3hVY3b-XWCiEEBjV7UZSy3p91GhFOaTP45vW2hYcGkbTXh0Uig14w0glnj_lQvzPnNb19pD8w/s1600/26+aprile+1944.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="151" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlUW6aEOnK9jtcKlfBBIsN73IT-EU4KsMvKaIjjvG8OITNFIq0PZAiR9GPXogLgyRjra3hVY3b-XWCiEEBjV7UZSy3p91GhFOaTP45vW2hYcGkbTXh0Uig14w0glnj_lQvzPnNb19pD8w/s400/26+aprile+1944.PNG" width="400" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWeZS1Y_UP-sQXqFtyuQtuu304S8kBF_5q2_NtVX-h9jKcbXAZmML3tqFUGOizFR9eoRr8n_hyphenhyphenyRtctM0r6xgmG1Fl36Jh3rUVsX4o5mhxAHgPlupLiUERryq0lSlskDwK0mtw1Z92LQI/s1600/DSC02953.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWeZS1Y_UP-sQXqFtyuQtuu304S8kBF_5q2_NtVX-h9jKcbXAZmML3tqFUGOizFR9eoRr8n_hyphenhyphenyRtctM0r6xgmG1Fl36Jh3rUVsX4o5mhxAHgPlupLiUERryq0lSlskDwK0mtw1Z92LQI/s400/DSC02953.JPG" width="400" /></a></div>
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Osservando la natura selvaggia che la fa da padrona, dalla cresta del monte Lovagone a quella dell'Ovagone, ben si comprende perchè questa zona fu scelta come rifugio per la brigata Osella. La vista, da Cavagliasche, verso sud, dimostra quali e quante possibilità di "imboscamento" esistessero. Purtroppo in quel caso non furono sufficienti a causa del tradimento di qualcuno che sapeva. Tra l'altro, il sentiero per raggiungere Castagnola, verso Ovest,era ancora lungo e necessitava almeno mezz'ora per arrivarci. Ragione in più per ritenersi abbastanza al sicuro. Invece...</div>
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Riprendo a descrivere la nostra passeggiata, dopo questo triste racconto- ricordo di una storia sviluppatasi in questo luogo, oggi così abbandonato e selvaggio tale da faticare a credere fosse stato teatro di vicende così tragiche. Però questi fatti accaduti qui, sui sentieri che stiamo percorrendo ce li rendono vivi e pregni di significati e le storie che hanno visto e vissuto debbono essere ricordate e tramandate per rendere loro onore.</div>
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Dopo aver registrato il Waypopint "bivio per 797a" alla diramazione del sentiero 797, che prosegue fino a Castagnola, continuiamo, appunto, per il 797a, transitando nei pressi di altre abitazioni meno diroccate delle precedenti. Poi si scende leggermente fino a incrociare uno dei tanti solchi scavati dai rami del Sizzone:</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAwiDKrsnCvO6Di4vY1MHD1yJTptsDIZ-WoVxe785cIlnzgDtYSDN_Dji2ry-a1EfOXR6Rf7JgAZ7RAWZadZKO6go05-hDCQ4g4wWiusT2u3qvawIQ-_Ce4Cb0_getgEde8WXpb0mM2TI/s1600/DSC02963.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAwiDKrsnCvO6Di4vY1MHD1yJTptsDIZ-WoVxe785cIlnzgDtYSDN_Dji2ry-a1EfOXR6Rf7JgAZ7RAWZadZKO6go05-hDCQ4g4wWiusT2u3qvawIQ-_Ce4Cb0_getgEde8WXpb0mM2TI/s400/DSC02963.JPG" width="400" /></a></div>
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Appena prima eravamo transitati davanti al "frigorifero", come ci ha edotto Arnaldo. Una buca scavata in una roccia all'interno della quale un rivolo di acqua sorgiva mantiene la giusta temperatura per conservare cibarie. Naturalmente utilizzata al tempo della presenza degli abitanti di Cavagliasche. E' comunque singolare che sia rimasta inalterata da allora.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjk3c4aeO5x_rRUrhphGGPSovz2kiUu9uHZ1eU9tuN_RLNW8ECxtXoGQlznemxzS3xLipkjtW5dySTjEeuyAszAnBlNbuJNVZ4mSHypuFurEdn74lO57r6sERF0SzqkvvM2cgl9y97CPTA/s1600/DSC02964.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjk3c4aeO5x_rRUrhphGGPSovz2kiUu9uHZ1eU9tuN_RLNW8ECxtXoGQlznemxzS3xLipkjtW5dySTjEeuyAszAnBlNbuJNVZ4mSHypuFurEdn74lO57r6sERF0SzqkvvM2cgl9y97CPTA/s400/DSC02964.JPG" width="400" /></a></div>
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Poi, però, si ritorna a salire, come risulta evidente nel grafico di inizio post, dopo il tratto in piano dove sorgevano le abitazioni. Si prosegue sul versante tagliandolo a zig-zag e recuperando quota sensibilmente. Ogni tanto ci si offre uno squarcio panoramico verso nord in direzione Soliva, anche se non è facile averne una visuale decente. Io arranco, in difficoltà e perdo ancora contatto. Preferisco salire a spizzichi per evitare di andare completamente in crisi. Ne approfitto per scattare un pò di fotografie.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0EmsBejh7sNKIrD_vTQiYkTj8Ur8mV0QOaQMa5IabW5-1lZy13U-BcoNgs0q1ARv2QqT2LNObkfH89hPlT-PQwB31egAuHNxjeA0ow_TL8b626FZ2dl-XHNkpTDMFNW1Qa3NaV_sa0N8/s1600/DSC02966.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0EmsBejh7sNKIrD_vTQiYkTj8Ur8mV0QOaQMa5IabW5-1lZy13U-BcoNgs0q1ARv2QqT2LNObkfH89hPlT-PQwB31egAuHNxjeA0ow_TL8b626FZ2dl-XHNkpTDMFNW1Qa3NaV_sa0N8/s400/DSC02966.JPG" width="400" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdftcVvBD5DtIOeNuYlTpQ4fvfBIhBzKnBEgw8AUJMkne37mTUsQjab0JAFpPaVQed3PvwVN3TPyBHZPitk9osx3c3XaYwGLNl9R5U-dYrJaJW3OfjSFrriwtjbF-64TgmkmCmFn_iOcI/s1600/DSC02971.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdftcVvBD5DtIOeNuYlTpQ4fvfBIhBzKnBEgw8AUJMkne37mTUsQjab0JAFpPaVQed3PvwVN3TPyBHZPitk9osx3c3XaYwGLNl9R5U-dYrJaJW3OfjSFrriwtjbF-64TgmkmCmFn_iOcI/s400/DSC02971.JPG" width="400" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsCKCf0ZiIXBNAV2o3qA-UgyFwC40LMtZQTm638ok4pNbG3-1YejiU6sYAGUi19IUur9IHZ4NF8Y17JzWCO8pw-v7sXilzjRRNZvn06_SjmZei-D5Uduf7oQ91Mdenjg69la8HmIdtcto/s1600/DSC02974.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsCKCf0ZiIXBNAV2o3qA-UgyFwC40LMtZQTm638ok4pNbG3-1YejiU6sYAGUi19IUur9IHZ4NF8Y17JzWCO8pw-v7sXilzjRRNZvn06_SjmZei-D5Uduf7oQ91Mdenjg69la8HmIdtcto/s400/DSC02974.JPG" width="400" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgX_u0xhe9iMTyn8lC1SaMkN_bnwf5Lq45QhPX8TCs3OkBHqsZng_KUEJ9TCedQSPufPCI4Kkdcqd3hrLcDi8EUldNi9-S9z4JDplYCKdHOWhZDeO30YV-Vs2uYWYfErJ4u6ynd5-_RVDc/s1600/DSC02975.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgX_u0xhe9iMTyn8lC1SaMkN_bnwf5Lq45QhPX8TCs3OkBHqsZng_KUEJ9TCedQSPufPCI4Kkdcqd3hrLcDi8EUldNi9-S9z4JDplYCKdHOWhZDeO30YV-Vs2uYWYfErJ4u6ynd5-_RVDc/s400/DSC02975.JPG" width="400" /></a></div>
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Alfine si apre uno squarcio che mi permette di riprendere Soliva, con a fianco Cà Ciotino e, sotto, in mezzo al bosco, Sizzone che abbiamo visitato nella scorsa passeggiata.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6Kzzqn1YBXEwVp7R265Pd6z3RfmMw2H2PNimCIS5FdL4Dv2jQZFUzqyh2zoxqalQnEXpoXW18N85IR_8lk4mDfFnXAPL_Ulahzlzoc4r6E7IGiMVU2B49ogpSs4Wwj4SsWTJhW8dNlvo/s1600/DSC02978.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6Kzzqn1YBXEwVp7R265Pd6z3RfmMw2H2PNimCIS5FdL4Dv2jQZFUzqyh2zoxqalQnEXpoXW18N85IR_8lk4mDfFnXAPL_Ulahzlzoc4r6E7IGiMVU2B49ogpSs4Wwj4SsWTJhW8dNlvo/s640/DSC02978.JPG" width="640" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6WrDIXRj9mEgSFxDr9wIScZK-_xH3pjEeWbqFKWaB0r8GyK_7vZH4VN4w30-ljhsyayJMM5ibhZvs7dZ6wHk7mVEwwU2sGIywnGUc2DE2c77AZco_7_I5A5566LOcVW89kwJBWFnCins/s1600/DSC02979.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6WrDIXRj9mEgSFxDr9wIScZK-_xH3pjEeWbqFKWaB0r8GyK_7vZH4VN4w30-ljhsyayJMM5ibhZvs7dZ6wHk7mVEwwU2sGIywnGUc2DE2c77AZco_7_I5A5566LOcVW89kwJBWFnCins/s640/DSC02979.JPG" width="640" /></a></div>
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Tiro un bel sospiro di sollievo quando vedo Eugenio ed Arnaldo attendermi là dove termina il 797a , all'incrocio con il 798, l'ampia carreggiata tagliafuoco proveniente da San Bernardo. che da qui in avanti inizierà a scendere verso il Molino Ciotino, diventando 798a dopo la deviazione per "le Cappelle", sotto la cima Misocco.</div>
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Viaggiamo ora molto spediti. Non ci fermeremo più fino al nostro ritorno a Chepoli. Ogni tanto scatto altre fotografie. Mi interessa in particolare riprendere Castagnola , e finalmente, mentre scendiamo già verso Molino Ciotino si apre uno squarcio che mi permette di riprenderla.</div>
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Durante la discesa , ho l'occasione anche di ritrarre nuovamente Soliva, e di farmi poi immortalare anch'io, prima di scattare una immagine dei ruderi, ormai, di quello che una volta era il mulino che asserviva tutta la popolazione della zona per la macinatura della segale coltivata sui pendii della Soliva: il mitico Molino Ciotino.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhkpeHyIWhS8HQolv3FaMqIyJ2JKX72aPtM30bxrCyjk7mx0uR0nXXtz3Xai7ts98WMk_JNF6C37_FDu7HMh0WKTdCFGWQbqRlbNjDQeYW9IsGOYlufU4X6EgGvMjdYnToDTjgieCUvjI/s1600/DSC02990.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhkpeHyIWhS8HQolv3FaMqIyJ2JKX72aPtM30bxrCyjk7mx0uR0nXXtz3Xai7ts98WMk_JNF6C37_FDu7HMh0WKTdCFGWQbqRlbNjDQeYW9IsGOYlufU4X6EgGvMjdYnToDTjgieCUvjI/s640/DSC02990.JPG" width="640" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi34jtkH2wOa7CVVx_Hsyb5iUaUwSEjVsKofVcc6tv8ICG_mIZIYq137uGGxNrZnlxxgesLCKajakQ83IYVN8pY1rt5xNVrGo3T9hbiJaaZxBfbkBCZ8GRhv0PA0pk63g_HqrA-L2PchvI/s1600/DSC02998.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi34jtkH2wOa7CVVx_Hsyb5iUaUwSEjVsKofVcc6tv8ICG_mIZIYq137uGGxNrZnlxxgesLCKajakQ83IYVN8pY1rt5xNVrGo3T9hbiJaaZxBfbkBCZ8GRhv0PA0pk63g_HqrA-L2PchvI/s400/DSC02998.JPG" width="400" /></a></div>
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L'ultimo guado della giornata, alla confluenza del Sizzone di Castagnola con quello del fosso della Bertagnina, e poi, i Brothers più lestamente ed io più tranquillamente, risaliamo il breve tratto che ci porta a Chepoli dove abbiamo la macchina parcheggiata. Ancora una volta stanco (io) e soddisfatti (tutti) prendiamo la via del ritorno verso casa.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEo1tRnGrp8syDz7dHTq4TPj7toe0zq4CwNVzNdqzoCK3TdH9vYFWSbKjsPpfoVm54apeagz9nzEjO-ocwO72mINFDM4klJjSW7fr8rnB0VCC3qE0Z3LLHGBY4u1y_QRblZh4_B8qb1fk/s1600/DSC02999.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" i8="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEo1tRnGrp8syDz7dHTq4TPj7toe0zq4CwNVzNdqzoCK3TdH9vYFWSbKjsPpfoVm54apeagz9nzEjO-ocwO72mINFDM4klJjSW7fr8rnB0VCC3qE0Z3LLHGBY4u1y_QRblZh4_B8qb1fk/s640/DSC02999.JPG" width="640" /></a></div>
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<br /><div class="blogger-post-footer">post più vecchi</div>Vernèhttp://www.blogger.com/profile/08545733869445654034noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8609949549795747456.post-15147009954502776942011-04-05T17:25:00.003+02:002011-12-13T14:21:42.781+01:00SIZZONE<div class="separator" style="border: currentColor; clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-3HvA154ITgM6hHS8mJhuHdHbt1-h02c3K3WgBoSfSDRkIC_a72f8cj9TVEnGWe4eka9nCWTotNpOmmGBe4M2UWvxQve7IB9rPeqLSxN9vCVxRvS6RanIgYrVXbRfxYEe4Wh5VFSQ3ow/s1600/DSC02796.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLoOGT-5n3BWLS3Rj3bam-O5DrJhD3eVJIMSEBXrsUw8AiL7yA9DJI0tZFZKjlUEqAiwY1WPGyXxLut1LSh9xSVaGRyBvoKcZnRTkQ3QesCRLC9If2YbOkft_0aDR0e3XP7EIzmxbwJnw/s1600/DSC02842.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLoOGT-5n3BWLS3Rj3bam-O5DrJhD3eVJIMSEBXrsUw8AiL7yA9DJI0tZFZKjlUEqAiwY1WPGyXxLut1LSh9xSVaGRyBvoKcZnRTkQ3QesCRLC9If2YbOkft_0aDR0e3XP7EIzmxbwJnw/s640/DSC02842.JPG" width="360" /></a></div>
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Sabato 2 aprile 2011 - sentiero alternativo per raggiungere Soliva, passando da Sizzone. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyLnZhmqgAbYm13cKezCSSdcv8SSu2lMywgEla4CCMYy_DziE2ymQ_TXK0YVAQIssq3ijtkcgGHGFz-yslsGmZTv-zWXDLjcUt_leqgDBUhlBe_phhHdaYNdmaf-9CrYzt33sfdjd7rLo/s1600/DSC02807.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgc-8E_MBHrQ_5f9anse7P-OqoypLpcZV4qs53DYqf8vHEZ2H4zzTkFrfnYhP2etpgJWylIajQ3_QADBeltgxtn99xxWhb3O4785cyP58KhKU-T90QHqo9R6fIcFGvcdFYdfYOCGzOqodE/s1600/Sizzone-Soliva.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="382" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgc-8E_MBHrQ_5f9anse7P-OqoypLpcZV4qs53DYqf8vHEZ2H4zzTkFrfnYhP2etpgJWylIajQ3_QADBeltgxtn99xxWhb3O4785cyP58KhKU-T90QHqo9R6fIcFGvcdFYdfYOCGzOqodE/s640/Sizzone-Soliva.jpg" width="640" /></a></div>
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I four Vercelli Brothers partono da Chepoli alle ore 14,15 e vi ritornano alle ore 17,18, dopo aver percorso 8,1 Km.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKoJ3HarkcSIYL8Nno-25DWf7vpxKCXOQ4G3H4NS7yUQeYPt3o4yLzkt8LeQBKK3qVNLLa__xQG48K99Wi0Z6nmu3G86YIsxKgbJc7yxhdXdr3KUu23Wdqw3Bb1PluoVmcLLXkQfZDBwc/s1600/Sizzone.Soliva.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="211" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKoJ3HarkcSIYL8Nno-25DWf7vpxKCXOQ4G3H4NS7yUQeYPt3o4yLzkt8LeQBKK3qVNLLa__xQG48K99Wi0Z6nmu3G86YIsxKgbJc7yxhdXdr3KUu23Wdqw3Bb1PluoVmcLLXkQfZDBwc/s640/Sizzone.Soliva.PNG" width="640" /></a></div>
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Per accompagnarci in questa escursione ho rispolverato una delle mie song preferite dei Byrds, tratta dal mitico film Easy rider : Ballad of Easy rider, appunto. E' il solo Roger Mc Guinn a figurarvi come interprete, ma è comunque inequivocabilmente una canzone Byrds.</div>
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"flow, river flow, flow to the sea..." dolcissimamente cantata. Scorri Sizzone, scorri fino al mare...</div>
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<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="349" src="http://www.youtube.com/embed/r8jC1lRZGTU" title="YouTube video player" width="425"></iframe></div>
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In questi giorni è veramente "scoppiata" la primavera. Temperature eccezionalmente miti invogliano a stare finalmente all'aria aperta. Ed oggi ne approfittiamo per fare, per quanto mi riguarda, la prima passeggiata che prevede tratti in salita, dopo le camminate invernali su strade e sentieri pianeggianti. I quattro fratelli "Vercelli Brothers" si avviano sul Pandino di Arnaldo fino a Chepoli dove inizia il nostro tragitto. Siamo nel cuore del Parco del Fenera ed il sentiero che iniziamo a percorrere è segnalato come n.790 (ha origine a Gargallo e termina a Soliva, ma in effetti è una buona strada sterrata tranquillamente gippabile.)<br />
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Subito dopo Chepoli fiancheggiamo, alla nostra destra, un tratto di declivio che è stato abbondantemente disboscato, come ci ricorda Arnaldo, dietro bando di asta da parte del comune di Gargallo.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaWRCIxPmNlSnP9w0xv_vWvSqURCla_KNvoAaIsj1gczgiI1UCokUFbqvCh0eB97K5tfTSEpN4I4ZTnVE1uuQeK3Vndd1K_TVoy5ng7jEu1091XfJE_GMzNDXCt7VzShmNR72qyumxLNo/s1600/DSC02792.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaWRCIxPmNlSnP9w0xv_vWvSqURCla_KNvoAaIsj1gczgiI1UCokUFbqvCh0eB97K5tfTSEpN4I4ZTnVE1uuQeK3Vndd1K_TVoy5ng7jEu1091XfJE_GMzNDXCt7VzShmNR72qyumxLNo/s400/DSC02792.JPG" width="400" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheu78C4imvjQjRo1mej9VsA8DsSAWkhmcd_Ri9MXb8fbmbZRR3otMsNA-_clnKPZvn1VNCK3-xo0n_SYWipUGttQb1fgGxedo1cfXnxRLmjqpLqatvfgFArfiLMcrFTBBhzEcMjjArHZA/s1600/DSC02791.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheu78C4imvjQjRo1mej9VsA8DsSAWkhmcd_Ri9MXb8fbmbZRR3otMsNA-_clnKPZvn1VNCK3-xo0n_SYWipUGttQb1fgGxedo1cfXnxRLmjqpLqatvfgFArfiLMcrFTBBhzEcMjjArHZA/s640/DSC02791.JPG" width="360" /></a></div>
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La strada ora scende fino a raggiungere il Sizzone là dove una volta esisteva il Molino Ciotino e si incrociano due rami principali del torrente. (ricordo che stiamo parlando del Sizzone di Maggiora, una volta, forse, denominato Cicione, e non del mio beneamato "Scisciok"). Uno ha origine, raccogliendo diverse diramazioni, dal crinale che porta verso Castagnola e San Grato, ed è quello che affiancheremo noi fino al momento della risalita verso Soliva. L'altro, con un percorso molto più lungo ha origine dal cosiddetto fosso della Bertagnina e scorre in direzione nord, obbligatovi dalla dorsale Castagnola-Soliva, creandosi successivamente un passaggio per svoltare verso est poco prima di Campiano, sotto il colmo della Bertagnina. Infine volge a sud, sotto il Monte Tre Croci, fungendo pure da delimitazione di un breve tratto di confine del Parco. (Attenzione alla numerazione e segnalazione dei sentieri su questa cartina della Kompass. Sono erroneamente raffigurati quelli che continuano da Sizzone... Fare riferimento quindi alla mappa ufficiale del Monte Fenera illustrata più sotto. Ingrandite cliccandovi sopra se volete visualizzarle per bene).</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeTu4lqcLRSZ67TKp6p-KGg3V_ntrN6smkaMPEBFxWlYaD8u1qMc9I28TgsPcOqQjhU2kF-c0191co32PAI0ntiTAeNqePwHni-4i96zJWBET5PWoa3xk5A7FTCnIfXt3udpn677rxq-g/s1600/rami+Sizzone.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="318" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeTu4lqcLRSZ67TKp6p-KGg3V_ntrN6smkaMPEBFxWlYaD8u1qMc9I28TgsPcOqQjhU2kF-c0191co32PAI0ntiTAeNqePwHni-4i96zJWBET5PWoa3xk5A7FTCnIfXt3udpn677rxq-g/s400/rami+Sizzone.jpg" width="400" /></a></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiriFSh9NQ5Zcmq8F4m_V9XJOPD4SyABY66otu9S5JpEXVJA86Z59ZdIV-ZcSmuvs66gnS4yNlUIVJyhehkasxe9ofWwxRDa8L-H0eu1nQqL83CHcn8iq2u1-asBbfgFqfEX_NmLqlZDA/s1600/cartina+fenera.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiriFSh9NQ5Zcmq8F4m_V9XJOPD4SyABY66otu9S5JpEXVJA86Z59ZdIV-ZcSmuvs66gnS4yNlUIVJyhehkasxe9ofWwxRDa8L-H0eu1nQqL83CHcn8iq2u1-asBbfgFqfEX_NmLqlZDA/s400/cartina+fenera.jpg" width="308" /></a></div>
<div style="border: currentColor; clear: both; text-align: center;">
I colori, molto caldi, sono ancora caratteristici del periodo invernale. Ocra e marrone la fanno da padroni. Il verde comincia solo ora a fare capolino. In lontananza si intravede Soliva.</div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyH9OTrHJcEXIu1lEullC79VEpPsAOF62WhDVnLtcArwWhp1LDNZQgyvck61DNHPohMQAxLajCXEy90KhyLOj4vwPGCMENEltZbnebsllWJXXRqOvcnhJ67t5TkwHvrSRXrOXfHBzvPxs/s1600/DSC02793.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyH9OTrHJcEXIu1lEullC79VEpPsAOF62WhDVnLtcArwWhp1LDNZQgyvck61DNHPohMQAxLajCXEy90KhyLOj4vwPGCMENEltZbnebsllWJXXRqOvcnhJ67t5TkwHvrSRXrOXfHBzvPxs/s400/DSC02793.JPG" width="400" /></a><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-3HvA154ITgM6hHS8mJhuHdHbt1-h02c3K3WgBoSfSDRkIC_a72f8cj9TVEnGWe4eka9nCWTotNpOmmGBe4M2UWvxQve7IB9rPeqLSxN9vCVxRvS6RanIgYrVXbRfxYEe4Wh5VFSQ3ow/s400/DSC02796.JPG" width="400" /></div>
<div class="separator" style="border: currentColor; clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="border: currentColor; clear: both; text-align: left;">
Giungiamo quindi al punto più basso della nostra escursione odierna. Qui si incontrano, come scritto sopra, due rami del Sizzone. Per proseguire verso il nostro obiettivo dobbiamo guadarli, mentre chi intenderebbe raggiungere Soliva normalmente non avrebbe che da superare il ponte sul ramo del torrente che proviene dal fosso della Bertagnina e iniziare la salita lungo l'abbastanza comoda strada sterrata.</div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiARVwQ9r0dMzXkFUhxtskF6seQVD5J54m_M11J0PY1zomMohkjbHpeUfe2loAqAEfpQDn8mGCJebSMb4sJatMNH7Hl9b_HBPxoHOv-F8X22rft-Pq2YGVLxaRv1WwT7YangjIZoWuG0Ig/s1600/DSC02798.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiARVwQ9r0dMzXkFUhxtskF6seQVD5J54m_M11J0PY1zomMohkjbHpeUfe2loAqAEfpQDn8mGCJebSMb4sJatMNH7Hl9b_HBPxoHOv-F8X22rft-Pq2YGVLxaRv1WwT7YangjIZoWuG0Ig/s400/DSC02798.JPG" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="border: currentColor; clear: both; text-align: center;">
Eugenio ed Arnaldo sono già al di là ed osservano Gian che si appresta a raggiungerli mentre il Sizzone scorre... Flow, river flow.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg57YOd52ThQfBbaP33qfYMDMkg2Hc8hlln4sbkeTiSAc6eLtXN_trOXs_bbp1vz-127MINKebafjOm1OBcYFx_9fhrh-1gPpltXXZaRgVjskX3ONGfxnBptpCYLBTBRFQYK4kEwLu0MkE/s1600/DSC02799.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg57YOd52ThQfBbaP33qfYMDMkg2Hc8hlln4sbkeTiSAc6eLtXN_trOXs_bbp1vz-127MINKebafjOm1OBcYFx_9fhrh-1gPpltXXZaRgVjskX3ONGfxnBptpCYLBTBRFQYK4kEwLu0MkE/s400/DSC02799.JPG" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
La passerella che si intravede nella foto, pericolosa e traballante, è posta già sopra il torrente ormai riunitosi e dava la possibilità di "non bagnarsi gli scarponi" per imboccare il sentiero n.798a che risale fino al Misocco e la cresta di Lelio per poi proseguire sull'agevole tagliafuoco fino a San Bernardo.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Fiancheggiando il torrente, si prosegue in piano. E' bello ritrovarci in mezzo al silenzio della natura che si ridesta dal letargo invernale ed inizia a dipingere con fresche pennellate di verde l'erba che timidamente inizia a contornare il percorso.</div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQSrBM3SNOzK7KOQKfIee1sp7BfLuEbvXQQAkVeyKzLFWa1f2W62rw5U0sngqBAW-a8Q29WJj_P1kdZdR-kYiuvdTPDBlGc9K7ayQFGRzAhvgR537avhsad_N5WnmqHeO-1HS-3ws_PHg/s1600/DSC02800.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQSrBM3SNOzK7KOQKfIee1sp7BfLuEbvXQQAkVeyKzLFWa1f2W62rw5U0sngqBAW-a8Q29WJj_P1kdZdR-kYiuvdTPDBlGc9K7ayQFGRzAhvgR537avhsad_N5WnmqHeO-1HS-3ws_PHg/s400/DSC02800.JPG" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Superiamo un rivolo d'acqua che, pur con la sua scarsa portata, iniziando a scendere da sotto Cà Ciotino, è riuscito a scavare nei millenni il solco che ha originato la infossatura che separa il versante sul quale sale la strada che porta a Soliva, da quello dove è abbarbicata Sizzone. E si riversa nel corso principale.</div>
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Flow, river, flow.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3kzrxh4TIa3CF58W5Nx7F79wi8e2RvQVy80kRQrAjKPUghZeP6Gado5OEF7AUx_K8Ud1q4-fIGtzDf8connQc28awi5TjYbGB_OqJtQ9lJPFZ1t9_2ck4g07SlACYgYLtZQa4zKLG3Do/s1600/DSC02801.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3kzrxh4TIa3CF58W5Nx7F79wi8e2RvQVy80kRQrAjKPUghZeP6Gado5OEF7AUx_K8Ud1q4-fIGtzDf8connQc28awi5TjYbGB_OqJtQ9lJPFZ1t9_2ck4g07SlACYgYLtZQa4zKLG3Do/s400/DSC02801.JPG" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Da qui in avanti ci appresteremo a guadare il torrente per almeno sei o sette volte. Non le ho contate. La via che si è costruita l'acqua costringe anche il sentiero a condividerne le bizzarre devianze. Così bisogna passare da destra a sinistra e da sinistra a destra per mantenerne il contatto, a ridosso delle rive, poichè lateralmente il pendio si innalza bruscamente e non è percorribile.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Flow, river flow.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguHgQx1GNCPWgNYodxZoq-bDAJdHOa-PwKMpDBNGRbASWMOqUS_85X81G7LU69HhdwRVsSS7L-JCBVEnTzIQGhUVayjDxQr6pfpNeu87jTg4h7dF91FGhDI5pPKMr4ZA1zqsvVygmv4XE/s1600/DSC02803.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguHgQx1GNCPWgNYodxZoq-bDAJdHOa-PwKMpDBNGRbASWMOqUS_85X81G7LU69HhdwRVsSS7L-JCBVEnTzIQGhUVayjDxQr6pfpNeu87jTg4h7dF91FGhDI5pPKMr4ZA1zqsvVygmv4XE/s400/DSC02803.JPG" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiax_n0QAF6DgQXe7ZJczYA6g5Hh_xX25vNhncifkMnDSXKnlgBMbnbof4wi2-mxSdHFOFto5HyqgcRpe7t_ZmkbDmZ9FfbaK2lwcRowf5NzxEosy2wFQW107Y0oCrwY2etZtRXscNkZZA/s1600/DSC02804.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiax_n0QAF6DgQXe7ZJczYA6g5Hh_xX25vNhncifkMnDSXKnlgBMbnbof4wi2-mxSdHFOFto5HyqgcRpe7t_ZmkbDmZ9FfbaK2lwcRowf5NzxEosy2wFQW107Y0oCrwY2etZtRXscNkZZA/s400/DSC02804.JPG" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="border: currentColor; clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOVRxvhH4t8GkAWt3CK5GammLdFRjdRObncJDBBp0476SLk45dSQ44D9t5m88Blb0nTfbs07-Es4h6FIsanK2GLIGViMdcSELtK1lvlUpA2hDfBI7ULr7EWald0HJy5ndLMQMYzQAIeRE/s1600/DSC02805.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOVRxvhH4t8GkAWt3CK5GammLdFRjdRObncJDBBp0476SLk45dSQ44D9t5m88Blb0nTfbs07-Es4h6FIsanK2GLIGViMdcSELtK1lvlUpA2hDfBI7ULr7EWald0HJy5ndLMQMYzQAIeRE/s400/DSC02805.JPG" width="400" /></a></div>
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<img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyLnZhmqgAbYm13cKezCSSdcv8SSu2lMywgEla4CCMYy_DziE2ymQ_TXK0YVAQIssq3ijtkcgGHGFz-yslsGmZTv-zWXDLjcUt_leqgDBUhlBe_phhHdaYNdmaf-9CrYzt33sfdjd7rLo/s400/DSC02807.JPG" width="400" /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEio9Hr0T8gTGlMF56CiNZ2jqy_zByKTzaV33sbXusAMU0-Y5XD3Eb0rYXADNcoirXhB9U3HLf_zfZfLFSVzldNNQWzigMipJcrT2TLiYjiGmW2thcxe87COo5aixZonbweSCHL_GmNDghI/s1600/DSC02808.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEio9Hr0T8gTGlMF56CiNZ2jqy_zByKTzaV33sbXusAMU0-Y5XD3Eb0rYXADNcoirXhB9U3HLf_zfZfLFSVzldNNQWzigMipJcrT2TLiYjiGmW2thcxe87COo5aixZonbweSCHL_GmNDghI/s400/DSC02808.JPG" width="400" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZxCyr1oMsPfglEqbHmw9NSQTl854y_ZfBrD2_tUHRJhC8ALbx2P5eGM34bJy-l58x7F6HCdW7F6ejOu8gzMabkBrG_haLUVtJzv_9gMe7-nUQwXDGyNE3ysa3CASG8w6TgEKafaCUx1k/s1600/DSC02809.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZxCyr1oMsPfglEqbHmw9NSQTl854y_ZfBrD2_tUHRJhC8ALbx2P5eGM34bJy-l58x7F6HCdW7F6ejOu8gzMabkBrG_haLUVtJzv_9gMe7-nUQwXDGyNE3ysa3CASG8w6TgEKafaCUx1k/s400/DSC02809.JPG" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzqf7G8H-4I8xRqw8yllzcxyyt_Snee9gRxGy-oBAl0A0yDMicuSOynDYyN7lCMMKYWa3nbugNB3-5aaa3EKFJRXxnga6GE1V-hDZa6tr72CoQAiK45EQQf1yT3N-Gto0-avYEv1eJTsM/s1600/DSC02810.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzqf7G8H-4I8xRqw8yllzcxyyt_Snee9gRxGy-oBAl0A0yDMicuSOynDYyN7lCMMKYWa3nbugNB3-5aaa3EKFJRXxnga6GE1V-hDZa6tr72CoQAiK45EQQf1yT3N-Gto0-avYEv1eJTsM/s400/DSC02810.JPG" width="400" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMBpDqkrdV0gfKQN2wJf71NvjYmfEyQGZk2wW6_JS5StWJXWQemkKtDEujmQ35mxyjIfMVs7DGKIElh27Uc0KfMnUMhRE-bDYSZBwznJJThXf6Vp7XTOeVjAjDhoOuBVApOJuEJG-OfoY/s1600/DSC02811.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMBpDqkrdV0gfKQN2wJf71NvjYmfEyQGZk2wW6_JS5StWJXWQemkKtDEujmQ35mxyjIfMVs7DGKIElh27Uc0KfMnUMhRE-bDYSZBwznJJThXf6Vp7XTOeVjAjDhoOuBVApOJuEJG-OfoY/s400/DSC02811.JPG" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
In alcuni punti del sentiero, fanno bella mostra di sè delle erborescenze cespugliose dalle grandi foglie che spruzzano di un verde brillante il manto ancora non rigenerato del sottobosco. </div>
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Chiederò ad Alessia,esperta floreale, come si chiamano queste bellissime "insalatone"....</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
(scusa Ale, ma non so proprio darle un nome !...)</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEit9U86SdDkdqbaCTXleblXAI3bMPSxzsUwH9WOFFiAONADNsKlmx7mbzhbhr7WbJPhguyxwuYfGywQToetKdwMYd_GAoF0sxJEbFRZmBg_LMlwXzpXLR9Y1NobWW0L_bkNEsdn4O_ne20/s1600/DSC02806.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEit9U86SdDkdqbaCTXleblXAI3bMPSxzsUwH9WOFFiAONADNsKlmx7mbzhbhr7WbJPhguyxwuYfGywQToetKdwMYd_GAoF0sxJEbFRZmBg_LMlwXzpXLR9Y1NobWW0L_bkNEsdn4O_ne20/s400/DSC02806.JPG" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Giungiamo alfine dove il sentiero abbandona il torrente e deviando verso destra inizia ad inerpicarsi nel bosco.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Flow, river flow...flow to the sea.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Ciao.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsBY0Xbm23n-sIj2bZYF9pG4HjAzr-MNSGTN2jEsnGUvqenKQIK9WBNGyOMKAu_KbjStSYm0r1UMFIWT5bJ3m6J0o4kL-7QRSbp5yYmI17CPW43zZ4qcWNKiuo9sK_UfTJlj2f1oBsGjE/s1600/DSC02813.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsBY0Xbm23n-sIj2bZYF9pG4HjAzr-MNSGTN2jEsnGUvqenKQIK9WBNGyOMKAu_KbjStSYm0r1UMFIWT5bJ3m6J0o4kL-7QRSbp5yYmI17CPW43zZ4qcWNKiuo9sK_UfTJlj2f1oBsGjE/s400/DSC02813.JPG" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
A dir la verità il 797 fiancheggia ancora il corso del Sizzone per un bel tratto pianeggiante, per poi risalire fino a Cavagliasche e successivamente andare ad incrociare il 798 che proviene da San Bernardo e si dirige verso Castagnola. Noi lo abbandoniamo per imboccare il 797b che ci farà salire fino a Sizzone e successivamente arrivare alla strada asfaltata che porta a Soliva. Nella mia mappa di inizio post l'ho erroneamente battezzato 797a, ma questa numerazione sulla mappa ufficiale del Fenera esiste già per un altro tratto, mentre questo che iniziamo ad affrontare non viene numerato essendo evidenziato in verde come sentiero o pista agevole di servizio. (Cosa non veritiera in effetti . Fino a Sizzone deve considerarsi come sentiero di servizio difficoltoso) Provvederò ad aggiornare e correggere la mia mappa e magari sostituirne la sua immagine in questo post.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Finisce quindi qui la mia agevole camminata. D'ora in avanti, salendo, incontrerò parecchie difficoltà di respirazione. Ansimerò per tutto il percorso e andrò in debito di ossigeno spesso e volentieri per cui sarò costretto a fermarmi diverse volte nei tratti più impegnativi. Ma tant'è... bisogna stare appresso ai Brothers!</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlIyC3R-IsJR7CoYsB7XWGV_GH-A5fhfVOWWizp1xRnAm4Aqi80XDUaKRBVasLGIeamSUQpsYhcMhlRGQuZYvSiqQj-LxkFgsXDPi_FLYHXeZcsHzbIquTOjxsRz8ZnxIT-u7y_mH2z1o/s1600/DSC02814.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlIyC3R-IsJR7CoYsB7XWGV_GH-A5fhfVOWWizp1xRnAm4Aqi80XDUaKRBVasLGIeamSUQpsYhcMhlRGQuZYvSiqQj-LxkFgsXDPi_FLYHXeZcsHzbIquTOjxsRz8ZnxIT-u7y_mH2z1o/s400/DSC02814.JPG" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYFbp5Yiv46NjpCAR-x3VwCSDtJEsQ_Wqd2B6-B4HlDN1ZQWCYlg8xOh67lqoix9JDqBzzkUd8MbbMynHCvPeKVfPWmNOPQUlildFPZb61iNHJZ7e1Xro1tl8z5zc2xBccwVTKQY1ZhGE/s1600/DSC02815.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYFbp5Yiv46NjpCAR-x3VwCSDtJEsQ_Wqd2B6-B4HlDN1ZQWCYlg8xOh67lqoix9JDqBzzkUd8MbbMynHCvPeKVfPWmNOPQUlildFPZb61iNHJZ7e1Xro1tl8z5zc2xBccwVTKQY1ZhGE/s640/DSC02815.JPG" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
La cartellonistica non è omologata... Qualche volenteroso ha voluto comunque confortarci di essere sulla retta via...</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Più sopra, il sentiero si biforca. Eugenio consulta il Gps sul quale avevo preimpostato un abbozzo del percorso che avremmo dovuto seguire, ed opta par andare verso sinistra. Appena poco più avanti ci accorgiamo che quello segnato sulla mappa del Fenera era l'altro... Ma proseguiamo su quello imboccato perchè ci porta comunque a Sizzone.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQYR7oKLhkVWSMgYHNPvTukL7EuWw-FXmAK9jvoBDh4UU0Mkag1qf2VVq6IjqFWTbGPc3pvJQEmQIG-EJGrjLXdVnrW3uDODxzz8Eha37d5AFKWspu3BHP4I8duAFSWAt7a45hfombDtg/s1600/DSC02816.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQYR7oKLhkVWSMgYHNPvTukL7EuWw-FXmAK9jvoBDh4UU0Mkag1qf2VVq6IjqFWTbGPc3pvJQEmQIG-EJGrjLXdVnrW3uDODxzz8Eha37d5AFKWspu3BHP4I8duAFSWAt7a45hfombDtg/s400/DSC02816.JPG" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Ed intano, sotto di noi,</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
flow, river flow...</div>
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(si intravede, tra gli alberi, in alto a sinistra, il sentiero 797 che prosegue verso Cavagliasche)</div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjd4SMnk7gayU8uhm7Bpr2tptWxM3WRU9XflMVWzHs_jwdx7ofBXLPTJoJvM7Vf73DB1-ks-uJ8L4e1PLf1Mz5DiCPfqj4A52YlegTxxItN-o9sDy0ESPydXU0PvIZVQH2tNufcsFdafvw/s1600/Panorama+2.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="230" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjd4SMnk7gayU8uhm7Bpr2tptWxM3WRU9XflMVWzHs_jwdx7ofBXLPTJoJvM7Vf73DB1-ks-uJ8L4e1PLf1Mz5DiCPfqj4A52YlegTxxItN-o9sDy0ESPydXU0PvIZVQH2tNufcsFdafvw/s400/Panorama+2.JPG" width="400" /></a></div>
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L'erta a volte si fa dura. Perdo contatto dai fratelli che, ogni tanto mi mandano richiami per capire se ci sono ancora...Passiamo vicino ai ruderi di un vecchio caseggiato isolato in mezzo al bosco. Poi tra i rami degli alberi spogli si intravede la nostra meta provvisoria.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAJ81duYXRmgHHA2HHMUfXPY_WRAPBg0_hToh0oyDjgRazpX43AtC8vzCvlM6gUzM8M_wjCZMUoM05GC7c_7mcvUI4IYG5zsZP2zuAl4zWSWA5RCHV8-PkTl8Kdq6njKF2hFn1sMFvxlY/s1600/DSC02821.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAJ81duYXRmgHHA2HHMUfXPY_WRAPBg0_hToh0oyDjgRazpX43AtC8vzCvlM6gUzM8M_wjCZMUoM05GC7c_7mcvUI4IYG5zsZP2zuAl4zWSWA5RCHV8-PkTl8Kdq6njKF2hFn1sMFvxlY/s400/DSC02821.JPG" width="400" /></a></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZ-49XF5-ykffS9RJ6d7bqQYX7vPdMCj8lhakK0dxcdRq7dRMxH1dPJ_FkzGcMrHimHKokZh9yCAcWJ6jy5aFcqAs4sXoJMCCb3ch5iUGPK0hM6HWbFI5pRcOdFmtTeGL0m7R6rOtZlNQ/s1600/DSC02823.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZ-49XF5-ykffS9RJ6d7bqQYX7vPdMCj8lhakK0dxcdRq7dRMxH1dPJ_FkzGcMrHimHKokZh9yCAcWJ6jy5aFcqAs4sXoJMCCb3ch5iUGPK0hM6HWbFI5pRcOdFmtTeGL0m7R6rOtZlNQ/s400/DSC02823.JPG" width="400" /></a></div>
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Ma c'è da vincere l'ultimo strappo, micidiale, che poi permette di accedere al pianoro che porta verso Sizzone. Mi ci impianto due o tre volte, senza fiato. E penso, amaramente, che forse non ce la farò più a percorrere le lunghe escursioni dai dislivelli proibitivi.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_nqBcVGii9f8VU6CK3QU6vKQ7B5ff8UQ8zo_XSMoNkaUV19UqomvpICXdjH6ZyfTy8cskRVwjJRSLvswtwfoI7A8t-r86thnQu4exZByHxtEQZygcvsCEqqWdK-ScGLp_UWavEZAXGkY/s1600/DSC02824.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_nqBcVGii9f8VU6CK3QU6vKQ7B5ff8UQ8zo_XSMoNkaUV19UqomvpICXdjH6ZyfTy8cskRVwjJRSLvswtwfoI7A8t-r86thnQu4exZByHxtEQZygcvsCEqqWdK-ScGLp_UWavEZAXGkY/s400/DSC02824.JPG" width="400" /></a></div>
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Mi ricongiungo con gli altri e affronto in scioltezza il tratto pianeggiante. Passiamo vicino ai ruderi delle abitazioni che un tempo facevano parte di questo piccolissimo agglomerato abitativo.</div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfaUw8CxS6Yl5r2C706WxXw6Tg9duT0TIuLLTNoO3RBOKgNMQgXH3HuS-ShkQVFjlUFTTns6Zkvti-8vxMDzPlhJx3KXKokRrcASK_vHqu7mVyCdonkvid9TFqkbjLuNXrBZUdYLmSyVI/s1600/DSC02825.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfaUw8CxS6Yl5r2C706WxXw6Tg9duT0TIuLLTNoO3RBOKgNMQgXH3HuS-ShkQVFjlUFTTns6Zkvti-8vxMDzPlhJx3KXKokRrcASK_vHqu7mVyCdonkvid9TFqkbjLuNXrBZUdYLmSyVI/s640/DSC02825.JPG" width="360" /></a></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeH_TD0uKAjOqZSDzbn4STtcHQj9N0eGHo6NPQXaRuLXG67mB8AOPZdw3dzqSrxCrj-n7_96LyI-_vB5jzV2Vt0Cstn-jVBaEpK3TSxot5ImooyxoAHRi9i4cpq_AiWlYr0xHaDTNOCN4/s1600/DSC02826.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgeH_TD0uKAjOqZSDzbn4STtcHQj9N0eGHo6NPQXaRuLXG67mB8AOPZdw3dzqSrxCrj-n7_96LyI-_vB5jzV2Vt0Cstn-jVBaEpK3TSxot5ImooyxoAHRi9i4cpq_AiWlYr0xHaDTNOCN4/s400/DSC02826.JPG" width="400" /></a></div>
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Gianfranco si è fermato nei pressi di un singolare meccanismo azionato dal rivolo di una sorgiva che è incanalata vicino ad un fosso.</div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjms4GBuJ-_lt0qoFmuKrHt66P6MesLAenJuQYDlDVfTVmxse5d3uVnVDGWtf7OS8fXJink0mvyhPgE2i4wIDlOLP12svU5dpPLmbsmMixaiMIDRMxBHm-u2i8h8JLngpMN4Sd7dvpm4Mk/s1600/DSC02827.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjms4GBuJ-_lt0qoFmuKrHt66P6MesLAenJuQYDlDVfTVmxse5d3uVnVDGWtf7OS8fXJink0mvyhPgE2i4wIDlOLP12svU5dpPLmbsmMixaiMIDRMxBHm-u2i8h8JLngpMN4Sd7dvpm4Mk/s640/DSC02827.JPG" width="640" /></a></div>
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L'immagine purtroppo non illustra per niente ciò che avviene. Il rivolo di acqua che scende dal canalino va a battere sulle pale di latta di una ruota , come se fosse l'azione in miniatura di un mulino. La forza che si genera sulla pala fa girare la ruota e contemporaneamente alza una leva metallica che poi va ad abbattersi su un piolo di metallo generando un caratteristico rumore di latta battuta. La ruota gira grazie all'acqua che continua a far pressione sulle pale successive e di conseguenza, ritmicamente si genera il suono che, a detta di Arnaldo che l'ha sentito raccontare, spaventerebbe i cinghiali, numerosissimi nel parco, che quindi girerebbero alla larga da questo posto.</div>
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Chissà se funziona... Comunque, onore all'inventore.</div>
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Nonostante il meccanismo di allarme, il luogo dove sorgono le abitazioni (termine improprio, perchè nessuno ci abita...) di Sizzone è recintato per evitare visitatori a quattro zampe sgraditi . Una serie di cancellate di legno, robuste e ben costruite, con un meccanismo a tirante di catena che le fa richiudere automaticamente, sono distribuite in varie posizioni intorno alle costruzioni . Quella all'ingresso ce la indica Gianfranco.</div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNkxkoRyck3j-u2R29mJ0VnVFeZKF9rRM_RkiS9MUg44RhqrcwIWzZO4gqun5x93GPJdVS-gTCpXLK4kQbB3_mb86c6l8wfXj446ZAWnTTGBwkolHKBE6JvovvCGLTN54Dn2SUbABZy1Y/s1600/DSC02829.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNkxkoRyck3j-u2R29mJ0VnVFeZKF9rRM_RkiS9MUg44RhqrcwIWzZO4gqun5x93GPJdVS-gTCpXLK4kQbB3_mb86c6l8wfXj446ZAWnTTGBwkolHKBE6JvovvCGLTN54Dn2SUbABZy1Y/s400/DSC02829.JPG" width="400" /></a></div>
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Esternamente, sul muro della parete dell'abitazione principale, una cordiale scritta di "Benvenuti a Sizzone".</div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSIX7NSq4x6-jkc03NCbAS7_xjSB2oxwaAb5BmEFpvTBLkGlvWeUqNtCqtcNGosoDFe9ZsU4Uh-AUoZ5h2B_K2YZsoAX-u4a6UFdzHor7371lLfmo8IV5T4VSvwA3JA30CH2jerCcp9Wk/s1600/DSC02831.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSIX7NSq4x6-jkc03NCbAS7_xjSB2oxwaAb5BmEFpvTBLkGlvWeUqNtCqtcNGosoDFe9ZsU4Uh-AUoZ5h2B_K2YZsoAX-u4a6UFdzHor7371lLfmo8IV5T4VSvwA3JA30CH2jerCcp9Wk/s400/DSC02831.JPG" width="400" /></a></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihpBa9arR2YTD90XrOTNBxTmYG8D4QyncnMZq7g-9ij__e4cKd9E6McZUoHbiVoRyU1nKL9-jTwrKtwpO2RZ7C5hWbCw5ctor-CAvAAm9F_n_TPb-reocUEh5RRAIKf-cXtoONKuyDxP0/s1600/DSC02857.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihpBa9arR2YTD90XrOTNBxTmYG8D4QyncnMZq7g-9ij__e4cKd9E6McZUoHbiVoRyU1nKL9-jTwrKtwpO2RZ7C5hWbCw5ctor-CAvAAm9F_n_TPb-reocUEh5RRAIKf-cXtoONKuyDxP0/s400/DSC02857.JPG" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Si è impossibilitati ad accedere al piano superiore, poichè, come si vede anche nella foto, la scala è crollata. Si può invece entrare nella stanza del primo piano, ormai spoglia di ogni cosa. Sulla finestra che volge ad est un vaso di fiori finto ingentilisce l'aspetto desolante della camera, mentre a sud l'apertura sul bosco che si sta rivitalizzando e ritorna a acquistare i colori primaverili infonde un senso di pace e tranquilla armonia.</div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6aPBfKS7k575anBAHG8iQ03xMHKea8fjy85-izU9QJhdqlSu0tp5aet8k709wTb2oori4JKQjbiYMBCieF7qm_adlelXz_p2-LPOGHSFXEprbsxy0VejjZ309INF9xrSNO2crY1iwKek/s1600/DSC02832.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6aPBfKS7k575anBAHG8iQ03xMHKea8fjy85-izU9QJhdqlSu0tp5aet8k709wTb2oori4JKQjbiYMBCieF7qm_adlelXz_p2-LPOGHSFXEprbsxy0VejjZ309INF9xrSNO2crY1iwKek/s320/DSC02832.JPG" width="320" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8E2HcEq7GDwGU4NiRCXnaBvnmKhUnyvXV1NkFWcp366pqtaF8_TFjKWgijyKi9zRVRq0ZWXpLUJREBVQvwiiRMudB3y3OZBd1mu39fSlKm3sg9WOo3nE6dQI1N_fM9gDkvl6wAToJj74/s1600/DSC02833.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8E2HcEq7GDwGU4NiRCXnaBvnmKhUnyvXV1NkFWcp366pqtaF8_TFjKWgijyKi9zRVRq0ZWXpLUJREBVQvwiiRMudB3y3OZBd1mu39fSlKm3sg9WOo3nE6dQI1N_fM9gDkvl6wAToJj74/s400/DSC02833.JPG" width="400" /></a></div>
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Intanto Eugenio, al pianterreno, entra dalla porta, sempre aperta per accogliere i visitatori che qui giungono.</div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhSv400yb76ZOB9gNzZ65eNHcIXXNah6wTgx3tkNE8KwKdqk_S6gTf658lq9Vd-gmrlEylQKOYVdx3c7u-WhjE5ntr_OQ15d4CcPoQQfzpYABMutrCCCmIglWla2_JRELZvIPyle9ZlWM/s1600/DSC02834.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhSv400yb76ZOB9gNzZ65eNHcIXXNah6wTgx3tkNE8KwKdqk_S6gTf658lq9Vd-gmrlEylQKOYVdx3c7u-WhjE5ntr_OQ15d4CcPoQQfzpYABMutrCCCmIglWla2_JRELZvIPyle9ZlWM/s400/DSC02834.JPG" width="400" /></a></div>
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All'interno, pur tra il disordine e la sporcizia che può regnare in un posto lasciato a disposizione sia di persone rispettose che di passanti occasionali e maleducati, alcune cose graziose e inaspettate ci fanno capire come siano gradite le visite e l'eventuale permanenza ristoratrice in questo luogo. A partire dal quaderno dove chi vuole appone la sua firma e le sue credenziali per certificare il suo arrivo in questa sperduta località del Parco del Fenera.</div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh09cNiB6uRW-9oYlw2Llon6P6Py8gStjyHbv9U5PDFQWWRrFYi1IyMcRu5MgYBETzrifQUVJfFNnMDMzfRi2UlmLiOhZO57yFNZ8rj2Yj8z4upUkJZbjsy8Ym9AlOHEbbWCXhABxxayN8/s1600/DSC02835.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh09cNiB6uRW-9oYlw2Llon6P6Py8gStjyHbv9U5PDFQWWRrFYi1IyMcRu5MgYBETzrifQUVJfFNnMDMzfRi2UlmLiOhZO57yFNZ8rj2Yj8z4upUkJZbjsy8Ym9AlOHEbbWCXhABxxayN8/s640/DSC02835.JPG" width="640" /></a></div>
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Provvediamo anche noi a lasciare due righe che certificano la nostra visita qui.</div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgc52T7BW9656AuBS1f5a7EMb7feIEPRKqTwWZGhyphenhyphen59rISrYaBSe2XvJGSam4MvvwnQhxJe1QNYBGrTLsfvxrk-KXwDm1nPt6UhqKPfmDIz1XJC-LMYo6VNDUGINU63KWgsHVj27a9iNLE/s1600/DVWP.BMP" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgc52T7BW9656AuBS1f5a7EMb7feIEPRKqTwWZGhyphenhyphen59rISrYaBSe2XvJGSam4MvvwnQhxJe1QNYBGrTLsfvxrk-KXwDm1nPt6UhqKPfmDIz1XJC-LMYo6VNDUGINU63KWgsHVj27a9iNLE/s640/DVWP.BMP" width="640" /></a></div>
<div style="border: currentColor; clear: both; text-align: left;">
Due tocchi gentili mettono subito a proprio agio i visitatori. La bottiglia di vino (vuota, comunque...) ed il vaso di fiori (finto, naturalmente...) sul tavolo, come si è intravisto nell' immagine precedente. E poi un Presepe permanente. Molto naif e raccogliticcio, se vogliamo, ma generante un senso di accoglienza e buona disposizione nei confronti di chi entra qui dentro. A detta di Arnaldo, che era già passato in anni precedenti, però, purtroppo, mancherebbero diverse statuine che adornavano il presepe e che secondo lui erano presenti molto più numerose. </div>
<div class="separator" style="border: currentColor; clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbcTNYniUn8pq08ZPhPph226uNWXbi9biX21bZaLn5cEilaTu3yjwUP9YI8Wc5E2iDnudKqXFDVucrC97TtVwqqG-SniItp_NTsdAuejRxrIXLZXABVfT6PzA2tmt_uVnJkyXYz6mCdp8/s1600/DSC02837.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbcTNYniUn8pq08ZPhPph226uNWXbi9biX21bZaLn5cEilaTu3yjwUP9YI8Wc5E2iDnudKqXFDVucrC97TtVwqqG-SniItp_NTsdAuejRxrIXLZXABVfT6PzA2tmt_uVnJkyXYz6mCdp8/s400/DSC02837.JPG" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="border: currentColor; clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAt9HGPluoENa5jWD3uomH1YvAp8Op-qzRqD8vcdHTbQai62lWlztE0mYpBTpeL7_LpwkRwhpX55q8ruQhyJ73MWbilIs4HhKRr4BVbKl4Cvwle-RI-uMXk3D9RJz3PPH-lCQ3PoXO6_0/s1600/DSC02841.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAt9HGPluoENa5jWD3uomH1YvAp8Op-qzRqD8vcdHTbQai62lWlztE0mYpBTpeL7_LpwkRwhpX55q8ruQhyJ73MWbilIs4HhKRr4BVbKl4Cvwle-RI-uMXk3D9RJz3PPH-lCQ3PoXO6_0/s400/DSC02841.JPG" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Non manca, naturalmente, una stufa . Naturalmente perchè rimarca con forza la caratteristica di accoglienza voluta dal propietario di questo luogo. Chi vi capiterebbe in una stagione fredda, potrebbe attingere alle ramaglie del bosco e dar vita ad un bel focherello che renderebbe l'ambientino tiepido e ideale per rifocillarsi.</div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvWXYiYhn6b8R9puTWTwoQwwHgk_sWwwcp03gi49xiVfFCDZ5OJQs3hDfK7QTjaSeabokvhhsAiV1si4edVxhiefuMlKY_FSdL5K86Aqy8HbJ6jSuEeuogxhOmABuIanZxeCEYSQoGnWo/s1600/DSC02840.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvWXYiYhn6b8R9puTWTwoQwwHgk_sWwwcp03gi49xiVfFCDZ5OJQs3hDfK7QTjaSeabokvhhsAiV1si4edVxhiefuMlKY_FSdL5K86Aqy8HbJ6jSuEeuogxhOmABuIanZxeCEYSQoGnWo/s400/DSC02840.JPG" width="400" /></a></div>
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Proprietario che , forse, è identificato da questa dedica anonima intagliata da un riconoscente frequentatore su un pezzo di asse, a mò di pergamena.</div>
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Un altro sibillino cartello indicatore è forse stato rimosso dal sentiero all'esterno, per non ingenerare negli sprovveduti passanti equivoci sul percorso da intraprendere... Chissà se Cicione è il termine originario di questa località (Sizzone) oppure l'antico toponimo del torrente?</div>
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Se qualcuno dei tre lettori che mi seguono sa qualcosa in proposito, intervenga pure nei commenti.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgM2KrSNvJj-kVKRWsT_dIpBI_avAfFWPoxBDDmCRpRgschJQH2QXkW6JrS2dSEvoBVGnkf-tY38CeJ7krENBooOF4foIxf-SIZXn8oVQMikktMlpz3CY5h0wRQCe6zWu0iEbe9WlyTeek/s1600/DSC02838.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgM2KrSNvJj-kVKRWsT_dIpBI_avAfFWPoxBDDmCRpRgschJQH2QXkW6JrS2dSEvoBVGnkf-tY38CeJ7krENBooOF4foIxf-SIZXn8oVQMikktMlpz3CY5h0wRQCe6zWu0iEbe9WlyTeek/s400/DSC02838.JPG" width="400" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjATbCzUbSc5Tzd2qBjZUDhpSDXaz9DVA7BUdC6RLwEH885A-aakbJNjHculWCTbwNdhr0OS9LSl1EphsX13_59Ls-Fd78muCFGpeV85892nVAsXJBbypJFaV-Wa82AklO0i99ZnO5AK5U/s1600/DSC02839.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjATbCzUbSc5Tzd2qBjZUDhpSDXaz9DVA7BUdC6RLwEH885A-aakbJNjHculWCTbwNdhr0OS9LSl1EphsX13_59Ls-Fd78muCFGpeV85892nVAsXJBbypJFaV-Wa82AklO0i99ZnO5AK5U/s400/DSC02839.JPG" width="400" /></a></div>
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Ritornando all'aperto, scopriamo il senso della dedica ad Orlando. Oltrepassiamo un altro cancelletto per avvicinarci alla costruzione che affianca questa abitazione e scopro (Arnaldo già lo sapeva...e ce lo aveva anche preannunciato) che si tratta di una Chiesa, apparentemente ancora in buone condizioni. Ecco perchè sindaco e sacrestano...</div>
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Mentre Gianfranco posa vicino alla Croce nel piazzalino antistante, Arnaldo sbircia dalla finesttra all'interno dell'edificio.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGMWMs-Dl5sdcC-6mqY-EiMjszIoU8VsfpSfUHHo_KWeyblDdxU8027Yyz54-YSF36qjz7seJZs_xFwxRPkarb2VCSsk35SP66rnx2L2Tn0TuiIghFOC4cIRbHMZY-oXO7bFSrf6meGok/s1600/DSC02848.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGMWMs-Dl5sdcC-6mqY-EiMjszIoU8VsfpSfUHHo_KWeyblDdxU8027Yyz54-YSF36qjz7seJZs_xFwxRPkarb2VCSsk35SP66rnx2L2Tn0TuiIghFOC4cIRbHMZY-oXO7bFSrf6meGok/s640/DSC02848.JPG" width="360" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbXBTGXebneHkdZctDMhVqxrFfJAfty9DV-Yjsf_jP3bgs6IWWtE4fMZuwCKK5MKXCmyTTy8og5TqwtioqKvB8lqOUJfZcdo0oEmDQfevGcPc6kjOYfR1CQLA8Lr8BFW3TXnPPUFsev3I/s1600/DSC02842.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbXBTGXebneHkdZctDMhVqxrFfJAfty9DV-Yjsf_jP3bgs6IWWtE4fMZuwCKK5MKXCmyTTy8og5TqwtioqKvB8lqOUJfZcdo0oEmDQfevGcPc6kjOYfR1CQLA8Lr8BFW3TXnPPUFsev3I/s320/DSC02842.JPG" width="180" /></a></div>
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La porta d'ingresso è chiusa, giustamente, per prevenire eventuali atti vandalici. Mi avvicini anch'io e scatto delle fotografie dell'interno . E' sorprendente scoprire come sia tenuto in buon ordine questo luogo di culto e devozione che non ti aspetteresti mai di trovare in una zona disabitata ed in mezzo ai boschi. L'altare in marmo rosa è addobbato con vasi di fiori, naturalmente finti, così come la balaustra. Ceri votivi e immagini sacre sono presenti ovunque. Sono pure presenti quattro lunghe panche rivestite di telo plastificato azzurro per accogliere i frequentatori in qualche grande occasione della quale non conosciamo la ricorrenza. Sarebbe interessante scoprire quando vi si celebra la Santa Messa.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgP3CTBAvocQcX6vC1iusJecbftWyCsprAkywStHWY2lTnJTAlOlmlmeL1ysnDY6DJeoxkx9s7C1zOLq2UyNhd2Z9u7SsV3gge4vy8bIa7zk8n6xeUBVRv5_CJI3OogaS9WYY38vFVJJLs/s1600/Panorama+1.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="365" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgP3CTBAvocQcX6vC1iusJecbftWyCsprAkywStHWY2lTnJTAlOlmlmeL1ysnDY6DJeoxkx9s7C1zOLq2UyNhd2Z9u7SsV3gge4vy8bIa7zk8n6xeUBVRv5_CJI3OogaS9WYY38vFVJJLs/s400/Panorama+1.JPG" width="400" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7GwBaZ_O6YwMelXsCVO_zsnoakuly5JQuXBzuRoWEVK3aL6-kom3v6QNUoZTLB1pO2S7M2brXn4LnKqu1fmCLV32x_g-kyxix4ZDySuiw9ZlxliaFPaJ4NelzHCu1Ww-kkavQ7k-GrRA/s1600/DSC02846.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7GwBaZ_O6YwMelXsCVO_zsnoakuly5JQuXBzuRoWEVK3aL6-kom3v6QNUoZTLB1pO2S7M2brXn4LnKqu1fmCLV32x_g-kyxix4ZDySuiw9ZlxliaFPaJ4NelzHCu1Ww-kkavQ7k-GrRA/s400/DSC02846.JPG" width="225" /></a></div>
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Soddisfatti per la visita che abbiamo compiuto, decidiamo di proseguire la nostra passeggiata. Passiamo dalla parte posteriore e usciamo dal cancelletto di sicurezza, non prima di aver osservato una specie di cappelletta naturale, all'aperto, di devozione pagana alla Venere nascente dai flutti.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOURQJHamBBu7I-6EaJ1uUWVtOgp4isbKJ3d5PXnMRG58gbSE782fJk7ereYV15b-halxmBlbR8Rel2addwcUoK93O17vQNtodJvPPwc18tVbx_3kcMYb8-EKVEcxfAxHEAyNtm29nnQY/s1600/DSC02851.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOURQJHamBBu7I-6EaJ1uUWVtOgp4isbKJ3d5PXnMRG58gbSE782fJk7ereYV15b-halxmBlbR8Rel2addwcUoK93O17vQNtodJvPPwc18tVbx_3kcMYb8-EKVEcxfAxHEAyNtm29nnQY/s400/DSC02851.JPG" width="225" /></a></div>
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Prendiamo la decisione, confortati dall'indicatore di direzione, di seguire il sentiero segnalato, che dovrebbe essere quello che la mappa del Fenera riporta come pista di servizio agevole, verso Soliva transitando da Cà Giordano. La pista sembra veramente agevole e battuta, anche per il passaggio dei trattori per il taglio dei boschi, ma purtroppo dopo poche centinaia di metri un albero sradicato ci impedisce di proseguire. Arnaldo va in perlustrazione oltre, ma ritorna con l'amara notizia che non c'è più nessun tracciato.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCnHZfGBH0Chl74cuYFqL-PCFtuuKVAGEX7K5_KsIYGPUEEb7LR53xJyqzFgVuxqFDBjWRbsH1JgtBdJALDTid02E6ML0V3fPAmWWItbVSvGJhhy6Q5hA1yQp8wZu162fV1SBeWcdC2vw/s1600/DSC02852.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCnHZfGBH0Chl74cuYFqL-PCFtuuKVAGEX7K5_KsIYGPUEEb7LR53xJyqzFgVuxqFDBjWRbsH1JgtBdJALDTid02E6ML0V3fPAmWWItbVSvGJhhy6Q5hA1yQp8wZu162fV1SBeWcdC2vw/s320/DSC02852.JPG" width="320" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpDHhxlASY0uehHjWn7a141ctEiaPa0QxH0H1jJxSR2zY4lSxyfQPe9waq3Vfc0ZjMhrxtaEhTYUquRx6ZCAUsjHx43-bqP1rQqBnkqH67wcaQCCK3552I9SgR1E91yRLM4jxc-mJizuc/s1600/DSC02853.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpDHhxlASY0uehHjWn7a141ctEiaPa0QxH0H1jJxSR2zY4lSxyfQPe9waq3Vfc0ZjMhrxtaEhTYUquRx6ZCAUsjHx43-bqP1rQqBnkqH67wcaQCCK3552I9SgR1E91yRLM4jxc-mJizuc/s320/DSC02853.JPG" width="320" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgN_YsW3hY1zflD61HyYT86iUfARlfg2nyTbRIuvbc_1OqkFxQY0J9XP6uw5w1I5QucB0dmVDTqc1b3wofFJJNQvgAshkbgdVI2cqnt2QNsjL7wtwlbFKUp_v3ps8WEVR4hiGWvh25zhl0/s1600/DSC02855.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgN_YsW3hY1zflD61HyYT86iUfARlfg2nyTbRIuvbc_1OqkFxQY0J9XP6uw5w1I5QucB0dmVDTqc1b3wofFJJNQvgAshkbgdVI2cqnt2QNsjL7wtwlbFKUp_v3ps8WEVR4hiGWvh25zhl0/s320/DSC02855.JPG" width="320" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijuEhTPcwekLohLw125cLN8Iy6T_ujMgKOoOAxCSn2KA2aWdd5ytTJ3sw6X0YoPU2An_1Iorik_50cHTKIKClJHe3C2l5N_sP5lq5LwqFd8I2GqSYCvn5z5S-qp2ZZLcKJ87o9NptUDjw/s1600/DSC02854.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijuEhTPcwekLohLw125cLN8Iy6T_ujMgKOoOAxCSn2KA2aWdd5ytTJ3sw6X0YoPU2An_1Iorik_50cHTKIKClJHe3C2l5N_sP5lq5LwqFd8I2GqSYCvn5z5S-qp2ZZLcKJ87o9NptUDjw/s320/DSC02854.JPG" width="180" /></a></div>
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Decidiamo di tornare sui nostri passi. Scoprirò a casa, raffrontano la traccia rilevata dal Gps con il percorso segnalato sulla cartina del Parco del Fenera, che il sentiero di servizio avrebbe dovuto iniziare appena fuori da Sizzone, recuperare una sessantina di metri di dislivello e proseguire poi in saliscendi fino a Cà Giordano. Purtroppo questo percorso "verde pista di servizio agevole" non lo abbiamo proprio trovato e non abbiamo trovato nessuna segnalazione "ufficiale" ed addirittura fuorviante è stata quella "autoctona" che abbiamo visto.</div>
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La nostra traccia è quella blu.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjktavAtNDu7QKELOWV31kysak1Syb5Z_CGbFYcqt9xFvgeGLwo2uVH0_hSIkgZjhHNNee3iMpKiCr0EaJP6D8Ppxedo0T4AuqoH3UTxpjFNH9BeTtpy6KB4MWgBlo6ALx0fJWvo4-4xYQ/s1600/IMG.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="293" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjktavAtNDu7QKELOWV31kysak1Syb5Z_CGbFYcqt9xFvgeGLwo2uVH0_hSIkgZjhHNNee3iMpKiCr0EaJP6D8Ppxedo0T4AuqoH3UTxpjFNH9BeTtpy6KB4MWgBlo6ALx0fJWvo4-4xYQ/s400/IMG.jpg" width="400" /></a></div>
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Ritorniamo a Sizzone e percorriamo il sentiero che ci farà sbucare sulla strada asfaltata Soliva-Castagnola. Questa volta la pista è veramente agevole. La difficoltà mia, però, è sempre la mancanza di fiato che mi assilla quando il percorso inizia ad assumere pendenze più accentuate., Nonostante la possibilità di rifiatare durante il tragitto per alcuni tratti meno impegnativi, sono costretto comunque a fermarmi spesso per recuperare. Siamo sul versante soleggiato che declina verso la valletta scavata da uno dei rami laterali più importanti di questo tratto del Sizzone. Assaporiamo il dolce tepore che la primavera ci riporta.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGHK8zd5cj3IJHG_t9rspFGlqFCKSYf3aK_U5cElweJNZgTuGnw8-6VEVy4OruF3op3-yXrB4O-ums1YY6zWuo-gz8QVITn0DXKHEWfpCmycX8HWm2fNvma9LM6Y6F4DDWPQmGaxv0lS0/s1600/DSC02858.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGHK8zd5cj3IJHG_t9rspFGlqFCKSYf3aK_U5cElweJNZgTuGnw8-6VEVy4OruF3op3-yXrB4O-ums1YY6zWuo-gz8QVITn0DXKHEWfpCmycX8HWm2fNvma9LM6Y6F4DDWPQmGaxv0lS0/s400/DSC02858.JPG" width="400" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4NjjMJEx3U85hmEO1E-i-efWG8zqCMBXmG0-SogLV8iyESQFVcz8VYi5IKN00NiO_nP-BbbPXWGrsfFh5wWBrHS2goI7_Mfc_CrilLGm4IvIK8iKjHjdaYAR9XrX0GO10uI63OMBEujI/s1600/DSC02861.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4NjjMJEx3U85hmEO1E-i-efWG8zqCMBXmG0-SogLV8iyESQFVcz8VYi5IKN00NiO_nP-BbbPXWGrsfFh5wWBrHS2goI7_Mfc_CrilLGm4IvIK8iKjHjdaYAR9XrX0GO10uI63OMBEujI/s400/DSC02861.JPG" width="400" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1ubyJE07z14RlHL3-RuP7HReHdnzzcMIeTRPMr_8hobOkzK_sw1UX65nq3M_tqYgcJKCUT0OQlOiwpyJuc6aQRmniclyKZIj3Chygl-qc5LVQPnfcgxKK1mxLkhD5grv69IpljUF6Cm8/s1600/DSC02862.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1ubyJE07z14RlHL3-RuP7HReHdnzzcMIeTRPMr_8hobOkzK_sw1UX65nq3M_tqYgcJKCUT0OQlOiwpyJuc6aQRmniclyKZIj3Chygl-qc5LVQPnfcgxKK1mxLkhD5grv69IpljUF6Cm8/s400/DSC02862.JPG" width="400" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPm-TJ73QO6dIQVI5tc1vucIisJca3fl7Kc5mE5q-Hzj9BNzbSpKpexFGwsq1zdkwpJV_bX_g-OrqRExtQeXUrTHpWZ7HeAK98MD_ECOAhOdgpAwHREpjRrzBKPS416Acf72_w4NDDzzY/s1600/DSC02863.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" r6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPm-TJ73QO6dIQVI5tc1vucIisJca3fl7Kc5mE5q-Hzj9BNzbSpKpexFGwsq1zdkwpJV_bX_g-OrqRExtQeXUrTHpWZ7HeAK98MD_ECOAhOdgpAwHREpjRrzBKPS416Acf72_w4NDDzzY/s640/DSC02863.JPG" width="360" /></a></div>
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E finalmente vedo i miei fratelli attendermi al culmine della nostra camminata odierna. Sono sulla strada asfaltata che scende da Castagnola e porta a Soliva. Posso finalmente rifiatare e tirare un grosso grosso respiro profondo con la bocca spalancata. D'ora in avanti sarà quasi esclusivamente discesa...(a parte la risalita da Molino Ciotino a Chepoli dove abbiamo la macchina).</div>
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La via del ritorno ha poche cose da segnalare. Passiamo da Cà Ciotino e subito dopo notiamo il segno di una grossa frana che è scivolata sulla strada ed ha impegnato le ruspe per sgombrare la terra che l'aveva ostruita.</div>
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In prossimità di Cà Giordano, legnaioli al lavoro col trasporto tronchi ed alberi di pero in fiore.</div>
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Decidiamo di evitare il lungo tornate che porta a Cà Varsaiga optando per il sentiero che scende più ripido tra i prati tagliando il percorso.</div>
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E poi, finalmente via senza più interruzioni verso il meritato riposo. <em>Stanco</em> ma felici per questa bella escursione in mezzo alla natura.</div>
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Mentre il Sizzone </div>
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flow to the sea.</div>
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<br />
Ogni tanto vado a rileggermi i miei vecchi post. Ed è veramente con rammarico, per usare un'espressione edulcorata..., che mi accorgo che gli inserti scaricati da Youtube a volte non esistono più! Spariti! Ossia non più rintracciabili in rete. E se non hai avuto l'accorterzza di salvarteli in una cartella del tuo computer, con Real player, non riuscirai mai più a rimetterli nella tua pagina dopo che, forse,avevi fatto una lunga ricerca mirata all'attinenza con lo scritto che avevi pubblicato.<br />
Ed allora ti girano...<br />
E ti soffermi a pensare male di Internet e della caducità delle cose, dopo che ti eri abbagliato al cospetto della "immensità" del mondo della rete e della sua indelebile (così mi auguravo...) presenza invisibile.<br />
Ed invece basta un "delete" (altro che indelebile....!) per ritornare nell'oblio.<br />
Così mi tocca riparare le pagine del mio blog cercando altri video da inserire. Ma a volte non trovi quello che fa al tuo caso o che desideri trovare. Così è capitato anche al video di Aquaduulza di Van de Sfroos che allietava il post di una mia camminata sulle rive del lago d'Orta.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitDidNzyWGou35U7ruszmDdlUyvwihPMCKU32BUOfxMcW8pG_gsjHLFFcykswYVwrzKVmCIVHxrHJlghtWPOnFtzM5d8VLRb_uttq4V7qCu6tSnTNd8-a_k9C3Z67FE175a6BKxxzmx9Y/s1600/akua.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="286" q6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitDidNzyWGou35U7ruszmDdlUyvwihPMCKU32BUOfxMcW8pG_gsjHLFFcykswYVwrzKVmCIVHxrHJlghtWPOnFtzM5d8VLRb_uttq4V7qCu6tSnTNd8-a_k9C3Z67FE175a6BKxxzmx9Y/s640/akua.jpg" width="640" /></a></div>
Ed allora mi sono messo di buzzo buono ed ho creato un mio video in HD (di non facile trasferibilità, comunque, ed allora dovete accontentarvi di una media definizione) con immagini del nostro beneamato lago d'Orta usando la poetica dialettale del canto di Van De Sfroos nella sua magnifica Aquaduulza che in questo mio post vuole diventare un OMAGGIO a tutti i laghi di questo mondo.<br />
E' occorsa una nottata per fare l'upload in youtube, dopo una dura giornata di lavoro all'assemblaggio delle immagini con Pinnacle.<br />
L'ho quindi reinserito nel posto che gli competeva, ma ho voluto anche renderlo autonomamente usufruibile in questa pagina per farvelo apprezzare (speriamo...e commentate...) pienamente ed anche per rifarmi vivo nel mio blog dopo una "vacanza" di qualche mese...<br />
Ora spero che nessuno pigi il tasto su delete....<br />
Da parte mia non avverrà sicuramente.<br />
Godetevi la poesia di Davide e le mie immagini.<div class="blogger-post-footer">post più vecchi</div>Vernèhttp://www.blogger.com/profile/08545733869445654034noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8609949549795747456.post-33926955228595449002010-10-25T12:39:00.002+02:002013-01-01T11:56:24.343+01:00Bighellonando alla ricerca di tesori: PIETRA CROANA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-rdL52uWjhKbXpqOs0_oqKiQYW-4bkIrzTQdaKm9tnwLLqbTNqI2aOck2G0Z1C25eErdjce-MJmxcbdM1ANzvvXxJXZd07wKTMZhIE5nNW9FApsAmv-LJ98_3tFFIxk8715J0E4YQSihb/s1600/DSCN0435.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-rdL52uWjhKbXpqOs0_oqKiQYW-4bkIrzTQdaKm9tnwLLqbTNqI2aOck2G0Z1C25eErdjce-MJmxcbdM1ANzvvXxJXZd07wKTMZhIE5nNW9FApsAmv-LJ98_3tFFIxk8715J0E4YQSihb/s320/DSCN0435.jpg" width="320" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO5FzEUc1ABX6Ta_IcxDOFdbrwMRNJmebUvkmpe-UF-y8SrfpMuamjz9-Ci9aQ87NlcwzmDfIPNqjPxSHoPm1YHW8LHcx6DH3eWJmTYVlO7i_ejByO7o2InQELqftU27o2Fc86RblbawUK/s1600/geocache.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO5FzEUc1ABX6Ta_IcxDOFdbrwMRNJmebUvkmpe-UF-y8SrfpMuamjz9-Ci9aQ87NlcwzmDfIPNqjPxSHoPm1YHW8LHcx6DH3eWJmTYVlO7i_ejByO7o2InQELqftU27o2Fc86RblbawUK/s1600/geocache.jpg" /></a></div>
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Mercoledì 6/05/2009 Partenza 14,11' Arrivo 17,05' Km.5,9 da 373 m. a 693 m. QUAZZO-Cima PIETRA CROANA<br />
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<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/AEzTdBJUHO8?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
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Prenditela comoda, invitano gli Eagles d'annata. Il percorso di oggi,avrebbe dovuto esserlo nelle intenzioni, invece si rivela poi abbastanza impegnativo in alcuni punti. Abiamo finalmente deciso di andare a scovare il tesoro nascosto presso la cima della Pietra Croana, che da parecchio ci solleticava. Con noi, oggi si è aggregato Giovanni, amico e compagno di Arnaldo di innumerevoli escursioni in montagna. E' a lui che gli viene spiegato come, seguendo le indicazioni sul GPS, raggiungere il posto esatto dove è piazzato il Geocache, sorta di caccia al tesoro degli amanti ed utilizzatori dei satellitari. Ci trasferiamo in macchina fino a Quazzo, nella frazione Piane Sesia del comune di Serravalle Sesia. Parcheggiamo nei pressi di una panchina, proprio all'inizio della strada denominata Sentiero della Brenta che, partendo subito con delle belle pendenze, ci fa salire rapidamente di altitudine.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6nAFvc_lDBXCDkTykMwbAticYg0v-_0UKNkMuKDuHuSrGdhoS88BhjpFuOa5dVKg_u5IsfihyiGqmrNwWVlVIt-dVnjrtQO2z2l86EY9s1j7UZ7IIbUA627Tt7ebJxKKur1wUAKDzfyFC/s1600/DSCN0398.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6nAFvc_lDBXCDkTykMwbAticYg0v-_0UKNkMuKDuHuSrGdhoS88BhjpFuOa5dVKg_u5IsfihyiGqmrNwWVlVIt-dVnjrtQO2z2l86EY9s1j7UZ7IIbUA627Tt7ebJxKKur1wUAKDzfyFC/s320/DSCN0398.jpg" width="320" /></a></div>
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La Pietra Croana è una piccola vetta, ben visibile già dalla strada di avvicinamento, posta all'inizio della Valsesia, tra le prime colline (che partono da Gattinara) che si elevano sulla pianura. Nonostante la quota modesta, offre un bel punto panoramico in quanto è più alta dei colli circostanti, ed è circondata da bei boschi, nei quali domina il castagno. Per redigere questo post, mi sono avvalso anche di un paio di foto e di alcune indicazioni scritte da "vlou", il creatore del geocache, che nelle note di descrizione inserite nella pagina dalla quale trarne sia le coordinate che altre utili informazioni, ha ampiamente descritto come raggiungere la locazione.<br />
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<br />
Mentre continuiamo a salire, arrancando a volte poichè la ghiaietta del fondo stradale ci fa scivolare nei tratti più duri, assaporiamo il profumo del verde che sta diffondendosi sempre più ed ammiriamo i colori delle piante in fiore.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-_6cyZlTkgZocfd4s2cSGDmn1S5Glsi_tWvYddb7hEJ3E66Y9G6RGCPCfqLVWGQIr9-YUaN3mikx7uUzbFACZtd7pf5VQtNQIfPWgPU5pEHnxlpgptGw3NMxTg3zM-FIokpD3qLEBdtiT/s1600/DSCN0405.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-_6cyZlTkgZocfd4s2cSGDmn1S5Glsi_tWvYddb7hEJ3E66Y9G6RGCPCfqLVWGQIr9-YUaN3mikx7uUzbFACZtd7pf5VQtNQIfPWgPU5pEHnxlpgptGw3NMxTg3zM-FIokpD3qLEBdtiT/s320/DSCN0405.jpg" width="320" /></a></div>
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Raggiunta una quota dalla quale si possono già ammirare alcuni scorci panoramici verso la sponda orientale del Sesia e le sue alture che ben conosciamo (tra le quali riusciamo a distinguere il motto della Capretta), la strada diventa più agevole e con pendenze molto più dolci.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxRtTN_fJwnsTyfzgvaERGgL39GHQOPpLit5g0hmxfBHEs0mF4_wARiANgOhBnl_4v7BLOQY5BTDL8hLv5Uwy9wdCxohLUz5a7hxrJ5hvvwILwW3OeBcL2QRJqd7ElFrcRv0dKsQLOqbwB/s1600/DSCN0406.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxRtTN_fJwnsTyfzgvaERGgL39GHQOPpLit5g0hmxfBHEs0mF4_wARiANgOhBnl_4v7BLOQY5BTDL8hLv5Uwy9wdCxohLUz5a7hxrJ5hvvwILwW3OeBcL2QRJqd7ElFrcRv0dKsQLOqbwB/s320/DSCN0406.jpg" width="320" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6gvdx-0z9PA3-AMuLoxdNyN9Ov1zUA8COrrOtrdvmX1uTKtOc1843w8Gq7iGN1bQsEkeF_Px2tuFxHcNcPEP3LyKdIvG_xEnaVpD_ybR_BZIclZU6ENjou2YxHzMdx3e9QW4cE00glHd5/s1600/DSCN0404.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6gvdx-0z9PA3-AMuLoxdNyN9Ov1zUA8COrrOtrdvmX1uTKtOc1843w8Gq7iGN1bQsEkeF_Px2tuFxHcNcPEP3LyKdIvG_xEnaVpD_ybR_BZIclZU6ENjou2YxHzMdx3e9QW4cE00glHd5/s320/DSCN0404.jpg" width="320" /></a></div>
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In direzione nord-est si può ammirare il Monte Fenera con la sua ripida parete occidentale, disseminata di grotte, degradante fino ad Ara e la sponda sinistra del Sesia. Avanziamo, sempre verso ovest, fino a incrociare la scalinata che porta verso il sentiero che va alla capanna alla base della parete rocciosa, palestra di arrampicata del CAI di Novara. Noi optiamo per la via più facile e semplice: proseguiamo per il sentiero 704 che procede ormai quasi in piano e dirigendosi poi verso sud va ad incontrare il sentiero 700, detto di "Fra Dolcino".</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYJTu9mI98-xTyx6OwPo3z13g5P_M4hpLf7DEetFNcV8jQOxZfBbK_1neqBXcYlnhjiCQBBWgqSmkZ2fzQygdJkvPn9sOxJeCWVtXXNZ28vRCVetCpQPKVYsObdaz_oANw5pSNWftnWpfY/s1600/DSCN0413.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYJTu9mI98-xTyx6OwPo3z13g5P_M4hpLf7DEetFNcV8jQOxZfBbK_1neqBXcYlnhjiCQBBWgqSmkZ2fzQygdJkvPn9sOxJeCWVtXXNZ28vRCVetCpQPKVYsObdaz_oANw5pSNWftnWpfY/s320/DSCN0413.jpg" width="320" /></a></div>
Studiamo la mappa che illustra il circuito escursionistico tra i sentieri della comunità collinare "Aree pregiate del Nebiolo e del Porcino", progetto Sen Col che si occupa della parte di territorio che parte da Gattinara ed arriva fin dove siamo giunti noi, a nord, e comprendente Lozzolo e Casa del Bosco, ad ovest. I sentieri sono ben segnalati con palette a prova di intemperie. Ecco, anche, la mappa ingrandita con il bollino rosso ad indicare il punto dove ci troviamo.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJIztQc5EPqSOIpi97R-LkqZT3v2M909Ex_TbpVxJsfjO-tCuXX0ldWL-IR7XjDAQ8SFEA9iGwOOLpDQkqSiqwbsyTxA7s9htl_yLP8UGuUoypy9qn1rTQaNsD_iD7Hzblrg33-qqyeaO-/s1600/DSCN0411.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJIztQc5EPqSOIpi97R-LkqZT3v2M909Ex_TbpVxJsfjO-tCuXX0ldWL-IR7XjDAQ8SFEA9iGwOOLpDQkqSiqwbsyTxA7s9htl_yLP8UGuUoypy9qn1rTQaNsD_iD7Hzblrg33-qqyeaO-/s320/DSCN0411.jpg" width="320" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgs9ytSlWoug5x1R8Zj8oZacJJJxlRku8GwMFmF0goRNw64BWAAmcTQ_AlT__e-IHfohaeiXd9sfXqqZii5RKfRsUh3Bm5ipZaRmGZLCFbWlQbUaGFfSSdHWn4EiGRMTfWi7ONA8D2WxN1L/s1600/DSCN0412.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgs9ytSlWoug5x1R8Zj8oZacJJJxlRku8GwMFmF0goRNw64BWAAmcTQ_AlT__e-IHfohaeiXd9sfXqqZii5RKfRsUh3Bm5ipZaRmGZLCFbWlQbUaGFfSSdHWn4EiGRMTfWi7ONA8D2WxN1L/s320/DSCN0412.jpg" width="320" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEju-8wlSRrr-h3WDz6PZP_bIFXbOFVwYyJ6at0xoREbLebxoGmnuKCKqkzT0G7OHA9UoJP05_Lnub7LeifouKByKBvC5gpIpoBVu7dx9yI1gHuDSQ-BTaZdcK3HEp-tZCfK1OCfTPdsLKJY/s1600/DSCN0415.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEju-8wlSRrr-h3WDz6PZP_bIFXbOFVwYyJ6at0xoREbLebxoGmnuKCKqkzT0G7OHA9UoJP05_Lnub7LeifouKByKBvC5gpIpoBVu7dx9yI1gHuDSQ-BTaZdcK3HEp-tZCfK1OCfTPdsLKJY/s320/DSCN0415.jpg" width="320" /></a></div>
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Da qui, abbandonata la provincia di Vercelli, si entra in territorio Biellese ed il percorso viene ora contraddistinto dalle palette, anche queste belle solide, che segnalano i sentieri che fanno parte della "Gran Traversata del Biellese" Arnaldo "fiuta" un sentiero tra le piante e ci invita a seguirlo iniziando un tratto durissimo... Abbandoniamo la rilassante via e affrontiamo il pezzo più ripido della giornata, come si nota anche nel profilo altimetrico. (Avremmo potuto evitarlo solo se avessimo seguito la strada maestra, poichè siamo poi ridiscesi fino a reincontrare la strada là dove si dirama il percorso verso la cima della Pietra.)<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpbTWCcLDT8Rr6W2jPJz4HA0YOHsi9jv9d4Pv0jUKOhoAIvgpTpGa3odO_sqdG3mYQ8G12M6Qshjm5DfU4NFYy6vw8cGcEfE37hU7fxY4V6K0MQaP7qaBpBZtbgsZcd8663LRPDSrCs2iK/s1600/DSCN0414.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpbTWCcLDT8Rr6W2jPJz4HA0YOHsi9jv9d4Pv0jUKOhoAIvgpTpGa3odO_sqdG3mYQ8G12M6Qshjm5DfU4NFYy6vw8cGcEfE37hU7fxY4V6K0MQaP7qaBpBZtbgsZcd8663LRPDSrCs2iK/s320/DSCN0414.jpg" width="320" /></a></div>
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<br />
Ad ogni modo, transitando da questo sentiero, abbiamo potuto soffermarci ad ammirare le colline che ben conosciamo, dalla parte opposta del fiume Sesia.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjjx_Ovtodc2vAfqLWwiP2Cci32QpCgQUpKmDDyxPFlDYoUDlv5Q9imLKkJ_ClRH7nUXeV1X9sxenmeaf867y5Zvl9odX2npXC0icH35bK2y58FXcAYgiTZ8oxmuOPWspULvqhDlbSCYlY/s1600/DSCN0421.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjjx_Ovtodc2vAfqLWwiP2Cci32QpCgQUpKmDDyxPFlDYoUDlv5Q9imLKkJ_ClRH7nUXeV1X9sxenmeaf867y5Zvl9odX2npXC0icH35bK2y58FXcAYgiTZ8oxmuOPWspULvqhDlbSCYlY/s640/DSCN0421.jpg" width="640" /></a></div>
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A fondovalle Grignasco; sulla destra Boca e poi il profilo della Capretta e della Croce del Teso<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizgMfQQSnm5mSoa4N8tKO88BygIh5Ypm9h8MSWMg1JmqIjnwuSzsDH2Ijcx3woUoNFP-FFBHsZDevnsalX8KQGKGoTnDDkvRUVTattz26vBJsbtkvxkwX_jzHo3eWZual0yDkseSvmsgDl/s1600/DSCN0420.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizgMfQQSnm5mSoa4N8tKO88BygIh5Ypm9h8MSWMg1JmqIjnwuSzsDH2Ijcx3woUoNFP-FFBHsZDevnsalX8KQGKGoTnDDkvRUVTattz26vBJsbtkvxkwX_jzHo3eWZual0yDkseSvmsgDl/s640/DSCN0420.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
Ancora Grignasco ed alcune cime del Parco del Fenera : Croce del Teso, Monte Lovagone, Monte Calvario, Motto Fosso Lungo e le case di Cerianelli abbarbicate sul versante che porta verso La Colma.<br />
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<img border="0" height="240" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjobCWkEFrdCR0RDEeJJO7UpEdz-Q2odQ73j8x8_ikkQNAyQT129pb5mCmEgZvlI9aH1eQlhgPl4d5aOjaAzOsbLijV7cdrhYJ-9e9qyofDixqTIoyG4uQEhJuo9_fDXq_qRB_Ahx04RVlI/s320/DSCN0419.jpg" width="320" /></div>
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Ed alla nostra sinistra la meta di oggi: Cima della Pietra Croana.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhr7YYkTgqi4DqKtDRaUrXvO2YCgxXxff3fgdC6uH07iQMEfB7inP5YZL_DQ_4g3IH8AVuzOXYKs71HmKuAwEjr3QWXxz9tkL9pEWB4gayY9QiDWHC-e6FKleNO2rkeDk88w1pHdTHjFytU/s1600/DSCN0418.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhr7YYkTgqi4DqKtDRaUrXvO2YCgxXxff3fgdC6uH07iQMEfB7inP5YZL_DQ_4g3IH8AVuzOXYKs71HmKuAwEjr3QWXxz9tkL9pEWB4gayY9QiDWHC-e6FKleNO2rkeDk88w1pHdTHjFytU/s640/DSCN0418.jpg" width="640" /></a></div>
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Ritornati al bocchetto chiamato "Pausa dei morti", crocevia di antichi sentieri di comunicazione, sono posizionati altri cartelli con la descrizione dei luoghi che stiamo attraversando. Quello della Società Operaia Mutuo Soccorso di Sostegno è stato rovinato dall'atto incivile di qualche maleducato . Cliccando sull'altra foto si può leggere un pezzo di storia locale che narra delle tradizioni ivi radicate e del motivo per cui è così chiamato questo posto. Qui siamo all'incrocio del "Sentiero di Fra Dolcino" (il 700) con il "Sentiero della Brenta" (il 704).<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXImSYWVKj11BmPZqLlvM_Sd-kXnsqq-LNuqbJmOyugArtu84QtjBjgUvplorHkX_qNS7_rcvRawBhcdIyC68BdcPrBLb10K8PCr1jo2CjRtNPUoPZIkoS1ezBidD6h9oRcWKuQSE_xwuU/s1600/DSCN0423.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXImSYWVKj11BmPZqLlvM_Sd-kXnsqq-LNuqbJmOyugArtu84QtjBjgUvplorHkX_qNS7_rcvRawBhcdIyC68BdcPrBLb10K8PCr1jo2CjRtNPUoPZIkoS1ezBidD6h9oRcWKuQSE_xwuU/s320/DSCN0423.jpg" width="320" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhop8Y2I1mEYzhZYWPvZkCjEkIbl2uXe4KFF_Jha1mqjKxReXQvq9z9gCcE4BLjUeRvTDvZRRa8lNiRR7YOZrSBIUz4EH6HdZkDpLgK_Uu8AJZ3P8FQJjAYJhwVwPtmhZw0FuKd4FHXlFY3/s1600/DSCN0422.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhop8Y2I1mEYzhZYWPvZkCjEkIbl2uXe4KFF_Jha1mqjKxReXQvq9z9gCcE4BLjUeRvTDvZRRa8lNiRR7YOZrSBIUz4EH6HdZkDpLgK_Uu8AJZ3P8FQJjAYJhwVwPtmhZw0FuKd4FHXlFY3/s320/DSCN0422.jpg" width="240" /></a></div>
<br />
Imbocchiamo decisamente il ripido sentiero che ci porterà verso la vetta.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaJCgOhpCOq9qcz1nFp5tKtRKT3Iqg_xB1u2o2E9hBR8clzZZ5fwNaY7DKCLtKUULUfvtyf3aiN72vlu-PyICrlZqFTM6rwED82eT5TEUf3W52uMUB0x0j3WhaHhZf74k2GwWuMZ0lMf58/s1600/DSCN0424.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaJCgOhpCOq9qcz1nFp5tKtRKT3Iqg_xB1u2o2E9hBR8clzZZ5fwNaY7DKCLtKUULUfvtyf3aiN72vlu-PyICrlZqFTM6rwED82eT5TEUf3W52uMUB0x0j3WhaHhZf74k2GwWuMZ0lMf58/s320/DSCN0424.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
Giunti presso l'anticima, abbiamo uno scorcio panoramico che ci permette di spaziare verso sud ed osservare come le risaie della pianura del Vercellese stanno pian piano riempendosi di acqua.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjGRJuHdTtemZ5TeG5d4xGTyibG9hmK5Q7xg3s90x_FC-59Ty0bgxMAFFaX-GHWO7Kk4-g4dTzpO6tL2KsUkZ24nzgs-JnCQW1i0NcPTSQjZlrk0_cD76goDQgdSq6DxL3OE6oUETFoflK/s1600/DSCN0426.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjGRJuHdTtemZ5TeG5d4xGTyibG9hmK5Q7xg3s90x_FC-59Ty0bgxMAFFaX-GHWO7Kk4-g4dTzpO6tL2KsUkZ24nzgs-JnCQW1i0NcPTSQjZlrk0_cD76goDQgdSq6DxL3OE6oUETFoflK/s320/DSCN0426.jpg" width="320" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0Y3_Yt6Sk-Ny9GHtpqHnBIlizKxxLYIeCYQp4ZvSvmMU3O-QE2NtEjdMUGGw5e_MYhb5ynYbi5_25bpRCpDzdVjBvW3ESIr0vz9qVhdirUulqpX02Xjba161sxDhz4TzemP6h9IYoUbXx/s1600/DSCN0427.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0Y3_Yt6Sk-Ny9GHtpqHnBIlizKxxLYIeCYQp4ZvSvmMU3O-QE2NtEjdMUGGw5e_MYhb5ynYbi5_25bpRCpDzdVjBvW3ESIr0vz9qVhdirUulqpX02Xjba161sxDhz4TzemP6h9IYoUbXx/s320/DSCN0427.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
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<br /></div>
Superata l'anticima, si piega verso est ed il sentiero diventa quasi pianeggiante, ma presenta un tratto esposto a sud: c'è il termine della parete di roccia che rasenta il passaggio, per cui occorre evitare di avvicinarsi troppo al bordo onde scongiurare eventuali scivolate pericolose. Giungiamo alfine alla vetta. La ricerca del tesoro è facilissima. Grazie alle coordinate visualizzate sul GPS, ci portiamo proprio fin sopra il nascondiglio e il ritrovamento del sacchetto di plastica che contiene il barattolo con il tesoro è questione di un attimo. Mentre Eugenio documenta l'avvenuta scoperta, Arnaldo apre il cache contenente una matitina lapis, una conchiglia, un pupazzetto di gomma ed il foglio log sul quale apporre le nostre firme ed un commento.Dal nostro canto vi immettiamo una figurina Disney raffigurante Gambadilegno, e provvediamo a richiudere e riposizionare il tutto là dove l'abbiamo trovato in attesa che qualche altro geocacher lo riesumi. Il bello di questo luogo di occultamento non è la difficoltà occorsa per il suo ritrovamento, ma la strada che abbiamo dovuto percorrere per arrivarci.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhO8582ylGQBjfu0cP4yILXGx3d4LU0mUW-w26PvmRgYDQdYsfi9c8Hjmixgz15HNnyV4NUc_N_b0f6QRlFk1L9tz7LqezJuwICXyKk9C5XP72CeGFCQEoEAkhblzaGkdMuaEtnxNyvH7E/s1600/DSCN0429.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhO8582ylGQBjfu0cP4yILXGx3d4LU0mUW-w26PvmRgYDQdYsfi9c8Hjmixgz15HNnyV4NUc_N_b0f6QRlFk1L9tz7LqezJuwICXyKk9C5XP72CeGFCQEoEAkhblzaGkdMuaEtnxNyvH7E/s320/DSCN0429.jpg" width="320" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBz2mGT_5TnZaXhILNkoIr3WoyzKRHJ8UGixNUwphT9zYx6j_zmAYzMmadULrlLYBsWgm29SxiUPESRPmiLTtKrXRPmR8kahGi6RhVPneGHSxvR3The3NZtmfvwMDIxKzfNrXYauc6U-l7/s1600/DSCN0440.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBz2mGT_5TnZaXhILNkoIr3WoyzKRHJ8UGixNUwphT9zYx6j_zmAYzMmadULrlLYBsWgm29SxiUPESRPmiLTtKrXRPmR8kahGi6RhVPneGHSxvR3The3NZtmfvwMDIxKzfNrXYauc6U-l7/s640/DSCN0440.jpg" width="480" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZ9p62NlzoXRMFouHkNdgbi3SAt0xV3zwjHbrwWo30Jl5FPF1h6Cu0BV4lWa7ctMYt4lnfEUkeDmS6d_GncFj1bhpjZNsrgkWkntVbGZtXz7ckd_EnQkBbO9lxefJVJzjLs-NkubBJLkIu/s1600/DSCN0436.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZ9p62NlzoXRMFouHkNdgbi3SAt0xV3zwjHbrwWo30Jl5FPF1h6Cu0BV4lWa7ctMYt4lnfEUkeDmS6d_GncFj1bhpjZNsrgkWkntVbGZtXz7ckd_EnQkBbO9lxefJVJzjLs-NkubBJLkIu/s320/DSCN0436.jpg" width="320" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrMLGlhkXysGsMxd8OS_rSHLgYjiwLa5JGMuaKMwg0BD2lBvIe1YK8WKFWDnKt65EniPbDsgyzfhPKzLWRsCNN3yVwhCKhsEDHiGWN3zZ1L15AKKA0hrdGlpjCfqiZGqAKP3vPeJHamlC9/s1600/DSCN0434.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrMLGlhkXysGsMxd8OS_rSHLgYjiwLa5JGMuaKMwg0BD2lBvIe1YK8WKFWDnKt65EniPbDsgyzfhPKzLWRsCNN3yVwhCKhsEDHiGWN3zZ1L15AKKA0hrdGlpjCfqiZGqAKP3vPeJHamlC9/s320/DSCN0434.jpg" width="240" /></a></div>
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<br /></div>
<br />
Assolto il nostro compito di ricercatori (A proposito, da quando è stato messo, un anno fa, il tesoro ha ricevuto la visita di altri due geocacher, entrambi tedeschi),ci soffermiamo ad ammirare ancora una volta il panorama che ci offre questo luogo, pur se la giornata non ci favorisce nello spaziare verso l'orizzonte causa la foschia che avvolge la pianura.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrJ5Gsl8_JZ0ZAzEm5bdGpqAYLmkvdt2D4cFahiKfYfIma7Ad7mXtqwvpeE94Qtd_GUM5nZ5HCdPwS9RDrVxxNHvivtsXy2xAIeeOiMJWzRmhuwl4TZugsEUl_izRyxpzIpmdXS2EcnWLS/s1600/DSCN0438.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrJ5Gsl8_JZ0ZAzEm5bdGpqAYLmkvdt2D4cFahiKfYfIma7Ad7mXtqwvpeE94Qtd_GUM5nZ5HCdPwS9RDrVxxNHvivtsXy2xAIeeOiMJWzRmhuwl4TZugsEUl_izRyxpzIpmdXS2EcnWLS/s320/DSCN0438.jpg" width="320" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisQsTck3aWJic-tacIlCR-j_3QmJthcwvDC5S4s1n6l8Fm89WHbY2HlFDYTsN5rB2DjOu9uTC5ZhyOEK4sHncXPSMwE2EEKyBVyBdAN1N8Gg2YIUHs3fUwmZu_fpBGEaqCVwy9A3J4p1Wy/s1600/DSCN0430.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisQsTck3aWJic-tacIlCR-j_3QmJthcwvDC5S4s1n6l8Fm89WHbY2HlFDYTsN5rB2DjOu9uTC5ZhyOEK4sHncXPSMwE2EEKyBVyBdAN1N8Gg2YIUHs3fUwmZu_fpBGEaqCVwy9A3J4p1Wy/s320/DSCN0430.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
E' ora di tornare verso quel gruppo di case che si vedono sotto di noi: Quazzo, dove abbiamo la macchina. Sulla via del rientro decidiamo di andare a visitare la capanna alla base della parete rocciosa che fa da palestra di arrampicata. Giunti al bivio col Sentiero di Fra Dolcino, prendiamo a sinistra imboccando il 704 ed in breve arriviamo nei pressi della baracca per poi portarci sotto la parete dove "insceniamo", a favore del fotoreporter, un tentativo si scalata...</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgG6qzso5hnBSlvd99jnNAMUIL7ylXr9YXPyjUc19HicvXFiyj4p-5W2c3QIjaOi7DmumsMvUx7JClYgXcydfpvGgeG5NEdYHiQVXlT2RbydGxL0w2Q5ucVFHos_i_yEUxqjmdROTuP4Wiy/s1600/DSCN0444.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgG6qzso5hnBSlvd99jnNAMUIL7ylXr9YXPyjUc19HicvXFiyj4p-5W2c3QIjaOi7DmumsMvUx7JClYgXcydfpvGgeG5NEdYHiQVXlT2RbydGxL0w2Q5ucVFHos_i_yEUxqjmdROTuP4Wiy/s320/DSCN0444.jpg" width="320" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgU7xwYu8Lg3TU_SecuXYUDKKS0ct49IF_QvYHkjdyHW3jYceT5ossJcwXrgQ5Hbywq8i3VwYNn_LN-bLNkcxUHwIQB7USxxTQSlxt-bWmwdlwTAYgAZlnB5iDiBjAmFL_aPjxIt2c6wrXF/s1600/DSCN0443.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgU7xwYu8Lg3TU_SecuXYUDKKS0ct49IF_QvYHkjdyHW3jYceT5ossJcwXrgQ5Hbywq8i3VwYNn_LN-bLNkcxUHwIQB7USxxTQSlxt-bWmwdlwTAYgAZlnB5iDiBjAmFL_aPjxIt2c6wrXF/s320/DSCN0443.jpg" width="240" /></a></div>
<br />
<br />
Dalle note allegate alle istruzioni per il ritrovamento del geocache, riporto alcune righe dedicate a questa palestra<br />
"Sulla parete sono attrezzate numerose vie di arrampicata su porfido, con difficoltà per tutti i gusti (dal secondo al settimo grado UIAA, ovvero dal 5,3 al 5,10d USA): per chi sa arrampicare può essere questo il modo più diretto e gradito per raggiungere la vetta, lasciando per il ritorno la passeggiata nel bosco. La parete è esposta a sud: ciò, unitamente alla bassa quota, consente di arrampicarvi piacevolmente anche nella stagione invernale."<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjk9rD2AqbrdqndootCftpU8GN_rEgomp6UWa_yATtR6AOuUuHVeAOIwSisVWapTPcjrYbF1vLJmxIUK9VnntqUIgdP8bGHAU4JDD8fi162L6LOQVwrDJ2S-NXI9h9cd_ZVcjCXNm7oMpjx/s1600/DSCN0446.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjk9rD2AqbrdqndootCftpU8GN_rEgomp6UWa_yATtR6AOuUuHVeAOIwSisVWapTPcjrYbF1vLJmxIUK9VnntqUIgdP8bGHAU4JDD8fi162L6LOQVwrDJ2S-NXI9h9cd_ZVcjCXNm7oMpjx/s320/DSCN0446.jpg" width="240" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQIbR0YsORtmlmdH_o3zLteuSyv6_O0_SeXA5ErlVdS5Q7dxeHTsoR0ikFoLG0fapqPZMYzoGTo3-2msgPe8Tb5MGnhGuWeBdK7ywuEvX5rsfVGd-kq_u0qWsmatSAmhw2TUffrcujD5Gh/s1600/vie+di+arrampicata+Pietra+Croana.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQIbR0YsORtmlmdH_o3zLteuSyv6_O0_SeXA5ErlVdS5Q7dxeHTsoR0ikFoLG0fapqPZMYzoGTo3-2msgPe8Tb5MGnhGuWeBdK7ywuEvX5rsfVGd-kq_u0qWsmatSAmhw2TUffrcujD5Gh/s320/vie+di+arrampicata+Pietra+Croana.jpg" width="240" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<strong><em>Vie di arrampicate Pietra Croana</em></strong></div>
<br />
<br />
E ritorniamo alla macchina. Soddisfatti per una discreta camminata (ma nei giorni successivi accuserò un bel pò di stanchezza, purtroppo) e per il ritrovamento del tesoro.<br />
Take it easy, cantano gli Eagles. Prenditela comoda... In effetti noi l'abbiamo presa comoda, non abbiamo mai minimamente pensato di affrontare la parete.... <br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrTiNg_kZtzXw0lgXFdV3vsNxqXqFLLD8ED3Oc-DURsiqeS9DBFiIp_90Jd09XvRjVNjAQ4T1VJsV4tKIWSbCtFIkaBaZfbHKDV3J7yh9La-Qaq07W25-GLdD5Gy64utr799lvv-SuLmoX/s1600/vista+della+Pietra+2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" nx="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrTiNg_kZtzXw0lgXFdV3vsNxqXqFLLD8ED3Oc-DURsiqeS9DBFiIp_90Jd09XvRjVNjAQ4T1VJsV4tKIWSbCtFIkaBaZfbHKDV3J7yh9La-Qaq07W25-GLdD5Gy64utr799lvv-SuLmoX/s320/vista+della+Pietra+2.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
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<br /></div>
<div class="blogger-post-footer">post più vecchi</div>Vernèhttp://www.blogger.com/profile/08545733869445654034noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8609949549795747456.post-76315532041204353812010-10-15T11:57:00.009+02:002014-02-17T11:22:04.989+01:00Toponimi,quante storie in una parola.!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLFOWnjOoCLpW-eMhU0rClbV-JyYkzmw_VwvT9PevcxyLaTuBlTGTE-88uNDHRwXiDvwPJw_FqocIXdF1Q4N_cJNEdBVsfGD8MOWkEbCWjoZeXjjRyi4lJQkDAs4t3WVqvaKOWqOEkLG0/s1600/DSCN0330.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLFOWnjOoCLpW-eMhU0rClbV-JyYkzmw_VwvT9PevcxyLaTuBlTGTE-88uNDHRwXiDvwPJw_FqocIXdF1Q4N_cJNEdBVsfGD8MOWkEbCWjoZeXjjRyi4lJQkDAs4t3WVqvaKOWqOEkLG0/s320/DSCN0330.JPG" ex="true" height="240" width="320" /></a></div>
Per continuare l'opera del precedente post <a href="http://alsciscion.blogspot.com/2010/09/baraggione-o-baraggioni.html">http://alsciscion.blogspot.com/2010/09/baraggione-o-baraggioni.html</a> concernente la ricerca delle origini del toponimo di Baraggioni, incanalatosi poi in una serie di ricordi personali, propongo lo scambio di E.mail che ho avuto con Gregorio Fornara, sontuoso redattore di <a href="http://www.spillo.es/index2.htm">http://www.spillo.es/index2.htm</a> e <a href="http://www.varganbas.it/">http://www.varganbas.it/</a> , innamorato della storia locale.<br />
<br />
<span style="background-color: white; color: blue; font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;">Ciao Verné, complimenti per questo tassello di storia locale seppur piccolo nel contesto ma sempre storia è!.</span><span style="color: blue;"><br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;"></span></span><br />
<span style="background-color: white; color: blue; font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;">Vedo con piacere che hai recuperato documenti di 150 anni fa, che ti hanno fornito delle risposte e degli interrogativi come quelli che vorrei rilanciare qui sotto.</span><br />
<span style="background-color: white; color: blue; font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;">Innanzi tutto per la questione dei Toponimi, è vero quanto affermi, che nei documenti ufficiali compare la dicitura Baraggione ma nel contempo esistono trascrizioni ufficiose dove invece compare pure Baraggioni.</span><br />
<span style="background-color: white; color: blue; font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;">Ti invierò per email alcuni di questi esempi:</span><br />
<span style="color: blue;"><br />
<span style="background-color: white; font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;"></span></span><br />
<span style="background-color: white; color: blue; font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;">Nello Stato delle Anime del 1854, redatto dal prevosto Don Felice Piana di Borgomanero che facendo la conta delle persone abitanti nel quartiere Caristo di Borgomanero, elencava le corti, le famiglie ed i toponimi delle zone visistate. Ecco comparire S.Stefano,Motto Florio, Capsine Mandriano, Capsina Ordiera, Baraggioni, Colombaro.</span><br />
<div style="border: currentColor; text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: blue;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxXG6Di7oBOFYg9v07DYkAJPAEjv_Og2FUNUHTV6YO3cT-MRE724FPaV1NtxT56xInLsdrffaBvBmcMy_-ITtc3oChFoP1O2Fqhvm3cY1bw-bp_9bYNOhjE0HVpuwTn4tBnzgzFkjmr58/s1600/Stato+delle+anime+1854.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxXG6Di7oBOFYg9v07DYkAJPAEjv_Og2FUNUHTV6YO3cT-MRE724FPaV1NtxT56xInLsdrffaBvBmcMy_-ITtc3oChFoP1O2Fqhvm3cY1bw-bp_9bYNOhjE0HVpuwTn4tBnzgzFkjmr58/s1600/Stato+delle+anime+1854.jpg" ex="true" /></a></span></div>
<div style="border: currentColor; text-align: center;">
<span style="color: blue;"></span><span style="color: blue;"><br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;"></span></span><span style="background-color: white; color: blue; font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;">In un censimento sabaudo del 1838 viene scritto Baraggioni</span></div>
<div style="border: currentColor; text-align: center;">
<span style="color: blue;"><br />
</span><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEga9Kc5SnVFwzwaKw4PFfdHlFmW9X-gq1YSrcPbjCgECZMeqyNyV3vAtwGbo8DoNs4e5gHPtZz_Vg5yUGKUHVVXdte3Y8IhFflDtM_Ze8MhSQpmjfskdhkwRCrZ-YkkywbSsLKF-cjR0EE/s1600/censimento+sabaudo+1838.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: white;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEga9Kc5SnVFwzwaKw4PFfdHlFmW9X-gq1YSrcPbjCgECZMeqyNyV3vAtwGbo8DoNs4e5gHPtZz_Vg5yUGKUHVVXdte3Y8IhFflDtM_Ze8MhSQpmjfskdhkwRCrZ-YkkywbSsLKF-cjR0EE/s640/censimento+sabaudo+1838.jpg" ex="true" height="640" width="465" /></span></a></div>
<span style="background-color: white; color: blue;"></span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: blue;"><br />
<span style="background-color: white; font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;"></span></span><br />
<div style="border: currentColor;">
<span style="background-color: white;"><br />
</span><br />
<span style="background-color: white; color: blue; font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;">Nella mappa Rabbini del 1858 invece viene scritto C.le Baraggione.</span></div>
<div style="border: currentColor;">
<span style="background-color: white;"></span><br /></div>
<div class="separator" style="border: currentColor; clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJnaf7pBgeW-WYv1mKfrsEtzTFLE97AllKJkIVI4xqWbf3De6efR6ev7VOnhsCUo2LjpWWEmaM-s2qfKcppNw0WL5nAKc7xaqO1xGVLhReO7fNXgg8WqHIahdchF7vgwvtG6XwgJQi0h0/s1600/motto_baraggioni+zona+est.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="background-color: white;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJnaf7pBgeW-WYv1mKfrsEtzTFLE97AllKJkIVI4xqWbf3De6efR6ev7VOnhsCUo2LjpWWEmaM-s2qfKcppNw0WL5nAKc7xaqO1xGVLhReO7fNXgg8WqHIahdchF7vgwvtG6XwgJQi0h0/s640/motto_baraggioni+zona+est.jpg" ex="true" height="640" width="435" /></span></a><span style="color: blue;"><br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;"></span></span></div>
<span style="color: blue;"><br />
<span style="background-color: white; font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;"></span></span><br />
<span style="color: blue;"><br />
<span style="background-color: white; font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;"></span></span><br />
<div style="text-align: left;">
<span style="background-color: white; color: blue; font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;">Ti proporrei di rilanciare le tue ricerche sui toponimi a te vicini: Motto Florio, Comiona, Colombaro.</span><span style="color: blue;"><br />
</span><br />
<div style="text-align: left;">
<span style="background-color: white; color: blue; font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;">Ad esempio ho sempre pensato che Motto Florio, si scrivesse attaccato e che identificasse un motto fiorito, quale esso era ed è veramente. Invece parrebbe che fosse una proprietà della famiglia Florio. ( Florio chi? Florio Tornielli? Lì nei dintorni avete qualche notizia in più?).</span><span style="color: blue;"><br />
</span><br />
<div style="text-align: left;">
<span style="background-color: white; color: blue; font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;">Il toponimo di Colombaro parrebbe molto antico, come pure quello di Comiona che nel 1150 veniva invece chiamato Cumignona.</span><span style="color: blue;"><br />
</span><br />
<div style="text-align: left;">
<span style="background-color: white; color: blue; font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;">Anzi su quest'ultimo toponimo a me molto caro, in quanto siamo i proprietari di quello che un tempo era la "Gèsa ad San Perù", ho trovato in una trascrizione nel "Liber Extimi cleri", presso ASDN di Novara redatto nel 1357, viene scritto che l'oratorio di Sancti Petri de Cumignona era appartenente alla Pieve di Cureggio.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="color: blue;"><span style="font-family: Trebuchet MS;"></span><br />
<span style="background-color: white;"> </span></span><br />
<div style="text-align: left;">
<span style="background-color: white; color: blue; font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;">La poca storia che parte da un banale toponimo in realtà affonda le sue radici in un passato sconosciuto e lontano,perso e non tramandato ai nostri giorni.</span><span style="color: blue;"><br />
</span><br />
<div style="text-align: left;">
<span style="background-color: white; color: blue; font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;">La nostra passione "storica" (o forse è solo curiosità) può far emergere queste piccole cose, che a mio parere sono molto interessanti.</span><span style="color: blue;"><br />
</span><br />
<div style="text-align: left;">
<span style="background-color: white; color: blue; font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;">Ad esempio che dei cognomi famigliari Zanetti nell'arco di del tempo diventano Zanetta. Di questo ne è testimone l'amico Pier che mi ha fatto vedere un documento dove suo nonno da Zanetti è stato "rinominato" in Zanetta.</span><span style="color: blue;"><br />
</span><br />
<div style="text-align: left;">
<span style="background-color: white; color: blue; font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;">Pertanto spero di leggere nel tuo blog altre ricerche riguardanti i nostri luoghi e le nostre terre.</span></div>
<span style="background-color: white; color: blue; font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;">Un saluto.</span><br />
<div style="border: currentColor;">
<span style="background-color: white; color: blue; font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;">Gregorio di S.Stefano.</span></div>
<div style="border: currentColor;">
</div>
<div style="border: currentColor;">
<span style="color: blue;"></span><span style="color: blue;"><br />
</span><span style="color: purple;"><span style="background-color: white;">Ciao, Greg</span><br />
<span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;"></span></span></div>
<div style="border: currentColor;">
<span style="background-color: white; color: purple;">ti ringrazio per i complimenti e per aver colto il senso del mio post. </span></div>
<div style="text-align: left;">
<div style="border: currentColor;">
<span style="background-color: white; color: purple;">La storia, quella con la S maiuscola, si scrive con i documenti, con le testimonianze, ed a volte non rispecchia in pieno ciò che le realtà più piccole, più personali e più legate alla vita di ogni giorno propone. Sta a noi, che la stiamo percorrendo, documentarla e ricordarla, la nostra piccola storia locale , per farla assurgere dignitosamente al cospetto di quella più grande. A tal proposito ti rivelo che attualmente sto divorando gli scritti di Nino Chiovini che, munitosi di registratore e con infinita pazienza, raccolse negli anni 80 i racconti di persone anziane del territorio della ValGrande, per illustrarne le caratteristiche e le consuetudini della vita dei montanari e degli alpigiani di allora. Grande opera di ricostruzione della vita quotidiana piena di lavoro e fatica delle persone umili e povere delle nostre zone. ( In quel tempo era venuta anche a me l'idea di colloquiare con i vecchi che ancora partecipavano alla vita del circolo ACLI di Vergano per raccoglierne le storie e registrarle, prima che fosse tardi... Purtroppo mai attuata, ed ora è diventato tardi...)</span></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<span style="background-color: white; color: purple;">Userò di sicuro il tuo commento che mi hai inviato ( credo che non abbia potuto inserirlo direttamente nel blog...,) per riprendere il discorso del toponimo di Baraggioni poichè quello che ho scritto è stato solo un primo incontro con un pezzo di "storia" del mio casale di nascita. Infatti a leggere bene tra le righe si comprende che ad un certo punto la mia iniziale riflessione è stata suggestionata anche dai mie ricordi personali legati a quel piccolo tratto di territorio, così da rimandarne ad un successivo post il tentativo di risoluzione della sua origine. </span></div>
<div style="border: currentColor; text-align: left;">
<span style="background-color: white; color: purple;">Se non hai niente in contrario , userei anche gli allegati che mi hai inviato. Ti confesso che già inizialmente avrei voluto "sfruttarli" prelevandoli dal sito di "Varganbass" citandone la fonte, naturalmente. Poi, il mio articolo ha preso una direzione leggermente diversa ed allora ho ritenuto di arrivarci in futuro.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="background-color: white; color: purple;">Per quanto riguarda le altre ricerche, non ti garantisco niente, ma ti informo che mi sono immerso per tre pomeriggi nel locale degli archivi storici di Borgomanero e mi sono soffermato solamente su alcuni fascicoli... Il lavoro di "topo da biblioteca" è immane... ed anche faticoso...(interpretare le vecchie calligrafie è un'avventura già di per sè). Potrebbe capitare che incappi in qualche notizia importante. Ma ci vuole un casino di tempo...</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="background-color: white; color: purple;">Ti ringrazio ancora della attenzione che presti al mio blog (Anche se sono lento nel redigere gli articoli, qualcosa combino...) e ti saluto cordialmente. A presto. </span></div>
<span style="background-color: white; color: purple;">Vernè... (Renato)</span><br />
<span style="color: black;"><span style="background-color: white;"><span style="color: cyan;"></span></span></span><br />
<span style="background-color: white; color: blue;"> </span><br />
<span style="background-color: white; color: blue;"> <span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;">Ciao Verné,</span> </span><br />
<div style="text-align: left;">
<span style="background-color: white; color: blue; font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;"></span><br /></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="background-color: white; color: blue; font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;">effettivamente quanto scritto nell'email l'ho postato nel commento ma forse era troppo pesante<br />
Un altra curiosità relativa al nome del tuo Blog, è che ho visto una carta geografica della fine del 700 o primi dell'800 dove il Sizzone era denominato come "CICCIONE".Quindi il Sciscioch o Sciscion ha una chiara origine da questo.....ed è strano come noi di Vergano Sotto abbiamo un suono dialettale più duro rispetto a Vergano sopra anche qui andrebbe fatta una ricerca!!<br />
Se pensi di portare avanti qualche argomento storico che può essere di interesse comune fammelo sapere.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="background-color: white; color: blue; font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;">Un esempio potrebbe essere l'origine dei cognomi, perchè i Zanetti di Vergano possono essere gli Zanetta di Santo Stefano, o come i matrimoni tra Sopra e Sotto fossero una costante, o come alcuni cognomi di Vergano Sopra ormai spariti possono essere presenti solo a S.Stefano.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="background-color: white; color: blue; font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;">Saluti</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="background-color: white; color: blue; font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;"> Greg.</span></div>
<span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;"><br />
</span><br />
<div style="text-align: left;">
<span style="color: black;">Piccola postilla riferita alla comunanza dialettale del suono duro e tronco di alcune parole. Riconosco che il mio blog avrebbe dovuto effettivamente chiamarsi "Al Sciscioch" poichè così si pronuncia anche a Vergano. Nella mia scelta per il nome del blog ho optato per la forma più dolce, quasi a evidenziare e sottolineare il carattere malinconico e nostalgico che avrei voluto dargli. Non credevo, però, che successivamente avrei dirottato alcuni articoli verso la ricerca di verità storiche locali, per cui la mia licenza verbale poteva essere concepibile. Ora, però, visto che addiruttura stiamo dibattendo per una i od una e quali vocali originarie del toponimo Baraggioni, ribadisco che la vera dizione Verganese del Sizzone è Sciscioch, così come è chiamato anche a Santo Stefano.</span><br />
Ed allora faccio un piccolo mea culpa, poichè mi rendo conto che utilizzare a proprio piacimento il linguaggio potrebbe portare a male interpretazioni ed errori che si protrarrebbero nel tempo, vista l'enorme influenza dell'utilizzo del Web per le generazioni future. E capisco allora anche le variazioni e le deviazioni che nel passato possono aver subito i toponimi, soggetti all'utilizzo della dizione popolare che poi in qualche modo poteva o meno trovare riscontro e seguito in pubblicazioni ed atti ufficiali che li tramandavano ai posteri.<br />
A tal proposito vorrei, se me lo permette benevolmente Spillo, fare una precisazione riguardo ad una interpretazione calligrafica sul documento del censimento del 1838 che egli ha riportato integralmente nel sito di Varganbass. Questo per contribuire al dibattito e per favorire la verità storica in modo da non travisarla.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZwdSSTq5jNyoboIWApq7kfh0aihP6wzWoLUlDkPwbqXMc00H1ural3Pq2R-MqM_p8ffuuZJnVvCbyZqF0OLBc9nrGQi-fJ9FTSNLJ5V-TU6adp0JjA1ia6JGSLk8qamgou2NYLNRU8FY/s1600/calligrafia+cascina.PNG" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZwdSSTq5jNyoboIWApq7kfh0aihP6wzWoLUlDkPwbqXMc00H1ural3Pq2R-MqM_p8ffuuZJnVvCbyZqF0OLBc9nrGQi-fJ9FTSNLJ5V-TU6adp0JjA1ia6JGSLk8qamgou2NYLNRU8FY/s640/calligrafia+cascina.PNG" ex="true" height="60" width="640" /></a></div>
<div style="border: currentColor;">
Laddove , nel documento ufficiale, iniziano nuovi raggruppamenti famigliari in rioni o zone riconosciute dal loro nome, Spillo inserisce in rosso la sua "traduzione" per favorirne la leggibilità.Nel caso inserito sopra, incuriosito dall'interpretazione per me sconosciuta di Capsina, ho voluto ,ingrandendo l'immagine, ricavarne anch'io una traduzione. E mi sono convinto (anche se per la leggibilità di alcune vecchie calligrafie occorre strabuzzare gli occhi...) che ci sia scritto Cascina Ordiera. Per confortare questa mia affermazione ho provato ad ingrandire un nome inequivocabile come Zanetta Giuseppe ed ho imparato che lo scrivano del documento usava rappresentare la lettera s in quel modo arzigogolato quasi fosse una maiuscola, mentre la p aveva appropriatamente il gambo solo nella parte inferiore senza svolazzi superiormente.</div>
</div>
<div class="separator" style="border: currentColor; clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQq94Wli-elJH97cjXVyr50ym2-GW0c7EKJO1-ZTtfstF98m8aTLly7ByyEWQrL7O2YXEksxjR7IK2JK8grhQperayRqDYV7ovMlWsKbJb-s0dit6ahLzq5CdX273Mv3gEtjsG7XJrAiw/s1600/Calligrafia.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQq94Wli-elJH97cjXVyr50ym2-GW0c7EKJO1-ZTtfstF98m8aTLly7ByyEWQrL7O2YXEksxjR7IK2JK8grhQperayRqDYV7ovMlWsKbJb-s0dit6ahLzq5CdX273Mv3gEtjsG7XJrAiw/s400/Calligrafia.PNG" ex="true" height="109" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="border: currentColor; clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="border: currentColor; text-align: left;">
<div style="border: currentColor;">
Per non appesantire la lettura di questo post, mi fermo qui, anche se certamente la ricerca di altre fonti storiche mi permetterà di ritornare a sviluppare questo argomento in futuro. Mi permetto solo di affermare che questa ricerca è stimolante ed appagante poichè ti fa capire con quale e quanta attenzione devi approcciarti all'argomento che hai in esame poichè anche solo l'interpretazione di una parola ti apre scenari insospettabili e misteriosi nei quali vorresti tuffarti per riviverli assieme ai protagonisti di un tempo. Credo che sia questo lo spirito che anima anche Greg "Spillo" e sono contento di condividere con lui questa passione.</div>
<div style="border: currentColor;">
Per terminare in musica, un pertinente brano gioioso che potrebbe diventare la "sigla" del mio blog e per il quale spendo qualche altra riflessione.</div>
<div style="border: currentColor;">
Nell'addolcire il termine dialettale del Sizzone, per il mio blog, f<span style="color: black;">orse mi sono fatto anche influenzare dai nostri vicini Maggioresi (Majurii), confinanti con i Baraggionesi, che usano terminare buona parte delle parole in "un". Così il Sciscioch per loro è Ciciun. Toponimo più rotondeggante e bonario che si avvicina enormemente a quanto segnalato da Greg che lo ha visto su una mappa antica dei primi dell'ottocento (sappimi dire dove l'hai scovata... Sono terribilmente curioso...) : "Ciccione" !</span></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<span style="color: black;">Inserisco, a tal riguardo, un video di mia ideazione con l'utilizzo di una ballata country del nostro conterraneo cantautore Dario Baldan Bembo (Maggiorese ) tratta dal disco "Spirito della terra" inciso, nei primi ammi ottanta, con uno studio mobile in una cascina della vallata del Ciciun maggiorese. Ringrazio anche Franco Marucco che si è fatto masterizzare la canzone direttamente da Dario Baldan Bembo, suo amico, poichè è difficilissimo rintracciare un file in mp3 che la esegua.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="color: black;"><span style="background-color: white; color: red;">A sud ovest dal Balmun</span> (licenza poetica.. poichè dovrebbe essere : A nord ovest dal Balmun...).</span></div>
</div>
<span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;"></span><br /></div>
<span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;"></span><br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;"></span><br /></div>
<span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;"></span><br /></div>
<span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;"></span><br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;"></span><br /></div>
<span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;"></span><br /></div>
<span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;"></span><br />
<div class="separator" style="border: currentColor; clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZwdSSTq5jNyoboIWApq7kfh0aihP6wzWoLUlDkPwbqXMc00H1ural3Pq2R-MqM_p8ffuuZJnVvCbyZqF0OLBc9nrGQi-fJ9FTSNLJ5V-TU6adp0JjA1ia6JGSLk8qamgou2NYLNRU8FY/s320/calligrafia+cascina.PNG" height="9" style="left: 457px; mozopacity: 0.3; opacity: 0.3; position: absolute; top: 3444px; visibility: hidden;" width="96" /> <iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="//www.youtube.com/embed/TsehajBogWU" width="560"></iframe></div>
<div class="blogger-post-footer">post più vecchi</div>Vernèhttp://www.blogger.com/profile/08545733869445654034noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8609949549795747456.post-45214888700534543512010-09-17T15:30:00.003+02:002011-12-13T14:31:21.437+01:00BARAGGIONE o BARAGGIONI ?<div align="left">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-yqmw9jRYog0JCApS7TN9RgYgjaf62QV3d62cvEzSh9NLzCFOgmVlQLzuZeACSwh-b86o-8rRPpCqndK0sSGskeTPfZ227_7rQPytRY2_Wvv8_IxLsaQBOWH0U5ZN3PPVErX0QS1INe8/s1600/baraggione.PNG"><img alt="" border="0" height="444" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5516796841747099154" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-yqmw9jRYog0JCApS7TN9RgYgjaf62QV3d62cvEzSh9NLzCFOgmVlQLzuZeACSwh-b86o-8rRPpCqndK0sSGskeTPfZ227_7rQPytRY2_Wvv8_IxLsaQBOWH0U5ZN3PPVErX0QS1INe8/s640/baraggione.PNG" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="640" /></a><br />
Prendo spunto dallo stuzzichevole commento di Fabrizio, gran capo dell'A.I.B. di Borgomanero,rilasciato in calce al mio ultimo post "Sogni come ricordi", per dare vita alla prima parte della ricerca che ho intrapreso per cercare di soddisfare la sua comprensibile curiosità.<br />
<br />
<em><strong><span style="color: #3366ff;">Ciao Vernè, bellissimo racconto! Dovresti farmi una cortesia: una ricerca sul toponimo Baraggione. Tutti chiamate la località "Baraggioni" ma dalle carte IGM è "Baraggione". Chi ha ragione<br />
Fabrizio Vinzia.<br />
Continua cosi!!!!</span> </strong></em><br />
<br />
Assodato che la questione assume un risvolto prettamente locale che può suscitare l'interesse solamente dei miei quattro lettori Borgomaneresi e lasciare indifferenti tutti coloro che vi si imbatteranno nella rete, ritengo però importante far notare che non appena instauratosi in me il tarlo della curiosità mi sono lasciato coinvolgere dalla frenesia di una ricerca storica non facile da sviluppare. Come a dire che basta poco per accendere il fuoco di una passione per un interesse specifico, specialmente se attinente al luogo che ti ha visto nascere e fare le prime scorribande da fanciullo ed adolescente. Naturalmente ha trovato in me un terreno già predisposto in quanto famelicamente interessato a divorare tutto quanto attiene alle nostre radici ed alla storia ed ai luoghi che hanno visto protagonisti i nostri progenitori.<br />
Ad accompagnarvi nella lettura, un De Gregori dal vivo con "La storia siamo noi".<br />
Quanto più siamo consapevoli e testimoni del tempo in cui viviamo tanto più partecipiamo alla scrittura reale degli eventi che si tramanderanno negli anni. I libri di storia che abbiamo sfogliato a scuola non sempre sono lo specchio della realtà che l'uomo, in quanto singolo, ha invece vissuto a livello personale. La Storia, maiuscola, spesso e volentieri non racconta le nostre storie.</div>
<br />
<div align="center">
<br />
<br />
<object height="385" width="480"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/K-VpPGI2S50?fs=1&hl=it_IT">
<param name="allowFullScreen" value="true">
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<br />
<div align="left">
Per tramandare a chi verrà dopo di noi i fatti e gli avvenimenti occorrono testimonianze e fonti attendibili che li raccontino. Naturalmente se si riferiscono a cose di poco conto, come è ad esempio il caso nostro della ricerca della nascita o per lo meno della più antica presenza di un toponimo, sarà difficile recuperarle ed interpretarle. E, probabilmente, non si potrà mai dire di essere arrivati alla fine della ricerca. Troppe variabili concorrono nello sviare ed alterare una parola: un errore umano di trascrizione su un pezzo di carta, una pronuncia non perfetta nella comunicazione verbale, un'interpretazione sbagliata di un manoscritto ,il linguaggio che si evolve nel tempo, e chi più ne ha più ne metta.<br />
Non per questo mi sono demoralizzato ed ho così iniziato la ricerca.<br />
Mi sono messo di buzzo buono e mi sono ripromesso per prima cosa di consultare l'archivio comunale di Borgomanero.<br />
Per chi, come me, è alla sua prima richiesta di accesso al magazzino dell'archivio, la cosa risulta un pò alienante. Occorre prima di tutto consultare un interminabile e voluminoso fascicolo ( a dir la verità sono due : uno in ordine alfabetico, l'altro per generi) che riporta i capitolati degli argomenti trattati suddivisi e catalogati in classi e sottoclassi. Chi non ha ben presente cosa ricercare si trova già in panico. Nel mio caso mi focalizzo sulla parola Baraggioni e spulcio tutti i titoli cercando di ricordarmi quelli che mi sembrano pertinenti.<br />
Nella richiesta di visura che inoltro alla gentile signora che è incaricata della gestione dell'archivio si debbono specificare quali cartelle si intendono consultare. Per ora mi limito ad alcune che nel titolo con cui sono elencate riportano la parola Baraggioni ed anche Baraggione. Compilo la richiesta e dò appuntamento a due giorni dopo, al pomeriggio, per permettere alla signora di recuperare i fascicoli in questione. Il tutto mi verrà a costare 25,82 euro... E sì perche il servizio è a pagamento....<br />
Due giorni dopo, la prima cartella che slego (è infatti annodata classicamente ai tre lati da un legaccio talmente impolverato che alla fine mi costringerà a lavarmi le mani...) contiene un fascicolo che per me è già una bellissima scoperta che, ancor prima di ultimare il quesito che è il titolo del mio post, mi spinge ad posticiparne l'eventuale risoluzione per affrontare invece l'argomento che mi suggerisce:</div>
<br />
<div align="left">
</div>
<br />
<div align="center">
<br />
<strong><em><span style="color: #009900;">Progetto per la costruzione di un rampa dalla nuova strada comunale per Maggiora al Cascinale Baraggioni</span></em></strong><br />
ed è datato 29 ottobre 1879! </div>
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjD0v1hVVL5JJmgi3HAUdhXzi_oKGaWARH_O_PmmTUF93xdzwRb2essto1YAaG291oDVIYk3uvyWi0u0mcwiCt3emkfVvaYgBJLURtmmPEQPV-Yxq5IsO0_Dmp9INio6oE4hzU2rOVIUaQ/s1600/progetto+rampa+Baraggioni.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5517068303540030930" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjD0v1hVVL5JJmgi3HAUdhXzi_oKGaWARH_O_PmmTUF93xdzwRb2essto1YAaG291oDVIYk3uvyWi0u0mcwiCt3emkfVvaYgBJLURtmmPEQPV-Yxq5IsO0_Dmp9INio6oE4hzU2rOVIUaQ/s400/progetto+rampa+Baraggioni.jpg" style="display: block; height: 118px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
"Nuova strada per Maggiora" ! presuppone che ce ne fosse una vecchia...E dov'era? da dove passava? Mi risulta difficile collocarla col pensiero, oggi 2010,in quanto la colmettina, al culmine della salita che immette alla piana scavata dal Sizzone e introduce in Baraggioni, non lascia tanto spazio ad alternative in quanto da una parte, a destra, inizia il declivio collinare sul quale sorge Vergano e dall'altra inizia l'altipiano di Colombaro, divisi da una striscia che sarà larga all'incirca una ventina di metri. <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixLW-J4Mvl4MBexAFoaFGC9DMz-0WhyphenhyphenwsHstRxZlprD7BpADYDFZEez4j4cyuq7YGXogzMhoh6vmlcwnx-lNLnYud_2yGsvcTenqEgCsXmNRV6IA9G2bSIlAVuf13U9zc1SfaZvaj9484/s1600/valle+del+Sizzone.PNG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5517083270319754322" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixLW-J4Mvl4MBexAFoaFGC9DMz-0WhyphenhyphenwsHstRxZlprD7BpADYDFZEez4j4cyuq7YGXogzMhoh6vmlcwnx-lNLnYud_2yGsvcTenqEgCsXmNRV6IA9G2bSIlAVuf13U9zc1SfaZvaj9484/s400/valle+del+Sizzone.PNG" style="cursor: pointer; display: block; height: 171px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a>(Cliccateci sopra per avere l'immagine ingrandita poi, però,..<em>freccetta </em>indietro...)<br />
Ed allora mi viene in soccorso lo splendido disegno che illustra il progetto stesso. All'interno della cartella che contiene le altre documentazioni in carta bollata da centesimi 50 che hanno dato inizio alla richiesta per lo studio di tale opera, mi si presenta questo schizzo molto dettagliato che è come una manna piovuta dal cielo per chi conosce il luogo avendolo vissuto fin da fanciullo. Ed ecco che, mentre ho il piacere di condividerlo e di sottoporlo all'attenzione di chi mi legge, mi trasporta magicamente indietro nel tempo e riesce a farmi immaginare come si presentava l'ingresso in Baraggioni in quel periodo.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv5Rq0CMbZzx5Ik4E4SZGpjReKHBwMttBOUqj3y7MrFP8qBwqjJppQp7hIM5isZbl_riNtrtKJ_K6Cxv1FZmBZoR4wzz_lp3ObT-a2YbirZnSOUHUWbTHzQOat99Sqln9q579TyDhxaIw/s1600/vecchia+Baraggioni.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5517159581600020546" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgv5Rq0CMbZzx5Ik4E4SZGpjReKHBwMttBOUqj3y7MrFP8qBwqjJppQp7hIM5isZbl_riNtrtKJ_K6Cxv1FZmBZoR4wzz_lp3ObT-a2YbirZnSOUHUWbTHzQOat99Sqln9q579TyDhxaIw/s400/vecchia+Baraggioni.jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 323px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Possiamo estrapolare diverse cose dall'osservazione del disegno. Anzitutto siamo 1 a 0 per Baraggioni contro Baraggione, nell'anno 1879... Risulta già sconfitto l'Istituto Geografico Militare i cui rilevamenti iniziano negli anni susseguenti e vedranno la luce ai primi del novecento. A scusante dell'Istituto, però, possiamo dire che se ha ricavato il toponimo dalle mappe del catasto Rabbini, che è antecedente questa data, ha ancora ragione lui, ma sarà una questione che riprenderò in un altro post... Per ora mi diverto a immaginare cosa esistesse in quegli annni.<br />
Secondariamente, osservando il tracciato della strada vecchia, si deve per forza di cose asserire che i caseggiati attualmente esistenti sul lato sinistro (direzione Maggiora) della via attuale a quel tempo non esistessero.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuQkBh9p4Gij9lj43YwNmwzFmKJwKsQ-EniNlJ1TNcM7BlTOFoRZDXoBZXYbdv_5O9jOX45YL4ts3Shd42qEyrftzO2IfezFp3iZK25I1SwzJf_8VaGY3EoIWiA_ARbJd9jzzXgP0nMpM/s1600/DSC01563.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5517180394366646482" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuQkBh9p4Gij9lj43YwNmwzFmKJwKsQ-EniNlJ1TNcM7BlTOFoRZDXoBZXYbdv_5O9jOX45YL4ts3Shd42qEyrftzO2IfezFp3iZK25I1SwzJf_8VaGY3EoIWiA_ARbJd9jzzXgP0nMpM/s400/DSC01563.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Infatti la curva attuale quasi ad angolo retto, non era allora così pronunciata. Andava a lambire i primi contrafforti del "Multich", all'inizio dell'altipiano di Colombaro. La strada puntava poi, discendendo, verso il Sizzone ed occupava il terreno sul quale sarebbero sorti negli anni futuri la bottega dell'Andrea Vercelli mitica meta giornaliera degli anni cinquanta per l'approvvigionamento delle famiglie viciniore, sopravvissuta fino agli anni settanta ora negozietto all'ingrosso di maglieria intima; il famosissimo salumificio Vercelli, vanto ed onore del nostro borgo conosciuto e rinomato in tutta la provincia, ora trasferitosi in quel di Maggiate, con la nuova proprietà diventando Giromini e Zoppis: attualmente le grandi vetrate, che negli ultimi anni hanno sostituito le piccole porte sempre chiuse che salvaguardavano la privacy del salumificio,sono occupate da materiale elettronico del negozio per computer che sta comunque trasferendosi anch'esso;ed infine la casa della famiglia Biondelli che ha visto i natali della nostra attuale senatrice Franca Biondelli che onoratamente rappresenta la città di Borgomanero e dà lustro al nostro beneamato casale Baraggioni (1905 è la data di costruzione che è evidenziata sotto il tetto della casa).<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicehed55xYOT4cRAeM5-YXZ9w9GZpMXFb_aYUdC3ubuYPaPK3m65InxPhcAPcKkzCvZT7vc5V8hlxMlQCWyhf8-gj90zGV47mOYbcY2Ft15-KaQvS0s5rjftGaa_bL5ETk1FGU_jbz8gQ/s1600/DSC01566.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5517197564718868146" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicehed55xYOT4cRAeM5-YXZ9w9GZpMXFb_aYUdC3ubuYPaPK3m65InxPhcAPcKkzCvZT7vc5V8hlxMlQCWyhf8-gj90zGV47mOYbcY2Ft15-KaQvS0s5rjftGaa_bL5ETk1FGU_jbz8gQ/s400/DSC01566.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
In terzo luogo, si evince che, prima della costruzione della nuova via per Maggiora agli albori dell'800, non esistesse un ponte che superasse il torrente Sizzone. La vecchia strada scendeva fino a morirvi, in un punto in cui il livello dell'acqua è sempre stato molto basso a causa della leggera pendenza che ivi assume, per permettere ai carriaggi di guadarlo. Comunque esisteva una passarella in legno sulla quale transitavano le persone a piedi. Attualmente è stato costruito un muro di sostegno per evitare lo sfaldamento della riva proprio nel punto in cui si scendeva al torrente e dove mi ricordo che in gioventù vedevo le donne, anche quelle di Santo Stefano che vi giungevano dopo aver percorso il sentiero "Troglia", recarsi con l'asse per lavare sottobraccio e la "sciuera" in spalla contenente le lenzuola e gli indumenti da sciacquare nelle linde acque del Sciscion. Osservando bene nel greto del torrente si può notare come sia resistito al tempo, ma specialmente alle piene nel corso degli anni, qualche lastrone di pietra che probabilmente contribuiva a formare il piano di fondo che permetteva un più agevole rotolamento delle ruote dei carri trainati dalle mucche.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDWe2FFwWppDuQEV4WMlYiU5flXcSPYPAzwJjjL2dJemXtBYFny3-lNrwHUm8AFlSJgyVFsnH2S2VSrhIaE8aTdIpVpLGS_VUTYK3yr2KsThmbbsIuQyqLSH_mK6dRr9l4IfG3b7Q88Lg/s1600/DSC00401.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5517816073949864034" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDWe2FFwWppDuQEV4WMlYiU5flXcSPYPAzwJjjL2dJemXtBYFny3-lNrwHUm8AFlSJgyVFsnH2S2VSrhIaE8aTdIpVpLGS_VUTYK3yr2KsThmbbsIuQyqLSH_mK6dRr9l4IfG3b7Q88Lg/s400/DSC00401.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinkF3MF0HLRsMx3O6aODgtxsW7HTQxLcqrCGzPpz0KbWKx9yjGSlhryM7dwZv565LOF-V-K3VIRxPevzaqMwGGyZW11kIcoq_A3-AmAYDlBKW4UWbdQhUJFinvTpcH0wzlz2j1MCpZX-I/s1600/DSC01602.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5517817086172140050" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinkF3MF0HLRsMx3O6aODgtxsW7HTQxLcqrCGzPpz0KbWKx9yjGSlhryM7dwZv565LOF-V-K3VIRxPevzaqMwGGyZW11kIcoq_A3-AmAYDlBKW4UWbdQhUJFinvTpcH0wzlz2j1MCpZX-I/s400/DSC01602.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Proprio sotto il ponte esisteva una lingua di sabbia addossata alla parete dello stesso che ci permetteva quando eravamo ragazzi di evitare di salire sulla strada per poi ridiscendere dall'altra parte ed accedere al sentiero che portava verso la "sciusa" dove eravamo soliti tuffarci nei 50 o poco più centimetri di profondità della lanca durante i caldi pomeriggi di giugno e luglio...Ora questo passaggio è ormai impedito sia dal muretto che dalla rigogliosa vegetazione che ha attecchito sulla sponda.<br />
Quarta considerazione: è evidenziata la "Roggia adacquatrice dei prati" che personalmente ho visto nel pieno della sua attività ed ho anche visto morire...Il nome è già esplicativo. La roggia, "rusja", era un piccolo fossato dove veniva incanalata l'acqua del Sizzone per irrorare i prati della "nostra valle" che al tempo erano una ricchezza per la raccolta del fieno da accumularsi nelle cascine per il foraggiamento invernale delle mucche.I proprietari dei prati avevano diritto a spartirsi, in giornate prestabilite, l'utilizzo della roggia. Provvedevano quando era il loro turno a deviarne l'acqua nel proprio terreno direttamente o in piccoli solchi direzionali, a espandersi, ostruendo il corso principale con "teppe" (zolle...)di terra ed erba. Era un lavoro di pala e badile nella maggior parte dei casi, ma esistevano anche dei chiusini già predisposti che ne facilitavano il compito. Sotto l'abitazione dove sono nato, lambente un murettino di sostegno che delimitava ed innalzava il nostro cortile rispetto al piano dei prati, scorreva la roggia e lì vicino ne era posizionato proprio uno. Consisteva in due sassi, posti ai lati della roggia, lavorati a parallelepipedo con un'incanalatura verticale nella quale veniva infilato un asse della misura giusta per interrompere il flusso dell'acqua dalla direzione principale alla diramazione voluta. Eccone uno quasi completamente interrato ormai.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCHFy7M0fAuxzKPl-Kr-Douq_tUeq4DE25P8UeO00amMosjX8Sr2PvLczLCo1-NBb6-_piste1nuhHekhKvsIuJynbcfxJ4oZMGkdiKz5HCJxaDFx6ttZ8aZPfAU3YNDe6nY_KQ9Y63sc/s1600/DSC01608.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5517877828755488594" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCHFy7M0fAuxzKPl-Kr-Douq_tUeq4DE25P8UeO00amMosjX8Sr2PvLczLCo1-NBb6-_piste1nuhHekhKvsIuJynbcfxJ4oZMGkdiKz5HCJxaDFx6ttZ8aZPfAU3YNDe6nY_KQ9Y63sc/s400/DSC01608.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Tante immagini mi sovvengono ricordando i tempi in cui da ragazzo mi abbeveravo di quel verde che mi circondava. Io che gettavo dei legnetti nella lenta correntella della roggia, seguendoli per un bel tratto e curandoli affinchè non si impigliassero in qualche ostacolo, per decretarne il vincitore all'arrivo posto là dove un tombino incanalava l'acqua sotto la stradina di accesso per i carri alle cascine ed alla strada del casale. Proprio lì sorgeva una pianta di nocciole, solitaria in mezzo alla distesa d'erba. Ne approfittavo anche se erano piccoline e non avevano proprio nulla in comune con le "valone" "enormi ed inaccessibili" che si intravvedevano all'interno della raminata che delimitava la proprietà dei "Girom" nelle ultime case a mezzogiorno.Ed ancora... il "Sciruminu" che già al primo spuntar del sole arrivava nel prato e con una cadenza quasi musicale falciava l'erba che si accumulava magicamente in lunghe e regolari file. Interrompeva la sua lenta ma inesorabile avanzata solamente per ravvivare il filo della lama della falce con la "Co" che depositava poi nel "Queè" appeso alla cinta dietro la schiena, approfittandone anche per detergersi il sudore.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgms8RSWuZsjp-ekWZ4H9KSuLh6LT29pgUjiv0dYZ1DS311CtD2TtP4tDWGC6o3OPrIZ3j7MyCYfUu4x4Ao_KDG3yTfd9zhbPo2KIbu-QWM29a_NAIf4pAhH31w5NULJkFsbQyjLjuKGeI/s1600/DSC00398.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5517890234197590018" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgms8RSWuZsjp-ekWZ4H9KSuLh6LT29pgUjiv0dYZ1DS311CtD2TtP4tDWGC6o3OPrIZ3j7MyCYfUu4x4Ao_KDG3yTfd9zhbPo2KIbu-QWM29a_NAIf4pAhH31w5NULJkFsbQyjLjuKGeI/s400/DSC00398.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Lo seguivo estasiato anche se nutrivo un sacro terrore nei suoi confronti perchè quando giocavo a pallone nel cortile a volte lo stesso sorvolava la recinzione della "ramina" e andava a finire tra l'erba alta del suo prato (proprio quello che si vede in foto ed è confinante con la mia casa paterna) e per andare a recuperarlo dovevo calpestarla lasciando così una traccia evidente che, quando era il tempo della falciagione, lo faceva imbestialire e lo faceva grugnire ad alta voce lanciando mille improperi contro quel discolo che l'aveva procurata.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgo2oQWnZdLI6JdFPoMIZG4PQBP07X4EaNYYKpVAT2_81mk38GbN2ooj0yMG-PTAjOS8xfQwMfjtnUdfjKaiEEtu5XztRvCsKs3lQHr-6tXo5CHFMuMksdUFX9bPcHVLthWLY7_jfO2PZc/s1600/rene.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5517893794453710114" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgo2oQWnZdLI6JdFPoMIZG4PQBP07X4EaNYYKpVAT2_81mk38GbN2ooj0yMG-PTAjOS8xfQwMfjtnUdfjKaiEEtu5XztRvCsKs3lQHr-6tXo5CHFMuMksdUFX9bPcHVLthWLY7_jfO2PZc/s400/rene.jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 252px;" /></a>Ed ecco il "santarellino" proprio davanti a quel prato ai tempi delle sue marachelle.<br />
Ed ancora, rivedo mio cugino Ermanno, una vita intera dedicata al lavoro nei campi indefessamente, con gli stivaloni fino alle ginocchia introdursi lungo il corso della roggia delle giornate intere a ripulirlo con la pala, accumulando il terriccio che lo invasava ai suoi bordi, ripristinandola e dandole nuova e rinvigorita portata. Con tale intervento, l'acqua scorreva limpida ad irrigare abbondantemente i prati facendoli diventare rigogliosi e verdi luccicanti.<br />
E poi ci furono anche momenti che mi videro un pò ritroso nell'osservarla, poichè, di lunedì capitava che la roggia assumesse un colore rosso sangue. Ed era proprio sangue... Erano i lavaggi dei pavimenti, dove avveniva la macellazione dei suini al salumificio, che venivano convogliati nella roggia. Il lunedì era giorno di mattanza per i maiali che arrivavano sui camion dagli allevamenti, forse dell'Emilia. Con il protrarsi di questa operazione anche le acque si arricchirono di vermicelli rosso vivo che sguazzavano quasi scodinzolanti in essa. E da allora io non vi misi più piede...alla faccia dei bei tempi in cui potevo camminarvi tranquillamente.<br />
E poi morì...<br />
Fu l'anno ( non mi ricordo bene quale, ma credo quando ci fu l'alluvione nel Biellese che spazzò via diverse fabbriche tessili... qualcuno che se lo ricorda potrebbe suggerirmelo...) in cui il mio beneamato Sciscion volle visitare la valle che percorreva... Era di novembre, o forse fine ottobre. Tre giorni di pioggia torrenziale come mai ne avevamo vista. Dal balcone della mia casa vedevo preoccupantemente rialzarsi sempre più il livello di quella massa marrone che scorreva impetuosa. Fino a che ci fu l'esondazione. I prati (anche quello che ho postato sopra, dirimpetto casa mia) vennero invasi dalle acque limacciose che trovando nuovi spazi sembrarono calmarsi. Ma non cessarono di salire di livello. Stavamo già per andare in panico poichè, pur essendo rialzati rispetto al piano dei prati, le vedevamo sempre più avvicinarsi al cortile di casa. Poi tutto finì e pian piano il Sizzone ritornò a casa.<br />
Nei giorni successivi ci fu l'esplorazione della valle. Una voce corse rapida. "La sciusa gh'lè più" La Chiusa, la lanca per eccellenza, dove andavamo a fare il bagno, non c'era più!<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUiVvu9RNak7YD-ReCauUcHPmNRo7id8yLIlu9koNNEXUqq6r4T2a-h4Th6yDFZ_iRn1zwyUT5SU4m0SaGPpfh_3Bf-Gj8oT8acf-iLedURsVGyaF4-Qx1txKYU4bFhYaDJYKjUaJdxOY/s1600/sciusa+non+c%27%C3%A8+pi%C3%B9.jpg"><img alt="" border="0" height="274" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5517929538054394338" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUiVvu9RNak7YD-ReCauUcHPmNRo7id8yLIlu9koNNEXUqq6r4T2a-h4Th6yDFZ_iRn1zwyUT5SU4m0SaGPpfh_3Bf-Gj8oT8acf-iLedURsVGyaF4-Qx1txKYU4bFhYaDJYKjUaJdxOY/s640/sciusa+non+c%27%C3%A8+pi%C3%B9.jpg" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="640" /></a><br />
La furia delle acque di quei giorni riuscì a svellere i grandi macigni, incastrati a monte ed a valle da robusti tronchi che erano l'ossatura della diga "casereccia". Un grandioso lavoro che impegnò i nostri compaesani strenuamente, credo, perchè il posizionamento di quegli enormi massi non deve essere stato agevole con i pochi mezzi dei quali potevano disporre. Tra l'altro mi chiedo ancora oggi dove possano averli recuperati di siffatte dimensioni. Tale opera permise al corso del torrente di soffermarsi ad un piano rialzato da cui ebbe origine la diramazione della roggia di irrigazione. Grazie a ciò si era anche formata una insenaturina la cui riva rialzata argillosa era la nostra gioia di ragazzini perchè ci permetteva di spalmarci tutto il corpo con il tufo grigiastro così ben miscelabile con l'acqua da farne diventare un piacevole impiastro. Dopo esserci ben anneriti, prendevamo la rincorsa dal soleggiato prato (allora era un posto delizioso..., oggi è invece cupo e poco attraente) per tuffarci nella pozza abbastanza profonda e saltellare felici per risciacquarci dalla melma. La foto ritrae i resti che ancora oggi rimangono della diga, mentre la rimanenza dei grossi sassi è disseminata lungo il corso del torrente per una ventina di metri. Non c'è stata mai più,da allora, un forza così prorompente da trascinarli ancora di più a valle. <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUaZw71Lvx3ISBI8EXZ_88rE0OfCCt4qwhG0Z1y-a2viMogg7dXwdzw6VypB5z6vqIQz6HnEB4FmG2DD7ZYbFXDLNbS0ed61h1Ttdqy49iAKJ675y8qZha0f8gl-2JkDWF3DF2DaEzN5o/s1600/DSC01576.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5517944078168596466" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUaZw71Lvx3ISBI8EXZ_88rE0OfCCt4qwhG0Z1y-a2viMogg7dXwdzw6VypB5z6vqIQz6HnEB4FmG2DD7ZYbFXDLNbS0ed61h1Ttdqy49iAKJ675y8qZha0f8gl-2JkDWF3DF2DaEzN5o/s400/DSC01576.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiyboW0b9OlxuS6PRswnYrY36-4gVYn2wP1l_kZ7BxkekbZb2G9jFUfmjz4djXREP0TE-YqkJ3SS2JoQQ6w1bFPTjUO-b4IzCrzZ0HhtRP-K3YYhXeQVfhBAZOogv1_AJ5G_cEaznLSXU/s1600/DSC01589.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5517946239928207474" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiyboW0b9OlxuS6PRswnYrY36-4gVYn2wP1l_kZ7BxkekbZb2G9jFUfmjz4djXREP0TE-YqkJ3SS2JoQQ6w1bFPTjUO-b4IzCrzZ0HhtRP-K3YYhXeQVfhBAZOogv1_AJ5G_cEaznLSXU/s400/DSC01589.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Con quell'alluvione morì la "sciusa" e con essa la roggia di irrigazione. Forse solo a mio cugino avrebbe potuto interessare il ripristino di tale opera: unico utilizzatore ancora dei prati della valle. La civiltà contadina era ormai un ricordo del tempo passato. La civiltà industriale aveva già preso il sopravvento ed i pochi agricoltori rimasti si potevano veramente contare sulle dita di una mano. I prati sarebbero comunque sopravvissuti anche se forse un pò meno verdi...<br />
Altre testimonianze naturali di quell'opera si possono osservare nel suo tratto iniziale, dove, per tenere rialzato il livello dell'acqua rispetto al terreno circostante, si è costruito un terrapieno abbastanza alto. Ora è stato invaso dalle piante ed esternamente non si riesce a distinguerlo da un comune fosso. Invece dal di dentro ci si può rendere conto dell'entità degli argini nei quali scorreva l'acqua per permetterle di arrivare nella zona della strada per Maggiora da dove poi trovava facile scendere verso i prati sottostanti, dopo essere stata tombinata per superare la strada stessa.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbiQRfmluNaG0-mzuu7E9CC8i1wQHE4P5c2Et9dIkHXTLAsOoQR_xG1E8cFSNIojKMUihTorMtuw6ZQ7uR7SKsStiMtPlM2Ddscxg-u1tgP2sSlLvQsQgbKmsespZovQ2Z8fsgH59cnmw/s1600/DSC01592.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5517955302346533698" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbiQRfmluNaG0-mzuu7E9CC8i1wQHE4P5c2Et9dIkHXTLAsOoQR_xG1E8cFSNIojKMUihTorMtuw6ZQ7uR7SKsStiMtPlM2Ddscxg-u1tgP2sSlLvQsQgbKmsespZovQ2Z8fsgH59cnmw/s400/DSC01592.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9D7RRDGpxp-6j25JZ_7MJhuZVCM2s6Q7IVlSgOMkq4E0yF58Nbfu2asaKlCOcUywgSnL6ZaKSml6WigLZXxSdpzei7sDhjeyyLNYGDVSjscelfYukxbtcZL9Jaq50Gr-54elgYWc0Ry8/s1600/DSC01573.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5517960167752176930" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9D7RRDGpxp-6j25JZ_7MJhuZVCM2s6Q7IVlSgOMkq4E0yF58Nbfu2asaKlCOcUywgSnL6ZaKSml6WigLZXxSdpzei7sDhjeyyLNYGDVSjscelfYukxbtcZL9Jaq50Gr-54elgYWc0Ry8/s400/DSC01573.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
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Mi sto rendendo conto di essermi lasciato prendere da troppi ricordi e troppi argomenti e la strada per andare alla scoperta di chi sia nato prima "l'uovo o la gallina" ossia Baraggioni o Baraggione è ancora lunghissima e piena di sorprese.<br />
Di sicuro ritornerò ad occuparmene non appena avrò recuperato qualche altro documento che valga la pena di essere sviscerato. Per ora ci fermiamo sul risultato di 1 a 1 mentre ritengo opportuno fare qualche considerazione finale rispetto al documento che ho descritto qui.<br />
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Ossia un pò di cattiveria dopo tanta poetica romantica legata ai ricordi.<br />
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Il disegno che ho riportato fa parte del progetto elaborato dal geom. Zotti Fabio su ordinazione del sig. Vercelli Battista e fratelli abitanti in Baraggioni, presentato in data 28 ottobre 1879 all'attenzione dell'"Onorevole Giunta Comunale di Borgomanero". Tali signori, probabilmente esasperati per il fatto che una precedente richiesta firmata da tutti gli abitanti del cascinale dei Baraggioni in data 27 febbraio 1876 (ben tre anni prima...)<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMIOP-U_72djWeCs1Lk_KFSSa8C0tpHSoqOUUQlJ0xzsYHoGp1FAbLW-bYKJBG6oF78p8CM06vAaPySdlv49L3AdrM9WRzC99Vu3blweq6z6zd_ZcQ5pIoo5rwl66Ktoyd_YA6jsXaWtQ/s1600/richiesta+al+comune.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5517990267112612418" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMIOP-U_72djWeCs1Lk_KFSSa8C0tpHSoqOUUQlJ0xzsYHoGp1FAbLW-bYKJBG6oF78p8CM06vAaPySdlv49L3AdrM9WRzC99Vu3blweq6z6zd_ZcQ5pIoo5rwl66Ktoyd_YA6jsXaWtQ/s400/richiesta+al+comune.jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 262px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxE_Kz7w7WXWijtRnGsA_3LZJ6trEXlj1EVpc9r1EUu9pAkklviboVCrcby2eRJuKIj7_vEO25oxaBh0jmr54VtoN3Tqk3i-OznYTd4IzJUTqI-rnN7QuxV7babQslGmdbu8RA5zTwLTw/s1600/domanda+1.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5517991349842499762" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxE_Kz7w7WXWijtRnGsA_3LZJ6trEXlj1EVpc9r1EUu9pAkklviboVCrcby2eRJuKIj7_vEO25oxaBh0jmr54VtoN3Tqk3i-OznYTd4IzJUTqI-rnN7QuxV7babQslGmdbu8RA5zTwLTw/s400/domanda+1.jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 294px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
per sistemare la rampa troppo accentuata in uscita dall'abitato che dava accesso alla nuova strada per Maggiora non aveva avuto esecuzione , si industriarono personalmente per presentare uno studio che aveva solo bisogno di essere messo in pratica. E solleticavano l'interesse del comune dichiarandosi pure disposti ad affrontarne le spese in prima persona contro la permuta del terreno che si era reso libero dall'abbandono della vecchia strada, peritato e valutato dal geometra stesso. La contropartita era favorevole al comune poichè il valore dell'opera era di L. 407,41 mentre il valore del terreno era stimato in L.264,20. <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiu7_wculD0ZqQMEJ18sHZ_qJemX2r_7k8kTosslT-pMv_nOscdvR_H5bLma1HDyKBaTIEyWsj6LjNdY2z2_0ztuohG92DOsOQpYj4OlTHTopMoFxyknwS5M9XVwxoib9m2HlbGYJ14aZE/s1600/domanda+2.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5517991833252880338" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiu7_wculD0ZqQMEJ18sHZ_qJemX2r_7k8kTosslT-pMv_nOscdvR_H5bLma1HDyKBaTIEyWsj6LjNdY2z2_0ztuohG92DOsOQpYj4OlTHTopMoFxyknwS5M9XVwxoib9m2HlbGYJ14aZE/s400/domanda+2.jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 304px;" /></a><br />
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Dagli incartamenti non si conosce l'esito delle richieste. (Può darsi che in archivio sotto qualche altra voce si riesca a trovarlo). Sta di fatto, comunque che il tombino illustrato nel disegno è sicuramente stato posato poichè mi è stata data conferma che sotto l'attuale costruzione dei Biondelli esiste il cunicolo che una volta era la valvola di scarico per l'acqua che si raccoglieva nella zona in depressione. Attualmente non ha più nessuna utilità poichè tutti gli scarichi sono fognati, e difatti è stato chiuso in quanto era diventato ricettacolo di topi da fogna.<br />
La strada non ha certamente il dislivello che allora era rappresentato, per cui si può tranquillamente ritenere che l'opera sia stata eseguita come da progetto.<br />
Laddove passava la vecchia strada, più avanti negli anni, si è costruito, per cui...<br />
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Ciò che non potè l'umilissima richiesta di tutti gli abitanti (leggere l'allegato della prima istanza......) forse fu possibile con il luccichio dei denari....<div class="blogger-post-footer">post più vecchi</div>Vernèhttp://www.blogger.com/profile/08545733869445654034noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8609949549795747456.post-81794529734226717792010-07-20T07:59:00.002+02:002011-12-13T14:32:00.298+01:00Sogni come ricordi<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8v50h4iqGuzfT9E2MeCdJmL-2HcqwKZ7m5fN7uhwwehgPJMoSf-ReDj8jKMfSEfHDIe8aBQjeSnv-e3oqqlclzJkzRNvhYSifMy4B37nJmobjSfB-xgVeDLa2hWK2W-W60KgzngcIuPE/s1600/81007.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5491625665488937538" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8v50h4iqGuzfT9E2MeCdJmL-2HcqwKZ7m5fN7uhwwehgPJMoSf-ReDj8jKMfSEfHDIe8aBQjeSnv-e3oqqlclzJkzRNvhYSifMy4B37nJmobjSfB-xgVeDLa2hWK2W-W60KgzngcIuPE/s1600/81007.jpg" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" /></a><br />
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Esistono alcuni sogni che ricorrono più di una volta durante le escursioni notturne della nostra mente. Si ripresentano , mai uguali seppure il tema sia il medesimo. Ed hanno la prorompente capacità di imprimersi tra i nostri ricordi quasi a sugellare una incredibile fusione tra ciò che visualizziamo delle nostre passate esperienze con ciò che la nostra mente riesce a creare, sognando. A volte affiorano addirittura con più frequenza e dettagli rispetto a dei fatti realmente accadutici. E vanno ad occupare, se sono stati una piacevole compagnia nel sonno, uno spazio dentro il quale tendiamo a ritornare volentieri per cercare di rivivere le emozioni che ci hanno regalato e viaggiare con la fantasia oltre quelle immagini per potere ampliare e dare un significato a ciò che abbiamo sognato.<br />
Nei miei ricordi ho un paio di sogni che mi sono rimasti impressi piacevolmente e ne fanno parte ormai addirittura più vivi e brillanti di realtà vissute.<br />
In questo mio post cercherò di raccontare e visualizzarne uno, anche se mi rendo conto che dovrei essere un artista per poter esprimere graficamente con un quadro le immagini oniriche che ho in testa. Purtroppo non lo sono ed ho cercato quindi al computer di darne una visione ricostruendola con foto ed effetti che, però, hanno pochissimi elementi dell'originale che conservo nella mia mente.<br />
Ad accompagnarmi in questa descrizione i Talbot Brothers con "In my dreams", come sonoro, in un video da me costruito e caricato in Youtube, usando immagini elaborate che cercano di illustrare il mio sogno. Terry e Michael Talbot furono i fondatori dei Mason Profitt un gruppo country rock anticipatore delle sonorità che diedero il successo agli Eagles. Pubblicarono poi, in coppia, un gioiellino sonoro e canoro ( The Talbot Brothers) nel quale è inclusa questa song.<br />
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<div align="center">
<object height="305" style="background-image: url("http://i3.ytimg.com/vi/j25i0TZfjQ8/hqdefault.jpg");" width="425"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/j25i0TZfjQ8&hl=it_IT&fs=1">
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Il sogno non aveva una trama. Offriva solamente una visione della valle del Sizzone, dove ho passato la mia infanzia e gioventù, a partire dalla abitazione paterna per abbracciare poi il versante occidentale della collina e la verde distesa di prati verso sud che accompagnano il corso del nostro torrente. La sensazione di pace e simbiosi con ciò che avevo immaginato e che rispecchiava quasi in toto la reale conformazione del luogo, veniva sconvolta con l'apparire di una catena montuosa che sovrastava gli ultimi alberi della sommità della "Cumiona" e si innalzava selvaggia e inaccessibile nella sua sfolgorante bellezza. Affascinato dalla stupenda apparizione, mi beavo nel rimirarla e seppure un pò intimorito dalla imponente e maestosa conformazione rocciosa, con dei picchi ripidissimi ed apparentemente inaccessibili, pregustavo già il piacere di percorrere i boschi conosciuti, oltre la riva del Sciscion, per raggiungerne il punto più elevato e da lì partire per la conquista delle meravigliose vette che si innalzavano dietro di essi.<br />
Il mio sogno è tutto qui... in questa visione di un luogo a me familiare riconvertito dalla mia immaginazione in un posto da favola, quasi a rammentarmi che le cose belle sono intorno a noi. Basta saperle osservare e riconoscere!<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEie4uB_49weS3T5KoOnVE1C-AB4IY89J0ZsWmkXEmpu_mLgf5hfnopAQwUkwQjVuNO6r1tVTFJqUvJdKpxEsO9LghDJ6XXd4oxou-T9cLtauStwesMmsilz89JOjjLNZMeZgApBGblQ_vM/s1600/Panorama+3.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5495668285313580594" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEie4uB_49weS3T5KoOnVE1C-AB4IY89J0ZsWmkXEmpu_mLgf5hfnopAQwUkwQjVuNO6r1tVTFJqUvJdKpxEsO9LghDJ6XXd4oxou-T9cLtauStwesMmsilz89JOjjLNZMeZgApBGblQ_vM/s400/Panorama+3.JPG" style="display: block; height: 122px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <em>Casale Baraggioni, ripreso dal versante orientale di Colombaro, con la sottile striscia di prati che fiancheggiano il Sciscion e che si allargheranno verso sud in direzione Fugnano. I boschi verso ovest sono le prime propaggini dell'altipiano della Cumiona, oltre il quale la mia immaginazione ha prefigurato uno scenario simile.</em>..<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi67OTAglNrQTnwlMuUvS9OHd-Ruuv-cDniKvI7GONpTVXiL4FF1OEAmAzTJgOvUp4LkBBp0x1YdudkdCK5nMRU9Gfwb-NVB4Mq6GhFk5Sk_qDutOUur3CvbmrpwN_UN5-MQcsUj6FFxwI/s1600/sogno+2i.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5495672770989880402" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi67OTAglNrQTnwlMuUvS9OHd-Ruuv-cDniKvI7GONpTVXiL4FF1OEAmAzTJgOvUp4LkBBp0x1YdudkdCK5nMRU9Gfwb-NVB4Mq6GhFk5Sk_qDutOUur3CvbmrpwN_UN5-MQcsUj6FFxwI/s400/sogno+2i.jpg" style="display: block; height: 165px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-hwPP-4YBaMuZZB7pWztaP0RzMXoXaWJ9gkbB0PTphQfJB9SJv7BFvVC4TzCXqVjnFtWlBJrskYTsWXXxI1l4UUn1zP-Qwfbcqfm4OuPgQDrHcoUr1D5YVAHVsmhFSjjJtb69QnAoFVo/s1600/Panorama+2.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5495674472570690530" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-hwPP-4YBaMuZZB7pWztaP0RzMXoXaWJ9gkbB0PTphQfJB9SJv7BFvVC4TzCXqVjnFtWlBJrskYTsWXXxI1l4UUn1zP-Qwfbcqfm4OuPgQDrHcoUr1D5YVAHVsmhFSjjJtb69QnAoFVo/s400/Panorama+2.JPG" style="display: block; height: 122px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOTLrfp5rc3aZI87GCpBmuYHFAsTM3_tTKc65fB-vlrjhUnIDYSjbCiqg4cqOCcWq68dSFyb4Hx9JgEkGSnWnjMmp3FxtD7qr2sQ6e7WhbnO_qhwM0XuuqAeykhmqODKJdgFKD4WZw3ao/s1600/sogno+1i.jpg"><img alt="" border="0" height="480" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5495675758168444562" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOTLrfp5rc3aZI87GCpBmuYHFAsTM3_tTKc65fB-vlrjhUnIDYSjbCiqg4cqOCcWq68dSFyb4Hx9JgEkGSnWnjMmp3FxtD7qr2sQ6e7WhbnO_qhwM0XuuqAeykhmqODKJdgFKD4WZw3ao/s640/sogno+1i.jpg" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="640" /></a><br />
Scenario simile, ma molto lontano dalla bellezza che mi è rimasta impressa nella mente e che non riuscirò mai a rappresentare.<br />
Recentemente ho voluto ripercorrere il sentiero che, iniziando dalle prime rampe della Cumiona, si inoltra a mezza costa nel bosco per raggiungere la zona così detta di "Ravòti", all'estremità sud dell'altipiano che una volta era ricoperto di vigneti: il culmine "reale" della immagine postata più sopra. Sono stato invogliato a riscoprire questo tragitto, che non avevo mai più praticato dalla mia giovinezza, proprio ricordandomi del sogno fatto. Alla ricerca delle vette sublimi... Ma anche alla ricerca del "Casin": un casotto in mezzo alle vigne del declivio. Solitaria ed abbastanza imponente costruzione che una volta spiccava da lontano con il suo caratteristico comignolo. Oggi ormai non si vede più, intrappolato e mascherato dall'avanzata prorompente del bosco, e proprio per questo ne sono andato alla ricerca per scoprire che fine abbia fatto. La salita del "Casin", lo strappetto che mette in comunicazione la valle del Sizzone di Vergano con quella del Sizzone di Maggiora, ha preso il nome proprio da quella costruzione.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcksY3Qun37_YFlo9ED_1xpOibRNmxvZszgTnX52Pr4f4YHbNibTRKqleXLf-QGm1RqdieJhhKIbjsR78nbQ_hO1plfU-4vNskq50aWtZ5dFQbtjl2rz2mk1z343hpg5YastYpXwOcDaE/s1600/DSC00671.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5495706296900361714" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcksY3Qun37_YFlo9ED_1xpOibRNmxvZszgTnX52Pr4f4YHbNibTRKqleXLf-QGm1RqdieJhhKIbjsR78nbQ_hO1plfU-4vNskq50aWtZ5dFQbtjl2rz2mk1z343hpg5YastYpXwOcDaE/s400/DSC00671.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a><br />
Il sentiero che ho imboccato, inizialmente è ancora percorribile facilmente, ma ben presto, per avanzare , occorre affidarsi all'intuito ed all'improvvisazione. Il sottobosco presenta vari ostacoli: dagli alberi caduti ai rovi che spuntano ormai rigogliosi.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh19MqwJVrotVXLCPOcnP0BPgK99wodQFUt73FZRkR9O6H4Abyj17spCzSo1yADAFCnEFtSRBVkaqNTDOGQQuSaebO6W53EiqMZpl1roObEUncHDNfo6JMI42IaKLsfic1N_384GmAIhyY/s1600/DSC00631.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5495867190015854914" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh19MqwJVrotVXLCPOcnP0BPgK99wodQFUt73FZRkR9O6H4Abyj17spCzSo1yADAFCnEFtSRBVkaqNTDOGQQuSaebO6W53EiqMZpl1roObEUncHDNfo6JMI42IaKLsfic1N_384GmAIhyY/s400/DSC00631.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
I passi sono ammortizzati nel loro poggiare a terra da uno strato di fogliame morbido, arricchito dai fiori delle robinie ormai staccatisi dagli alberi.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieVPzh06mhqtSAPNmrhyphenhyphenrhTPwKpb1_AdibADgvI0ThjzoIEkWTWrWNm0rTLrwZGFnWCISB6JdGgap7vxDmLYOLmNxvUQ1r4cQSJMuPrfsHJ8iJ3flNfMMYvJ407vNJatQ9J5kCjYdwCy8/s1600/DSC00630.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5495868645830736786" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieVPzh06mhqtSAPNmrhyphenhyphenrhTPwKpb1_AdibADgvI0ThjzoIEkWTWrWNm0rTLrwZGFnWCISB6JdGgap7vxDmLYOLmNxvUQ1r4cQSJMuPrfsHJ8iJ3flNfMMYvJ407vNJatQ9J5kCjYdwCy8/s400/DSC00630.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Mi accorgo di aver raggiunto quasi il culmine della scarpata quando inizio a vedere i residui dei muretti di terrazzamento che permettevano anche in questo tratto di pendenza di recuperare terreno per la coltura della vite.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdlXdsH-xh8MQ41934HVUcjzr0nI0RqRWkhS812NpN5chL9R5JsjTikLVkDm4LLLnnK7_kFxKzQm0DGHH501v9gGXp7-ynD86YVnR4qJaHBa30Y60tj8PzmD8MTny1MU2WLgz0gpQbzSo/s1600/DSC00634.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5495870184804090546" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdlXdsH-xh8MQ41934HVUcjzr0nI0RqRWkhS812NpN5chL9R5JsjTikLVkDm4LLLnnK7_kFxKzQm0DGHH501v9gGXp7-ynD86YVnR4qJaHBa30Y60tj8PzmD8MTny1MU2WLgz0gpQbzSo/s400/DSC00634.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Supero con qualche difficoltà l'ultimo tratto in pendenza per poi approdare alla spianata iniziale della Cumiona, in zona Ravòti. Troverò nel prosieguo della camminata numerosissimi riferimenti alla vecchia destinazione d'uso di questo territorio, in particolare la presenza dei contenitori in cemento che si usavano per la raccolta delle acque, indispensabile per la preparazione in loco del verderame che serviva per la innaffiatura dei vitigni.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmYPBhQfWbhF8PAK0S3JL-P8KS0T_EZZSI3mAQZs_Up56T8H1w98boiy8uyxeIJrGrcr7V5Gfw369W9dFK4T3P89eU9DRO-6jM8bkF3n4-Ey9ut0-URrH04Fyc266s4_ThZUhHnHdhb6M/s1600/DSC00635.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5495873628819510306" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmYPBhQfWbhF8PAK0S3JL-P8KS0T_EZZSI3mAQZs_Up56T8H1w98boiy8uyxeIJrGrcr7V5Gfw369W9dFK4T3P89eU9DRO-6jM8bkF3n4-Ey9ut0-URrH04Fyc266s4_ThZUhHnHdhb6M/s400/DSC00635.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Ora sono sul pianoro e raggiungo la strada che serviva da collegamento della zona dei vigneti con quella principale che saliva dall'erta della Cumiona. E' tuttora riconoscibilissima, pur se invasa dall'erba alta, ma ancora non conquistata dalla vegetazione che ormai si è impossessata di tutti i vigneti di una volta.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioJkZhRWdOWKyEJuJYvF0mjUUb-4N-OspYWAl80dg9RZc9disQyl2KHWpFYdzwo_Z4xKdr-YBlwddYCqPBjbZl6iN-UZ4zECzwEaMiaA52gS8-rUanIYbbyHW4NV9nPJweAoH0RXHi7Ts/s1600/DSC00636.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5495876045468774866" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioJkZhRWdOWKyEJuJYvF0mjUUb-4N-OspYWAl80dg9RZc9disQyl2KHWpFYdzwo_Z4xKdr-YBlwddYCqPBjbZl6iN-UZ4zECzwEaMiaA52gS8-rUanIYbbyHW4NV9nPJweAoH0RXHi7Ts/s400/DSC00636.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> La percorro verso sud ed ho modo di notare che gli appezzamenti di terreno in cui era diviso il territorio erano veramente parecchi. Piccole e numerose proprietà che permettevano ai paesani di Vergano e Santo Stefano di avere un raccolto vinicolo per il loro fabbisogno annuale. Ciò lo si deduce dalla presenza, per ogni appezzamento, o di una buca dell'acqua o dei caratteristici contenitori di cemento che in pratica dimoravano almeno uno per ogni proprietà <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimCwsXyfD7chiywmb_wmHRl-BN_Cu9JEAuA8rXiLoj-8QBfPDV42AAhCrrUXWV2BLg-GHWQwHapZ3-iNnwlx9e7vWIALjDWk0tsLVPPZ_fdi85N0nRmtNJ1iY3-Mx5VVXBE6HiapOGiy4/s1600/DSC00649.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5495881348347920962" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimCwsXyfD7chiywmb_wmHRl-BN_Cu9JEAuA8rXiLoj-8QBfPDV42AAhCrrUXWV2BLg-GHWQwHapZ3-iNnwlx9e7vWIALjDWk0tsLVPPZ_fdi85N0nRmtNJ1iY3-Mx5VVXBE6HiapOGiy4/s400/DSC00649.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEZxT7LZhoi-nEXtDhf33xUCKv1s2LS4aAB53Pu7_dV9WKN6w-LHK-a9yiQfHgsdDPVp6-TGo0P6ZgYQIvbLtvwO1M9zK28OvYkg5N3tl38bxdz13EseaQ7RIUgHu5QpqWCoiLiXIwp38/s1600/DSC00643.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5495904267272227442" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEZxT7LZhoi-nEXtDhf33xUCKv1s2LS4aAB53Pu7_dV9WKN6w-LHK-a9yiQfHgsdDPVp6-TGo0P6ZgYQIvbLtvwO1M9zK28OvYkg5N3tl38bxdz13EseaQ7RIUgHu5QpqWCoiLiXIwp38/s200/DSC00643.JPG" style="cursor: pointer; float: left; height: 150px; margin: 0px 10px 10px 0px; width: 200px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitHroqrgofu6oecluu3PswIWQbkCtxhyphenhyphenu5FUqBzyXzG-DJwTZsUzBOd4q5vegYBMdipaojafcsobrqrBEp9VWi-dym27gtNSxz5sVtKpEHtsD1v3rPiDfw5_FudNwG5UO47iLP3esHD_8/s1600/DSC00644.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5495903162100284882" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitHroqrgofu6oecluu3PswIWQbkCtxhyphenhyphenu5FUqBzyXzG-DJwTZsUzBOd4q5vegYBMdipaojafcsobrqrBEp9VWi-dym27gtNSxz5sVtKpEHtsD1v3rPiDfw5_FudNwG5UO47iLP3esHD_8/s200/DSC00644.JPG" style="display: block; height: 150px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 200px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghiD5_9Zds2eM_120x2PaIcp9ASEHNMzO6p1Y9RdRvNSjyefgr9KsG_QpN2TEIVcmgNepyv01-m9y7vnU9bTScKSFh2mioAiLHyel3dGKU7ZRsLMlWn9Oe71sepxxj4wf-VF-fQvzFoIk/s1600/DSC00638.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5495905759330625954" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghiD5_9Zds2eM_120x2PaIcp9ASEHNMzO6p1Y9RdRvNSjyefgr9KsG_QpN2TEIVcmgNepyv01-m9y7vnU9bTScKSFh2mioAiLHyel3dGKU7ZRsLMlWn9Oe71sepxxj4wf-VF-fQvzFoIk/s200/DSC00638.JPG" style="cursor: pointer; float: right; height: 150px; margin: 0px 0px 10px 10px; width: 200px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCY8gW4ge0wbr2K9hFiYQt5ZniNA2Jyc8DXkNlkLuarrnObMKG59y1_elb8yir1V3VsLEFUvc58apRWxH5lJoucM6ErxeTtgflnph1ZIn55PTvACc8FixvS-RTxftEDwCb94Y9jbUPlOY/s1600/DSC00640.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5495907004581991490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCY8gW4ge0wbr2K9hFiYQt5ZniNA2Jyc8DXkNlkLuarrnObMKG59y1_elb8yir1V3VsLEFUvc58apRWxH5lJoucM6ErxeTtgflnph1ZIn55PTvACc8FixvS-RTxftEDwCb94Y9jbUPlOY/s200/DSC00640.JPG" style="cursor: pointer; float: left; height: 150px; margin: 0px 10px 10px 0px; width: 200px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHTmvBY2MHjO32zsc1sNUJ0rA3zGHy-tYsMCy78Qe6rtkhwOUFOvKbDfLdrRNwd6EQTQekTv3Q48BX-JpyacTt6i0GLCu3_q8dAYOg8RNFOwqXgDfJlaHoiiprALehgkCKAVuGPzOC-80/s1600/DSC00642.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5495907980910651250" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHTmvBY2MHjO32zsc1sNUJ0rA3zGHy-tYsMCy78Qe6rtkhwOUFOvKbDfLdrRNwd6EQTQekTv3Q48BX-JpyacTt6i0GLCu3_q8dAYOg8RNFOwqXgDfJlaHoiiprALehgkCKAVuGPzOC-80/s200/DSC00642.jpg" style="cursor: pointer; float: left; height: 200px; margin: 0px 10px 10px 0px; width: 150px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicGk7O2PHemSOvfuayTgqENtL6K6DIjuUsUwzbXCDw0EOMmqxMW-jEbNWpQspSUvW2Tj7nASXG-qHqBl2zcHksUNR1Bvd1O4JLlWUcW3cYGaP6ghrmoBFkPioYbzBJz4XgxN-Bg6XtTHQ/s1600/DSC00646.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5495911887062215122" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicGk7O2PHemSOvfuayTgqENtL6K6DIjuUsUwzbXCDw0EOMmqxMW-jEbNWpQspSUvW2Tj7nASXG-qHqBl2zcHksUNR1Bvd1O4JLlWUcW3cYGaP6ghrmoBFkPioYbzBJz4XgxN-Bg6XtTHQ/s200/DSC00646.JPG" style="cursor: pointer; float: left; height: 150px; margin: 0px 10px 10px 0px; width: 200px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEWdorTy4IRXll321rhL2X4ZSymtdRGEXCVqUDJ6hY4MEyNazEVsW4r1dfpLyDGIzAkaKy7WBI4sqd4tJ1p8RcbZgYX1xkZvr5-9Y0xh2Xn8zp193jGR_9ncr9cmbBFsEaaG7Iq7aA2-0/s1600/DSC00647.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5495912774509508866" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEWdorTy4IRXll321rhL2X4ZSymtdRGEXCVqUDJ6hY4MEyNazEVsW4r1dfpLyDGIzAkaKy7WBI4sqd4tJ1p8RcbZgYX1xkZvr5-9Y0xh2Xn8zp193jGR_9ncr9cmbBFsEaaG7Iq7aA2-0/s200/DSC00647.JPG" style="cursor: pointer; float: left; height: 150px; margin: 0px 10px 10px 0px; width: 200px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEil_YKnlW-ULLBHRTyhx_lXcCTygxdiXkBwhB6wXDiVTvYMm3RmMGlJwzNBus2WjUL0CphZfWCLYl424D3RedsnJ-6tWo6eaeb-kqKMM0oC8TuDWAnSlIkxRMVjF1itwTJNV0vCBRawQ3U/s1600/DSC00648.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5495914728662466562" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEil_YKnlW-ULLBHRTyhx_lXcCTygxdiXkBwhB6wXDiVTvYMm3RmMGlJwzNBus2WjUL0CphZfWCLYl424D3RedsnJ-6tWo6eaeb-kqKMM0oC8TuDWAnSlIkxRMVjF1itwTJNV0vCBRawQ3U/s200/DSC00648.JPG" style="cursor: pointer; float: right; height: 150px; margin: 0px 0px 10px 10px; width: 200px;" /></a>Proseguo lungo la ex-strada senza riuscire ad intravedere, dovrebbe essere alla mia sinistra, la costruzione che cerco, per cui decido di arrivarne fino al termine e continuare sul sentiero che, discendendo, finisce sbucando al culmine della salita asfaltata del "casino".<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiQTy_O7veyl1YojmOOcoZq5yNnLyWlP6WaNGb65UGDs_hKHcntQm3xCkQyg8uHShcoxxTdWgeCaV86bFjau6N_AgGioCCwjQWaWfmphklSojVB1JowRACQ9MsO-mYFPPs6cQoHkhXP68/s1600/DSC00651.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5495923001472532354" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiQTy_O7veyl1YojmOOcoZq5yNnLyWlP6WaNGb65UGDs_hKHcntQm3xCkQyg8uHShcoxxTdWgeCaV86bFjau6N_AgGioCCwjQWaWfmphklSojVB1JowRACQ9MsO-mYFPPs6cQoHkhXP68/s400/DSC00651.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJ1PEZ9nWkOxs5q0yIxDx3utFW9oYUI98d89-vqql605PMv0OsJtb2S_igWWTR8-70OhwrprqZLGFoRte_BknM5Z6VpVQLf-hu_Aq3m2h2inq7WviLBN5eOz3cdzIDl-KUurqLvgzfzH0/s1600/DSC00654.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5495922363464196018" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJ1PEZ9nWkOxs5q0yIxDx3utFW9oYUI98d89-vqql605PMv0OsJtb2S_igWWTR8-70OhwrprqZLGFoRte_BknM5Z6VpVQLf-hu_Aq3m2h2inq7WviLBN5eOz3cdzIDl-KUurqLvgzfzH0/s400/DSC00654.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Percorro un breve tratto di strada in discesa, fiancheggiando il bel muretto in sassi di contenimento della ripa. Credo che pian piano si sgretolerà ed alla fine sarà destinato ad essere sostituito con un più anonimo muretto in cemento, poichè non c'è più nessun proprietario interessato a questi terreni. Entro nell'arco che funge da porta di accesso ad un eventuale sentiero che risale il bosco fino agli ex-vigneti.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVOuVqUMj8jLtUmq8tPQqceifsnOju328OPz0SlgBuSDOlESi9ioy9-ryx5sLYSexNCwMAYKA_94nYHlqZE4PjXbxeGsFdK0D7eO6cWQnQBHbZR0yWyn6o6AQNYySuc9oGnJjKlDSqtPA/s1600/DSC00672.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5495926810874344626" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVOuVqUMj8jLtUmq8tPQqceifsnOju328OPz0SlgBuSDOlESi9ioy9-ryx5sLYSexNCwMAYKA_94nYHlqZE4PjXbxeGsFdK0D7eO6cWQnQBHbZR0yWyn6o6AQNYySuc9oGnJjKlDSqtPA/s400/DSC00672.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Sembrerebbe che non ci sia più nessuna traccia percorribile poichè il terriccio ed i sassi, che sono stati trascinati dalle acque piovane fino al muretto, ne ostruiscono quasi completamente l'accesso. Però io mi ostino a superare l'accumulo di detriti, scosceso, per poi ritrovarmi su un tratto più agevole che è comunque ben visibile ed ha tutta l'aria di essere il sentiero che porta verso il "Casino".<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9xmzzoS2huqyfBZXzCi4-F_So2aDHzMGLEnuZ6G3HGlzfVdGn5FQn52EUmMNsn_DtFnHY1MgoQpiOE11UQ1zDhSWlAudhWv_XfTJmEQhHYClETe5yaEet4wG7rkBKMVsqGbOpWV7K-fs/s1600/DSC00673.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5495930616931675714" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9xmzzoS2huqyfBZXzCi4-F_So2aDHzMGLEnuZ6G3HGlzfVdGn5FQn52EUmMNsn_DtFnHY1MgoQpiOE11UQ1zDhSWlAudhWv_XfTJmEQhHYClETe5yaEet4wG7rkBKMVsqGbOpWV7K-fs/s400/DSC00673.jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a><br />
Si capisce l'importanza che avevano in passato queste proprietà, osservando la recinzione di muretti in sassi che ne delimitavano i confini. Muretti che resisteranno ancora per pochi anni all'usura ed all'incuria del tempo.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgo-k2pM1FXsD-jfMyZ0pwp9-DjNy7yBBOgdnyUkxVpZOaZ4Exj9jyT9uzeK34vxwmA3HFsCh0bO5kBuRd0GVdMVdaLgxFB987cwiO44U5NXJZUgc8US81hyz2CiS904nX0KYc36bmJmBM/s1600/DSC00677.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5495932533018924226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgo-k2pM1FXsD-jfMyZ0pwp9-DjNy7yBBOgdnyUkxVpZOaZ4Exj9jyT9uzeK34vxwmA3HFsCh0bO5kBuRd0GVdMVdaLgxFB987cwiO44U5NXJZUgc8US81hyz2CiS904nX0KYc36bmJmBM/s400/DSC00677.jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a><br />
In questa zona, mi dicono, che esistesse la vigna " 'dla giesa ", ossia un vigneto che, probabilmente coltivato dal "Daniele", produceva il vino che occorreva al parroco di Vergano per la celebrazione delle Sante Messe. Lo scrivo col beneficio di inventario poichè non ho fatto i debiti riscontri sull'attendibilità di ciò. In effetti di vigna " 'dla giesa " ne esistono altre, una delle quali sull'altura dietro il nuovo Camposanto, che sarà oggetto di un prossimo post del mio blog che, grazie ai ricordi di Silvio, mi impegnerà a riscoprire i toponimi e le zone dei vigneti di Vergano.<br />
Risalgo ancora per poco, fino a che mi si para dinnanzi una "visione" quasi fiabesca che riesco a malapena a distinguere da lontano. Mi incute anche un pò di timore, con la sua aria cupa e misteriosa. Mi aspetto addirittura che, quasi fosse un mostro, si diriga verso di me , minaccioso, per ricacciarmi dal suo territorio. Stento a darne subito la giusta interpretazione, talmente mi ha colto di sorpresa la sua magica apparizione. Ma alla fine lo riconosco... E' il mitico, per me, "Casino" avvolto dalle edere e mascherato dagli alberi che gli si intrecciano intorno. Mi soffermo per un attimo a rimirarlo da lontano ed a goderne per il suo ritrovamento.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQQ7ATn3wDtnc4AIBe0oenTEvDT1BNX8KDpl6D7Wweafq4gENgnnMF_pilTQaMiavXKrUy34cXQvMZu_vMXMkqI1AKz4WGILjAam0AQd86OMK3Ga-WpHslKIB-6L4wlkhfhCzjE45smp0/s1600/DSC00680.JPG"><img alt="" border="0" height="480" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5495936920668779074" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQQ7ATn3wDtnc4AIBe0oenTEvDT1BNX8KDpl6D7Wweafq4gENgnnMF_pilTQaMiavXKrUy34cXQvMZu_vMXMkqI1AKz4WGILjAam0AQd86OMK3Ga-WpHslKIB-6L4wlkhfhCzjE45smp0/s640/DSC00680.JPG" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="640" /></a><br />
Nell'avvicinarmi osservo, tra la sterpaglia, l'immancabile contenitore raccoglitore dell'acqua ormai quasi completamente sommerso dal verde.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPNvkmqUovbslN1ZDhWxUObfx8zeMa0vPOkMAB_oFu5Yv1gOVHM1bA58o5N8F7EbcO1eVrxgCl2UdhUWHRUeRq-0I8mYCE4oK_Celx0oIdWocJDA09-qWgxzW_MneLj4ezrJnU3VgScfk/s1600/DSC00681.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496074514597183362" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPNvkmqUovbslN1ZDhWxUObfx8zeMa0vPOkMAB_oFu5Yv1gOVHM1bA58o5N8F7EbcO1eVrxgCl2UdhUWHRUeRq-0I8mYCE4oK_Celx0oIdWocJDA09-qWgxzW_MneLj4ezrJnU3VgScfk/s400/DSC00681.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Quando sono a ridosso della costruzione non posso che constatare l'impietosa opera del tempo che ne sta demolendo la struttura. Non l'avevo mai visto da così vicino, infatti non mi ero mai spinto fino a qui in passato. Lo avevo sempre solamente rimirato da lontano. La sua sagoma era familiare a chi volgeva lo sguardo verso ovest, dalla salita del Colombaro, all'altra parte della valle. Non mi aspettavo di trovarmi di fronte una costruzione così grande. Altro che "Casino" ! Una casa a due piani con addirittura il seminterrato! Una scalinata, ormai in disgregazione, dava l'accesso al primo piano, mentre allo scantinato vi si accedeva direttamente.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghL-6s0KVbLayqsc4STU-maKB6OKbIg66MfVEyO3YJV436GlJvVGAikhqBN22ohEm9ZgNljC_6SEFGeVRyoUcAeHKi9CzP40LnDsegjGumpZPktOIt98MwhQPxmfWKOMx_Da2qARhpg4w/s1600/DSC00684.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496080452242798354" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghL-6s0KVbLayqsc4STU-maKB6OKbIg66MfVEyO3YJV436GlJvVGAikhqBN22ohEm9ZgNljC_6SEFGeVRyoUcAeHKi9CzP40LnDsegjGumpZPktOIt98MwhQPxmfWKOMx_Da2qARhpg4w/s400/DSC00684.jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPsXRB9FkuF4WLllM3hp4KzHiYk0FSb8_q3JAwrDgYDLQdAP0pbYcKJzLgGcvnG_GkLbtG48lu6m7ywOnhS-HsvMKBzueOCpN7tI-DU9qPErH06DfQNyXh69dAOaCCm3M7bsiYzXiY2ug/s1600/DSC00686.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496079638000062898" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPsXRB9FkuF4WLllM3hp4KzHiYk0FSb8_q3JAwrDgYDLQdAP0pbYcKJzLgGcvnG_GkLbtG48lu6m7ywOnhS-HsvMKBzueOCpN7tI-DU9qPErH06DfQNyXh69dAOaCCm3M7bsiYzXiY2ug/s400/DSC00686.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZwSFHnLtAoRVVmKjPtnAHpd3ZWTX3kYSY1Afedgkz8WzmA6FnyvhYFqmkv27cVsuaf8tmlDfvdRYhAUCEM7WHgJk0qkhVanaGDjX-PW1gYztWyBtHPkaSADaInMfN0CbFVEKEtldrOHI/s1600/DSC00682.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496078963430519826" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZwSFHnLtAoRVVmKjPtnAHpd3ZWTX3kYSY1Afedgkz8WzmA6FnyvhYFqmkv27cVsuaf8tmlDfvdRYhAUCEM7WHgJk0qkhVanaGDjX-PW1gYztWyBtHPkaSADaInMfN0CbFVEKEtldrOHI/s400/DSC00682.jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a><br />
Addirittura le facciate sud ed ovest del secondo piano erano fornite di un ballatoio esterno con la ringhiera in ferro battuto, tuttora osservabili in quanto hanno resistito, finora, alla disgregazione del caseggiato.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicMIaPLq9zDzlvao_au8X2g-D2kd2q8_r9LGVxeFj6XjnQoS3l8bP-9RcsBkWOJjBrG9gD_gyIS-XjDjEPlNZt5sd_dXBwVO7AquYEOYdXXga6ldcWcW_KGDF8n2C85dq6kojBUvsgh3w/s1600/DSC00689.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496084987609751042" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicMIaPLq9zDzlvao_au8X2g-D2kd2q8_r9LGVxeFj6XjnQoS3l8bP-9RcsBkWOJjBrG9gD_gyIS-XjDjEPlNZt5sd_dXBwVO7AquYEOYdXXga6ldcWcW_KGDF8n2C85dq6kojBUvsgh3w/s400/DSC00689.jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkfNk8cJxO4pDW6aq3PuZpnkX1bvg1rv90xwR8dJGbiLvTJ9Ek4C1oenS2qLdQi-mFvboyWwhecfgf5kMAkUKcmLpUSqvQkE9YcnYtKpyZBD7zoio8vCmM2R-L0zuoKzK8_aN4yGpsMnc/s1600/DSC00688.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496084411893865986" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkfNk8cJxO4pDW6aq3PuZpnkX1bvg1rv90xwR8dJGbiLvTJ9Ek4C1oenS2qLdQi-mFvboyWwhecfgf5kMAkUKcmLpUSqvQkE9YcnYtKpyZBD7zoio8vCmM2R-L0zuoKzK8_aN4yGpsMnc/s400/DSC00688.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Il tetto è quasi completamente crollato. Internamente hanno messo radici le piante che si innalzano verso il cielo fornendo così con le loro fronde una copertura naturale. Dalle foto si può osservare come i due piani superiori avessero addirittura le pareti intonacate. Altra caratteristica costruttiva è l'utilizzo sia di mattoni che di pietre per la composizione della muratura. Si notano infine i grossi fori di appoggio per le travi che sostenevano le volte dello scantinato.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOrDx5Fuyl1gCUHXuKMHV3ur0FTyNy2KA5wXmZK1VgkZTI4XHvsPgVo3b8dC7RUuftoY71TqiNkH54RrPz8ow1gWRZQDD3-yZWqVhRh7PnxGhIpfW6HdUZn1nZ5YFxOc1AZxE58Z2pFn0/s1600/interno+casino.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496090357329925586" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOrDx5Fuyl1gCUHXuKMHV3ur0FTyNy2KA5wXmZK1VgkZTI4XHvsPgVo3b8dC7RUuftoY71TqiNkH54RrPz8ow1gWRZQDD3-yZWqVhRh7PnxGhIpfW6HdUZn1nZ5YFxOc1AZxE58Z2pFn0/s400/interno+casino.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 190px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjP56SGlDISj_rQwv3Kj-ck7B3o4sKfgPwR2OALbKLDopSFul_3vdYZ_zMFGwhT7zOiIl60dz9m1FrYqrppZpAV5uSGQ32dCShLQ9gBBPwarKRXxE7U2jXfVs3WBGN0Ha85LyYYCqoXZq0/s1600/interno+casino+1.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496089970540770482" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjP56SGlDISj_rQwv3Kj-ck7B3o4sKfgPwR2OALbKLDopSFul_3vdYZ_zMFGwhT7zOiIl60dz9m1FrYqrppZpAV5uSGQ32dCShLQ9gBBPwarKRXxE7U2jXfVs3WBGN0Ha85LyYYCqoXZq0/s400/interno+casino+1.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 234px;" /></a><br />
Dal lato sud, esternamente, una scalinata con muretti laterali in mattoni permette l'accesso al livello superiore del terrazzamento dove aveva inizio il vero e proprio vigneto.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiSpkvDGA_qLhlVPTjQSP9nlbOEqEHbMpLGSmPv1zTHoDMCMgaK1Xpt9sjckS8jRyfpcp64NAaowZlfddYZYt13GnZiCLU97SOpzxxCIqIeeGZAOGmxQQHej48Sa6LMbiWK5PmRyuJgjY/s1600/DSC00690.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496091945824395890" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiSpkvDGA_qLhlVPTjQSP9nlbOEqEHbMpLGSmPv1zTHoDMCMgaK1Xpt9sjckS8jRyfpcp64NAaowZlfddYZYt13GnZiCLU97SOpzxxCIqIeeGZAOGmxQQHej48Sa6LMbiWK5PmRyuJgjY/s400/DSC00690.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBs1PEF5M1Fv2YYKk9c3BAm6T6CA2wUo5jOeL6PpFiXieXxwKzff0DfWkar62D_71UgJJPKe1kAXpUXQc_w0fag9mIpRqj-MxUoImli-VZBcsghK3o4FVRvWOdVnMohd1BHA3-Hvn_ceo/s1600/DSC00701.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496092734111272226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBs1PEF5M1Fv2YYKk9c3BAm6T6CA2wUo5jOeL6PpFiXieXxwKzff0DfWkar62D_71UgJJPKe1kAXpUXQc_w0fag9mIpRqj-MxUoImli-VZBcsghK3o4FVRvWOdVnMohd1BHA3-Hvn_ceo/s400/DSC00701.jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a><br />
Il terreno ove era coltivata la vite ha ormai una pendenza minima. Sì è raggiunto infatti il pianoro della Cumiona. Osservando il "Casino" dal lato ovest si può vedere anche il famoso comignolo che si faceva notare da lontano ed era quasi il segno distintivo della costruzione:è rimasto miracolosamente ancora intatto.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiC2O7b8GcNEwJT0bvsNShKF37oSB5BOQbBOOLDQrGir3BJ9btALZRqOhocyDFOXaeLTNvJH9dm0aeu3QdwuMidnsZUyA-jPGj0bJ30S-iKYfwIWU8Yt49k-eTWogr4bKw3wZB5zQSO0E4/s1600/DSC00700.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496096011249852546" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiC2O7b8GcNEwJT0bvsNShKF37oSB5BOQbBOOLDQrGir3BJ9btALZRqOhocyDFOXaeLTNvJH9dm0aeu3QdwuMidnsZUyA-jPGj0bJ30S-iKYfwIWU8Yt49k-eTWogr4bKw3wZB5zQSO0E4/s400/DSC00700.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Mentre mi allontano, mi viene ancora voglia di girarmi indietro ad osservare il "Casino" che pian piano svanisce e si mimetizza col fogliame e ritorna ad imboscarsi nel vero senso del termine.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRccJPJBUGPT5MuP8sCDYDeTNzSCqugvL_KyJsxa72QVDBD62UgLBt_GqLb_KMoTsPmnDVjvWA-b9JDLouSMBuDOVtB5aHuu672crATmtaI3J549JgRjgZHUBuOBYAa3X4r0811WS3kiE/s1600/DSC00702.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5496097425892567954" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRccJPJBUGPT5MuP8sCDYDeTNzSCqugvL_KyJsxa72QVDBD62UgLBt_GqLb_KMoTsPmnDVjvWA-b9JDLouSMBuDOVtB5aHuu672crATmtaI3J549JgRjgZHUBuOBYAa3X4r0811WS3kiE/s400/DSC00702.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Ritorno verso casa felice di aver voluto assecondare il mio sogno di gioventù, andando alla ricerca ed alla conquista delle vette immaginarie oltre i boschi della Cumiona ed avere così scoperto e visto per la prima volta la mitica costruzione del "Casino" del Pidrick dal Frè.<br />
I suoi figli, Angelo e Franco, figure incredibilmente caratteristiche e note per la loro rudezza che sconfinava quasi con la scontrosità (anche se chi ben conosceva Angelo poteva confermare quanta sensibilità d'animo albergasse sotto la sua scorza di duro) proseguirono l'attività agricola con tanta passione e impegno fino alla loro morte. Dopo di loro, soprannominati Tùdosk, scapoli impenitenti, nessuno ha raccolto il testimone della loro attivita. Così anche il "Casino" è scomparso assieme alla loro dipartita.<br />
<br />
Sarei oltremodo felice se qualche compaesano fosse in possesso di eventuali vecchie fotografie che ritraggono, anche solo di sfondo, la costruzione che ho ricordato. Ancora di più se potessero farmele avere in modo da allegarle a questo post.<div class="blogger-post-footer">post più vecchi</div>Vernèhttp://www.blogger.com/profile/08545733869445654034noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8609949549795747456.post-26571778852753617002010-05-28T08:50:00.002+02:002011-12-13T14:32:37.539+01:00I miei primi cento nastri 7<div align="center">
<strong>PENGUIN dei Fleetwood Mac </strong></div>
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<br /></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRKG5fTtWwoR45Ogp55uQHfd8-oXtaGZUOA4FAIb6Su8zXX3wTlpeUCggAh9rSlYeNqtEsdTxukbdiQJggM5RMKcFE-Jy_u1W071ialNBBrLzuYtcNgFZkc3YKZ3n-YJozAd76NURpa2E/s1600/DSCN0443.jpg"><img alt="" border="0" height="640" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5470816733985912402" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRKG5fTtWwoR45Ogp55uQHfd8-oXtaGZUOA4FAIb6Su8zXX3wTlpeUCggAh9rSlYeNqtEsdTxukbdiQJggM5RMKcFE-Jy_u1W071ialNBBrLzuYtcNgFZkc3YKZ3n-YJozAd76NURpa2E/s640/DSCN0443.jpg" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="413" /></a><br />
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='425' height='340' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dyKsuoQUoog_ofDiOSU2PA_iFLNW-dxGJZ0DLptVcBEFb2IMY9gdTywFyweRicM8aiJLes72vm34RGGmD32nQ' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe><br />
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<em><span style="color: #000099;">Gestazione difficile per la pubblicazione di questo post... Non avendo a disposizione in youtube di un video del periodo in cui i Fleetwood Mac pubblicarono Penguin ( primavera 1973), ho deciso di crearne uno utilizzando il programma di Pinnacle. Ho abbinato immagini recuperate dalla rete e due canzoni in mp3 per permettere ai miei lettori di ascoltare il tipo di musica che il gruppo proponeva al tempo. Il video ottenuto l'ho caricato in youtube in HD Alta definizione. Dopo alcune ore di elaborazione il risultato è stato che riuscivo a vedere le immagini in una buona qualità, ma non potevo disporre dell'audio "grazie" al veto della WMA che mi inibiva l'utilizzo delle canzoni sotto licenza. Ho tentato di rifare il procedimento, ma niente si è modificato. Così ho deciso di caricare, con il sistema messo a disposizione da Blogger, dal mio computer, il video che avevo provveduto a trasformare e salvare con Real Player. Il risultato della conversione, purtroppo, ha dato un esito non proprio soddisfacente riguardo la qualità video, ma in compenso mi ha permesso di postarlo nel mio blog con l'audio. Ho così deciso di mantenere i due filmati. Facendoli partire contemporaneamente, si può ascoltare con il primo la traccia audio e vedere comunque il video in bassa risoluzione, mentre col secondo, da youtube, permette di assaporare la diversa qualità delle immagini (e ce ne si rende conto subito...anche se le fotografie sono scadenti in origine) ma l'audio è interdetto.</span></em><br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6OeJ46l40Us8p3FUdsCkdm3ublHQoYZKp3SJ9HR3wJBgmdB1vT-2csegmqXo-OYXynN9lHsq9d2yrnIeEHCLm6pjXBnU_qIpgYWnDw0H01fAah7J8QeBTLqWRH8x2-6uTBqqm3JfUGvU/s1600/DSC00274.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5470821817696992418" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6OeJ46l40Us8p3FUdsCkdm3ublHQoYZKp3SJ9HR3wJBgmdB1vT-2csegmqXo-OYXynN9lHsq9d2yrnIeEHCLm6pjXBnU_qIpgYWnDw0H01fAah7J8QeBTLqWRH8x2-6uTBqqm3JfUGvU/s400/DSC00274.jpg" style="display: block; height: 256px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Questo nastro l'ho acquistato dal mio ex-collega Ferretti, che ho già ricordato come avesse lavorato presso lo studio di registrazione della piccola casa editrice Ducale di Brebbia (VA), assieme ad altri sette titoli, nel lontano 1974 quando ero agli inizi della raccolta della mia nastroteca. Dichiaro qui la mia completa ignoranza di allora riguardo a chi fossero i Fleetwood Mac. Ero ancora legato agli ascolti "leggeri" radiofonici ed il mio solo strumento di aggiornamento musicale all'epoca si fondava e fidava della lettura di "Sorrisi e Canzoni TV"...per cui la mia non conoscenza di tutto il mondo musicale extra Sanremo era concepibile...<br />
Credo che questa cassetta, dopo un paio di passaggi nel mio mangianastri, sia stata accantonata ben presto. Non ero ancora preparato al tipo di musica che vi si poteva ascoltare. E dire che non è poi di così difficile assimilazione! I suoni che ne provenivano, comunque, mi risultavano estranei, strani e sconosciuti, allora. Non ne fui invogliato al riascolto. D'altronde in quel periodo sfruttavo ogni occasione per godermi Baglioni, Jesus Christ Superstar e Tubular bells, ossia i miei primi nastri acquistati. Così Penguin non ebbe il giusto spazio per poter essere ascoltato ed apprezzato. Miseramente la cassetta venne messa anzitempo a riposo e non venne neanche proposta agli amici per il suo ascolto. Se non era piaciuta a me....E' rimasta quasi vergine, non sfruttata. Neanche più riascoltata poichè, con gli anni, la nuova tecnologia del CD mi aveva imposto l'archiviazione di tutte le cassette. Di conseguenza non ho neanche ricordi di vita a lei legati.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6M-TDvxZOcZjth4oTF-Kva3G5oC5NBjXGzhwO4T7aR8lk0MidMl_LQl3mmxE4YTfFvc9qY29_ExiiOVz8hHl84lTLsdZMnwP1ffgBTL1Vy2RC7GsN4ru3HNanNcebYOf-MdkyKMVZQhk/s1600/Fleetwood_Mac_-_Penguin_-_CD.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5472240993702955666" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6M-TDvxZOcZjth4oTF-Kva3G5oC5NBjXGzhwO4T7aR8lk0MidMl_LQl3mmxE4YTfFvc9qY29_ExiiOVz8hHl84lTLsdZMnwP1ffgBTL1Vy2RC7GsN4ru3HNanNcebYOf-MdkyKMVZQhk/s400/Fleetwood_Mac_-_Penguin_-_CD.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
L'ho riesumata per questa occasione, per scattarle delle foto da insere nel blog.<br />
E debbo dire che che sto apprezzando alcune composizioni, specialmente quelle cantate da Christine McVie, e sono stato favorevolmente impressionato dallo strumentale, che ho anche riportato nel video, Caught in the rain di Bob Weston.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjmNbe39PnPfG7sSEq8bAmcVLYyc5N68pqwngX0IgjXklY7NgTDKKUZQ4tTDoO5_T63j-Lok0WXaFdyH4P48nSb9RZNf_z2tH3NouTLraKDy8_m9qVsOSS7dUbORbyi5RnTMvATLCLpR0/s1600/84888674.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5476246799141307858" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjmNbe39PnPfG7sSEq8bAmcVLYyc5N68pqwngX0IgjXklY7NgTDKKUZQ4tTDoO5_T63j-Lok0WXaFdyH4P48nSb9RZNf_z2tH3NouTLraKDy8_m9qVsOSS7dUbORbyi5RnTMvATLCLpR0/s400/84888674.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 259px;" /></a><br />
Mi riporta alla mente l'atmosfera che si respira in Pat Garret e Billy the Kid di Bob Dylan, con quei tocchi di chitarra ed il coro in sottofondo. Ideale per un commento sonoro a pellicole documentaristiche.<br />
<br />
A quel tempo la critica musicale lo considerò un cattivo lavoro. Non gli perdonò l'abbandono delle primigenie radici che con Peter Green, uno dei fondatori assieme a Mike Fleetwood e John McVie, avevano dato vita e vigore al movimento del British blues. Le vicissitudini, anche e soprattutto personali, del gruppo in quel periodo diedero vita a diversi cambi di formazione che, naturalmente, comportavano mutamenti degli indirizzi musicali. Non starò qui a raccontare la storia del gruppo perchè mi porterebbe lontano e non è nello spirito dei miei post. Voglio invece rammentare qualche altro ricordo personale riguardo alla scoperta dei Fleetwood Mac, successiva a questo mio primo incontro col gruppo.<br />
Dopo aver arricchito la mia collezione con più di 400 cassette, stavo iniziando a documentarmi per un eventuale acquisto di un giradischi e passare quindi alla collezione di vinili. Per fare ciò, mensilmente, acquistavo due riviste specializzate che allora erano come il vangelo per ogni audiofilo che si ritenesse tale. Suono e la sua consorella Stereoplay.<br />
Già mi aiutavo, per approfondire la mia cultura musicale con Ciao 2001 e Nuovo Sound, ma le due riviste sopra citate, oltre a formarmi nel campo dell'hi fi, furono una formidabile fonte di notizie "diverse" per l'ampliamento delle mie conoscenze. Specialmente Suono con le pagine di Music Box che, detto per inciso, erano curate dal gruppo di futuri fondatori de Il Mucchio Selvaggio, offriva alcuni begli articoli riguardanti specialmente la scena americana. Fu da quelle pagine che conobbi la storia dei Byrds e ne fui infatuato(Galeotto fu Raffaele Galli...), Fu da una foto a tutta pagina di Stevie Nicks che mi invaghii di quella stupenda "gitana" suscitandomi il desiderio di ascoltarla. Quando potei finalmente udirne l'incredibile voce col gruppo dei Fleetwood Mac nella nuova formazione "americana", ne diventai entusiasticamente un suo fan.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2mZCQiukN4_P5EadKigFnaa7ai0rYyBDHBmAuiyxlnnJFH9FMzKt2TaF8yRlb39yJWLhFOeeQYdEaxD_ZnoDz0MLyZYah8c2DD_mcIQH21LTlc9tn39x-iMrhpuLAPdjOwl8qXmmaJMw/s1600/IMG_0001.jpg"><img alt="" border="0" height="640" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5476280445557581778" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2mZCQiukN4_P5EadKigFnaa7ai0rYyBDHBmAuiyxlnnJFH9FMzKt2TaF8yRlb39yJWLhFOeeQYdEaxD_ZnoDz0MLyZYah8c2DD_mcIQH21LTlc9tn39x-iMrhpuLAPdjOwl8qXmmaJMw/s640/IMG_0001.jpg" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="502" /></a><br />
I dischi che mi fecero avvicinare ai nuovi Fleetwood Mac furono Rumours e Tusk, mentre Belladonna fu il primo disco solista di Stevie Nicks sul quale era inciso uno stupendo duetto con Don Henley, "Leather and lace", che è stata per parecchio tempo, ma lo è ancora..., una delle mie canzoni preferite in assoluto. In quel periodo ebbi Eagles e Fleetwood Mac in cima alla lista dei gruppi che amavo di più all'ascolto.<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5gXA8wqCAKCd372z88AEO6uTjOeYkWByiPnxTzKlU5L2HDHE2ETl_y8eSnivMwnvnyb0Izj9q7iqNwyBr1O9-lBbUugwWS9MWF-md1tcIFmaC45EqgBOzdaD0nkAioVosaLYhD8y8gR0/s1600/return+to+the+penguin.gif"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5476287800322203890" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5gXA8wqCAKCd372z88AEO6uTjOeYkWByiPnxTzKlU5L2HDHE2ETl_y8eSnivMwnvnyb0Izj9q7iqNwyBr1O9-lBbUugwWS9MWF-md1tcIFmaC45EqgBOzdaD0nkAioVosaLYhD8y8gR0/s400/return+to+the+penguin.gif" style="display: block; height: 231px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 230px;" /></a><br />
Ritornando a Penguin, posso dire che metterlo nel lettore cd, al giorno d'oggi, è diventata quasi un'abitudine. Avendolo riscoperto, mi soffermo su quelle composizioni che mi aggradano maggiormente. Così ascoltando la voce di Christine McVie in Remember me, Dissatisfied e Did you ever love me (sue composizioni) la trovo affascinante e non più monocorde come forse mi era sembrata al primo ascolto di tanti anni fa. Ed il "country" di The derelict mi fa capire come già allora fossero molto vicini a certe atmosfere americane che faranno proprie con la futura formazione che ottenne il clamoroso successo alla fine degli anni settanta. Ed anche lo strumentale già ricordato di Caught in the rain sta entrando prepotentemente tra i brani che mi frullano in testa ad ogni piè sospinto.<br />
Per concludere posto una foto dei componenti che fecero parte del gruppo in quel periodo 1973-1974.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6r4KBmCtmrgqdh_2H8PQUOgkhaAxwvpucagym9XTqHQIDfz-XbfvbhiZXNe5YfsSLwF2HUruqb0XYspH4SvvIwxQO2HwkMwti-vbqLavCu8Q0zTtzjX8YEiD1A5O3fZFfpIYilD8CK0I/s1600/85510703.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5476293601932276242" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6r4KBmCtmrgqdh_2H8PQUOgkhaAxwvpucagym9XTqHQIDfz-XbfvbhiZXNe5YfsSLwF2HUruqb0XYspH4SvvIwxQO2HwkMwti-vbqLavCu8Q0zTtzjX8YEiD1A5O3fZFfpIYilD8CK0I/s400/85510703.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 316px;" /></a><br />
Sono, dall'alto in basso e da sinistra a destra .<br />
Mick Fleetwood (da sempre facente parte del gruppo), Dave Walker<br />
più sotto Bob Weston e Bob Welch<br />
e seduti i coniugi Christine e John McVie.<br />
C'è anche un cane... , ma sarebbe offensivo dire che fa parte della band...<div class="blogger-post-footer">post più vecchi</div>Vernèhttp://www.blogger.com/profile/08545733869445654034noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8609949549795747456.post-3743616696583285822010-05-10T13:16:00.059+02:002011-12-13T14:32:58.318+01:00OLIMPIADI VERGANESI 1960<div align="center">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJ4QqPsO3x2_sNaGnrW_LcwciUx3VTFhNqZuknyj6x_mxF8YUY3zS5eLx4WRD-rF_yquH0TxdA7oovwuTvBdj3Nyu1sSvN4vPbZpZvoM3pVEfvV13hgaEWm9gniFE_nkSpbcMAn6ix4-c/s1600/Olympic-inspired-artwork-15.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5469599783613085442" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJ4QqPsO3x2_sNaGnrW_LcwciUx3VTFhNqZuknyj6x_mxF8YUY3zS5eLx4WRD-rF_yquH0TxdA7oovwuTvBdj3Nyu1sSvN4vPbZpZvoM3pVEfvV13hgaEWm9gniFE_nkSpbcMAn6ix4-c/s400/Olympic-inspired-artwork-15.jpg" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<object height="300" width="400"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/04854XqcfCY&hl=it_IT&fs=1&">
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<br /><em>Non poteva essere che questa canzone, ormai diventata sinonimo di vittoria nell'ambito sportivo, ad accompagnare questo post di ricordi adolescenziali. I Queen nel loro primo ed antisegnano dei video musicali. Una rarità per i tempi in cui fu pubblicato. Difficilissimo poter rintracciare un video musicale allora!<br />Noi siamo i campioni, urla Freddie, e noi pure ci ritenevamo tali, per lo meno con la fantasia...</em> </div>
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Correva l'estate dell'anno 1960. Le vacanze scolastiche allora erano una pacchia...Lunghi mesi a godere della libertà più assoluta. Pronti a scorazzare in lungo ed in largo per la valle del "Sciscion" a giocare al nostro Far West, oppure immergersi nelle sue lanche (la preferita era la "ssciusa") a sguazzare felici per interi pomeriggi, od ancora avventurarsi in bicicletta (scassatissime e col telaio da donna)alla ricerca di nuovi scenari e nuove strade mai percorse. Ma quell'anno eravamo in attesa di un avvenimento sportivo eccezionale. La radio (cosa dite?... la televisione?... non era ancora di casa!...)ed i giornali riportavano in un crescendo spasmodico di anticipazioni, la notizia per eccellenza: Le Olimpiadi moderne si sarebbero svolte a Roma. E per noi, orfani di immagini, iniziarono a moltiplicarsi le fantasie che si rincorrevano nelle nostri giovani menti immacolate. Solo qualche rara fotografia da Tuttosport (era comunque un quotidiano quasi esclusivamente da leggere e le foto risultavano rarissime.)e quelle molto più significative e abbondanti che apparivano sul settimanale "Lo sport illustrato" che a volte, con qualche sacrificio monetario, riuscivo a procurarmi, ci confortavano e aiutavano a creare il nostro immaginario. <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEge6U2gpaQGVoxsRv-U4CPWqoNFARwiLRY5te2QtW8Q2gWxln4_mzxe9B4Vckd84ldBUwE-7iOZURMZoI_ZeG0tWW4eUP_cHTgEwdlsxhXbLcmab4nctVflDr1Xo4RhN0QirAF5VU7hkP4/s1600/roma_banner.jpg"></a></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEge6U2gpaQGVoxsRv-U4CPWqoNFARwiLRY5te2QtW8Q2gWxln4_mzxe9B4Vckd84ldBUwE-7iOZURMZoI_ZeG0tWW4eUP_cHTgEwdlsxhXbLcmab4nctVflDr1Xo4RhN0QirAF5VU7hkP4/s1600/roma_banner.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5469606334467321362" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEge6U2gpaQGVoxsRv-U4CPWqoNFARwiLRY5te2QtW8Q2gWxln4_mzxe9B4Vckd84ldBUwE-7iOZURMZoI_ZeG0tWW4eUP_cHTgEwdlsxhXbLcmab4nctVflDr1Xo4RhN0QirAF5VU7hkP4/s400/roma_banner.jpg" style="display: block; height: 372px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 263px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjaP4Ic6HcVLf5C2CyCqupCf-7oTWDc2ukr_9zQkpQkhUuGeSTvWa1v2lOStjCD4wrU0pRZS7cSY0uWRrfrffbf_tjLe5awiptpZk6BGH5kBbBXYtuyj-BXsbRY6Kg1poscK4gjRdmH6w/s1600/logo_roma_1960.png"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5469606241043318946" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjaP4Ic6HcVLf5C2CyCqupCf-7oTWDc2ukr_9zQkpQkhUuGeSTvWa1v2lOStjCD4wrU0pRZS7cSY0uWRrfrffbf_tjLe5awiptpZk6BGH5kBbBXYtuyj-BXsbRY6Kg1poscK4gjRdmH6w/s400/logo_roma_1960.png" style="display: block; height: 386px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Queste notizie alimentarono in noi (parlo al plurale, poichè allora i giochi di cortile erano condivisi con mio fratello Eugenio e mio cugino GianCarlo di due e tre anni più anziani di me.) la voglia di emulazione e di cimentarci nelle discipline più facili e replicabili senza nessuna attrezzatura. Essenzialmente quindi gare di corsa e salti derivati dall'atletica leggera.Mio cugino Giancarlo che allora aveva quasi 16 anni e che frequentava già il "Mossotti" istituto di ragioneria a Novara,era dotato di una non comune capacità organizzativa e da futuro ragioniere era in possesso di una predilezione verso tutto ciò che era statisticamente controllabile. Riusciva a raccogliere ed elaborare in maniera "mostruosamente" creativa qualsiasi dato gli capitasse di analizzare. Figuriamoci se non fosse stato in grado di "storicizzare" tempi e misure che saremmo andati a realizzare.<br />
Dal punto di vista organizzativo, mi basta ricordare che, per rilevare le misure, ad esempio del salto in lungo oppure delle distanze dei 50 e 100 metri che avremmo dovuto percorrere, si era dotato di una "bindella" raccolta tra due lastre rotonde di latta fissate centralmente da un rocchetto di legno (usato allora per raccogliere il filo da cucire)per avvolgere una fettuccina lunga 20 metri sulla quale aveva segnato con una pazienza veramente certosina dei trattini e delle scritte numeriche, che demarcavano i metri, le decine di centimetri ed addirittura i centimetri stessi. Usando il metro da sarta flessibile, che allora non mancava in ogni casa, come modello di riferimento, ricostruì il primo strumento che ci necessitava.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgA5TFji3Pw21UXpINeUzwwPnvLD1qKWUjVLcyja0ClgOI7uQ_bg8xFuixHtBZT5GnznFiptYYH4dO-n2bWZqVyA0E0-5Nx_J7edB03iPb09eJ9CnuDevliZz3N9Tv_5x0LEZEoW8LdkJc/s1600/rocchetti.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5469625537587010242" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgA5TFji3Pw21UXpINeUzwwPnvLD1qKWUjVLcyja0ClgOI7uQ_bg8xFuixHtBZT5GnznFiptYYH4dO-n2bWZqVyA0E0-5Nx_J7edB03iPb09eJ9CnuDevliZz3N9Tv_5x0LEZEoW8LdkJc/s400/rocchetti.jpg" style="display: block; height: 242px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5469626472036830674" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibMEz5NhFcZkK_at2RE0Y1EPX6hOy4eXZ9wKRxXbIGLFcY7yZ_jQGA6rQhOl6Jgzf9vZA2cypH22Jt31MVUh44g6Ww9BtXCAM6epywqMeptI-X4UYCoqdvNPht1WabFxpXDjis4KizWHU/s400/bindella.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /><em></em><br />
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<em></em></div>
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<em>Naturalmente la moderna bindella qui postata serve solo per dare l'esempio di come poteva essere quella rudimentale costruita da Giancarlo (abbreviato "Ginca" come lo chiamavamo allora), mentre il rocchetto è proprio come quello di allora.</em> </div>
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Il secondo, per rilevare il tempo impiegato nelle gare di corsa, fu un orologio dotato di cronometro che permetteva di leggere anche i decimi , ma che però non aveva ancora la funzione di stop! Occorreva avere un grande occhio per captare il momento del fatidico taglio del nastro virtuale di arrivo. Fortunatamente il cronometrista ufficiale era solo Giancarlo e quindi gli errori, se ce ne fossero stati, avevano comunque lo stesso grado di imperfezione. Forse mal, o ben non si sa, gliene incoglieva quando per rilevare i suoi tempi eravamo io o mio fratello ad usare l'orologio....</div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEie-ku-D1XPGIQBTHPJu95cGOItWy2rDr_knvpWfP8qsw3xPCQl2kjJjNpT3a4buiCACzz1SvruunaioIaPMVWIYR7Tk48jkY1EhRmd-GCiJT5Rw9yW-myWaSomAcw5_Nxt8ocs8RPfxxc/s1600/vitt1960cover01jac+olimpiaDI.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5469599676437388034" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEie-ku-D1XPGIQBTHPJu95cGOItWy2rDr_knvpWfP8qsw3xPCQl2kjJjNpT3a4buiCACzz1SvruunaioIaPMVWIYR7Tk48jkY1EhRmd-GCiJT5Rw9yW-myWaSomAcw5_Nxt8ocs8RPfxxc/s400/vitt1960cover01jac+olimpiaDI.jpg" style="display: block; height: 304px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 262px;" /></a><br />
Ma dove e con chi avremmo gareggiato?<br />
Con chi è subito detto... Il trio era l'unica equipe "invitata" e iscritta alla competizione! Non ci sarebbero state discussioni per l'assegnazione delle medaglie: tre erano in palio, oro, argento e bronzo, e tre erano i concorrenti da premiare! I giochi della Prima Olimpiade, denominati Baraggioni 1960 proprio per la circoscrizione dei partecipanti al casale di residenza,furono solo quindi un inizio in sordina, prologo alle successive grandi edizioni, quelle di Vergano, protrattesi fino al 1964, che videro un grande numero di atleti parteciparvi.<br />
E si svolsero giocoforza in località Baraggioni (con l'unica variante delle corse ciclistiche consumatesi sulla strada, allora semideserta, che portava da Boca al Santuario). In fondo al nostro Casale, intendo dire a sud, dove con la casa del Bruno dal "Pargot", che allora comunque non era ancora sorta, terminano le abitazioni, inizia la sottile distesa prativa delle valle del Sizzone che porta verso Fugnano. A ridosso del declivio orientale che sale verso il Colombaro, in località Baragiuna, un ben segnato sentiero costeggiava il confine di un prato, da una parte, ed un filare di alberi che delimitavano una carrareccia, dall'altra. Lì ci recammo; con la famosa bindella rilevammo che potessero esserci almeno 100 metri piani in dirittura e decidemmo di svolgervi le corse ed i salti delle specialità di atletica. Il luogo venne denominato Stadio Olimpico nei reportage che mio cugino Ginca pubblicò per l'occasione sul periodico che aveva fondato, nel quale scriveva e che aveva cura di redigere e stampare amanuensemente.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmr-H2v53dBuCLG4oJpokgOk9fzSgXdvWF87T78obd3R10TUKjgLUWrYq-nc_eHoSpI8JU3qHj8b51Lf-xM3b0w_smTP6inF3N7SR36GM3dvC7HEvmBamlOk2KookVP9tx07cCk0HpVt0/s1600/lo+sportivo+1960.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5469643038054556946" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmr-H2v53dBuCLG4oJpokgOk9fzSgXdvWF87T78obd3R10TUKjgLUWrYq-nc_eHoSpI8JU3qHj8b51Lf-xM3b0w_smTP6inF3N7SR36GM3dvC7HEvmBamlOk2KookVP9tx07cCk0HpVt0/s400/lo+sportivo+1960.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 265px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaa-RJ-oh2FeocBNx2Y8hPhII_nKA9bPfnMFa0FPIL7FCZtyBZZh3Wr-mYJaGKkT22FHHq24JcjR8WsQ4x9gZp9m3K4MBgKePT2kpxBujn0S928Jdjk4tOVtNMYQNY9DwCkfl1XyXOaKk/s1600/lo+sportivo+1960_0004+Olimpiade.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5469642787744703090" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaa-RJ-oh2FeocBNx2Y8hPhII_nKA9bPfnMFa0FPIL7FCZtyBZZh3Wr-mYJaGKkT22FHHq24JcjR8WsQ4x9gZp9m3K4MBgKePT2kpxBujn0S928Jdjk4tOVtNMYQNY9DwCkfl1XyXOaKk/s400/lo+sportivo+1960_0004+Olimpiade.jpg" style="display: block; height: 209px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiShFLFTIInPEvDsQbbXC5VtWbWmedQoMTAM1rmrEu_Pa9TYpRD-gRfZdkE3lmF0646qX1xGnL-1Mo_rzS4Abs4-xenx6rzU3DCa02bT6rQyxf_DzYCabt8cD4uEN7wIoZTRCxCpICt2w/s1600/lo+sportivo+1960_0004.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5469642573517586786" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiShFLFTIInPEvDsQbbXC5VtWbWmedQoMTAM1rmrEu_Pa9TYpRD-gRfZdkE3lmF0646qX1xGnL-1Mo_rzS4Abs4-xenx6rzU3DCa02bT6rQyxf_DzYCabt8cD4uEN7wIoZTRCxCpICt2w/s400/lo+sportivo+1960_0004.jpg" style="display: block; height: 308px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Scritto con minuziosa attenzione su un foglio tipo A4 piegato in due, è un'incredibile testimonianza di come vivemmo quegli anni, spensieratamente, ma anche molto ma molto sportivamente. Stupefacenti sono pure gli inserti pubblicitari, copiati probabilmente dai giornali sportivi di allora. Chi vuole apprezzare lo stile volutamente pomposo e ridondante degli "articoli" che avrò cura di accludere, non ha che da cliccarci sopra e sorridere con noi delle gesta grandiose, a mò di "Tartarinate" (da Tartarin di Tarascona prode e sbruffonesco cavaliere di ventura...), D'altronde potevamo fregiarci dell'onore di aver vinto delle medaglie alle Olimpiadi... di Baraggioni!<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgl9jeGrJ3adWilgEGdRU2NEZTmeUQGaU8Ndf_VClIBeAQHIr8fMCdnHRuEoUyfOA6smO2bl84AFpM2cT8sKgOpTf-CLaisdiNaTQOLNoPNqLVBStfknkKpx5Ci5zaihIxW9SAw9q6HhFs/s1600/lo+sportivo+1960_0005.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5469650863100624322" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgl9jeGrJ3adWilgEGdRU2NEZTmeUQGaU8Ndf_VClIBeAQHIr8fMCdnHRuEoUyfOA6smO2bl84AFpM2cT8sKgOpTf-CLaisdiNaTQOLNoPNqLVBStfknkKpx5Ci5zaihIxW9SAw9q6HhFs/s400/lo+sportivo+1960_0005.jpg" style="display: block; height: 306px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhf7CPV5-NMBsq9Qvff504uuataBIsTA44UltzPPdN-aAjldLidHNHWo9xC08WEO16ZXbII4x3ymz5VdwwFLvSQst3rPW2mqNKzEJoqKoOO8O7SvLVBlXxARj2_f0xHHYe7nFZSDCT3A7I/s1600/lo+sportivo+1960_0006.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5469650269732576482" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhf7CPV5-NMBsq9Qvff504uuataBIsTA44UltzPPdN-aAjldLidHNHWo9xC08WEO16ZXbII4x3ymz5VdwwFLvSQst3rPW2mqNKzEJoqKoOO8O7SvLVBlXxARj2_f0xHHYe7nFZSDCT3A7I/s400/lo+sportivo+1960_0006.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 259px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwW418kP5puW5DkQevbC-sHt2lU8NGJKsTxB4bT81Qx1BgzmT1hWgypzghCgnv9HA_3xxXQAImtRlRF3EekF2oltTFhsJB5qwD3BcFhlOvQ7sod6IH0M2UrVeUkrgvnB-bgwPkel9odOs/s1600/lo+sportivo+1960_0007.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5469649913333989634" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwW418kP5puW5DkQevbC-sHt2lU8NGJKsTxB4bT81Qx1BgzmT1hWgypzghCgnv9HA_3xxXQAImtRlRF3EekF2oltTFhsJB5qwD3BcFhlOvQ7sod6IH0M2UrVeUkrgvnB-bgwPkel9odOs/s400/lo+sportivo+1960_0007.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 255px;" /></a><br />
<br />
Quelle prime Olimpiadi ebbero un dominatore: mio fratello Eugenio. Nelle corse veloci non ebbe rivali. Non so ancora come abbia fatto a vincere io la gara più sprintosa, i 50 metri piani... Certamente era la mia specialità lo scatto breve, mentre Eugenio aveva una progressione micidiale.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_6fc5xLwcM3rmz6Yl8_N4JFgGxA2bXGjotPWIv4YPDStLWzDs3J6WzepIaZwLUWxD4vv7_haFo8iD4oVA-_G0qff_1kp3xjiVjJ_5CdJzG70t7HfMHwUsPgvg5HnIxO2Q85799pIpSNA/s1600/centometrista+colorato.GIF"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5469709873768037010" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_6fc5xLwcM3rmz6Yl8_N4JFgGxA2bXGjotPWIv4YPDStLWzDs3J6WzepIaZwLUWxD4vv7_haFo8iD4oVA-_G0qff_1kp3xjiVjJ_5CdJzG70t7HfMHwUsPgvg5HnIxO2Q85799pIpSNA/s400/centometrista+colorato.GIF" style="display: block; height: 307px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 278px;" /></a><br />
Non l'ho ancora scritto ma lo sottolineo qui: le competizioni, ad eccezione di quelle ciclistiche, ebbero lo svolgimento in singolo, ossia ognuno gareggiava contro se stesso. Solo il riscontro cronometrico o la misura lineare decretavano la bontà e la dimensione della nostra prestazione. Era un bellissimo modo di combattere contro i propri limiti, per migliorarsi, esulando dal confronto diretto , senza cioè lo strascico, a volte sottile, della umiliazione della sconfitta.<br />
Di quel periodo ho qualche immagine effettuata da noi con una scassatissima macchina fotografica acquistata per corrispondenza con un coupon apparso su Topolino. Credo che fosse una Ferrania. Il bello è che anche lo sviluppo delle fotografie fu fatto da noi stessi, in un buio sottoscala con l'attrezzatura fornitaci da Gino "Quaia" nostro eccentrico vicino di casa del quale avrò occasione di parlare in un altro post.<br />
Facenti parte delle vere e proprie gare sono le due immagini che inserirò ora. Purtroppo la qualità è veramente scadente. La ripresa in movimento, con quell'antidiluviano apparecchio, dà un risultato a dir poco obbrobrioso. Io nell'arrivo dei 50 metri, sembro un vecchietto calvo.....(come lo sono ora...)<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhm4GOtNeGwEBmhMoSE0B3NSnnp4aoFKRVhh0HFSBHqKaNpIBvFui1KUAcBksZX7qUYcDdsbFqDcz8TWSKD8pMaovytKCmMQzORJHh508hH8MeXgqya80eEHc9301oRpiz8nGJ25j_deoo/s1600/Olimpiadi+Verganesi.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5469661179551026098" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhm4GOtNeGwEBmhMoSE0B3NSnnp4aoFKRVhh0HFSBHqKaNpIBvFui1KUAcBksZX7qUYcDdsbFqDcz8TWSKD8pMaovytKCmMQzORJHh508hH8MeXgqya80eEHc9301oRpiz8nGJ25j_deoo/s400/Olimpiadi+Verganesi.jpg" style="display: block; height: 275px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTHvq-QHswA_TBbJKE0A2Q4fqOu_WwJGWe_588NVmrJbR-_YSEez7M2tjgZgzm-AeH8poTL6PVbsBZh_GYipB5S7_u4m1_1xQqmcKNI1XZ8XVd6nbtpretWm8VSmpXqO2BM5suTWcqxCM/s1600/Olimpiadi+Vergano+3+mod.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5469660333752268242" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTHvq-QHswA_TBbJKE0A2Q4fqOu_WwJGWe_588NVmrJbR-_YSEez7M2tjgZgzm-AeH8poTL6PVbsBZh_GYipB5S7_u4m1_1xQqmcKNI1XZ8XVd6nbtpretWm8VSmpXqO2BM5suTWcqxCM/s400/Olimpiadi+Vergano+3+mod.jpg" style="display: block; height: 392px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_LEVaOPhwMiNttG-Y-3I9da_JKM3rE9w0yIQAdyWNoFY3t-toPd7OCaypUxF4XBtiYuU3v_ivjaFBAWs2104dQODSo-GMUcMTLEu-HLFgnkZmgF7MnzXLnFvYvL5dVZh8MCu0Qrj7Hzw/s1600/Olimpiadi+Vergano+1.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5469659939998353298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_LEVaOPhwMiNttG-Y-3I9da_JKM3rE9w0yIQAdyWNoFY3t-toPd7OCaypUxF4XBtiYuU3v_ivjaFBAWs2104dQODSo-GMUcMTLEu-HLFgnkZmgF7MnzXLnFvYvL5dVZh8MCu0Qrj7Hzw/s400/Olimpiadi+Vergano+1.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 340px;" /></a><br />
Quello che spicca il salto in lungo è Ginca. Un maestro nelle discipline dei salti. Riusciva a coordinare i giusti movimenti facendo esplodere al momento giusto la carica muscolare per spiccare i salti. Cercava di inculcare anche in noi la miglior tecnica per far rendere al meglio la potenzialità che avevamo grazie alla facilità di corsa. Incredibile fu anche l'approccio al salto triplo che, inizialmente ci risultò ostico a causa della sincronizzazione dei movimenti. Non lo avevamo mai visto eseguire dal vivo... Imparammo la tecnica dagli schizzi disegnati in una rivista del CSI, credo, dedicata ai giovani per l'apprendimento dei fondamentali dell'atletica leggera. Rivista che Ginca aveva recuperato in quel di Novara presso la biblioteca del convitto dell'oratorio dove soleva consumare il pranzo prima del turno pomeridiano di scuola. (Convitto che frequenterò anch'io nell'anno in cui feci le superiori a Novara).<br />
Inserisco un altro documento d'epoca.<br />
Al termine della I Olimpiade, Ginca redasse questo extra allegato allo Sportivo. Tutti i risultati conseguiti e la cosiddetta "medagliera" come l'aveva chiamata. Ancora non leggevamo sui giornali il termine giustamente usato poi in seguito "il medagliere" ( quanto giustamente non si sa...) Lui l'aveva chiamata al femminile e forse anche più appropriatamente poichè poteva considerarsi come una bacheca (femminile...) nella quale riporre ed evidenziare le medaglie vinte : una medagliera, quindi.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTiByCmh10hmBO682nR1L4abOhVTRTtgT2xV5rGxiKg7Fs9wPfQbx8oXEIjX3c2FFb6bbxpTl05ToQopFzbK6lHw4AvknsAt9Vf9I8hMclbowGkqyThNmQHuxnfd53hOJRRfrEjfaaxEk/s1600/lo+sportivo+1960_0008.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5469693826803870290" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTiByCmh10hmBO682nR1L4abOhVTRTtgT2xV5rGxiKg7Fs9wPfQbx8oXEIjX3c2FFb6bbxpTl05ToQopFzbK6lHw4AvknsAt9Vf9I8hMclbowGkqyThNmQHuxnfd53hOJRRfrEjfaaxEk/s400/lo+sportivo+1960_0008.jpg" style="display: block; height: 207px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgro2wjTqDBe1U3YopN9eKaFuBEmws-uowQ2M6vtSMl8P6OjExD2bkQcj94av_Yrk1AoQlhPAfAtaf7-KrSVoKVzzEWrDgV16zMfuCqODFak-2Q0Bz6YAPOIIp0l9DywLpYAKY0k68SqY/s1600/lo+sportivo+1960_0009.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5469693642676268946" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgro2wjTqDBe1U3YopN9eKaFuBEmws-uowQ2M6vtSMl8P6OjExD2bkQcj94av_Yrk1AoQlhPAfAtaf7-KrSVoKVzzEWrDgV16zMfuCqODFak-2Q0Bz6YAPOIIp0l9DywLpYAKY0k68SqY/s400/lo+sportivo+1960_0009.jpg" style="display: block; height: 111px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXX5yLolpdZQWLcJ4iZvad77QqCm_n0y62K3tZFrxBn9S8iFzhBo1PBLlT4nQW5FKITQOfTsH_wEGWzD0Gzr2Nt1GMiTHOn0PqR3So6s7AawVbY_DAJau3SI27mPLCxqyVoSyzQTE-6oQ/s1600/lo+sportivo+1960_0010.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5469693422979686546" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXX5yLolpdZQWLcJ4iZvad77QqCm_n0y62K3tZFrxBn9S8iFzhBo1PBLlT4nQW5FKITQOfTsH_wEGWzD0Gzr2Nt1GMiTHOn0PqR3So6s7AawVbY_DAJau3SI27mPLCxqyVoSyzQTE-6oQ/s400/lo+sportivo+1960_0010.jpg" style="display: block; height: 112px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLkQ_pQ6-ENBIKpvxhCt_M2ZEnhszpa0Mn4s0grEHFfDb2RMmH9dAw8LzX7b_QueW51lF3Ly2c2wBJpvpAH34BCiBjBoaPH1IvZQeEIDgAAwFlkmcBv6Q3M2tfwgQeDEW0VdrnhkkFSuI/s1600/lo+sportivo+1960_0011.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5469693217754997218" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLkQ_pQ6-ENBIKpvxhCt_M2ZEnhszpa0Mn4s0grEHFfDb2RMmH9dAw8LzX7b_QueW51lF3Ly2c2wBJpvpAH34BCiBjBoaPH1IvZQeEIDgAAwFlkmcBv6Q3M2tfwgQeDEW0VdrnhkkFSuI/s400/lo+sportivo+1960_0011.jpg" style="display: block; height: 110px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdJ91p4S9NTvpB1P0dxwJG5chiF-7uxbGt8fo4HwzZfo0UJxs6AgYdqOdkZvRix795Dspw7uiR-h-Lyl4_a8eo1Py0pZrATpLP_ie-qMgfyFyNlFbvd5Rc3BmRcBgkHTrqlciVGsyAgY4/s1600/lo+sportivo+1960_0012.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5469693012252273522" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdJ91p4S9NTvpB1P0dxwJG5chiF-7uxbGt8fo4HwzZfo0UJxs6AgYdqOdkZvRix795Dspw7uiR-h-Lyl4_a8eo1Py0pZrATpLP_ie-qMgfyFyNlFbvd5Rc3BmRcBgkHTrqlciVGsyAgY4/s400/lo+sportivo+1960_0012.jpg" style="display: block; height: 110px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJtiW4BBY_Sxi4PB1KVLulRHTSMcFUcf2bpkHUTQck7eeiOcwBhM_Qi8g88vephrFZ4hHHTKP1-RPCCO4W2pZsy1YTQvZvoN6Agi-YTatZG_bcoORsYsc1V4aaCJcGj8ePrrzfsjm1RSI/s1600/lo+sportivo+1960_0013.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5469692818992846546" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJtiW4BBY_Sxi4PB1KVLulRHTSMcFUcf2bpkHUTQck7eeiOcwBhM_Qi8g88vephrFZ4hHHTKP1-RPCCO4W2pZsy1YTQvZvoN6Agi-YTatZG_bcoORsYsc1V4aaCJcGj8ePrrzfsjm1RSI/s400/lo+sportivo+1960_0013.jpg" style="display: block; height: 110px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Ci sarebbero altre mille cose da scrivere, ma me le riserverò per il prossimo post dedicato alle Olimpiadi di Vergano, quando la partecipazione di altri ragazzi renderà lo stesso più interessante e con fotografie che farà piacere rivedere dopo quasi cinquant'anni.<br />
Mi limito a ricordare che del famoso Stadio Olimpico che vide lo svolgersi della prima edizione delle Olimpiadi Verganesi, non rimarrà più traccia negli annali sportivi. Il "trio" prese la direzione nord e si avventurò sulle sponde del Sciscion per cercare delle alternative per i campi di gara. Uno fu riscontrato in zona "Ssciusa". Poteva permettersi un bel rettilineo di 50 metri ed un percorso di 100 metri con una poco sensibile curvatura. Fu praticato per qualche rara occasione.<br />
Lo sbocco naturale delle nostre vicende fu lo stadio "Beniamino" , utilizzato nel passato, come ricordato, per la Colonia Solare di Vergano. Quando vi ponemmo piede era ancora in ottimo stato. Necessitò solamente di un taglio d'erba e di un piccolo lavorio di disboscamento di leggeri arbusti. Ci insediammo lì e per almeno sette od otto anni visse una felicissima stagione di piccoli e grandi eventi.<br />
Nello scandagliare le varie ipotesi di utilizzo del territorio per insediarvi lo stadio dei nostri sogni, vagavamo per le rive del Sciscion e esploravamo le sue sponde. Ho un paio di scatti che documentano le escursioni del trio nei pressi del torrente mentre "scalano" la parete occidentale della riva del Sciscion,poco più a nord del "punt'd tola", che in tale zona è abbastanza scoscesa. <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-FHvYTwPXpgWW4nYwu2wbf6zLyDU-03tzNcqQcuhg5-GeI9Caon9MakS-jVVSSH4eWY7tn6I-7r93Q8BroebaNL7-7A4NB5W7_L6uiejyChBulUIUFDQ7h0c_8rK9RIZ1r1dvCp-qOqQ/s1600/Olimpiadi+Vergano.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5469704416245769010" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-FHvYTwPXpgWW4nYwu2wbf6zLyDU-03tzNcqQcuhg5-GeI9Caon9MakS-jVVSSH4eWY7tn6I-7r93Q8BroebaNL7-7A4NB5W7_L6uiejyChBulUIUFDQ7h0c_8rK9RIZ1r1dvCp-qOqQ/s400/Olimpiadi+Vergano.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 391px;" /> </a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-FHvYTwPXpgWW4nYwu2wbf6zLyDU-03tzNcqQcuhg5-GeI9Caon9MakS-jVVSSH4eWY7tn6I-7r93Q8BroebaNL7-7A4NB5W7_L6uiejyChBulUIUFDQ7h0c_8rK9RIZ1r1dvCp-qOqQ/s1600/Olimpiadi+Vergano.jpg"><div align="center">
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<em>Eugenio ed io alla base della "scalata"</em> </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidlYMN0JUwniPltBvZkYWlkQqDNYxsM_bsbC0NaHFdIevYpMMXzoOZRhzKAimoX5RnhCDwsnCjjdhZi18aOIvBt8lFvgZ1KBOb4oXcvIDSlcyqgp8mI_envduTxdMwdkFTIBQevUZjmnc/s1600/Olimpiadi+Vergano+2.jpg"><div align="center">
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<em>Ginca ed io al culmine della "scalata". Dietro noi, sulla collina oltre la valle, Mirasole la parte settentrionale di Vergano</em> </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCKZS89aq21Jm6bEczs9HJmFfyKimhtnNWfKp4ggt5GwAIj-FPDvsBRUdb2MqP-VqQPu7d10k5xAA5x7-UU33IvnHdGPOmNhKJPeewE-HB6Tt4Qse-jsH9rHfhImKf87iExz5ftnwcnUo/s1600/rene_0014.jpg"><div align="center">
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<em>Ingrandimento alla base della "scalata</em></div>
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Io sto sorridendo, forse già allora consapevole delle "rodomontate" che ci creavamo nelle nostre piccole testoline. Ma il mondo ci appariva troppo grande e immaginavamo di farci grandi pure noi. We are the champions, siamo i campioni. Non era per niente vero, naturalmente, ma è stato bello crederci e giocarci. </div>
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E dopo di noi, temporalmente naturalmente..., entreranno nella leggenda dello sprint Harmin Hary e soprattutto Livio Berruti e la gazzella nera Wilma Rudolph, eroi della pista dell'Olimpico. Delle loro imprese mi risuonano ancora nelle orecchie i commenti alla radio in diretta ( Forse era già Paolo Rosi?) e mi ricordo di essermi catapultato in cortile gridando e correndo come un forsennato su e giù per la strada dopo che Livio tagliò per primo il fatidico nastro... Lui sì che era in cima al mondo!<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /></div><div class="blogger-post-footer">post più vecchi</div>Vernèhttp://www.blogger.com/profile/08545733869445654034noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8609949549795747456.post-74991739221697224062010-04-10T09:17:00.014+02:002011-12-13T14:33:31.077+01:00VARGON SORA e VARGAN BASS<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgk-o5Z6N-QJxHq-IikE491GFSO2QkaoMLFPUIBnyXwbODxALVtIfqi9loa2fHcQAu4nbFF0yCyzZiqk9CBCS5Ag73NFUAQFKfzbWtaYZoPZEhwx5O_Afblso0mBWKK5q_QpXXrMnKRS18/s1600/IMG.jpg"><img alt="" border="0" height="640" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5458406390920524194" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgk-o5Z6N-QJxHq-IikE491GFSO2QkaoMLFPUIBnyXwbODxALVtIfqi9loa2fHcQAu4nbFF0yCyzZiqk9CBCS5Ag73NFUAQFKfzbWtaYZoPZEhwx5O_Afblso0mBWKK5q_QpXXrMnKRS18/s640/IMG.jpg" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="468" /></a><br />
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Ringrazio di cuore il mio amico "Geo" e "Spillo (Greg)" per avermi citato amorevolmente e "linkato" con tutti gli onori nel loro sito <a href="http://www.spillo.es/">http://www.spillo.es/</a> e <a href="http://www.varganbas.it/">http://www.varganbas.it/</a>, che raccolgono memorie storiche ed avvenimenti che riguardano la comunità di Santo Stefano.<br />
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E dedico loro ed a chi ci leggerà questa stupenda immagine aerea delle nostre due frazioni. (Cliccandoci sopra la si può vedere ingrandita. Ricordarsi di ritornare al post con la freccetta della parte superiore sinistra dello schermo...) Peccato che la parte occidentale, a destra, non riprenda la zona estrema dei "Tre Casali" ( si vede solo Motto Florio) alla quale io e Francesco siamo particolarmente legati perchè ivi siamo nati e cresciuti. La foto, a chi vuole osservarla in lungo ed in largo soffermandosi sui particolari che riconosce, racconta molto alle persone che vi risiedono. Vergano è disteso sul crinale della collina, arroccato intorno al castello ed alla Chiesa, raccolto e quasi isolato dal resto delle altre abitazioni. Se questa visuale sembra ancora valida al giorno d'oggi, figuriamoci quando, quasi cento anni fa, poteva ancor più considerarsi staccato dal centro di Borgomanero prima cioè che il boom edilizio invadesse la zona non residenziale dedita all'agricoltura che distanziava il centro dalle frazioni.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnRaRDiRx7tda1cX5qFo-cy06yUYIugyQyMSHVz2gb8uouLg8zKaUCgOHcg7nUWKZYSYnWbW7rTVnTv5cYKmGEmpydVoOWy9My2MHlkscahRAcT91dHM9zw8xY96hF4gyvpzolQbCH_vE/s1600/Vergano+1908.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5458606583933270562" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnRaRDiRx7tda1cX5qFo-cy06yUYIugyQyMSHVz2gb8uouLg8zKaUCgOHcg7nUWKZYSYnWbW7rTVnTv5cYKmGEmpydVoOWy9My2MHlkscahRAcT91dHM9zw8xY96hF4gyvpzolQbCH_vE/s400/Vergano+1908.jpg" style="display: block; height: 259px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Forse per questa sua caratteristica di paese isolato divenne comune e lo restò fino, credo, al 1928. Ed è forse anche per questo che nel passato non c'era molto feeling con gli abitanti di Santo Stefano, ritenuti quasi inferiori per la sottomissione al comune centrale e chiamato Varganbass come se il Vargonsora fosse ritenuto, appunto, sopra e quindi più nobile grazie anche al fatto di avere un passato storico in virtù del Castello e della dinastia dei conti Tornielli. Credo che anche la mia generazione, in gioventù, abbia vissuto questo clima quasi di apartheid. Circolavano tra noi ragazzi delle proverbiali filastrocche abbastanza irriverenti nei confronti degli abitanti di Santo Stefano, considerati quasi come dei plebei. La competizione, dovuta al tipo di attività agricola che allora era l'unica possibile, ed un senso di vicinato sgradito e quasi astioso si può dire che si percepivano nell'aria. Naturalmente col mutare delle condizioni lavorative e di vita, i rapporti col tempo si sono normalizzati, grazie anche ad una logica frequentazione tra i paesani, a partire dalla scuola e dal mondo del lavoro . Fino a trovare dei punti comuni e di coesione quando intorno agli anni settanta si coalizzarono e combatterono dure battaglie di opposizione per porre fine allo scempio della discarica che stava prendendo piede nella zona delle vigne dell'altipiano della Cumiona. Ed oggi che ci riteniamo tutti cittadini Borgomaneresi senza troppe distinzioni, forse manca quel senso di comunità che allora caratterizzava le nostre genti.<br />
Altre considerazioni mi vengono osservando la fotografia.<br />
Si può notare , quasi fosse una fenditura, una ferita, che Via Franzi la strada in direzione nord-sud traccia una demarcazione netta, quasi fosse un confine, tra i due agglomerati storici di Vergano e Santo Stefano col resto della città. Un estraneo, valutando la foto, potrebbe anche dargli un significato solo cartografico, ma se si considera che ormai il traffico su questo percorso è assurto a livelli decisamente importanti con l'avvento della strada dei rubinetti che collega il distretto industriale di Gozzano e San Maurizio d'Opaglio, questa circonvallazione ovest di Borgomanero ha di fatto tagliato in due il territorio. Ciò genera una specie di "riserva indiana" che vede gli abitanti delle due frazioni racchiusi in una zona che si può dire ancora "incontaminata". Le attività industriali e commerciali sono rarissime e quelle poche che soppravvivono hanno un sapore familiare, a misura d'uomo. La concentrazione dei servizi nella direttiva nord-sud della città di Borgomanero, ha fatto sì che le nostre due frazioni siano diventate di fatto una quieta zona residenziale unendole quasi in un'unica realtà. Non è un cattivo segno, anzi. L'importante è ritrovare o mantenere quegli stimoli per una vitalizzante vita comunitaria che favorisca la socializzazione.<br />
Il sito internet di Santo Stefano sta svolgendo alla grande questo compito.<br />
Sono felicissimo di trovare iniziative che coinvolgono anche Vergano che, secondo me, purtroppo, sta vivendo dei momenti abbastanza anonimi rispetto a quelli che i nostri padri e nonni (ed un pò anche noi , ormai anziani....) avevano saputo far fiorire. Ricordare ciò che siamo stati e ciò che abbiamo vissuto comunitariamente spero che sia di stimolo ai giovani di oggi per rivitalizzare lo spirito di paese che ha sempre contraddistinto le nostre comunità.<br />
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<em>Visto che vengono apprezzate le mie scelte musicali, posto questa incredibile esibizione dal vivo da parte degli U2 quando erano al culmine della loro capacità creativa e interpretativa. E' proprio vero che la semplicità paga.. Bisogna però avere una voce da brividi, una chitarra strepitosa ed un drumming ipnotizzante per trascinare all'euforia la folla impazzita sotto il palco. Non oso pensare da quali brividi sarei stato pervaso se fossi stato presente allo Slane Castle quella sera! Mi basta solamente un video di youtube (anche se io posseggo il dvd dell'intero concerto...) per commuovermi e godere della performance di Bono e compagni, figuriamoci se fossi stato in mezzo alla folla!</em></div>
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<em>Non ho trovato un video attinente al contenuto di questo post. Se a Geo viene qualche idea, me la comunichi... Di certo però la sua bellezza lo fa valere per qualsiasi circostanza!</em></div><div class="blogger-post-footer">post più vecchi</div>Vernèhttp://www.blogger.com/profile/08545733869445654034noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8609949549795747456.post-4113869740472784512010-03-23T17:35:00.035+01:002011-12-13T14:37:34.262+01:00I miei primi cento nastri 6<div align="center">
IL RE NON SI DIVERTE </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcGr5RX5tkTT9ERRY5wY7qMMntlDs8ETdG_x1SGVQGC9UKXDOUoUYW6g6HOxzUKhyfBRr7EI0MMY1-BYcQMKU1E5_jytAuLLnkWM38jRrewPv2Sf0QennFKmK9-A0dBatAJHBRHuJb8RM/s1600-h/il+re+non+si+diverte.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5451880033232611554" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcGr5RX5tkTT9ERRY5wY7qMMntlDs8ETdG_x1SGVQGC9UKXDOUoUYW6g6HOxzUKhyfBRr7EI0MMY1-BYcQMKU1E5_jytAuLLnkWM38jRrewPv2Sf0QennFKmK9-A0dBatAJHBRHuJb8RM/s400/il+re+non+si+diverte.jpg" style="display: block; height: 384px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhf8-3heAb5WyC8WbVAznLVLBcBUMh80pfpatiXhIPeRzpnxJUiYaH2r9KqxHh0jODx7YgdvVIRvdxCpZoInDehPP_eLYeMhbNRyk9kkpUJvJJGnznrqnQ6s2Qc4dOl7qf7Dzj8SvG_qlE/s1600-h/retro.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5451879873148043538" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhf8-3heAb5WyC8WbVAznLVLBcBUMh80pfpatiXhIPeRzpnxJUiYaH2r9KqxHh0jODx7YgdvVIRvdxCpZoInDehPP_eLYeMhbNRyk9kkpUJvJJGnznrqnQ6s2Qc4dOl7qf7Dzj8SvG_qlE/s400/retro.jpg" style="display: block; height: 341px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
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Non posseggo più l'originale cassetta che acquistai in blocco assieme ad altre sei da Ferretti, mio collega di lavoro alla Tematex nel lontano 1974. E' stata distribuita anche lei in ascolto agli amici e non è più rientrata a casa. La copertina postata è stata scannerizzata dal cd che, "giocoforza", ho riacquistato. Le altre, oltre a Moods di Neil Diamond che ho già ricordato nel post n.5, furono Storia di un impiegato di De andrè, Penguin dei Fletwood Mac, Over nite sensation di Frank Zappa, Amanti di valore di Mina e Wisbone Ash dell'omonimo gruppo, che saranno oggetto dei prossimi miei ricordi musicali. Il tutto per la modica cifra di 14.000 lire. Erano cassette originali ed ancora incellofanate. Il mio collega, prima di diventarlo, prestava la sua opera in quel di Brebbia, sua città natale in provincia di Varese, presso la Ducale, piccola casa discografica che però poteva permettersi di avere in catalogo quei nomi prestigiosi. Naturalmente riusciva ad avere i prodotti con degli sconti eccezionali per cui poteva permettersi di rivendermeli a prezzi vantaggiosi. Presso la casa discografica, dove non necessariamente venivano registrate le opere, egli lavorava comunque alla duplicazione delle incisioni dai master originali per cui ai miei occhi era considerato un esperto ed un conoscitore del mondo musicale. I titoli menzionati me li propose lui. Abbandonò quel lavoro per impiegarsi nella nostra fabbrica in un'occupazione consona agli studi che aveva effettuato e più remunerativa. Ma la passione musicale era rimasta. Mi recai diverse volte a casa sua poichè poteva già disporre di un impianto stereo sofisticato, per me profano possessore di un misero mangianastri, dal quale ascoltare suoni che fino ad allora io non avevo mai udito.<br />
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Oggi parliamo d'altro, sembra suggerirmi il professor Vecchioni. Infatti dopo numerosi racconti di passeggiate e camminate, ritorno con questo post a rivisitare i miei primi acquisti musicali in ordine strettamente cronologico.<br />
"Il re non si diverte" mi fu caldeggiato vivamente da Ferretti come opera che aveva ricevuto il premio della critica discografica per la qualità dei testi. Non erano di facile assimilazione e comprensione immediata, ma proprio per questo assumevano un fascino particolare. Io prima di allora potevo dire di conoscere Roberto Vecchioni solamente a causa del suo cognome facilmente memorizzabile e particolare; ancor più se abbinato a Lo Vecchio, il suo collaboratore musicale al quale fu molto legato nel periodo giovanile. Basti dire che quasi mi risuona ancora nelle orecchie il ricordo dell'annuncio di una loro canzone, che apprezzai tantissimo, da parte di non so quale presentatrice, al festival di Sanremo del 1968: "Di Vecchioni - Lo Vecchio, Sera. Canta Giuliana Valci". Quello strano binomio mi si ficcò talmente al punto da restare per sempre nei miei ricordi, anche perchè quella canzone mi prese e la sua interprete ancor di più, sebbene non fosse particolarmente aggraziata con la voce come la sua ben più famosa collega alla quale era abbinata: Gigliola Cinquetti. L'interpretazione della Valci fu più naif e vissuta, secondo me, e risultò di notevole impatto, sia visivo che canoro: mi affascinò quella sua immagine di ragazza "nature" dai capelli lunghi e lisci, molto hippies e diversa dalle altre cantanti che calcarono il palco di Sanremo. Perciò per me Vecchioni fu, da allora, essenzialmente un oscuro compositore e paroliere legato al mondo non alla ribalta ed in ombra della musica leggera. <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFEMpz1hnhbNsWM1iyKZVJQeLgmXE-96Ob_U5ryThRQJ2pnMkmpYJOfgUYa-f4W5oLu6Ro9woNLBKaWm_tf5fbqSVZbK2ay9TyMCYA5YLYrvLGrR1-x_zJ6_8rVNQKwp2fsuAU0lFOCWI/s1600-h/vecchioni_0002.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5451933970805837618" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFEMpz1hnhbNsWM1iyKZVJQeLgmXE-96Ob_U5ryThRQJ2pnMkmpYJOfgUYa-f4W5oLu6Ro9woNLBKaWm_tf5fbqSVZbK2ay9TyMCYA5YLYrvLGrR1-x_zJ6_8rVNQKwp2fsuAU0lFOCWI/s400/vecchioni_0002.jpg" style="display: block; height: 272px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Fu così che partii un pò prevenuto all'ascolto del nastro. Non ero preparato ancora a dei testi che mi sembrarono "strani" al primo impatto. Apprezzai molto, invece, la comprensibilità della voce di Roberto. Per certe caratteristiche la accomunai a quella di De Andrè che comunque al tempo non potevo dire di conoscere bene, avendolo solamente ascoltato alla radio. Scansione delle parole ben udibili e tonalità a volte grevi e profonde come quella di Fabrizio, pur se non disdegnasse escursioni nel falsetto. Credo di essere comunque rimasto un pò deluso, al tempo, poichè mi ricordo che non lo passai molte volte nel mangianastri. E, forse ancora più significativo, fu il fatto che nessuno dei miei amici lo reclamasse all'ascolto. Cosa che invece succederà un paio di anni dopo con "Elisir" e "Samarcanda". Velasquez addirittura fu caldeggiato da Geo per interpretarlo con l'allora nascente gruppo dei "Pulsar" e diventò una delle prime cover di successo quando si esibivano in pubblico. Ma questa è un'altra storia che avrò occasione di riprendere e raccontare.<br />
Per ritornare a "Il re non si diverte", posso dire che l'ho ripreso ad ascoltare dopo il successo riscontrato da Vecchioni con i lavori sopracitati, ed anche in tempi più recenti è ritornato abbastanza frequentemente nel mio lettore CD.<br />
A farmelo apprezzare fu sicuramente la mia nuova favorevole predisposizione per l'allora fiorente mondo cantautorale d'ultima generazione (De Gregori et similia...), ma anche la conoscenza più approfondita che iniziavo ad avere dei contenuti letterari e musicali delle cose che ascoltavo. Fondamentale per la comprensione dell'opera del primo Vecchioni, fu il periodico LatoSide, un tabloid quattordicinale dalle dimensioni di un quotidiano dell'epoca, che pubblicava monografie di artisti del momento con una particolare predilezione, appunto del mondo dei cantautori. Anche gli articoli che Enzo Caffarelli pubblicava su Ciao 2001 dell'epoca furono importanti per la mia nascente cultura musicale. <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvIRRBDLTSTxFg9KT94qeL6uSRM4ortjApx_bMXlJVy0Bu4V-c3pLiGdJWZLf-RyZwNobfe8pzgEJJ0_4pfZSHEshZ5qqoAH0de7Sgz9xeJrv68_ali8_hNfIkRX1JZ90Xk_6d8cGu2d0/s1600/vecchioni.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5453719498047550530" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvIRRBDLTSTxFg9KT94qeL6uSRM4ortjApx_bMXlJVy0Bu4V-c3pLiGdJWZLf-RyZwNobfe8pzgEJJ0_4pfZSHEshZ5qqoAH0de7Sgz9xeJrv68_ali8_hNfIkRX1JZ90Xk_6d8cGu2d0/s400/vecchioni.jpg" style="display: block; height: 309px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Trascrivo qui una piccola parte dell'intervista "monumentale" a Roberto, fatta da Michelangelo Romano, eclettico personaggio del mondo musicale di allora, che al tempo produsse i suoi dischi. Un estratto che accenna all'evoluzione di Vecchioni col suo terzo lavoro, tratto dal "lato Side" menzionato, con il ricordo dell'autore a tre anni di distanza dalla pubblicazione dello stesso, quando ormai era un nome di punta del fenomeno cantautorale.<br />
<em>"Col terzo LP cambiano molte cose, insieme ad una mia, chiamiamola crescita politica, c'è una maturazione complessiva; anche i miei rapporti privati, sentimentali, cambiano: Il re non si diverte l'ho registrato nel '73, quando anche il mio lavoro nell'insegnamento si evolveva; entravo a far parte del gruppo sindacale della scuola ed ho conosciuto molta gente preparata che mi ha dato tantissimo e mi ha chiarito in senso politico molte cose che prima sentivo in modo più indefinitivo, chiamiamolo sentimentale... la mia vita precedente era a compartimenti stagni, c'erano delle paratie tra un momento e l'altro, che a poco a poco, se non sono crollate del tutto, si sono certo molto assottigliate e, a volte, sono scomparse. In questo periodo comincia l'amicizia con Guccini, conosco più da vicino le persone che suonano con me, Tony Esposito e Mario D'Amora, e un modo di vivere diverso dalla tranquillità borghese che mi avvolgeva come una cappa e che non accettavo più; vedevo in modo sempre più critico la vita dei miei amici di sempre e mi sembravano veramente delle sciocchezze le cose per cui si davano da fare, i problemi delle loro giornate, il successo carrieristico, il soldo, la macchina... tutto questo che adesso ti dico così, confusamente, non si è trasferito subito in canzone, anzi ancor oggi, a tre anni di distanza dall'inizio di questo cambiamento, non è ancora del tutto diventato canzone, è una ricerca che continua ancora adesso e che probabilmente continuerà a lungo..."</em><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0JRuryxD6av2hzuUchatftvUdZlMkZAXrgmfR6Sj7zTnxDoOQaEC-W-7xvW24QZanQvVYRj4K_ExKlAZWPCzCVsefxKxshXLm1xMSz47d9qilvRoXe2yyGuIxoj-jGk4F58ZPFY_m5ug/s1600/vecchioni_0003.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5453727663136518738" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0JRuryxD6av2hzuUchatftvUdZlMkZAXrgmfR6Sj7zTnxDoOQaEC-W-7xvW24QZanQvVYRj4K_ExKlAZWPCzCVsefxKxshXLm1xMSz47d9qilvRoXe2yyGuIxoj-jGk4F58ZPFY_m5ug/s400/vecchioni_0003.jpg" style="display: block; height: 377px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Per tornare al nastro in questione, posso riaffermare che allora non lo valorizzai il dovuto. Con gli anni ci ritornai sopra e potetti apprezzare alcune composizioni quali "Sabato Stelle" ed "Il re non si diverte", ancor oggi godibilissime. Ma quello che più mi affascina tutt'ora è l'atmosfera quasi tenebrosa e surreale supportata dalla presenza quasi prevalente del pianoforte nel sound delle composizioni, senza tanti orpelli di contorno. Alcune tracce danno pure risalto alla chitarra, mentre non emergono le percussioni, pur affidate al nascente talento del percussionista napoletano Tony Esposito, che farà parte del così detto Naples Power che caratterizzò quel periodo musicale nella città Partenopea.(Nella foto soprariportata è ripreso nello studio di registrazione assieme a Vecchioni).<br />
Fa un certo effetto vedere che gli arrangiamenti sono opera di Paky Canzi, famoso allora per essere il leader della formazione dei Nuovi Angeli, un gruppo musicale il cui repertorio era decisamente orientato verso la musica leggera di facile consumo e che riscosse anche un buon successo di pubblico. Basti citare alcuni titoli: "Donna felicità", Singapore" sono i primi che mi vengono in mente. Ma ancor più effetto fa il leggere che Vecchioni fu il coautore di quelle canzoni...<br />
La svolta che indirizzò Roberto verso strade più impegnative e dai contenuti più personali e caratterizzanti, fu imboccata proprio con questo lavoro. Da qui in avanti egli diventerà un "cantautore" nel vero senso della parola, abbandonando il lavoro di paroliere dedito alle fortune di altri cantanti. E farà parte del ristretto numero di quelli importanti che dureranno nel tempo e che ancor oggi, a distanza di ben più di trentacinque anni, occupano un posto rilevante e fondamentale nel mondo musicale italiano.<div class="blogger-post-footer">post più vecchi</div>Vernèhttp://www.blogger.com/profile/08545733869445654034noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8609949549795747456.post-55799486250664325202010-03-17T07:49:00.036+01:002011-12-13T14:38:10.686+01:00COLONIA SOLARE DI VERGANO<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUDkppOvKc9e8cHr3pobFrKZnzlzSH-L3kv0nWHyxkeIYa-uYUlLOr8CbBwv0iNiqmWDl3563mAXyFuxX6BiEcoxVjybC_5ZE4AADeROvahEU4EXg2ysBWDivVolJ5Z08UjwgYIIX5w5g/s1600-h/Pap%C3%A0+034.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5449495116514847714" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUDkppOvKc9e8cHr3pobFrKZnzlzSH-L3kv0nWHyxkeIYa-uYUlLOr8CbBwv0iNiqmWDl3563mAXyFuxX6BiEcoxVjybC_5ZE4AADeROvahEU4EXg2ysBWDivVolJ5Z08UjwgYIIX5w5g/s400/Pap%C3%A0+034.jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 287px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
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<br />
C'è stato un tempo in cui anche Vergano ebbe una sua colonia solare...<br />
Altri tempi certamente. Al giorno d'oggi, asserragliati in questa comoda civiltà consumistica e personalistica, non si trova più il tempo per socializzare ed ancor meno condividere e percorrere alcuni tratti della nostra esistenza con gli altri.<br />
Un tempo, che ormai credo irrimediabilmente perso e svanito con la sopravvenuta "globalizzazione". Allargando la visuale per familiarizzare con il mondo intero, abbiamo perso la coscienza e la conoscenza di chi vive a due passi da noi. Ed anche le colonie solari sono ormai un pallido ricordo che la mia generazione può ancora permettersi di avere e saranno destinate a scivolare nell'oblio se non le tramandiamo, almeno con i racconti, ai ragazzi di oggi.<br />
Quella di Vergano non appartiene direttamente al mio vissuto, ma fa parte della generazione nata intorno agli anni trenta che, al tempo in cui fu inaugurata, aveva dai sei ai dieci anni.<br />
Credo corresse l'anno 1937 quando un nutrito gruppo di Verganesi si armò (brutta parola che per quel periodo avrebbe potuto anche essere interpretata letteralmente... eravamo ormai vicini alla seconda guerra mondiale!) di buona volontà (armarsi di buona volontà: ecco il giusto accoppiamento per la parola armarsi......) e intraprese i lavori di sbancamento e pulizia di un piccolo appezzamento di terreno vicino alla riva del "Sciscion", proprio a ridosso della costa collinare occidentale che portava alle vigne. Credo fosse di proprietà di Beniamino Duella il quale lo mise a disposizione per lo scopo che era stato prefissato. (Ritornerò con altre storie legate alla mia infanzia ed agli anni sessanta a raccontare ancora di questo luogo... che ribattezzeremo "Stadio Beniamino".)<br />
Obiettivo dei lavori era quello di avere un terreno adeguato per l'installazione di una colonia estiva vicino alle acque del torrente. <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgimBoo9gLOT3Qea2ZGC09SjIRcVfO13ogxwrcxY4mH8ggZqgOHbSgrQMU5Y6SDQU4bFP8HEvMGa666s_1Xg29tw8q3qbctxQM_8tim0vKu4m7DsVYvq_ltsodGbFaPl-J6YyQNglLFk64/s1600-h/Pap%C3%A0+027.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5449503884887377410" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgimBoo9gLOT3Qea2ZGC09SjIRcVfO13ogxwrcxY4mH8ggZqgOHbSgrQMU5Y6SDQU4bFP8HEvMGa666s_1Xg29tw8q3qbctxQM_8tim0vKu4m7DsVYvq_ltsodGbFaPl-J6YyQNglLFk64/s400/Pap%C3%A0+027.jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 279px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZSN5pcYAOCst1ZhDqeKS7PQ1209cM8N55jI8bO3TWEYBdfK5wu4jtO8w8V-RmqhHomcRgmH9ke9Dv0r37-pZSclkFCo1e_EsMSZC5VZ8dYjb0pNrPo3s7Vbc_UhxCTlN3yOuGPy9SSxc/s1600-h/Pap%C3%A0+025.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5449515627012551490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZSN5pcYAOCst1ZhDqeKS7PQ1209cM8N55jI8bO3TWEYBdfK5wu4jtO8w8V-RmqhHomcRgmH9ke9Dv0r37-pZSclkFCo1e_EsMSZC5VZ8dYjb0pNrPo3s7Vbc_UhxCTlN3yOuGPy9SSxc/s400/Pap%C3%A0+025.jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 265px;" /></a><br />
Per allargare lo spazio a disposizione, si misero di buzzo buono con picconi e pale per tagliare parte del pendio e spianarlo. C'era chi valutava i lavori da eseguire e chi allegramente li portava a termine. Presenti anche tanti ragazzi per collaborare alla realizzazione dell'opera.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVQbtnhkTVpbllw_4T4wqAE38y8TlZDOUjkLvsFOA_iQD2uKYAuvk1Y2WrwtrXpnBenG3tR_KRjPXtjcD9vjDXsctmq0Mi6KUgQn8vMMBQxhGfPRvnwb69AzXqtt-1TNo2W7pDkxTr_3o/s1600-h/Pap%C3%A0+026.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5449536168692614994" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVQbtnhkTVpbllw_4T4wqAE38y8TlZDOUjkLvsFOA_iQD2uKYAuvk1Y2WrwtrXpnBenG3tR_KRjPXtjcD9vjDXsctmq0Mi6KUgQn8vMMBQxhGfPRvnwb69AzXqtt-1TNo2W7pDkxTr_3o/s400/Pap%C3%A0+026.jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 275px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9_loUx4hnmRXL5blbS7jyNTL8xJW7EI1wLd4vhzcVgeksUnqQhG01F9CrSw7_5t4-4JlGnmykdg6E1hsxnVvwklX9vHePfJJcnk4Gz0SEFv4rmm-0KLmu_9kPuVJWsvtsB70Z1nwpqAQ/s1600-h/Pap%C3%A0+028.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5449536018345382306" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9_loUx4hnmRXL5blbS7jyNTL8xJW7EI1wLd4vhzcVgeksUnqQhG01F9CrSw7_5t4-4JlGnmykdg6E1hsxnVvwklX9vHePfJJcnk4Gz0SEFv4rmm-0KLmu_9kPuVJWsvtsB70Z1nwpqAQ/s400/Pap%C3%A0+028.jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 296px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Sono trascorsi ormai ben più di settant'anni da allora e le persone mature che sono immortalate nelle fotografie ormai è da un bel pezzo che non sono più tra noi. Chi, dei miei due lettori Verganesi (spero che i giovani che navigano possano richiamare allo schermo i loro genitori...) avrà la bontà di leggermi, potrà riconoscervi con grande meraviglia connotati di facce familiari e magari esclamare "Toh!... C'è pure mio nonno!". Dal canto mio, oltre a mio padre naturalmente, ho individuato diverse persone che ho conosciuto da ragazzino ed anche mio fratello maggiore, di settantotto anni ora, che all'epoca ne aveva cinque o sei. <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYVyxYNSRtxhRglUOKTu594Mshomf9fZxg11xDdxp7WHCGs4zJQaT8rQqROVslED-lcBY5DcCOt4-X-5sy0ToJfifcKFvPeTgGr27L7qjgc9_ZJZK6OVUsvR86km21NgiH8TXOzHtm_ws/s1600-h/Gian018.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5449540911695475634" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYVyxYNSRtxhRglUOKTu594Mshomf9fZxg11xDdxp7WHCGs4zJQaT8rQqROVslED-lcBY5DcCOt4-X-5sy0ToJfifcKFvPeTgGr27L7qjgc9_ZJZK6OVUsvR86km21NgiH8TXOzHtm_ws/s400/Gian018.jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 276px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-x3vRyzPE3LL3yTOvLLrGRy3kTzA-ATKtdF585LiAg65pGCGpifjMK_A9EEwO_5MhCBwgWtTUUA4w7yOc5h_-L058WhhzNaC8LyEGSYIZrxzTEOjVrSFLl6Kobm59lZrjaK_ltfcmVhU/s1600-h/Pap%C3%A0+029.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5449540678214327682" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-x3vRyzPE3LL3yTOvLLrGRy3kTzA-ATKtdF585LiAg65pGCGpifjMK_A9EEwO_5MhCBwgWtTUUA4w7yOc5h_-L058WhhzNaC8LyEGSYIZrxzTEOjVrSFLl6Kobm59lZrjaK_ltfcmVhU/s400/Pap%C3%A0+029.jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 286px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Terminati i lavori di sbancamento e livellamento, con conseguente riassestamento della terra e successiva semina della "bula" per rifar crescere l'erba,si organizzò una grande festa con l'intervento pure della banda musicale di Vergano, i cui componenti si possono individuare in questa foto di gruppo che, per dare un'idea del tempo che fugge, ha nei ragazzini ripresi gli ottantenni di oggi... <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqDMhVkglUwMD5BoAXA0UuHMriBABGOZI2ynZvqoK3TArWK0VqVQ2nC0eemMsjNVRZf9H9AcMGtoss71yUiDtuTi-rFSH0s0vb8ynwU3txmxadl2_60Bc2OTSFx9OpqOfUh96tdgjlAo4/s1600-h/Pap%C3%A0+030.jpg"><img alt="" border="0" height="457" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5449544014536904466" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqDMhVkglUwMD5BoAXA0UuHMriBABGOZI2ynZvqoK3TArWK0VqVQ2nC0eemMsjNVRZf9H9AcMGtoss71yUiDtuTi-rFSH0s0vb8ynwU3txmxadl2_60Bc2OTSFx9OpqOfUh96tdgjlAo4/s640/Pap%C3%A0+030.jpg" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="640" /></a><br />
Successivamente ci fu l'inaugurazione ufficiale, con l'intervento del parroco Don Savoini per la benedizione, delle autorità, delle maestre delle scuole elementari con relativo stendardo, e dei ragazzi rigorosamente vestiti da "balilla", come "duce" comandava..., che si esibirono in un saggio ginnico. Il tutto impreziosito dal calore e dalla presenza di una bella fetta di popolazione.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-k_KwVjp1cU1rN28xz_itq0UtpxBG8DAizSs72Y9d5mP1pMdAZvaiJPqmhO4JXaC0MHVPr92X7xsDd4WIhWG44EEwlMdS6VGuYLyYB4lYBZ3W1P5MtzSsyJicSGmm5fjZPdVWgBKZxjA/s1600-h/Pap%C3%A0+031.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5449547142153231474" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-k_KwVjp1cU1rN28xz_itq0UtpxBG8DAizSs72Y9d5mP1pMdAZvaiJPqmhO4JXaC0MHVPr92X7xsDd4WIhWG44EEwlMdS6VGuYLyYB4lYBZ3W1P5MtzSsyJicSGmm5fjZPdVWgBKZxjA/s400/Pap%C3%A0+031.jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 279px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5zeOWzBqLWqrWu_xLbW6ha85vvpWLsK4M3ncXep-TqcnDzsSlX7wF3XJVWD65cx-ABWcoI_ZvDah5KfvTqY7pR7p8VdkJd8CY8ent3ckJ3NVGJqVMWn2rH9bjhRIM6Qgh0KjrlJ-zMXY/s1600-h/Pap%C3%A0+032.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5449546973637540210" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5zeOWzBqLWqrWu_xLbW6ha85vvpWLsK4M3ncXep-TqcnDzsSlX7wF3XJVWD65cx-ABWcoI_ZvDah5KfvTqY7pR7p8VdkJd8CY8ent3ckJ3NVGJqVMWn2rH9bjhRIM6Qgh0KjrlJ-zMXY/s400/Pap%C3%A0+032.jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 279px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPs3NR0OmajFQRjlA6JQRsJivOrIdEfyoIKbxxgU4iWxI4H_oX_S6-J2FxTB0Fa5Onywas7HsEuki4Ego9PiQQ3dLGboZjc7MNt9xLKyc2qF6Kd8MEmuXLivZckUJf8ZCa86EHEfJrVg0/s1600-h/Pap%C3%A0+033.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5449546760381429698" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPs3NR0OmajFQRjlA6JQRsJivOrIdEfyoIKbxxgU4iWxI4H_oX_S6-J2FxTB0Fa5Onywas7HsEuki4Ego9PiQQ3dLGboZjc7MNt9xLKyc2qF6Kd8MEmuXLivZckUJf8ZCa86EHEfJrVg0/s400/Pap%C3%A0+033.jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 282px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Negli anni successivi furono allestite anche delle feste in occasione della apertura della colonia. Le foto si riferiscono all'anno 1941. La giornata terminava nei locali dell'asilo con il pranzo offerto, alla presenza delle autorità, a tutti i ragazzi, mentre precedentemente, nel cortile,c'era stato lo spettacolo allestito dalle maestre e rappresentato sul palco dai giovani attori davanti ai familiari e paesani ammirati. <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1OhTRj__CzBs-jAul32kEIHwoZIDs6l1vVRjyJh2Jds4-BJX0ukyDIZQDgbl3cSsjZTFWIjimoRW1h-2eCSdF4k2MfWZnh-ElYMAiPOfIbyCtgR_c7gCTB5EaIvgkjbzLRiY54p2b2So/s1600-h/Pap%C3%A0+042.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5449549946642812594" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1OhTRj__CzBs-jAul32kEIHwoZIDs6l1vVRjyJh2Jds4-BJX0ukyDIZQDgbl3cSsjZTFWIjimoRW1h-2eCSdF4k2MfWZnh-ElYMAiPOfIbyCtgR_c7gCTB5EaIvgkjbzLRiY54p2b2So/s400/Pap%C3%A0+042.jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 274px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXZwoOTEfB8Kav4e_j0hLdWhAvtTqRpUiivXdyk7OnZiXgdbMl9kP2RmSXcdScaX4NsWTzFa_kttk766xZG4VJPCIwbzq4cVcSazmzNpkL4HpqLq3DtuAcJ7A9tnMJVCBO80268zkqztk/s1600-h/Pap%C3%A0+043.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5449549816198013778" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXZwoOTEfB8Kav4e_j0hLdWhAvtTqRpUiivXdyk7OnZiXgdbMl9kP2RmSXcdScaX4NsWTzFa_kttk766xZG4VJPCIwbzq4cVcSazmzNpkL4HpqLq3DtuAcJ7A9tnMJVCBO80268zkqztk/s400/Pap%C3%A0+043.jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 273px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEia14b8GreuTAgfMstW6NEtVLqCgEigE62HVAPNTB6-cWERiWMYUQC_DegUItwii4e0C8pX-NAtXkzo1q9-Kx4vrRYp_-vqVTkU0iD5hO5eHIcypkSjWoO3zr4pa1sc1Di4lXUlTz3SStM/s1600-h/Pap%C3%A0+023.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5449549610740963986" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEia14b8GreuTAgfMstW6NEtVLqCgEigE62HVAPNTB6-cWERiWMYUQC_DegUItwii4e0C8pX-NAtXkzo1q9-Kx4vrRYp_-vqVTkU0iD5hO5eHIcypkSjWoO3zr4pa1sc1Di4lXUlTz3SStM/s400/Pap%C3%A0+023.jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 279px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a>Particolarmente cara mi è questa ultima fotografia riportata sopra. All'estrema destra in seconda fila c'è seduta mia madre che porta in braccio mio fratello Arnaldo. Io sarei arrivato sette anni dopo ...<br />
La colonia solare, che si attivava nel periodo estivo delle vacanze scolastiche delle elementari, credo che continuò fino al 1941, già in tempo di guerra, purtroppo. Poi i tempi bui e drammatici che ne seguirono non permisero più la sopravvivenza di questa benemerita istituzione che permetteva ai ragazzi di continuare a socializzare con gli amici di scuola senza però l'incombenza dei compiti e dello studio... ed agli adulti genitori di essere tranquilli riguardo la custodia dei figli. La giornata era organizzata con giochi nel cortile dell'asilo, con il pranzo che veniva consumato all'interno dei locali dello stesso e con la discesa alla colonia, nel pomeriggio, per rosolarsi al sole o "immergersi" nelle acque del Sciscion. Sempre sotto la severa sorveglianza delle maestre e dopo rigoroso e doveroso alzabandiera. Posso mettere anche alcune fotografie del 1941 ,ultimo anno di attività nonostante i tempi veramente bui e difficili che si stavano vivendo. La forza ed il coraggio delle nostre genti umili e fiere nello stesso tempo della loro condizione contadina, fece sì che almeno per un paio d'anni venisse celato ai ragazzi l'orrore dei tempi che stavano vivendo.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibr_PZjrHBbwLRpocfaJtChsc711QIWMH97FpEculPbv9O4xtuICewynchWFR5RJ0qMj5RB1WkTXKJjuJq9mGZqI0lDjG6R_0PXVO-sfi7tEilwuG8vciqYRcMnfw34vPdLf5sZBc7iZ8/s1600-h/Pap%C3%A0+038.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5449556184520066370" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibr_PZjrHBbwLRpocfaJtChsc711QIWMH97FpEculPbv9O4xtuICewynchWFR5RJ0qMj5RB1WkTXKJjuJq9mGZqI0lDjG6R_0PXVO-sfi7tEilwuG8vciqYRcMnfw34vPdLf5sZBc7iZ8/s400/Pap%C3%A0+038.jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 274px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjaQ5tSSrTAR-T8DdfCdP4OYvKGDjmHelRtDJhaOU4-37WMv9P4pQ9Zq6dUw5-dSplnZQWCbEq-oXyVYBa0HR04nsM-JtmGAGlKm7gZMRzOORnC3GtBm7kWs5lVE_pkcpDQfkt4tuK0lU/s1600-h/Gian015.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5449616587561327842" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjaQ5tSSrTAR-T8DdfCdP4OYvKGDjmHelRtDJhaOU4-37WMv9P4pQ9Zq6dUw5-dSplnZQWCbEq-oXyVYBa0HR04nsM-JtmGAGlKm7gZMRzOORnC3GtBm7kWs5lVE_pkcpDQfkt4tuK0lU/s400/Gian015.jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 267px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-SVo33xkAEn0LfVtct3mksFMGZsxLKl5QCCmXXf2WUFV2w8HyeDxosi5I77lOqaA_1XYG9vlhVuiWRyAfz5SKUl0c1gL8EOhGJQ6z2S9A49TYfFf0w6k-mihRh3lCLdEz3aU953WQD9Q/s1600-h/Pap%C3%A0+037.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5449555969176613138" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-SVo33xkAEn0LfVtct3mksFMGZsxLKl5QCCmXXf2WUFV2w8HyeDxosi5I77lOqaA_1XYG9vlhVuiWRyAfz5SKUl0c1gL8EOhGJQ6z2S9A49TYfFf0w6k-mihRh3lCLdEz3aU953WQD9Q/s400/Pap%C3%A0+037.jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 281px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg70mKjD5YT3DiGdPbbnScmUB_vHtCst8iro_dAhx8_yR0lU8S4-ZYb-sIfV3F5rnI8l-fnojKz8sfADESaJ9rsXZDe6NZiKYgBa0jyoAyVCnMGEGE8HhLhg2n3du4RD7XNF-pWmKxyujg/s1600-h/Pap%C3%A0+036.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5449555712913762866" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg70mKjD5YT3DiGdPbbnScmUB_vHtCst8iro_dAhx8_yR0lU8S4-ZYb-sIfV3F5rnI8l-fnojKz8sfADESaJ9rsXZDe6NZiKYgBa0jyoAyVCnMGEGE8HhLhg2n3du4RD7XNF-pWmKxyujg/s400/Pap%C3%A0+036.jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 281px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Il numero elevato di ragazzi (si potrebbero contare fino a quaranta maschietti ed almeno trenta femminucce) mi fa supporre che non tutti fossero di Vergano, anche se ai tempi la natalità era veramente elevata. Questa considerazione mi è venuta vedendo che anche in un libro edito dalla Pro loco, dal comune e dalla Società Operaia M.S. di Maggiora, titolato Memorie Maggioresi '40-'45 è presente la foto dell'alzabandiera. Ciò mi fa pensare che qualche Maggiorese abbia partecipato alla colonia. Così potrebbe essere capitato per qualche altro ragazzo dei comuni viciniori.<br />
Sarei felicissimo se protagonisti dell'epoca (nati intorno agli anni trenta)leggessero il mio post ed intervenissero, nei commenti oppure contattandomi, per documentare aneddoti o altri ricordi riguardanti quel periodo. Siccome non sono sicurissimo delle date e della durata nel tempo che la colonia ebbe, ospiterei ben volentieri tali precisazioni modificando, se del caso, il contenuto del post.<br />
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Termino allegando alcune foto recentissime, scattate per l'occasione di questo racconto, che documentano lo stato di degrado nel quale versa, purtroppo, il luogo che ha visto in diverse epoche, ed anche abbastanza recenti, momenti di gloria e di splendore con la partecipazione di tutto il paese di Vergano. <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiumouaEDGLQR6g5Z0wtsrJRteafQshdrpQRZrhBcTKIeAwqB44p1RpPDwz_wReTl6w_AXvBvZemrlwvttfAG0UjcmaujfzLTuBQ7a593egtcL35Br5EePFF2m84Gzj-6OE4TErnoeTdF4/s1600-h/DSCN0192.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5449593627959511970" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiumouaEDGLQR6g5Z0wtsrJRteafQshdrpQRZrhBcTKIeAwqB44p1RpPDwz_wReTl6w_AXvBvZemrlwvttfAG0UjcmaujfzLTuBQ7a593egtcL35Br5EePFF2m84Gzj-6OE4TErnoeTdF4/s400/DSCN0192.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Il guado del Sciscion, in zona Verganella, dove una volta c'era il "punt 'd tola", come documentato più sopra dalla foto dei ragazzini che vi sguazzano. Desolante il confronto rispetto a settant'anni fa, anche se il luogo è naturalisticamente ritornato alle origini, per la completa dimostrazione di disinteresse umano. Del ponte, oggetto in tempi abbastanza recenti probabilmente di un atto vandalistico, che l'ha fatto precipitare, si possono vedere alcuni resti, trascinati dalle acque del torrente, appena più a valle. Il ponte era la via di accesso per i paesani verso la salita che portava ai vigneti ed era l'ingresso alla colonia di un tempo e del campo sportivo successivamente. <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDCpGEZTtiwMpczb7BvLwhBbQJQ7DAXGWgm1qYh84Q6uiE3RScJo54e55YKCkSoJfb-XKDMpH4E4we-gcCxiYhuoidLNRdtXE7HbJRmV8s23TsNO0QX9gRBEUbKtnLBqhomooeuC7LxiM/s1600-h/DSCN0189.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5449597116512771634" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDCpGEZTtiwMpczb7BvLwhBbQJQ7DAXGWgm1qYh84Q6uiE3RScJo54e55YKCkSoJfb-XKDMpH4E4we-gcCxiYhuoidLNRdtXE7HbJRmV8s23TsNO0QX9gRBEUbKtnLBqhomooeuC7LxiM/s400/DSCN0189.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjes5-65LjY1OLXHZ3HAILm_qsjF07h3H_gngDYTrMhGPmyWZnQeUykVp7w2bTWxNoJeXrNMrVq9L7iiwwGtBcbZ5sATyM80c2QcXrQ5xDRDh6sGxM7kUUt1dyHI3GPKtn0uB651ZrPnyo/s1600-h/DSCN0180.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5449596574873755250" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjes5-65LjY1OLXHZ3HAILm_qsjF07h3H_gngDYTrMhGPmyWZnQeUykVp7w2bTWxNoJeXrNMrVq9L7iiwwGtBcbZ5sATyM80c2QcXrQ5xDRDh6sGxM7kUUt1dyHI3GPKtn0uB651ZrPnyo/s400/DSCN0180.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Residui delle lamiere contorte nel greto e sulla riva del Sciscion.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhH3qXVPqV17kSodkpsVkNx0ZqI4L3d5p18iETZzjBCrAWjrX49iN0CCZ8XZUwvRrvrjy5aEYaWT2Rn7-W8spu6glyViD_p4qGPQnNfiRw6PoDZwJK-J9fnI4l2784us1ZzIOLtC_sZPlo/s1600-h/DSCN0173.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5449601087483682530" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhH3qXVPqV17kSodkpsVkNx0ZqI4L3d5p18iETZzjBCrAWjrX49iN0CCZ8XZUwvRrvrjy5aEYaWT2Rn7-W8spu6glyViD_p4qGPQnNfiRw6PoDZwJK-J9fnI4l2784us1ZzIOLtC_sZPlo/s400/DSCN0173.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Così si presenta l'ingresso a quella che fu la colonia e negli anni sessanta il campetto sportivo dove si svolsero anche le Olimpiadi di Vergano" (E' una storia che mi riprometto di raccontare...). Ormai le sterpaglie ed il bosco hanno ripreso il sopravvento su quel fazzolettino di prato che era stato conquistato a fatica dai nostri nonni...Il confronto con le immagini di allora è veramente impietoso.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi64ROxoUes8Go7M4-KFFTFhEiy2Kor0cb8lkMXencrhUJhVD1GmexpMPFHZN1xBLJAKN9kTnKgKYtMYVaxUxbTAloZnneTbmYLWWj2vAzQNJq79DmQkUoJBydbsC5zNoDRrc0po6P_SI8/s1600-h/DSCN0178.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5449602609039845602" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi64ROxoUes8Go7M4-KFFTFhEiy2Kor0cb8lkMXencrhUJhVD1GmexpMPFHZN1xBLJAKN9kTnKgKYtMYVaxUxbTAloZnneTbmYLWWj2vAzQNJq79DmQkUoJBydbsC5zNoDRrc0po6P_SI8/s400/DSCN0178.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Non ho mai voluto documentare con immagini nei racconti delle mie camminate lo scempio del territorio che alcuni incivili compiono nel gettare rifiuti di ogni tipo nei boschi o lungo le stradine ed i sentieri che li attraversano. Questa volta, però, ho allegato questa fotografia, scattata nei pressi della riva del mio amato Sciscion, perchè mi ha ferito profondamente ed è anche piena di significati avvilenti. Al di là dell'orrore visivo che suscita, mi ha lasciato dentro un malessere profondo osservare le cose che sono state scaricate abusivamente in quel luogo come uno schiaffo irriverente a nostra madre natura. Se uno osserva bene vede che sono oggetti essenzialmente legati all'infanzia. Borsettina rosa, magliettine, quaderni, riviste, matite e tra le altre cose, un peluche piccolino bianco. E' stato di sicuro compagno di affettuose carezzuole da parte di qualche bambina (colore rosa...).<br />
Questa per me è l'immagine dell'innocenza perduta. <br />
Se alcuni simboli e ricordi di una stagione irripetibile per qualsiasi essere umano, che è l'infanzia, sono degni di essere abbandonati e sparpagliati in una boscaglia vicino ad un torrente, vuol dire veramente che l'età dell'innocenza se ne è fuggita via. Sia di monito ai ragazzini che potrebbero vedere questa immagine. Non lasciate morire i vostri sogni e la vostra fantasia in mezzo ad una discarica abusiva nella natura. Il gesto più corretto per lasciare consapevolmente l'età dell'innocenza ed affrontare il mondo di lupi che vi aspetta là fuori è quello di raccogliere le vostre "cosucce", i vostri giocattoli in un cartone ed affidarli alla raccolta differenziata. Andranno in pace a morire nel luogo appropriato dove nessun altro all'infuori di voi potrà mai vederli.<br />
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Dove andranno i bambini a giocare?, canta Cat Stevens. Ci sia di monito<div class="blogger-post-footer">post più vecchi</div>Vernèhttp://www.blogger.com/profile/08545733869445654034noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8609949549795747456.post-53499710593972313602010-02-24T14:06:00.110+01:002011-12-13T14:40:02.100+01:00SAS PREGALINA<div align="center">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0kQitA5eTs23SlzNiK4yo64pNSOyd8RnN2K2pWnJBB7XmNRr7PL8pcuUXLkJRaYjfdUz2Z0qiFXTc7L4ZMCrqFk9JXx7TAZRPQ1lRcS63ZJNIBXT-bnuusz9RaHBQeop2hxdwbVU209U/s1600-h/Boca-Pelosa++vetta+mod.bmp"><img alt="" border="0" height="318" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5442862437680260162" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0kQitA5eTs23SlzNiK4yo64pNSOyd8RnN2K2pWnJBB7XmNRr7PL8pcuUXLkJRaYjfdUz2Z0qiFXTc7L4ZMCrqFk9JXx7TAZRPQ1lRcS63ZJNIBXT-bnuusz9RaHBQeop2hxdwbVU209U/s640/Boca-Pelosa++vetta+mod.bmp" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="640" /></a><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpahlbM5yPHI3QmSf8_GpmZTjViE3i8Sc76kPkph-B9RB5O0xp8lz60WD1qQH_SjZ2QcRYbNAIPy8p5DgDlotdKOBTmpwJfjeG8F5lR9NS42KcPZcwHeE70JGXIejGt4jLks8sztqYaUQ/s1600-h/DSCN0049.JPG"><img alt="" border="0" height="480" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5441796659907704978" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpahlbM5yPHI3QmSf8_GpmZTjViE3i8Sc76kPkph-B9RB5O0xp8lz60WD1qQH_SjZ2QcRYbNAIPy8p5DgDlotdKOBTmpwJfjeG8F5lR9NS42KcPZcwHeE70JGXIejGt4jLks8sztqYaUQ/s640/DSCN0049.JPG" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="640" /></a><br />
Non sono Paganini... perciò mi ripeto! Infatti la camminata che andrò ad illustrare con questo post si può dire che sia la stessa di "Sgambata alla Pelosa". L'ho comunque titolata Sas Pregalina, che è l'altro nome con cui è conosciuta questa "piccola vetta", per avere un minimo di differenziazione... Per me, però, assume un significato particolare. E' stata la mia prima uscita, con i fratelli Arnaldo ed Eugenio che mi hanno letteralmente "sloggiato" dalla sedia del mio computer per farmi fare un pò di ginnastica motoria, per inaugurare un periodo di "camminate" dopo i primi ozi pensionistici. Dopo di questa abbiamo vissuto una buona annata di passeggiate nei nostri boschi, fino a che siamo stati dirottati in carrozzeria per la riparazione dei nostri "motori". </div>
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<em>Come colonna sonora ho scelto questo brano, dall'ultimo albo dei Pearl Jam, che si avvicina talmente tanto alle atmosfere della colonna sonora di Into the wild (film e musica da me adorati) da ritenerlo quasi una sua appendice.</em> </div>
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Inauguro così la serie di post dedicati alle passeggiate nel Parco del Monte Fenera, come avevo anticipato e promesso. La mappa di base, sulla quale sono già individuati in rosso i percorsi segnalati, è quella ufficiale la cui editazione e pubblicazione ho evidenziato nell'ultimo mio articolo. Il nostro è colorato in blu per distinguerlo. Come al solito, per vederla ingrandita, cliccateci sopra e gustatevi l'itinerario percorso. (Ricordatevi poi di cliccare sulla freccetta blu del ritorno al post e non sulla X rossa di chiusura...)</div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgL69HmsG0-LNd3r-MW8ztYtLqCPyLOHY6h1sgdE6itKj6fhil6r3N1Hr9jj1ZCPewV8tm7fUGkXPi92DVlDXf3lgvFeQ0hublqGqGqqGWbp4T_KT_vRcseRMKBR7Me5T4y6DVJ4vYY92g/s1600-h/Pelosa+2007.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5441805212497708210" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgL69HmsG0-LNd3r-MW8ztYtLqCPyLOHY6h1sgdE6itKj6fhil6r3N1Hr9jj1ZCPewV8tm7fUGkXPi92DVlDXf3lgvFeQ0hublqGqGqqGWbp4T_KT_vRcseRMKBR7Me5T4y6DVJ4vYY92g/s400/Pelosa+2007.jpg" style="display: block; height: 229px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipj3uad1ZJPz3lIDLaz1riP7ZMp84DFSJzZz42AeYNeBfs-YC_injf2PrYyDmSXiytmZwKxu8vaaHHNCh4UVSxenbaQHy63RMv8pe6F37br-Y9Mpi6Bye0ohYTsn9WLaZuJEu7azyxOUw/s1600-h/sas+pregalina.bmp"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5441808242389695682" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipj3uad1ZJPz3lIDLaz1riP7ZMp84DFSJzZz42AeYNeBfs-YC_injf2PrYyDmSXiytmZwKxu8vaaHHNCh4UVSxenbaQHy63RMv8pe6F37br-Y9Mpi6Bye0ohYTsn9WLaZuJEu7azyxOUw/s400/sas+pregalina.bmp" style="display: block; height: 125px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipj3uad1ZJPz3lIDLaz1riP7ZMp84DFSJzZz42AeYNeBfs-YC_injf2PrYyDmSXiytmZwKxu8vaaHHNCh4UVSxenbaQHy63RMv8pe6F37br-Y9Mpi6Bye0ohYTsn9WLaZuJEu7azyxOUw/s1600-h/sas+pregalina.bmp"><div align="center">
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<em>6 dicembre 2007 Partenza ore 14,04 Arrivo ore 16,38<br />
Cimitero Boca-Cima Pelosa e ritorno 5,6 km. dislivello 279 m.</em> </div>
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Le foto che inserirò non saranno, purtroppo, granchè, perchè sono ricavate dal filmato, con la telecamera, che allora ero solito effettuare ad ogni uscita. La qualità nell'estrapolarle dalla pellicola (nonostante sia in HD) decade bruscamente e ve ne accorgereste brutalmente se ci cliccaste sopra. Tenterò di coinvolgervi facendovi partecipi dei nostri passi, inserendo immagini ricavate dal portale cartografico nazionale, con l'installazione Italia 3D, che vi accompagneranno nella nostra escursione. Inizio con questa visuale sulla quale ho riportato manualmente il percorso effettuato. (Esiste a tale scopo la modalità automatica in Google Earth, ma purtroppo la zona relativa al parco del Fenera è oscurata dalle nubi....Vogliamo una nuova mappa!!!). Ho cercato di dare una prospettiva altimetrica ed angolare che simulasse il più possibile una veduta reale aerea. <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-1kOS2qD8ZYRVjSJrZUnEG5VawE1wtZyojpcuhAoil6MBGwc4e5ZheuErpT7QN946ngX49CmLS6YoERwcrIHn-qqkPLOvARAhrC7BAJcWvgLp3MIy7h77Q1zIW7300CefQnGWhUJMYqk/s1600-h/Boca-Pelosa+insieme+mod.bmp"></a></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-1kOS2qD8ZYRVjSJrZUnEG5VawE1wtZyojpcuhAoil6MBGwc4e5ZheuErpT7QN946ngX49CmLS6YoERwcrIHn-qqkPLOvARAhrC7BAJcWvgLp3MIy7h77Q1zIW7300CefQnGWhUJMYqk/s1600-h/Boca-Pelosa+insieme+mod.bmp"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5441813832680647250" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-1kOS2qD8ZYRVjSJrZUnEG5VawE1wtZyojpcuhAoil6MBGwc4e5ZheuErpT7QN946ngX49CmLS6YoERwcrIHn-qqkPLOvARAhrC7BAJcWvgLp3MIy7h77Q1zIW7300CefQnGWhUJMYqk/s400/Boca-Pelosa+insieme+mod.bmp" style="display: block; height: 199px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Come si può notare dalle varie e vaste chiazze chiare che interrompono il verde della vegetazione dei boschi, sono stati recuperati buoni appezzamenti di terreno in terrazzamento a coltivazione della vite. Recuperati, poichè intorno agli anni trenta si può dire che la zona circostante il santuario fosse tutta costellata di vigneti, come si può osservare nelle cartoline dell'epoca, mentre con il boom industriale degli anni cinquanta-sessanta moltissimi agricoltori riconvertitisi in operai ne lasciarono perdere la coltivazione , divenuta poco redditizia, dando inizio ad una riconquista del territorio da parte dei boschi. Al giorno d'oggi, invece, si stanno ampliando le colture proseguendo il trend iniziatosi intorno agli anni ottanta, grazie alla intraprendenza di alcuni appassionati che hanno dato inizio ad un'attività che al giorno d'oggi è ritornata remunerativa. Qui si produce buona parte del vino DOC di Boca. La rimanenza dei vigneti si colloca appena più ad ovest, oltre il Santuario, nella zona della Traversagna e giù verso Cavallirio. Qui abbiamo anche il confine sud del parco del Monte Fenera, come si può evidenziare dalla cartina, ma la zona dei vigneti ne è ancora parte integrante. Per tale motivo l'Ente Parco, coadiuvato dall'ATL Novara, per la promozione del territorio e la sua valorizzazione, ha dato vita al progetto "I sentieri del Boca" che sono stati inaugurati domenica 3 maggio 2009, come da locandina ed articoli allegati. <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqwq_WzBgAk9IbUODgugdh8VhOtMjRoRRFN8nXpKI0Plhr7RPBv7kp3rDFlCjxPIVe9NVQr55N9ru3Umfe1Q6KB51uc2lErd-yT6xZYJAazqX7HyjblbJvzQ3qr_LBbJDGEkOdeN4WciQ/s1600-h/sentieri+del+boca+volantino.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5442182166704305554" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqwq_WzBgAk9IbUODgugdh8VhOtMjRoRRFN8nXpKI0Plhr7RPBv7kp3rDFlCjxPIVe9NVQr55N9ru3Umfe1Q6KB51uc2lErd-yT6xZYJAazqX7HyjblbJvzQ3qr_LBbJDGEkOdeN4WciQ/s400/sentieri+del+boca+volantino.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 260px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhg9yEWbzCG4rLwIsnX1GuCoHPK0hDRn4PAyEaYNIn-gjISYUubbvnUnKXx90IAA-W20Wi3fXTV36Jq0NDL4LPUF3ql-hjrDFFpXzJMf-tu9FePBfPEcpHDQtbNzq_Xu0zMpjcmhn6Xv5s/s1600-h/sentieri+del+boca.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5442181917963016514" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhg9yEWbzCG4rLwIsnX1GuCoHPK0hDRn4PAyEaYNIn-gjISYUubbvnUnKXx90IAA-W20Wi3fXTV36Jq0NDL4LPUF3ql-hjrDFFpXzJMf-tu9FePBfPEcpHDQtbNzq_Xu0zMpjcmhn6Xv5s/s400/sentieri+del+boca.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 384px;" /></a><br />
L'unica rimostranza che ho da fare all'ente parco per questa lodevolissima iniziativa è quella di non aver messo a disposizione in Internet, tramite il suo sito, sia la mappa sia i contenuti della cartellonistica che sono stati posizionati sul territorio in maniera gradevole ed appropriata e che raccontano delle caratteristiche dello stesso. Un bel fascicolo illustrativo si potrebbe ricavarne per la gioia di chi, come me, è sempre alla costante ricerca di pubblicazioni al riguardo. Posso postare alcune foto scattate da mio fratello Eugenio che recentemente ha fatto delle camminate in zona ed ha trovato la nuova cartellonistica installata. La prima riguarda la vera e propria mappa con i sentieri segnalati dalla quale si possono, ingrandendo l'immagine, ricavare i punti in cui sono posizionati gli altri tabelloni ed il loro contenuto.La seconda illustra una delle 80 frecce segnaletiche che costellano il percorso e che sono posizionate veramente nei punti appropriati per non far perdere il giusto tracciato. <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieFVSZJzZE3rJZHOvLyniUpOA3LpToZLavbpzjrY3rACcnpSzsHx9qk4F6b7Md2GZileXqCrcVG9eX1bb98Z0xgQiwY0uimgvEwofWI6pMPhB3VQOi-KyVpQINsCeidGqmVxsBifliLSA/s1600-h/DSCN0263.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5442191250606094882" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieFVSZJzZE3rJZHOvLyniUpOA3LpToZLavbpzjrY3rACcnpSzsHx9qk4F6b7Md2GZileXqCrcVG9eX1bb98Z0xgQiwY0uimgvEwofWI6pMPhB3VQOi-KyVpQINsCeidGqmVxsBifliLSA/s400/DSCN0263.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiI2KDLwZNrDx5yGL-cF673QwolPzcMt7kRMBMKO5CRgGaqN2FTW1akfrgGE54JvGtBL_PT5A_G0M1gbXhiL79EvEiBYEyOreKUWus0OO96cUGsXZEOK-htIxqsKaUI2aHMG6VwCkvX0JQ/s1600-h/DSCN0461.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5443696909001371346" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiI2KDLwZNrDx5yGL-cF673QwolPzcMt7kRMBMKO5CRgGaqN2FTW1akfrgGE54JvGtBL_PT5A_G0M1gbXhiL79EvEiBYEyOreKUWus0OO96cUGsXZEOK-htIxqsKaUI2aHMG6VwCkvX0JQ/s400/DSCN0461.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Per ultimare il discorso dei produttori vitivinicoli operanti in questa zona che secondo Oliviera Calderini, presidente del parco, sono nove, posto un estratto da un altro depliant dove ne vengono citati dieci. In un altro approfondito articolo di Enogea, che vi consiglio di leggere completamente, dedicato ai produttori vinicoli dell'alto Novarese, ne vengono citati undici, nella zona del Boca. Chi volesse sbizzarrirsi a visitare i loro siti internet, ne trova gli indirizzi segnalati. Ne vale proprio la pena. Alcuni sono veramente ben costruiti e riportano anche note storiche e tecniche di sicuro interesse. Un doveroso riconoscimento ed omaggio, lo debbo però fare nei confronti di Marcodini Giuseppe, ("Pinin"), Paniga, papà di Giancarlo, che attualmente gestisce e prosegue l'attività iniziata dal padre. Dopo aver iniziato dal nulla, agli inizi dei sessanta, con un piccolo bar, bocciofila, e poi osteria dove si potevano consumare belle merende a base di salam 'd la duja, ha dato vita al ristorante per banchetti nuziali "Da Paniga", diventato famosissimo e ricercato in quegli anni. Suo figlio continuerà la sua opera e lo svilupperà maggiormente e gli darà una veste consona ai tempi, ritagliandosi uno spazio importante nel campo della ristorazione. Ma di papà Paniga voglio ricordare qui, dopo aver consolidato la sua attività di ristoratore, il ritorno alle sue origini contadine con un rinnovato interesse ed una dedizione passionale alla sua vigna di Boca, intorno alla fine degli anni sessanta inizio settanta. Fu forse il primo a capire quale importanza potesse avere la riscoperta di quel vino che aveva antiche origini. Ripristinò il terreno che aveva a disposizione lavorandoci di buona lena come se fosse diventato quello lo scopo principale della sua attività. Mi ricordo che in quegli anni ci portava spesso e volentieri nel "casotto" della vigna a fare delle portentose merende, dopo aver ultimato il servizio banchettistico di qualche sposalizio. Io ai tempi, e per almeno una decina d'anni facevo il cameriere a tempo perso (ossia il sabato e la domenica nel periodo in cui frequentavo ancora le scuole superiori, per acquisire i gruzzoli per i miei vizi). E "Da Paniga" ho vissuto tante stagioni liete. Pinin aveva poi una spettacolare carica umana che, nonostante la sua burberità occasionale durante il lavoro, si estrinsecava in mille impegni e attività sociali. Ma la passione per il buon vino lo portò, ancor prima che il Boca assumesse la Denominazione di Origine, a sviluppare quell'attività alla grande. Ed oggi il figlio continua la sua tradizione potendolo ringraziare per aver fatto da apripista. Anche alle odierne aziende vitivinicole. <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjo-j7XzEakllbtaGVR7uaGZBTEn37GtEhhYfKgbRavRg49uqOCDGRhDBQq93DDLQRqkF0bL9qf57UjaIRv1ffy37kwcvNc8NVkx5FTdVj2pBYsBu8w2N0AKuiwrATM95gmZknZt4-0baI/s1600-h/Produttori+vino+Boca+doc.bmp"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5442824518853008386" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjo-j7XzEakllbtaGVR7uaGZBTEn37GtEhhYfKgbRavRg49uqOCDGRhDBQq93DDLQRqkF0bL9qf57UjaIRv1ffy37kwcvNc8NVkx5FTdVj2pBYsBu8w2N0AKuiwrATM95gmZknZt4-0baI/s400/Produttori+vino+Boca+doc.bmp" style="display: block; height: 240px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjo-j7XzEakllbtaGVR7uaGZBTEn37GtEhhYfKgbRavRg49uqOCDGRhDBQq93DDLQRqkF0bL9qf57UjaIRv1ffy37kwcvNc8NVkx5FTdVj2pBYsBu8w2N0AKuiwrATM95gmZknZt4-0baI/s1600-h/Produttori+vino+Boca+doc.bmp"></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjo-j7XzEakllbtaGVR7uaGZBTEn37GtEhhYfKgbRavRg49uqOCDGRhDBQq93DDLQRqkF0bL9qf57UjaIRv1ffy37kwcvNc8NVkx5FTdVj2pBYsBu8w2N0AKuiwrATM95gmZknZt4-0baI/s1600-h/Produttori+vino+Boca+doc.bmp"><div align="left">
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<a href="http://www.enogea.it/Enogea/Presentazione_files/Enogea%20IIS%2019%20Alto%20Piemonte.pdf">http://www.enogea.it/Enogea/Presentazione_files/Enogea%20IIS%2019%20Alto%20Piemonte.pdf</a><br />
Quello che però è veramente esaustivo e fa piacere andare a scoprire è questo di <a href="http://www.bocapiane.com/it/apertura/hp-i.htm">http://www.bocapiane.com/it/apertura/hp-i.htm</a> . E' il sito di Christoph Kunzli, uno svizzero innamoratosi del Boca e trasferitosi da noi da almeno dodici anni e che ha risvegliato in diversi viticoltori nostrani la voglia di ritornare alla terra del Boca per produrre questo eccellente vino DOC. Dal canto suo ha recuperato dai boschi svariati ettari di terreno e ha così, con grande passione, dato vita ai vigneti di Le Piane, Montalbano, Mottosergo, Traversagna, Valvecchi, come si può andare a sviscerare nel suo blog, scoprendo dalle foto che vi ha inserito, i mutamenti che tali zone hanno subito da quando ha iniziato a riconvertirle. Interessantissimo è pure andare a sfogliare le sotto pagine in "Stampa", dove tra t'altro è riportato il video che inserisco anch'io; si possono leggere tutti gli articoli di giornale che si sono interessati al suo lavoro. Il più recente ed esaustivo si trova nel New Wine Journal del 2010 a firma di Michele Longo ed è titolato Terra e tradizione. <br />
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<object height="344" width="425"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/mOx-FLWOgKo&hl=it_IT&fs=1&">
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Ma è ora di tornare alla nostra passeggiata.<br />
Raggiungiamo il piazzale antistante il cimitero di Boca e qui parcheggiamo la mia macchina. Percorriamo pochi metri del tratto di strada che porta al Santuario per poi svoltare subito a destra per imboccare l'inizio del percorso segnalato 778 che ci porterà alla cima Pelosa e da lì proseguirà fino ad intersecare il 777 presso la Croce del Teso. La strada sarà asfaltata fino alla località Montalbano.(Cliccate sull'immagine e trovate la prima parte del nostro percorso) <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtkuBm5enoKyWQ3fhzX5F168Y1HH1WU-BfShJLCcaT5LSMDno2n8kzXrsXtb8uiZmjxMwKTGI32UH9NODnY2XMy2SbMZ7LxU3kOMLin6zepZHhwwUKghB7UN55dl3hgT9tJCO-_50LXaQ/s1600-h/Boca-Pelosa+1+mod.bmp"></a></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtkuBm5enoKyWQ3fhzX5F168Y1HH1WU-BfShJLCcaT5LSMDno2n8kzXrsXtb8uiZmjxMwKTGI32UH9NODnY2XMy2SbMZ7LxU3kOMLin6zepZHhwwUKghB7UN55dl3hgT9tJCO-_50LXaQ/s1600-h/Boca-Pelosa+1+mod.bmp"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5442840831630074466" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtkuBm5enoKyWQ3fhzX5F168Y1HH1WU-BfShJLCcaT5LSMDno2n8kzXrsXtb8uiZmjxMwKTGI32UH9NODnY2XMy2SbMZ7LxU3kOMLin6zepZHhwwUKghB7UN55dl3hgT9tJCO-_50LXaQ/s400/Boca-Pelosa+1+mod.bmp" style="display: block; height: 199px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Quasi subito arriviamo all'incrocio con la ciclabile 793 che proviene da Maggiora e finirà al Santuario. Noi proseguiamo dritto.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-eeHvB_7hn36SKwMNQYXan9y5Zn4rH-pZDNeoKcx01xlZkRACl_v0R9QmkJfg1srmT7C-7WLRv7jkPKyq88EcokaIGK0QSNYAS7VL0zq3-jKlwZmViHImS423J8NQOMPFZruRL8tSRS0/s1600-h/20100221135441(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5442844430432303794" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-eeHvB_7hn36SKwMNQYXan9y5Zn4rH-pZDNeoKcx01xlZkRACl_v0R9QmkJfg1srmT7C-7WLRv7jkPKyq88EcokaIGK0QSNYAS7VL0zq3-jKlwZmViHImS423J8NQOMPFZruRL8tSRS0/s400/20100221135441(1).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Abbiamo costeggiato fin qui un tratto del confine est del Parco e ciò ci viene rammentato dalla segnaletica ed ora anche dal primo cartello dei Sentieri del Boca,che ha come argomento "Il Parco del Fenera", installato come scritto l'anno scorso e che non esisteva quando noi abbiamo fatto questa escursione.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSR5uP_HgoC6n8ZfJFQ8VoKvr_i8AkQqtjnZ2TMNr6eZAdAhbdgcFvHrezh4uN3nKQ_DnrdfslBg0g-s_axJ1TCihZJVIGpzVy6JogTpYp5XoiTEGPhfQj16i9noVThg0VKKry94iGn9s/s1600-h/20100221135443(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5442846475791257586" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSR5uP_HgoC6n8ZfJFQ8VoKvr_i8AkQqtjnZ2TMNr6eZAdAhbdgcFvHrezh4uN3nKQ_DnrdfslBg0g-s_axJ1TCihZJVIGpzVy6JogTpYp5XoiTEGPhfQj16i9noVThg0VKKry94iGn9s/s400/20100221135443(1).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgJWziDO2wPSGfLgg-3HV0dsruFe6TPOVGQhcNLaZNBWPwkaJTpHk1srMwKfRmb6diPrWKXKuuch-Rxsv_d0xXwT9uktSaXkwSuNBRqwVH30ewCgRR-h5oAOj_-_Vf9_i-0Q3iLZpbeE4/s1600-h/20100221135453(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5442846299064603138" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgJWziDO2wPSGfLgg-3HV0dsruFe6TPOVGQhcNLaZNBWPwkaJTpHk1srMwKfRmb6diPrWKXKuuch-Rxsv_d0xXwT9uktSaXkwSuNBRqwVH30ewCgRR-h5oAOj_-_Vf9_i-0Q3iLZpbeE4/s400/20100221135453(1).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEje8sPqCFrEMO48NN3dYJXlS6Z3OBE6_i-SlCzOWlUETvDsEK7vuuF6QZYB-n53zDcQB3QsK-94L33x-vIa6SJAvyWQOuY9vDLGI_8rWj_3xQ1fVqf4QnVEx1hQ-LhsUrPKvbfVTO5Lk4M/s1600-h/DSCN0268.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5442846062586454482" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEje8sPqCFrEMO48NN3dYJXlS6Z3OBE6_i-SlCzOWlUETvDsEK7vuuF6QZYB-n53zDcQB3QsK-94L33x-vIa6SJAvyWQOuY9vDLGI_8rWj_3xQ1fVqf4QnVEx1hQ-LhsUrPKvbfVTO5Lk4M/s400/DSCN0268.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
La strada è in leggera salita ma il camminare risulta lieve. Percorriamo un breve tratto tra gli alberi per poi sbucare al cospetto dei primi vigneti.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZyFRSs06hw_YvOEGcge3nnLth01yMYbOdpND76JkbVlHRmpklmG2f0k-CEyxgUalE-47I_B2kzv_RVvTDazXTvXO-j72GxJXKcp4C4iWz8q5-kfxsezH4OcdSEFbz7qNH7GiRZv30ZhQ/s1600-h/20100221135453(2).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5442849399078430498" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZyFRSs06hw_YvOEGcge3nnLth01yMYbOdpND76JkbVlHRmpklmG2f0k-CEyxgUalE-47I_B2kzv_RVvTDazXTvXO-j72GxJXKcp4C4iWz8q5-kfxsezH4OcdSEFbz7qNH7GiRZv30ZhQ/s400/20100221135453(2).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a>Qui, ora, prima di addentrarci tra le coltivazioni, è posizionato il secondo cartello che illustra "La storia del Boca".<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWQ-6uT9IlSDbwmk94nxyEfsS_yyhKZa_y3MK8Nsw3A31EfYGgIPt0ER3SYBYJkV6_Kz0TGktGB7uq-t0CyKt3TbM1VDRt2x14R-jPdhOfpYbiUM05GLWjmt-HmiVO5eqyLDwW6bdkHKo/s1600-h/DSCN0462.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5443701331090688402" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWQ-6uT9IlSDbwmk94nxyEfsS_yyhKZa_y3MK8Nsw3A31EfYGgIPt0ER3SYBYJkV6_Kz0TGktGB7uq-t0CyKt3TbM1VDRt2x14R-jPdhOfpYbiUM05GLWjmt-HmiVO5eqyLDwW6bdkHKo/s400/DSCN0462.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3MktsbbB4C3deWHmV9EmsaGizfg7L-WP0ajqtvJjkbbX85c-zvR01J086v26_LAlQlMk78OPrdHq5vjaHSG6ga6bppv2WRLy435tSEhWHbHRp9E6aG3mPjW6zBpQBhWUnsWYBTX6P0vE/s1600-h/20100221135536(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5442849241064669570" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3MktsbbB4C3deWHmV9EmsaGizfg7L-WP0ajqtvJjkbbX85c-zvR01J086v26_LAlQlMk78OPrdHq5vjaHSG6ga6bppv2WRLy435tSEhWHbHRp9E6aG3mPjW6zBpQBhWUnsWYBTX6P0vE/s400/20100221135536(1).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjl_wTpGIg1eZ4hA_pXjMNaHU8R2K0Jf7SZIE0iBPkfmBd5G7lDUXMnVmwxnUGkUeoDSAd9XPaujvVknqHYymXpxTr5v9g_fnFd-yO_-gGhsBB1VgOt_oDRkwLBEh29y35-CthazHXlobg/s1600-h/20100221135545(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5442849084644744866" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjl_wTpGIg1eZ4hA_pXjMNaHU8R2K0Jf7SZIE0iBPkfmBd5G7lDUXMnVmwxnUGkUeoDSAd9XPaujvVknqHYymXpxTr5v9g_fnFd-yO_-gGhsBB1VgOt_oDRkwLBEh29y35-CthazHXlobg/s400/20100221135545(1).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <br />
In breve, senza troppe difficoltà, chiacchierando riguardo alla coltura della vite, raggiungiamo la località di Montalbano, dove termina l'asfalto ed inizia lo sterrato e tra un pò saranno solo i sentieri a segnarci la via da percorrere.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0PTUIselocHKgENirPF3MiGHmVgE7PnEe3i9UDnKhVa0MUFXtym3eSfEr4CYJBAobMXuM-PqTRdhb56semsqSE4fzSo7Y-VbLrrmC5XVPTURK8pz67kmBJammWFfwynellwGuXkgW74c/s1600-h/Boca-Pelosa+2+mod..bmp"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5442852673918315826" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0PTUIselocHKgENirPF3MiGHmVgE7PnEe3i9UDnKhVa0MUFXtym3eSfEr4CYJBAobMXuM-PqTRdhb56semsqSE4fzSo7Y-VbLrrmC5XVPTURK8pz67kmBJammWFfwynellwGuXkgW74c/s400/Boca-Pelosa+2+mod..bmp" style="display: block; height: 199px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQj7xu9y5Jqb-uS-yqW9Eptlb_PEkgBw5M3kgyy6wWCe3G2TToVzM5dPVSEru3qQQwlj78qhGmlfr4CVDzNQeywZ1hU4amumJEpO0cWeGskisUSs-aaIlrZIcL2biPRavl4avCGNvMKi0/s1600-h/20100221135619(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5442852364984080482" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQj7xu9y5Jqb-uS-yqW9Eptlb_PEkgBw5M3kgyy6wWCe3G2TToVzM5dPVSEru3qQQwlj78qhGmlfr4CVDzNQeywZ1hU4amumJEpO0cWeGskisUSs-aaIlrZIcL2biPRavl4avCGNvMKi0/s400/20100221135619(1).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBhVOWIbTBBUcWWvmF-2M4vH0Mt68B7y4ZjFtRC4wyidneZd97Wowy1PKVs9leQRxEnEQq3bv7w0UD5befgV1GiwDQNIizLEGFIn6Lsmj7etWZg1zEf9rWJclZ7Ju2XoyJQ3zmKV3VWAM/s1600-h/20100221135715(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5442854842322391074" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBhVOWIbTBBUcWWvmF-2M4vH0Mt68B7y4ZjFtRC4wyidneZd97Wowy1PKVs9leQRxEnEQq3bv7w0UD5befgV1GiwDQNIizLEGFIn6Lsmj7etWZg1zEf9rWJclZ7Ju2XoyJQ3zmKV3VWAM/s400/20100221135715(1).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Proprio davanti alla strada privata che porta all'ingresso nella cascina, è posizionato il terzo cartello "Cascina Montalbano" che racconta delle antiche origini medioevali in cui era adibita a fortezza, poi della funzione di cantina "episcopale" ed ancora come sede di un centro di comando durante la lotta di liberazione partigiana.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoOTJdsBOVRzgA0E2lPpxCIOty1gV9PC_ymthTYDe-WD5h-D8Xhg5DHlY_nGTii6sGwSrDkwBiPxyN4GZG7od6OiNYAvziUQg8TJRjIr0OWmqnhhH32brZeGWl0IvJajL2_61Lg2C8bfI/s1600-h/DSCN0465.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5443705542162614482" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoOTJdsBOVRzgA0E2lPpxCIOty1gV9PC_ymthTYDe-WD5h-D8Xhg5DHlY_nGTii6sGwSrDkwBiPxyN4GZG7od6OiNYAvziUQg8TJRjIr0OWmqnhhH32brZeGWl0IvJajL2_61Lg2C8bfI/s400/DSCN0465.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Risaliamo ora la collina e passiamo proprio in mezzo alla vigna di Montalbano, le cui "gambe" potrebbero avere anche un centinaio di anni..., dello svizzero Christoph che l'ha conservata e la coltiva ancora secondo la classica modalità alla "maggiorina".<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEik_1-mcwId4b5g6Kp1y9L-a1jlsOAtRTvYlwEBDZwh2JHhrdMEuk2WUINKMFy_LuKE11Agt4Q8TyFseIHqo5WMngEFQ7u97I2i0XmHfb5Vdoyq1e72tplBNbTOZV6ESGkwIVdGR_flF7c/s1600-h/20100221135747(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5442857487756675554" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEik_1-mcwId4b5g6Kp1y9L-a1jlsOAtRTvYlwEBDZwh2JHhrdMEuk2WUINKMFy_LuKE11Agt4Q8TyFseIHqo5WMngEFQ7u97I2i0XmHfb5Vdoyq1e72tplBNbTOZV6ESGkwIVdGR_flF7c/s400/20100221135747(1).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhy6HS2jmTA_fw4Y4GpmcOduKw35ApfBYww8DDGcHFeXAt_nCCS4NgDi-JmvPdd22Eb_vDulnx5qB0PCAoQVViNXaNRI0Iffg8ifpCgMyTjUSU-ucYLuaM1zbwuhkwI3hwPwxECQ74uLrI/s1600-h/20100221135804(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5442857169777575426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhy6HS2jmTA_fw4Y4GpmcOduKw35ApfBYww8DDGcHFeXAt_nCCS4NgDi-JmvPdd22Eb_vDulnx5qB0PCAoQVViNXaNRI0Iffg8ifpCgMyTjUSU-ucYLuaM1zbwuhkwI3hwPwxECQ74uLrI/s400/20100221135804(1).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Affrontiamo poi un tratto di sentiero nel bosco per andare a sbucare in un pianorino che immette alla nuova ed ultima "creazione" dello svizzero, la spettacolare tenuta Valvecchi, la più in alto delle sue proprietà, quasi 500 metri. Ed in effetti dopo di lei troveremo solo i boschi e la collina selvaggia.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj042R2rlLnxCGs1ykVo1KJ0reBAiU83m10d9wiKucH14ZX8g8NpdzRO9d2NurS9UL2UrMUgu8kvuUD0ZuhyV494tD3s737poylfFSGTVqm2XCrVPFvNjAWeWj2uCiDKT_qPyfMHDA74t0/s1600-h/20100221135921(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5442858997175910082" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj042R2rlLnxCGs1ykVo1KJ0reBAiU83m10d9wiKucH14ZX8g8NpdzRO9d2NurS9UL2UrMUgu8kvuUD0ZuhyV494tD3s737poylfFSGTVqm2XCrVPFvNjAWeWj2uCiDKT_qPyfMHDA74t0/s400/20100221135921(1).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmfswDtDTwl9kTQKVGBNnF19o2mGmOSCN0b7Y8IUA9oYWn_Iyx9JqbF2ythOgNAm3YWkGU8ng07ipWSzLn7hSx1G4Y91pcIZCjk8YoKC54JHVLc8ItDdwM5oAInvXHP-utQk0qQSZvigg/s1600-h/20100221135938(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5442858808816828290" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgmfswDtDTwl9kTQKVGBNnF19o2mGmOSCN0b7Y8IUA9oYWn_Iyx9JqbF2ythOgNAm3YWkGU8ng07ipWSzLn7hSx1G4Y91pcIZCjk8YoKC54JHVLc8ItDdwM5oAInvXHP-utQk0qQSZvigg/s400/20100221135938(1).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgagQw4raJesWO5dH7rcaplez4I8xz0hKA91hEcAM4AkRuZ78-Wta-Skd9YzACJIUPQezzFm-LvMYsy3Swl8DD3BOenaluCbxW561t4-v9Z7KBrOs3HmN3wRs0aRh4b2k18ffgkeJ9pD6o/s1600-h/20100221135938(2).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5442858482328251906" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgagQw4raJesWO5dH7rcaplez4I8xz0hKA91hEcAM4AkRuZ78-Wta-Skd9YzACJIUPQezzFm-LvMYsy3Swl8DD3BOenaluCbxW561t4-v9Z7KBrOs3HmN3wRs0aRh4b2k18ffgkeJ9pD6o/s400/20100221135938(2).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjh6Gt24yzeJMgRfkKs-BXtsOZrHgU_2yp82t933lraYBirsPeNAcDx3Occ6Esp1YoMGiaVN0u4pJKyvtyBvcb86hlPujnsbreQdOF_PsaspEIp_3reBrDI47Ms8LAaL2_yOGCTIL3SLl0/s1600-h/Boca-Pelosa+3+mod..bmp"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5442860667497465090" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjh6Gt24yzeJMgRfkKs-BXtsOZrHgU_2yp82t933lraYBirsPeNAcDx3Occ6Esp1YoMGiaVN0u4pJKyvtyBvcb86hlPujnsbreQdOF_PsaspEIp_3reBrDI47Ms8LAaL2_yOGCTIL3SLl0/s400/Boca-Pelosa+3+mod..bmp" style="display: block; height: 199px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Attraversiamo tutta la tenuta, osservando i lavori di inizio piantagione della parte più alta, e poi ci addentriamo nel bosco. Adesso le pendenze si fanno decisamente più impegnative. Il mio battesimo del fuoco con le asperità sta cominciando ora... Perdo terreno e mi stacco da Eugenio ed Arnaldo, per rifiatare ed approfittare per fare alcune riprese, ma il monito dei fratelli è sempre quello :"Dai !!!..."<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjidRYFrOsvmuuekyfn84QSdZ0-Gqhmo5uigFGb-YeAnoLPSMu5SWZb6eRNpZnBa6_Xz4fOZLuEngtib875CJtjstrcvnr5TQ0B7507Lioc6vmcxXXKg1RKI94lISGRPgOjvAT1wPC_Yv8/s1600-h/20100221140059(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5442863887401915154" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjidRYFrOsvmuuekyfn84QSdZ0-Gqhmo5uigFGb-YeAnoLPSMu5SWZb6eRNpZnBa6_Xz4fOZLuEngtib875CJtjstrcvnr5TQ0B7507Lioc6vmcxXXKg1RKI94lISGRPgOjvAT1wPC_Yv8/s400/20100221140059(1).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Dopo il primo tratto di scalinata, il sentiero spiana leggermente e posso quindi rinfrancarmi.Bisogna, però, superare ostacoli imprevisti...<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCLeG1rmXC3yMRXU22-Utsus22djeFUBxuYNWQHaaE5RRCaKDoHpuyaEeKqv-p135JyEgJ7atOV0D4i48LnXFjNyUi4ZhmLnEju0hSbRyNvG8EuXV554ufC6TrTRrY7qdcPrbPbPdCFsU/s1600-h/20100221140105(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5442865057860812594" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCLeG1rmXC3yMRXU22-Utsus22djeFUBxuYNWQHaaE5RRCaKDoHpuyaEeKqv-p135JyEgJ7atOV0D4i48LnXFjNyUi4ZhmLnEju0hSbRyNvG8EuXV554ufC6TrTRrY7qdcPrbPbPdCFsU/s400/20100221140105(1).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Ristorato dal tratto meno duro, spero che il resto sia come quello appena affrontato, ma quando usciamo dal bosco ed alzo lo sguardo per vedere dove dobbiamo arrivare e scopro che le pendenze sono ancora più accentuate, mi dispero e cerco aiuti nella comprensione dei fratelli "Siamo quasi arrivati?..."<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIcLz8qHtsEqquZ670_2OI7EtwX6sW54-3aQXMk0beyTPmqCawsrbdhk-zMUdSwiXV50IsGd4KaSsej_ehx7-zuU73YStgJTzNCj_LY5_T1xH8Ds8XugEMYXHAaFiqOcIld6Fao7B__GA/s1600-h/20100221140118(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5442865958862236050" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIcLz8qHtsEqquZ670_2OI7EtwX6sW54-3aQXMk0beyTPmqCawsrbdhk-zMUdSwiXV50IsGd4KaSsej_ehx7-zuU73YStgJTzNCj_LY5_T1xH8Ds8XugEMYXHAaFiqOcIld6Fao7B__GA/s400/20100221140118(1).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
La giornata è bellissima e non c'è neanche un alito di vento. Ora la giacca a vento è superflua. Il sole riscalda il sentiero fatto di roccia sminuzzata sulla quale a volte si scivola pure. Mi alleggerisco dalla cinepresa dandola ad Eugenio e passo passo risalgo la dura erta. Mi soffermo più e più volte e sono preso di mira dagli sfottò di Arnaldo,ma faccio buon viso, sorridendo, a cattiva sorte.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjo-pxXHpd7FTDxPUFz9_TlRd_uY-k5SlRSG728Nu5Q7bdPbvvkWRCUNrrUMh95eu2R-kpuBxWVwVnzIFMsvQHK3TLCt7SRGtWvMeeW3nvx3uJKnJlumfOoq5r-PuxRkmq8ir0UDi2kUyA/s1600-h/20100221140151(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5443722598003007026" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjo-pxXHpd7FTDxPUFz9_TlRd_uY-k5SlRSG728Nu5Q7bdPbvvkWRCUNrrUMh95eu2R-kpuBxWVwVnzIFMsvQHK3TLCt7SRGtWvMeeW3nvx3uJKnJlumfOoq5r-PuxRkmq8ir0UDi2kUyA/s400/20100221140151(1).jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4hzwnNiYOp7ffc2aW0-y55fJwwdDTPLeucJyu_SyKgf99TkD6lcwHepUsKF41FGlaoLcrk4yNCa9rZUh7pJS4vtEk_p7FkxPbOIu6DFRV3iARHtI6VEcZsGhkkhOTnsckmt_5VubmdWg/s1600-h/20100221140151(2).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5443722009665707650" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4hzwnNiYOp7ffc2aW0-y55fJwwdDTPLeucJyu_SyKgf99TkD6lcwHepUsKF41FGlaoLcrk4yNCa9rZUh7pJS4vtEk_p7FkxPbOIu6DFRV3iARHtI6VEcZsGhkkhOTnsckmt_5VubmdWg/s400/20100221140151(2).jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
"Dove mi avete portato?" impreco. Il fiato mi si fa pesante, le gambe vacillano, il cuore fa tum-tum. Sterpaglie e rari arbusti affiancano il percorso; le foglie che ricoprono il sentiero frusciano al mio strascicare di passi. Arrivo ad individuare la "vetta" e mi prende lo sconforto... Non ce la faccio...<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjg4l3YcAN_iI0negPlJdOqzgKC5KtCsl99oqbiaJx_Yr4pBkPSM1Rdl413OdckBdETfZBGLtkBjvRAC8_gwjmtt3BR3mUWoC4a2Vu3iywUAf-5PJHUhFFLfRAIZY5zHoeFK9CSqf2rr0E/s1600-h/20100221140217(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5443725100163337282" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjg4l3YcAN_iI0negPlJdOqzgKC5KtCsl99oqbiaJx_Yr4pBkPSM1Rdl413OdckBdETfZBGLtkBjvRAC8_gwjmtt3BR3mUWoC4a2Vu3iywUAf-5PJHUhFFLfRAIZY5zHoeFK9CSqf2rr0E/s400/20100221140217(1).jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicXcpgZ5z2Q1lnS5pLDIktSaVDlv5I4R2PuagkFGdrT4kkMMvUthfT0cQRug8dg2OYp2hg5oEw3wbRkWsFSFPfT5doqvMpn8-Oa_dlowCcF0sHC4XaHqvNwZTZjCamGQ5_f8TAGgMSCSU/s1600-h/20100221140235(2).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5443724892876751970" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicXcpgZ5z2Q1lnS5pLDIktSaVDlv5I4R2PuagkFGdrT4kkMMvUthfT0cQRug8dg2OYp2hg5oEw3wbRkWsFSFPfT5doqvMpn8-Oa_dlowCcF0sHC4XaHqvNwZTZjCamGQ5_f8TAGgMSCSU/s400/20100221140235(2).jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Fortunatamente c'è un breve tratto in leggerissima pendenza col quale mi "ristoro" ma che però prelude allo strappo finale che, al solo vederlo, mi spaurisce. Raccolgo dal bordo del sentiero il primo bastone che mi capita e, appoggiandomici e facendomi forza con lui, mi avvio verso la agognata panchina che intravedo appena sotto la roccia della sommità andandomici a buttare sopra letteralmente, per poi tirare il fiato per un paio di minuti.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeLTvVFsZ729nlf_WDA7WKPZkU69IE4k6KAOrf_UTQVCHOXntqR1TayHQxRSHddzX1IQ0X6pDsjm699W01ix2SDouPPDKAQ_4P70wJ5RCnigCMXcA2zS4akycd5-zGBlfeMcqFQhGopZE/s1600-h/20100221140235(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5443727738411688386" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeLTvVFsZ729nlf_WDA7WKPZkU69IE4k6KAOrf_UTQVCHOXntqR1TayHQxRSHddzX1IQ0X6pDsjm699W01ix2SDouPPDKAQ_4P70wJ5RCnigCMXcA2zS4akycd5-zGBlfeMcqFQhGopZE/s400/20100221140235(1).jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEho2dwRZ63jDIxTQ5wslPc9hE0sySJzZlDPOhgMdpxLungokYgnHqrOE-2_RwA1gGZWFAaeqRnJwbuy7O-J6Chm9SiwxY2VTrjsM4fAPVefTxw0Nx92JuDoortT2o61WH9TKT7Qm8SBlpQ/s1600-h/20100221143124(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5443727556140046258" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEho2dwRZ63jDIxTQ5wslPc9hE0sySJzZlDPOhgMdpxLungokYgnHqrOE-2_RwA1gGZWFAaeqRnJwbuy7O-J6Chm9SiwxY2VTrjsM4fAPVefTxw0Nx92JuDoortT2o61WH9TKT7Qm8SBlpQ/s400/20100221143124(1).jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQahl-FY6TOYCOWfNJhpehSheFyJZxcbGyBCKrlUaZLf2TeyKWuQ29-oC-jJBjpvmfc9SO2R2ekcNwvKQ7seBvv3HsxAnshH4ekjWo8jW-gMraxpYBfFGh6Ah_6iOlT55Xb65qxYj4eoA/s1600-h/Boca-Pelosa+4+mod..bmp"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5443732054295949234" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQahl-FY6TOYCOWfNJhpehSheFyJZxcbGyBCKrlUaZLf2TeyKWuQ29-oC-jJBjpvmfc9SO2R2ekcNwvKQ7seBvv3HsxAnshH4ekjWo8jW-gMraxpYBfFGh6Ah_6iOlT55Xb65qxYj4eoA/s400/Boca-Pelosa+4+mod..bmp" style="cursor: pointer; display: block; height: 199px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
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Appena recuperata l'efficienza, mi riapproprio della cinepresa e riprendo i miei fratelli in vetta con nuovamente le giacche a vento indosso, poichè ora qua in cima l'aria frizzante si sente, eccome.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgY5XE8K0WuXtJG6q2LVU4LaZVYI7vIJ49hYuRQK0tHMhYtbNiCyOsFpvZW2fb2Bwreg6anI5xdoXPl-f1yPN_KcXeKve0nhoNN64X5TXuDxv_s5uFvNx68Jkkl5kGI7MqQWMHeFWOIZME/s1600-h/20100221143157(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5443729816893116130" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgY5XE8K0WuXtJG6q2LVU4LaZVYI7vIJ49hYuRQK0tHMhYtbNiCyOsFpvZW2fb2Bwreg6anI5xdoXPl-f1yPN_KcXeKve0nhoNN64X5TXuDxv_s5uFvNx68Jkkl5kGI7MqQWMHeFWOIZME/s400/20100221143157(1).jpg" style="cursor: pointer; display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Posto una foto, scattata in un'altra occasione, della panchina ristoratrice con visuale dell'ultimo tratto roccioso. Certo che se avessi avuto una moto come quel tizio...<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKmcu8VcJ_HwFVW5bnY6uTPHQAKoIMeneC1NbskAkdCefGCwLX_uD3QBROYB35XpJ7kv4tscSYPaIf76oxIClKtKYpUiBxiRoSf9bMlr9ElG82BlSFeFlbAwpyYhhwLTQ4IDisO9hkrDs/s1600-h/DSCN0190.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5443730985146513618" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKmcu8VcJ_HwFVW5bnY6uTPHQAKoIMeneC1NbskAkdCefGCwLX_uD3QBROYB35XpJ7kv4tscSYPaIf76oxIClKtKYpUiBxiRoSf9bMlr9ElG82BlSFeFlbAwpyYhhwLTQ4IDisO9hkrDs/s400/DSCN0190.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Dalla cima della Pelosa si gode di una visuale fantastica, a 360 gradi. In giornate più limpide rispetto a quella odierna, già comunque discreta, si potrebbe ammirare un panorama che spazia dalla Pianura Padana con visuale Appenninica a sud, alla catena Alpina a nord, alla Serra di Ivrea e poi il Monviso verso ovest ed infine ad est le Prealpi e le Alpi Lombarde. Raggiungo la cima e mentre Arnaldo scruta l'ovest, effettuo una ripresa circolare dalla quale ricavo questa foto panoramica che, purtroppo non è eccezzionale e non illustra nel dovuto modo la bellezza del luogo. Ci ripromettiamo di ritornare sperando di trovare delle condizioni di nitidezza da permetterci una ripresa adeguata. (Non sarà facile...ormai la pianura è una cappa quasi costante di smog).<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4DKOy99B3VeaYZ1mgXijtF-6q3feCJdXNWDBeLnGe7V0R0KLzN24tbIFm8VX78rgLhiw6unkBrVCVeJAYL04ZJj2smoF6q7lFyWKObyhbgVghLuwbhGWzcVSiKCqfO8chyfvhFj8pAvc/s1600-h/20100221143303(1).jpg"><img alt="" border="0" height="360" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5443735634844313026" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4DKOy99B3VeaYZ1mgXijtF-6q3feCJdXNWDBeLnGe7V0R0KLzN24tbIFm8VX78rgLhiw6unkBrVCVeJAYL04ZJj2smoF6q7lFyWKObyhbgVghLuwbhGWzcVSiKCqfO8chyfvhFj8pAvc/s640/20100221143303(1).jpg" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="640" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2MwksM2V1EC_1AoFmLlsq-12yz4lT7v4-LT8A_oHkugV0-g_Q2Zf4ZKFfcn-z0JurIFx1nqAY8_IiRW7moFwfk3w0fsUBN1LwoT3uMsT_Y3pxX8L4UehuMCTsaPeigXAomFVgP0zELXU/s1600-h/Panorama+1.JPG"><img alt="" border="0" height="78" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5443735436802128466" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2MwksM2V1EC_1AoFmLlsq-12yz4lT7v4-LT8A_oHkugV0-g_Q2Zf4ZKFfcn-z0JurIFx1nqAY8_IiRW7moFwfk3w0fsUBN1LwoT3uMsT_Y3pxX8L4UehuMCTsaPeigXAomFVgP0zELXU/s640/Panorama+1.JPG" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="640" /></a><br />
Approfitto del simpatico sito della Associazione Alpini Volontari di Protezione civile Maggiora, ringraziando ACerri-alpinimaggiora che ne dà il permesso, per inserire delle foto che il loro gruppo ha scattato durante l'operazione di pulizia della cima Pelosa nel febbraio di quest'anno. Fortunatamente ci sono ancora persone che amano il loro territorio e cercano di mantenerlo il più bello possibile. Grazie a loro, anche se non li conosco.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpbY69QHmHJp8cHPa1vsgcLkt2vFVvZSoqak8LXSnEztSnUtouMtETkXpqhy9bS0AErafvFhZf02Ex1MvI-yEitzwRvBoQPRDfQXHLLXx0yq65aDPCjkVqcszlETal6pe3e3lNHgvApVE/s1600-h/avm+maggiora.bmp"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5443740969967193218" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpbY69QHmHJp8cHPa1vsgcLkt2vFVvZSoqak8LXSnEztSnUtouMtETkXpqhy9bS0AErafvFhZf02Ex1MvI-yEitzwRvBoQPRDfQXHLLXx0yq65aDPCjkVqcszlETal6pe3e3lNHgvApVE/s400/avm+maggiora.bmp" style="cursor: pointer; display: block; height: 154px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdtZLk2xYfDvt9OnJAlZLxOlBXGZr9_icFNQSc85ehDOF0M54WavbtL3gR4myXvtc6wne6Y41-dR6y0GV175a4PW7J1iTGn0bE6ZSVqJWIh5HQScoEJs0JnhwpEFd5WDe0NqF94Ml0pVM/s1600-h/avm+Maggiora+Pelosa.bmp"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5443740749882723666" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdtZLk2xYfDvt9OnJAlZLxOlBXGZr9_icFNQSc85ehDOF0M54WavbtL3gR4myXvtc6wne6Y41-dR6y0GV175a4PW7J1iTGn0bE6ZSVqJWIh5HQScoEJs0JnhwpEFd5WDe0NqF94Ml0pVM/s400/avm+Maggiora+Pelosa.bmp" style="cursor: pointer; display: block; height: 163px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkR5NcbAMBWIp3VhPMtyte3WYNMG5N-3CASPIfq6nH-oKANKWAhbH74Lj2M9B6UdV-2YaldJYiM0BHe6cVIfTolgXinWv2xHeK3dt3MbGCxFv-ZXNquxC7vT6XTD0Syktay0rYla8yCL4/s1600-h/GAM001013%5B1%5D.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5443741831349348162" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkR5NcbAMBWIp3VhPMtyte3WYNMG5N-3CASPIfq6nH-oKANKWAhbH74Lj2M9B6UdV-2YaldJYiM0BHe6cVIfTolgXinWv2xHeK3dt3MbGCxFv-ZXNquxC7vT6XTD0Syktay0rYla8yCL4/s400/GAM001013%5B1%5D.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNoRJEHyGwdy6k-SWbrym5zcxfahqWfm1jrD-_9rdWbXNCqqbBaFdqq9E4SzZ64XiKgrap5M9epSBMa5Vp0A8QmeVYGqJMNXOdfdwiCemmDF8KN8u6xb3kJPZ3kHz8Rdwo5Fuj5RQfzLE/s1600-h/GAM001011%5B1%5D.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5443742397103305058" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNoRJEHyGwdy6k-SWbrym5zcxfahqWfm1jrD-_9rdWbXNCqqbBaFdqq9E4SzZ64XiKgrap5M9epSBMa5Vp0A8QmeVYGqJMNXOdfdwiCemmDF8KN8u6xb3kJPZ3kHz8Rdwo5Fuj5RQfzLE/s400/GAM001011%5B1%5D.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjWCIRhgpw8I4l788vnn7wxgKZJoka6r4dn6gILmAStwhvu2d4VTSg-dzHqDhLeWPieEPm_7AWBGZrPJgMypAIyDH3OpCFDKlR8MXtFyydWGC3LEwBwhyphenhyphenpfQqwz6JOE0uL_jDYJ8PW8Bg/s1600-h/GAM001012%5B1%5D.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5443742221811918962" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjWCIRhgpw8I4l788vnn7wxgKZJoka6r4dn6gILmAStwhvu2d4VTSg-dzHqDhLeWPieEPm_7AWBGZrPJgMypAIyDH3OpCFDKlR8MXtFyydWGC3LEwBwhyphenhyphenpfQqwz6JOE0uL_jDYJ8PW8Bg/s400/GAM001012%5B1%5D.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6Qq4w9IZC7HcC3eDLJqleDP-zuLOLqHVNMe9eA9D72UTYfB469s_OrsGIDys1RFggAwJI3MdBuCeNN3RLfpNEmajAoY6cBLrRUNw9okNoe0l6WEPwLE1fTYRrExJ0JiT_CEYaZURrsOQ/s1600-h/GAM001009%5B2%5D.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5443742092776900146" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6Qq4w9IZC7HcC3eDLJqleDP-zuLOLqHVNMe9eA9D72UTYfB469s_OrsGIDys1RFggAwJI3MdBuCeNN3RLfpNEmajAoY6cBLrRUNw9okNoe0l6WEPwLE1fTYRrExJ0JiT_CEYaZURrsOQ/s400/GAM001009%5B2%5D.JPG" style="cursor: pointer; display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Assaporiamo in vetta ancora per un pò questa stupenda visuale che ci circonda ed io ormai, appagato da tale rilassante atmosfera, non mi ricordo già più le pene della salita... Per essere la prima sgambata dopo anni di sedentarismo, posso ritenermi soddisfatto. Ci attende solamente la discesa ed io su tali percorsi sono una scheggia...<br />
Per il ritorno optiamo per il sentiero, non numerato nella cartina ufficiale, che è segnato come di servizio difficoltoso e che scendendo nel bosco e poi fiancheggiando in altitudine il rio delle Pile , ci porta ad incrociare a valle il sentiero ciclabile 793 che da Maggiora porta vero il Santuario di Boca sfiorando gli abitati di Fuino e Marello, passando da Casa Conelli.<br />
Soddisfatto della passeggiata, non ho fatto altre riprese del percorso di ritorno. Sarà per una prossima occasione riprendere immagini della zona che abbiamo attraversato.<br />
La macchina ci attende paciosa al posteggio e con soddisfazione mi ci siedo , non alla guida..., e mi rilasso contento nel viaggio verso casa.<div class="blogger-post-footer">post più vecchi</div>Vernèhttp://www.blogger.com/profile/08545733869445654034noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8609949549795747456.post-34544969550868156802010-02-19T11:47:00.038+01:002013-01-01T11:17:16.908+01:00LONG ROAD<div align="center">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNQycPNlSonPXtFXOCmn9kPAzYZJzkN2IeJFPmrM0cYlUSZowDXR1gFjZiuZDkZJBYjcz9iA_vgJ7bKfvEGZwSdHYAQwgzbV_Xcw8yfC9Yw_KgUQq_hXG8lPVs_c422GbSUk0zL2BLuvU/s1600-h/carta+fenera.jpg"><img alt="" border="0" height="640" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5439905596954492546" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNQycPNlSonPXtFXOCmn9kPAzYZJzkN2IeJFPmrM0cYlUSZowDXR1gFjZiuZDkZJBYjcz9iA_vgJ7bKfvEGZwSdHYAQwgzbV_Xcw8yfC9Yw_KgUQq_hXG8lPVs_c422GbSUk0zL2BLuvU/s640/carta+fenera.jpg" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="409" /></a><br />
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<em>Ho scelto questa canzone, tratta dalla soundtrack di Dead Man Walking, interpretata dal vivo da Eddie Wedder e Rahat Musrat Fateh Ali Khan (!) perchè il messaggio che io ne ricevo è quello di una smisurata preghiera di ringraziamento che vale anche per le bellezze della nostra natura. Ascoltatela fino in fondo e lasciatevi assorbire dalla sua misticità. A me ha fatto venire le lacrime agli occhi di felicità.</em> </div>
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Essendo in pausa di "recupero fisico", non posso postare racconti di nuove camminate. Perciò ho deciso di rispolverare vecchie tracce di percorsi, rilevati in compagnia dei fratelli, nelle zone dei "nostri boschi" : <a href="http://www.parks.it/parco.monte.fenera/">http://www.parks.it/parco.monte.fenera/</a> La zona del parco del Monte Fenera.<br />
Questo primo scritto vale come introduzione e come omaggio a tutte quelle persone che hanno dato vita alla pubblicazione della mappa dei sentieri, quella riprodotta ad inizio post.<br />
Sull'immagine che vedrete dopo la lunga introduzione che sto per fare (e come questa su tante altre che ricavo da Ambiente Italia 3D del portale cartografico nazionale) mi soffermo e mi diletto nel riconoscere e dare i nomi dei paesi, dei monti, dei sentieri, dei luoghi che vi vengono rappresentati. Facendo ciò mi viene in mente lo stesso esercizio (naturalmente con altre misere possibilità...) che il mio "mitico" professore di lettere alle scuole medie nei primissimi anni sessanta ( prof. Fasola di Maggiora : una delle poche persone che ho veramente ammirato) soleva sottoporci al cospetto di una cartina fisica dell'Italia sulla quale non era riportato nessun toponimo, ma solo la conformazione del territorio : riconoscere i luoghi reali e dare loro il giusto nome sia che si trattasse di una città, di un fiume, di un monte, di un'insenatura o golfo, di un promontorio e via dicendo. Lui era il primo a insegnarceli... Mi ricordo che, passeggiando lentamente davanti alla cattedra, giocherellando con un mazzo di chiavi in mano, sciorinava in successione, a partire dal golfo Ligure, tutte le rientranze, i golfi, i capi, le città che a scendere verso sud si riscontravano sulla cartina. E ce li descriveva e ce li faceva ripetere. La sua concentrazione era impressionante. Non erano fredde sequenze di nomi che andava a ripetere. Era un viaggio lento, faticoso, di sorvolo dall'alto, con pause che denotavano lo "spostamento" delle sue vedute, supportate da raschiamenti di gola e risucchi nasali..., in attesa di giungere sopra il luogo successivo...Aveva nella sua mente, stampata, la carta geografica dell'Italia! In questo modo mi ha fatto innamorare della geografia: una materia che stimola l'immaginazione facendoti viaggiare con la fantasia. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1ybPglbnxlDf9d6KeTFEnrPhtdLUX-azq_O_86u-EJea1fulqMPtPZBVbRaVZyaoyhVRNK1d13oohE0xYYlAMxTJwBIBy660pIZ_ec3JGGdPQe-E8J3emG0fOQSt9_yaHNg0-zmiracQ/s1600-h/zona+parco+fenera.bmp"><img alt="" border="0" height="318" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5439933109846299730" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1ybPglbnxlDf9d6KeTFEnrPhtdLUX-azq_O_86u-EJea1fulqMPtPZBVbRaVZyaoyhVRNK1d13oohE0xYYlAMxTJwBIBy660pIZ_ec3JGGdPQe-E8J3emG0fOQSt9_yaHNg0-zmiracQ/s640/zona+parco+fenera.bmp" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="640" /></a><br />
Il territorio che andrò a circoscrivere è stato percorso a piedi, quasi per intero, da me e dai miei fratelli. Loro, nel passato, addirittura con moto da cross, quando per tale mezzo non esistevano ancora limitazioni per il transito nei boschi, o con mountain bike. Possiamo individuare la zona che ci interessa come una specie di triangolo isoscele, anche se è più vasta del parco del monte Fenera. Ne delimito i confini. Ad est (parte inferiore dell'immagine) le città di Borgomanero, Gozzano, Auzate-Bugnate, Pogno. (La foto comprende poi anche il lago d'Orta e i paesi della sponda occidentale, ma non rientrano nella mia delimitazione) A nord (parte destra dell'immagine)a partire da Pogno, il solco del valico della Cremosina e Valduggia, ben visibili nella parte centrale della foto. La punta del triangolo è occupata dal monte Fenera, ad ovest. Il lato sud (parte sinistra della cartina) è delimitato dal corso del fiume Sesia, da Grignasco, dalla salita della Traversagna che porta fino a Boca, da Maggiora chiudendo nuovamente con Borgomanero. All'interno di questi confini c'è anche il parco del monte Fenera, come si può vedere evidenziato nella cartina successiva.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOjkCRxxhc9N8x2r5xvCVP21mwu2iyUbwtAv-54ECjKvXWKsnGcH96Rdr8fBfL8eyR50Vh6OW7XJ-7Kx-dsGo1LlYPKP7mzapZgEGAczdJlsd52KMLVQoWXY2jXNNQJ_FVf2S0OC2yUGI/s1600-h/Zona+mappa+Fenera.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5439936815163111442" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOjkCRxxhc9N8x2r5xvCVP21mwu2iyUbwtAv-54ECjKvXWKsnGcH96Rdr8fBfL8eyR50Vh6OW7XJ-7Kx-dsGo1LlYPKP7mzapZgEGAczdJlsd52KMLVQoWXY2jXNNQJ_FVf2S0OC2yUGI/s400/Zona+mappa+Fenera.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 281px;" /></a><br />
Mi piace ricordare qui la serata di Giovedì 3 dicembre 2009 durante la quale è stata presentata ufficialmente per la prima volta la nuova cartina del parco nel salone del consiglio comunale di Gargallo. L'iniziativa è stata promossa dal Gruppo ecologico di Gargallo <a href="http://www.gruppoecologico.it/">http://www.gruppoecologico.it/</a> .Il suo presidente sig. Carlo Baroli ha coordinato gli interventi degli autorevoli relatori, a partire dalla presidente del parco signora Oliviera Calderini. Il salone era gremito come non mi sarei mai aspettato. Le presenze illustri, come documentato dall'articolo dell'Informatore del 12/12/2009. (Cliccateci sopra per leggerne il contenuto).<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhOBh52mJjZt2HTZ6t7SOIlSnbsIFz3mxhVlq5w5qlvVMD54fa5Tna4T5Q_nQQdUGV_Zj4tbWN4OKVHTXBsMLRK_NZ38Cb-5ctMa3nj31ULZC5vuBu2f5wocIesTQ2Quw7h_E5t69K9Xg/s1600-h/articolo+Informatore.jpg"><img alt="" border="0" height="518" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5439963777930821282" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhOBh52mJjZt2HTZ6t7SOIlSnbsIFz3mxhVlq5w5qlvVMD54fa5Tna4T5Q_nQQdUGV_Zj4tbWN4OKVHTXBsMLRK_NZ38Cb-5ctMa3nj31ULZC5vuBu2f5wocIesTQ2Quw7h_E5t69K9Xg/s640/articolo+Informatore.jpg" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="640" /></a><br />
Ed ancora un paio di fotografie tratte dal sito sopracitato del gruppo di Gargallo, il cui link per vederle tutte è <a href="http://www.gruppoecologico.it/html/foto/2009/cartina/indice.html">http://www.gruppoecologico.it/html/foto/2009/cartina/indice.html</a> <br />
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<em>Il presidente (ex?) Carlo Baroli</em><br />
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<em>la sala gremita</em> </div>
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Alla fine della serata, sono state distribuite numerose copie della cartina. Abbiamo così potuto apprezzare il bellissimo risultato del lavoro di due anni di volontariato del quale noi frequentatori dei sentieri della zona sentivamo la mancanza. Avrebbe forse potuto essere anche più "ricca",<br />
e "corretta" nella mappa di base là dove vengono collocati i toponimi, a volte troppo distanti dalla loro reale ubicazione. Certamente se l'iniziativa fosse stata resa pubblica con qualche riferimento in Internet, avremmo potuto magari avere l'apporto di tanti Wilderness e Technnologycal men (per dirla come Tito Princisvalle, guardiaparco ), come me, che con i loro esperimenti cartografici e rilievi con il Gps avrebbero potuto contribuire alla raccolta dei dati.<br />
Ora, comunque, abbiamo finalmente tra le mani questo indispensabile strumento che ci permette di andare alla scoperta o ripercorrere i sentieri delle nostre colline. E con essi ritrovare o immaginare le opere e le attività e le abitudini della nostra civiltà contadina ed agricola. Le radici con le quali erano legati gli abitanti dei luoghi al loro territorio e che noi cerchiamo di riscoprire ed immaginare immergendoci e lasciandoci cullare dal fascino di nostra madre terra, andando a "calpestarla" passo passo.<br />
In attesa di postare la prossima camminata, offro tre immagini ricavate da Italia 3D sulle quali volare con la fantasia per trovare i percorsi già fatti o quelli in programma scrutando il nostro territorio dall'alto accompagnati dall'ausilio della nuova mappa cartografica del Parco del Monte Fenera. Buone camminate virtuali... e non. (cliccare sulle immagini per averne una visione zoommata).</div>
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<em>Noi partiamo da qui. Borgomanero ovest, Santo Stefano, i tre Casali (Baraggioni, Motto Florio, Canuggioni), la collina con Vergano. A sinistra, con la salita della Cumiona, ci si addentra verso il parco iniziando dalla zona che sta diventando sempre più Wilderness, ma che solo fino a poche decine di anni fa vedeva tanti terrazzamenti lavorati. Ogni famiglia aveva il suo appezzamento di terreno coltivato a vigna</em>. </div>
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<em>Verso ovest. Nel cuore del parco. Castagnola, Maretti, Colma ed il monte Fenera. A sinistra il crinale che porta verso il mitico sentiero 777, San Bernardo e il motto della Capretta. </em></div>
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<em><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqrySLo9tsn2ENxsf7xKjCmrTfYPHTGVwrctS5nwz2leBP6xTbirMaizC5MdlxTTDYJaDV4ybTy_3VwsQtP2qnXvdyW3JPJ_lEBoFTBDWOlQ-OgNdes17ivMKP4z3hGpHeysODglUEp4Q/s1600-h/san+bernardo.bmp"></a></em><br />
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Vista verso sud-est. La piccola piazzola del rifugio Garibaldino di San Bernardo, in primo piano. Più avanti i crinali si dividono: a sinistra col "tagliafuoco" verso il monte Ovagone, a destra verso la Croce del Teso e poi ancora a sinistra la Pelosa ultima altura che sovrasta Maggiora, e verso destra il motto della Capretta.</div>
</em><br />
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<div class="blogger-post-footer">post più vecchi</div>Vernèhttp://www.blogger.com/profile/08545733869445654034noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8609949549795747456.post-21751478709130007232009-12-28T10:37:00.134+01:002011-12-13T14:43:03.572+01:00Cammina,cammina...I giardini della torta in cielo<div align="center">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6RtqFXdqNMy9KqECNUsmJYgOrOIlHN7CUVrODdZtu145S6vjKvwot4pcLgTcUlf_ApxrUgD2V4JXTemn5CK6Hmbmju4OyDxjZ8zzW1YfD6mZg8f3WR2MJ79cuuoILoTngWPBuxd5IjF8/s1600-h/Da+monte+Zuoli.JPG"><img alt="" border="0" height="147" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429604492511399378" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6RtqFXdqNMy9KqECNUsmJYgOrOIlHN7CUVrODdZtu145S6vjKvwot4pcLgTcUlf_ApxrUgD2V4JXTemn5CK6Hmbmju4OyDxjZ8zzW1YfD6mZg8f3WR2MJ79cuuoILoTngWPBuxd5IjF8/s640/Da+monte+Zuoli.JPG" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="640" /></a><br />
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Sergio Endrigo ha musicato questa filastrocca di Gianni Rodari, forse il più grande favolista italiano della fine del secolo scorso. Nativo di Omegna ha in questa città il più bel riscontro di seguito. A lui la città ha dedicato il più bel parco giochi per bambini che possa esserci.<a href="http://www.rodariparcofantasia.it/">http://www.rodariparcofantasia.it/</a></div>
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E' suddiviso in varie locazioni, una delle quali è situata sul culmine della collinetta del monte Zuoli, che sovrasta Omegna. Come si può notare nella foto di inizio di questo post, che è il racconto di una mia passeggiata, ancora effettuata nel mese di luglio, dai Laghetti di Nonio fino, appunto, al Monte Zuoli e ritorno, aggirando il Monte Cregno.</div>
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Dopo un abbandono forzato dal mio blog, causa "Restauro" (Mio. .. non del blog ...) riprendo a postare con il racconto di una mia camminata solitaria del 28 luglio scorso.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUdVa6_nbIPMmo6-AmUjvyOwRsYWTQRbNXWZgbFHbP7PyeaGMSVKCYBPk35BFFAU0NSKjmKdJA7iCUZcAMQUowq4iYiSa557Hiu2dBRwEuXaVlOhCFuVEZGlfLFy5BKIC4E8F0Hjuu8yw/s1600-h/laghetti+nonio.jpg"></a></div>
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</a><br />
<div align="center">
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<em>Laghetti di Nonio-Brolo-Laghetti di Nonio 8,2 km.</em></div>
<div align="center">
28-07-2009</div>
<div align="center">
<em>Partenza ore 16,26 Arrivo ore 19,04</em><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJDg5OlHobyGrXY8ihT4CBzB53A7Ft70t9YPn4pyWFqcEYGb-N0GxSztWZtkq_J0WSXCKCCpK_dZyEj-hrSqk3hnXEY1A_rfw4sV5zFl1nifqcxLJdp41JDYYTXXuB7L_iWo-h_6uBneE/s1600-h/laghetti+di+nonio.bmp"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5428108063149581714" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJDg5OlHobyGrXY8ihT4CBzB53A7Ft70t9YPn4pyWFqcEYGb-N0GxSztWZtkq_J0WSXCKCCpK_dZyEj-hrSqk3hnXEY1A_rfw4sV5zFl1nifqcxLJdp41JDYYTXXuB7L_iWo-h_6uBneE/s400/laghetti+di+nonio.bmp" style="display: block; height: 138px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a></div>
<div align="left">
Stupenda giornata, soleggiata e tersa. Mi porto con la macchina fino ai Laghetti di Nonio. Quasi impropriamente chiamati così, poiche si tratta in effetti di un vasto bacino cementificato di raccolta di acque, con un afflusso veramente importante.Si indicano al plurale anche se in effetti, si puo considerare che sia uno solo in quanto separati solamente da una parete centrale che permette di convogliare, probabilmente, le acque con due diverse condotte verso la centrale idroelettrica che sorge sotto Brolo, nei pressi del lago.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijXuYrqkeLVWDEIdwJRN9hE8azZCrmC33zfwcI5Vu5PEQ5bfKbsaHoNp7Jx80LqGGXbg8pegCN3V_L8f1d3ZgapQH9UOs0ZOLr1IP1GMPzdQnt9zg95uFD8mWD09l3LN5E6UJfUlfS8fA/s1600-h/DSCN0729.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5428121631324327346" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijXuYrqkeLVWDEIdwJRN9hE8azZCrmC33zfwcI5Vu5PEQ5bfKbsaHoNp7Jx80LqGGXbg8pegCN3V_L8f1d3ZgapQH9UOs0ZOLr1IP1GMPzdQnt9zg95uFD8mWD09l3LN5E6UJfUlfS8fA/s400/DSCN0729.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYyd0C864E3MHUMLmZlZyQtHr00MvaTjyFOX2JYsJh-Plp6GD69TV7c5qkpFqauGvZ0eHRu-DXNYm2l03C4Y1IJNQyL9P402ru-dZOTJKmUCGR2enkK7v1m1Y4PYHUDjCMMqAG5ZHG_wk/s1600-h/DSCN0824.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5428121073010263938" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYyd0C864E3MHUMLmZlZyQtHr00MvaTjyFOX2JYsJh-Plp6GD69TV7c5qkpFqauGvZ0eHRu-DXNYm2l03C4Y1IJNQyL9P402ru-dZOTJKmUCGR2enkK7v1m1Y4PYHUDjCMMqAG5ZHG_wk/s400/DSCN0824.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Posteggio tranquillamente la Yaris. Nessuno nei paraggi . Solamente dei bei cavalli al pascolo, sulla sponda opposta, alle pendici del monte Cregno.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8fHgAZfAunM98_3h7s58S6FlovXc6mCcYOC3kw46aH0D8AOSahxjQCJ83DOFCuHYY1fO06j2Xt_1S5P1rBo6CqJpTtRugIhPKPVljSkI2JhFIpnUdUsUq464pZNNRPBZp7hTCv88vels/s1600-h/DSCN0724.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5428164571135776850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8fHgAZfAunM98_3h7s58S6FlovXc6mCcYOC3kw46aH0D8AOSahxjQCJ83DOFCuHYY1fO06j2Xt_1S5P1rBo6CqJpTtRugIhPKPVljSkI2JhFIpnUdUsUq464pZNNRPBZp7hTCv88vels/s400/DSCN0724.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj93AVV6pm2nxWdq8kuk8oME5BoS1rpJJO2wM3J4ZCkjlEK8gYNP5xSqHimkDMNO0noIQJhIr8mWKZhZeBwGHJMyw6kVf3dU09CEYT1yW-Lh6pDW1rdLggd22H_2ol4ox5jMSAo8C9DE3g/s1600-h/DSCN0723.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5428164035486497362" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj93AVV6pm2nxWdq8kuk8oME5BoS1rpJJO2wM3J4ZCkjlEK8gYNP5xSqHimkDMNO0noIQJhIr8mWKZhZeBwGHJMyw6kVf3dU09CEYT1yW-Lh6pDW1rdLggd22H_2ol4ox5jMSAo8C9DE3g/s400/DSCN0723.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Appena più avanti è stato attrezzato un mini parco con degli scivoli per divertire i bambini, ed un monumento dedicato agli alpini. Mi sovviene che, proprio in questo stesso luogo, ormai più di trentacinque anni fa, il gruppo di amici che frequentavo si soffermò, alla ricerca di un posto tranquillo, dando inizio alla prima di una bella serie di grigliate all'aperto con il " cuoco "Luciano che si apprestava ad imparare i segreti del buon mangiare che poi sarebbero stati utili nel suo futuro prodigarsi nelle attività di volontariato che ancora oggi esplica.Le auto con le quali ci eravamo arrivati, erano le mitiche A112 di Geo e la 2 Cavalli supermolleggiata di Lucio che si possono intravedere nella prima foto. Chi ha scattato la seconda istantanea era l'allora barbuto Roberto, mentre quelli immortalati sono: Giampiero "salamat", io, Francesco "Geo", Francesco "Francischich" e Luciano "Lucio" . Allora qui non esistevano areee attrezzate ma solamente gli specchi d'acqua dei laghetti ,che già da tempo funzionavano come bacino idrico per la centrale. Col tempo sorgerà anche l'edificio ora adibito a ristoro e bar e sopratutto come ritrovo per le gare di pesca che certamente vi verranno organizzate.Sul muro campeggia la scritta "Osteria Rifugio dei Pescatori".<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkYhMW2j3anlGvwbn8ncWgPeSoamz5yCe4cQLJtOsR5WPnvTrltkmy_eNIWycGwz1WzMJowYx2kjpooyMiwyKREnkz7Tso_Y3pl9e5JWCYKbrNS23B3EycoUUYC3FHeITo1dtAEFqxQgE/s1600-h/My+life+129.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5428173781297055426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkYhMW2j3anlGvwbn8ncWgPeSoamz5yCe4cQLJtOsR5WPnvTrltkmy_eNIWycGwz1WzMJowYx2kjpooyMiwyKREnkz7Tso_Y3pl9e5JWCYKbrNS23B3EycoUUYC3FHeITo1dtAEFqxQgE/s400/My+life+129.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 309px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5Sp3k04omkciGyOoFETXQUldBjrFQfdkc34TbH4t9ShJ582OcD2iqSd0mtWJtr4AHmKg7L9GeNWVq5Nq0ETE9PKdtde-tNKWiiADFAJSkEiCsnk46ts2likIdYHhDWE7X-5ScNIF8y4U/s1600-h/My+life+131.jpg"><img alt="" border="0" height="640" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5428169980180324626" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5Sp3k04omkciGyOoFETXQUldBjrFQfdkc34TbH4t9ShJ582OcD2iqSd0mtWJtr4AHmKg7L9GeNWVq5Nq0ETE9PKdtde-tNKWiiADFAJSkEiCsnk46ts2likIdYHhDWE7X-5ScNIF8y4U/s640/My+life+131.jpg" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="454" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEideCzpAqp185WB5tTCab4jhKhSk9DUKKgR4a_bw_e5MKS1XqgV2xP3asMWsaYmgDAl3Uptc0pfBScOnKF9fOu3jJoJttQJvaarXS_yZXOR8JampGGa9boHATFt43ngROClrhUnsb4Hwe0/s1600-h/DSCN0727.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5428169837225839026" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEideCzpAqp185WB5tTCab4jhKhSk9DUKKgR4a_bw_e5MKS1XqgV2xP3asMWsaYmgDAl3Uptc0pfBScOnKF9fOu3jJoJttQJvaarXS_yZXOR8JampGGa9boHATFt43ngROClrhUnsb4Hwe0/s400/DSCN0727.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqczvRuWv9wrgdExvI9t9ncc1bGuvHzRL8ll8aojz8TBK-XUMVQzwM5BzhTQfcY5lUToFzEXsw21OD1aXAOW-Qr29kQHEztSgWq4g182KEbLJuP0i_Uu6FOr7cIEm2lwXhCwJN7cjJs4Y/s1600-h/DSCN0728.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5428169249608493602" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqczvRuWv9wrgdExvI9t9ncc1bGuvHzRL8ll8aojz8TBK-XUMVQzwM5BzhTQfcY5lUToFzEXsw21OD1aXAOW-Qr29kQHEztSgWq4g182KEbLJuP0i_Uu6FOr7cIEm2lwXhCwJN7cjJs4Y/s400/DSCN0728.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
La mia intenzione odierna, recandomi ai Laghetti, era quella di aggirare il monte Cregno ed in seconda istanza, se avessi scoperto un sentiero, raggiungerne la cima per riuscire a godere di un'altra veduta del nostro lago d 'Orta .come si può bene apprezzare da questa foto che ho scattato dal monte Il Pizzo. Il Monte Cregno, un panettone ad est dei Laghetti di quasi 700 metri di altitudine, sarebbe stato una postazione notevole per ammirare il panorama circostante.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMX3S_Ru184IewBRaDnvslNNSJPSnVFKCKwhfPhjgm5j2z3UpIx4Bu7RMwJmUKakHgPuO8csfSAN637VFL_LbBK3xbn20Cp7bB2TCxfHb8Y23wqFyECH5HAnWRqom0o_TEvvBubv3l0ac/s1600-h/DSC00456.JPG"><img alt="" border="0" height="480" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429110539289727890" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMX3S_Ru184IewBRaDnvslNNSJPSnVFKCKwhfPhjgm5j2z3UpIx4Bu7RMwJmUKakHgPuO8csfSAN637VFL_LbBK3xbn20Cp7bB2TCxfHb8Y23wqFyECH5HAnWRqom0o_TEvvBubv3l0ac/s640/DSC00456.JPG" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="640" /></a><br />
Così, dopo aver assaporato per un pò la quiete del luogo, mi avvio verso nord e passando a fianco di una vecchia costruzione, vicina al lato settentrionale dei Laghetti, preservata da atti vandalici con la chiusura di tutte le entrate in previsione di una futura ristrutturazione , mi accingo ad entrare nel bosco seguendo l'indicazione biancorossa verniciata sul muro.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpN-DEZMfaTctGGSov0elV27kQlLHCWcEh8vSi8fQXuAuVVoEbvp_661TFQVsNS-988C1NBVRIfaOVWY1H0zH3FSc6rI32T0SSPIEI-mkq52Aly0rSY2OvF_ut_W6AuBk8Xre4uLkcTHI/s1600-h/DSCN0730.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429114206328814226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpN-DEZMfaTctGGSov0elV27kQlLHCWcEh8vSi8fQXuAuVVoEbvp_661TFQVsNS-988C1NBVRIfaOVWY1H0zH3FSc6rI32T0SSPIEI-mkq52Aly0rSY2OvF_ut_W6AuBk8Xre4uLkcTHI/s400/DSCN0730.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Dopo poco il bel percorso ricavato in mezzo al bosco, svolta decisamente verso est ed inizia a scendere. Sembrerebbe che non esistano sentieri che portano a risalire la costa del monte per cui, fidandomi dei segnali (ma sarà l'ultimo che trovo ...) decido di scendere verso la valle del torrente Fiumetta e poi aggirare il Cregno, secondo la mia prima intenzione, abbandonando l'idea di risalirlo.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4OHNfvACkgsVER5Bn7VtW14Mieo8uaApQHNkpa-pF3Bu2vynh5rAmtjBP5R6RyYHuC2EolRc_9o5Ib8L3oxdKIvSJYmgI2MKXgzQKy3AmqGHA6y1bOJCqx8xqAo3LYyOCDPOgpsoxyj4/s1600-h/DSCN0731.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429116436027690546" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4OHNfvACkgsVER5Bn7VtW14Mieo8uaApQHNkpa-pF3Bu2vynh5rAmtjBP5R6RyYHuC2EolRc_9o5Ib8L3oxdKIvSJYmgI2MKXgzQKy3AmqGHA6y1bOJCqx8xqAo3LYyOCDPOgpsoxyj4/s400/DSCN0731.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Mi sorprendo un pò quando, approdato ad un breve pianoro fuori dal bosco, trovo una recinzione che delimita una proprietà privata dove si stanno svolgendo dei lavori di costruzione di una casa. Mi sorprendo perchè penso che non sia un posto ideale per edificare ed inoltre raggiungere questa locazione con mezzi di trasporto mi pare alquanto difficoltoso. Sembra in effetti che anche i proprietari abbiano cambiato idea perchè i lavori danno l'impressione di essere stati abbandonati e ciò che è stato fatto sembra limitato alla costruzione delle fondamenta. Mi è sembrato veramente un posto infelicissimo per risiedervi.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhex1zPlo2zugcpPi_CPbSOA_j3073WgvvrnFjrfAvTtqqcsIS4CqOxOj6i2iTwME1S2XaB862HiixodMJDwq_l4n16PBpPWS4hz_UHePbof58SlqSpejde9FiiYC7qIgYQvUxnqXVnNoo/s1600-h/DSCN0732.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429119441147950290" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhex1zPlo2zugcpPi_CPbSOA_j3073WgvvrnFjrfAvTtqqcsIS4CqOxOj6i2iTwME1S2XaB862HiixodMJDwq_l4n16PBpPWS4hz_UHePbof58SlqSpejde9FiiYC7qIgYQvUxnqXVnNoo/s400/DSCN0732.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Da qui in avanti si ritorna a discendere abbastanza ripidamente (in due chilometri si perderanno 150 metri di quota) ed il sentiero lascia il posto ad una specie di sterrata, ricavata probabilmente con una ruspa, dopo aver fatto una "tagliata" nel bosco. Purtroppo l'esito di questa operazione, che penso sia stata fatta per facilitare l'accesso alla casa in costruzione, ha generato una specie di greto di torrente in secca costellato di innumerevoli sassi che rendono difficile la sua percorrenza. Credo che quando si scatenano acquazzoni violenti, questa via favorisca proprio lo scoscendimento del terreno,tra l'altro con pendenza notevole, in alcuni punti.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiygeGajuyxCvFEYKrERHgH4wRNhnJblxi3U_z9Ozoh_VwdOW6BXseFhm0swSLeNp1YwXjkuocj2V2L4R-VjZOLzExUMcMZbwoqiFtk40LwMUruZs136th2Z-UG1zZf-nYEBzCmwNptTTY/s1600-h/DSCN0733.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429122342877324610" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiygeGajuyxCvFEYKrERHgH4wRNhnJblxi3U_z9Ozoh_VwdOW6BXseFhm0swSLeNp1YwXjkuocj2V2L4R-VjZOLzExUMcMZbwoqiFtk40LwMUruZs136th2Z-UG1zZf-nYEBzCmwNptTTY/s400/DSCN0733.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a><br />
Questo "brutto" percorso mi accompagna fino ad arrivare a valle: la valle dove scorre il torrente Fiumetta. Qui la sterrata ritorna a scendere più dolcemente e lascia il posto nuovamente ad un bel sentiero tra le piante. Alla mia sinistra giungono i rumori di alcune vetture che stanno risalendo la valle sulla strada asfaltata,, che riesco anche ad intravedere, che porta fino a Ponte Bria, una località che mi pento di non aver raggiunto oggi, ma che spero di ritornare a visitare presto.Il sentiero che percorro, dopo aver intersecato la strada se ne allontana ancora e mi da la possibilità di ammirare un bel sottobosco pulito e costellato di diverse rocce che probabilmente sono la punta avanzata della morena del ghiacciaio alpino che si estendeva fin qui e che successivamente avrebbe dato origine alla conca del lago.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFgUeyEaonU_1pWrz7Ueth4JzUaUQkCejMnLYUIVZE2RTI0aKAsBU5fgf-Jvm1fziqDV62nFWYFo7gi636B4Cq2oxd4MaAl7A9mK57kAUGoWIWRLs5ceOxFI0ubvWRPlb88n3Ev5szQrY/s1600-h/DSCN0734.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429125638251820146" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFgUeyEaonU_1pWrz7Ueth4JzUaUQkCejMnLYUIVZE2RTI0aKAsBU5fgf-Jvm1fziqDV62nFWYFo7gi636B4Cq2oxd4MaAl7A9mK57kAUGoWIWRLs5ceOxFI0ubvWRPlb88n3Ev5szQrY/s400/DSCN0734.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfobUttohOJZ-6pSwrwbAbDQIiHZj78nir0r8U3BTm_qWJ8W8y8a5_8rBCx1hj6mdRp4CxMrlhDgjIhSCk8NikC3cjUbu76EY0c6wVXcQ8Y13Mj5cnMHAsijqa8O-SDUHxeOFsnKaTYzs/s1600-h/DSCN0735.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429125124863799634" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfobUttohOJZ-6pSwrwbAbDQIiHZj78nir0r8U3BTm_qWJ8W8y8a5_8rBCx1hj6mdRp4CxMrlhDgjIhSCk8NikC3cjUbu76EY0c6wVXcQ8Y13Mj5cnMHAsijqa8O-SDUHxeOFsnKaTYzs/s400/DSCN0735.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a><br />
Il percorso ogni tanto si apre verso sinistra e dà la possibilità di osservare la presenza di alcune attività insediate nella vallettina, scavata dal Fiumetta e dai suoi torrentelli, che si rivela essere una striscia di demarcazione tra le pendici che risalgono alle Quarne, a nord, e le montagne che affiancano il monte Mazzone a sud ,mentre va a morire risalendo verso ovest fino all'alpe Sacchi ed al Monte Novesso.E davanti, verso est, il lago ed oltre il Mottarone.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhI7l8GzGsruFOUbKIvjLCvHvmCMlOXSFUdIiCVvK6ziYbKWrP2AQ6VKUt-kkPaEPH3fHa6x1UEj1mMWaa0Z4DFk_UNC3VXG7bG6bEsVkUZk_z2EBlkiX808t14AYbsrtjaLqPV3AJiYMY/s1600-h/DSCN0737.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429133756202972818" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhI7l8GzGsruFOUbKIvjLCvHvmCMlOXSFUdIiCVvK6ziYbKWrP2AQ6VKUt-kkPaEPH3fHa6x1UEj1mMWaa0Z4DFk_UNC3VXG7bG6bEsVkUZk_z2EBlkiX808t14AYbsrtjaLqPV3AJiYMY/s400/DSCN0737.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLLnmQNbKoSVpDmb68l7NrMmqP_5l2r8YOgxIXyTejRl7rxwOhA3iZ7A9yNexPOnz7asUOLxbTs9TOf0ESX-a3NoQ22zTU1E8YHrowlMnKQ1od0-EFcMepqr5jzjqEbsnoVuLs_cEVCwA/s1600-h/DSCN0738.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429133303588246626" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLLnmQNbKoSVpDmb68l7NrMmqP_5l2r8YOgxIXyTejRl7rxwOhA3iZ7A9yNexPOnz7asUOLxbTs9TOf0ESX-a3NoQ22zTU1E8YHrowlMnKQ1od0-EFcMepqr5jzjqEbsnoVuLs_cEVCwA/s400/DSCN0738.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4TLp5AEI1JwJX-b30sk-kD1sHY5w-pNJ83I4Mc2RonJEq2GXCzmKsuqiFpdORMvQBZWipIzqjAuzw0A4bPVR-ot2YW1tdFXX0qx4FzV2X_i9eeIm0DoHBprJRmjvGsIj1Kl4vlzXFCJk/s1600-h/DSCN0736.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429132696476554482" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4TLp5AEI1JwJX-b30sk-kD1sHY5w-pNJ83I4Mc2RonJEq2GXCzmKsuqiFpdORMvQBZWipIzqjAuzw0A4bPVR-ot2YW1tdFXX0qx4FzV2X_i9eeIm0DoHBprJRmjvGsIj1Kl4vlzXFCJk/s400/DSCN0736.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Sbuco infine, inevitabilmente, sulla strada asfaltata che collega Brolo con Cireggio: una via secondaria, fuori dal traffico lacustre, che affronta l'entroterra Cusiano verso le montagne occidentali. Mi dirigo verso Brolo, poichè il mio obiettivo è di compiere l'anello intorno al Cregno ; ora sono esposto al caldo sole di questo pomeriggio morente sulla strada asfaltata che ad un certo punto giunge ad una diramazione. Il cartello, piegato incivilmente, mi dice che svoltando posso arrivare ai "Giardini della torta in cielo" ...<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-1GKAYLo99FOrjdLdEjOBmTNoBiVPGaxZR_FGRQAV1M_ZvjsalkqApFSvDMKWP7QEYb14OVt_-cuXYMIMYxxJjeKorbE3bFxFOyS8jvjPF70eB4epLloA7_JaYmH50js0_A3fv4WKjuk/s1600-h/DSCN0739.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429137693539639810" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-1GKAYLo99FOrjdLdEjOBmTNoBiVPGaxZR_FGRQAV1M_ZvjsalkqApFSvDMKWP7QEYb14OVt_-cuXYMIMYxxJjeKorbE3bFxFOyS8jvjPF70eB4epLloA7_JaYmH50js0_A3fv4WKjuk/s400/DSCN0739.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Ed allora non mi lascio sfuggire questa occasione: sono a due passi dall'area attrezzata come parco giochi per bambini che lega il suo nome al grande Rodari, omegnese doc. Ho già citato il link che permette di visitare il sito che illustra le opere ed i luoghi che la fondazione omegnese cura alla grande. Non mi immaginavo che sorgesse in questa zona il parco; lo credevo più a Nord, più vicino alla città. E' stata quindi una piacevole sorpresa e la mia giornata e la mia camminata hanno assunto un altro significato. Memore anche del masso coppellato ivi presente che Mr. Alfa, blogger del Lago dei Misteri, aveva descritto in un suo post, mi sono fiondato verso l'ingresso del parco.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRzd8KiVM1CBfIptW5FFIYxMsSIsoK7v1YY01SEUzRRdyDq0zqycLnea9ukNNU_5grGfn574jmsHgInTsq3-GxOf5P8EUsgiidGTywFdAjLTxl0pbn1lWx2YRYWOuwMmyS1AYw2I3zilo/s1600-h/DSCN0741.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429172723064439538" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRzd8KiVM1CBfIptW5FFIYxMsSIsoK7v1YY01SEUzRRdyDq0zqycLnea9ukNNU_5grGfn574jmsHgInTsq3-GxOf5P8EUsgiidGTywFdAjLTxl0pbn1lWx2YRYWOuwMmyS1AYw2I3zilo/s400/DSCN0741.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEit68-VDoHxSSR-JEUx3mcPRvSGs__HKJFJO4bTWaXez6vq4srnwdsRJ07qkJDJ-2v03ewoC8CzL_7BIjjuowKc2T4eeuNINoE7afD7ZlHgdTKmLfZSEXQ4-n973RMM7-BtagJX7pPxnZM/s1600-h/DSCN0742.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429172149125016706" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEit68-VDoHxSSR-JEUx3mcPRvSGs__HKJFJO4bTWaXez6vq4srnwdsRJ07qkJDJ-2v03ewoC8CzL_7BIjjuowKc2T4eeuNINoE7afD7ZlHgdTKmLfZSEXQ4-n973RMM7-BtagJX7pPxnZM/s400/DSCN0742.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Il Parco sorge sul pianoro di una piccola altura. denominata Monte Zuoli, che domina Omegna.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-hC3q5lKOLoFQx7F1KzHeWOKFqrTzcbAPVuj-4wmZYpQ42ucuTA-nJSHeeUMWZhUHrr2il2K8htHnyvOXbtZRgYXm0kXBrWK4g_u7dzwSgGeqBBwfc2tBqynx7lNRn870cMv3JoKkYXA/s1600-h/DSCN0758.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429198606320584178" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-hC3q5lKOLoFQx7F1KzHeWOKFqrTzcbAPVuj-4wmZYpQ42ucuTA-nJSHeeUMWZhUHrr2il2K8htHnyvOXbtZRgYXm0kXBrWK4g_u7dzwSgGeqBBwfc2tBqynx7lNRn870cMv3JoKkYXA/s400/DSCN0758.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
A proposito di questa denominazione, vorrei far riscontrare una particolarità che potrebbe dare adito a qualche equivoco. In una mappa dell'I.G.M. (Istituto Geografico Militare), da sempre riconosciuto come leader indiscusso nel campo della rappresentazione territoriale, esiste una piccola altura di circa 500 metri di altitudine che, appena a nord ovest di Brolo, si puo considerare come una lieve propaggine settentrionale del monte Cregno e viene indicata come monte Zoli. La si può osservare in questa foto, direzionata sud-ovest, che, oltre a Brolo ed al Cregno, sulla destra in primo piano evidenzia i boschi dell'altura citata.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUScXW_XRiMHMd6v6fP-dEVHXgVg7VQplRs7pNYkAdjoA5yTFkhL-6syBvpr-GuMX2QgTpeZiAxE9-yBdStAzybGB52k3v5wpMdwoeVu2u9XSx4fyjbu4FBTITEEK9qjhyphenhyphenTFyA1ZNL04I/s1600-h/DSCN0745.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429202203097786658" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUScXW_XRiMHMd6v6fP-dEVHXgVg7VQplRs7pNYkAdjoA5yTFkhL-6syBvpr-GuMX2QgTpeZiAxE9-yBdStAzybGB52k3v5wpMdwoeVu2u9XSx4fyjbu4FBTITEEK9qjhyphenhyphenTFyA1ZNL04I/s400/DSCN0745.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgC7AjXph6-sWohwqmlijXgfhY8FDdhbbjBX0zNh3qMnhkffEC94DXDKI_aZUZ5MgOM2DvDcAxu3sD0WexRqErKyr2wDP_qAI4mk_NZK2cJ18l2NY1FP2fVF0aWffmB0KC9hfAvyhRQItY/s1600-h/brolo+2+mod.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429541247016587682" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgC7AjXph6-sWohwqmlijXgfhY8FDdhbbjBX0zNh3qMnhkffEC94DXDKI_aZUZ5MgOM2DvDcAxu3sD0WexRqErKyr2wDP_qAI4mk_NZK2cJ18l2NY1FP2fVF0aWffmB0KC9hfAvyhRQItY/s400/brolo+2+mod.JPG" style="display: block; height: 350px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
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Sempre sulla stessa cartina IGM, la zona che ora è adibita a Parco giochi non viene denominata e risulta anonimamente delimitata dalle curve di livello che conformano l'altura sovrastante Omegna e che raggiunge l'altitudine di 416 metri. Vorrei poter chiedere conferma a chi, usando il nome che contrassegna la zona dove è installato il parco giochi, se abbia tenuto conto di questo monte Zoli delle vicinanze storpiandone il nome leggermente ed affibbiandogli quello di Zuoli, oppure se non esistesse già anche per questa zona il nome attualmente usato per indicare il parco. E 'interessante notarne la sua conformazione territoriale: su questo piccolo pianoro affiorano numerosissimi massi rocciosi, certamente di origine glaciale, di dimensioni abbastanza notevoli incastonati probabilmente e sommersi , come piccoli iceberg, dalla terra che li ha radicati. Alcuni di essi hanno avuto nei secoli importanza mistica e religiosa. Si presume che questa fosse una zona destinata a riti magici e cerimonie religiose fin dai tempi dell'Uomo preistorico. La presenza di numerose "Coppelle" scavate sulle rocce sta a dimostrarne l'uso proprio cerimoniale che se ne faceva. Lascio comunque che i miei due lettori leggano direttamente, cliccando sulle immagini postate, la cartellonistica installata che didatticamente, ed in modo accattivante per invogliarne la lettura dei bambini , offre importanti notizie al riguardo senza che le debba riportare pari pari con un mio commento.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisiKi99H9kHx8bPMdJ96eaMZY14CZZU7FNRlcwqdKvt1MVZnpsyAfRx5WumH0csjKnibW5bPnBICCV_IJ7v8D_WERt2C9RmgVPEcakeZ8iTwYg-HBkswfuQQPYIKlm6-VNQA7MUtJIMqs/s1600-h/DSCN0750.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429317866766726306" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisiKi99H9kHx8bPMdJ96eaMZY14CZZU7FNRlcwqdKvt1MVZnpsyAfRx5WumH0csjKnibW5bPnBICCV_IJ7v8D_WERt2C9RmgVPEcakeZ8iTwYg-HBkswfuQQPYIKlm6-VNQA7MUtJIMqs/s400/DSCN0750.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6loqNtuo-2hUwfuJtnZ8qkxpSxRupQOo8wif8QZvdVFl_gf-vqMuCUPhuJrcsFbGL4U7dreFLkyMcZSXr7XU3YHsxg7njAzkAg6gfRJaPoTyjQahe8rjaivA38yiniPIOpd1CDwOw0QY/s1600-h/DSCN0749.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429317332541923106" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6loqNtuo-2hUwfuJtnZ8qkxpSxRupQOo8wif8QZvdVFl_gf-vqMuCUPhuJrcsFbGL4U7dreFLkyMcZSXr7XU3YHsxg7njAzkAg6gfRJaPoTyjQahe8rjaivA38yiniPIOpd1CDwOw0QY/s400/DSCN0749.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_epxCyJmRFcMcCLjsuW3M746DF725uVuc7e7jVsjyAIsbi_2SVdNs7mGsMFpFwSVwEKxOq9AdJPnAfXtEJzb0aAELHESEiWcKb5G4-_o9-sLoIeXA5IpPxrNb6uuf7Q9QxezDthpJoa4/s1600-h/DSCN0771.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429316795387178866" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_epxCyJmRFcMcCLjsuW3M746DF725uVuc7e7jVsjyAIsbi_2SVdNs7mGsMFpFwSVwEKxOq9AdJPnAfXtEJzb0aAELHESEiWcKb5G4-_o9-sLoIeXA5IpPxrNb6uuf7Q9QxezDthpJoa4/s400/DSCN0771.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Stabilita l'importanza storica della locazione, ora mi preme evidenziare come, sfruttandone la sua bellezza, si siano costruite delle semplici e non invadenti strutture che permettono ai gruppi organizzati di fare interagire i ragazzi col territorio. Da parte mia posso solo pensare che se nella mia fanciullezza avessi potuto disporre di un luogo simile per le mie scorribande avventurose con in mente i miti del Far West, sarei Stato il ragazzo più felice di questo mondo. Quali e quante mirabolanti storie avrei immaginato di vivere scorazzando in un territorio simile alle fantastiche immagini che la mia mente aveva creato di quel mondo "fumettaro" che alimentava la nostra fantasia ...<br />
Inserisco una serie di immagini che valgono più di cento parole.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgdU4qd90bsew9bRFix61AFs57hu61U8h6VPZqTKN46PulEnQowvaPLSMj5HIv0UGaa0e8PBMt6aCvyxsGSUHNKh8LetR8g52kFcgzBjOUbtSrjof7mycpr2_QpRQLzyS6NIJuiro4vww/s1600-h/DSCN0760.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429327456198879522" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgdU4qd90bsew9bRFix61AFs57hu61U8h6VPZqTKN46PulEnQowvaPLSMj5HIv0UGaa0e8PBMt6aCvyxsGSUHNKh8LetR8g52kFcgzBjOUbtSrjof7mycpr2_QpRQLzyS6NIJuiro4vww/s400/DSCN0760.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxgbvGvMz7AxKqDwLOWEhw8ZQetMos8esXiy3QmuBSV5QR2SsvrTlqxzirrlZSR2aG24UZMuwUfK_wg-HUI0kJrOW-DvaKkmkJaly8IcTh8h4GhceJzW_SBPFMv7OdC09PO-5bsAADdrg/s1600-h/DSCN0764.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429326640852650722" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxgbvGvMz7AxKqDwLOWEhw8ZQetMos8esXiy3QmuBSV5QR2SsvrTlqxzirrlZSR2aG24UZMuwUfK_wg-HUI0kJrOW-DvaKkmkJaly8IcTh8h4GhceJzW_SBPFMv7OdC09PO-5bsAADdrg/s400/DSCN0764.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPHJ1uS7idPCPLItq7D_4k-uBhmhG2enWbtf5CuS1PvOuZla9le9nBz2MhgcEGySTLDFyICfeK-INe8mSxcXxf3Y3Tg-mOI83xaM-5h4fZTEem-Pyb0GtQvZBMZewqrAXGFDTc2GJHMKE/s1600-h/DSCN0770.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429325917381349362" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPHJ1uS7idPCPLItq7D_4k-uBhmhG2enWbtf5CuS1PvOuZla9le9nBz2MhgcEGySTLDFyICfeK-INe8mSxcXxf3Y3Tg-mOI83xaM-5h4fZTEem-Pyb0GtQvZBMZewqrAXGFDTc2GJHMKE/s400/DSCN0770.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWpqo6wq-DKsVvwTeyoHi94urxyoYpSAhNEATE24XduH0TNxvccMRW94Zr24BPfDVfifn2bUKhyphenhyphenWRyalseBDchEVkgpIa0oVtxSZRSjwj-ySa6yOWg5C1Ty3QNBieI2jDSioO7TxT-bLo/s1600-h/DSCN0773.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429325138890035266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWpqo6wq-DKsVvwTeyoHi94urxyoYpSAhNEATE24XduH0TNxvccMRW94Zr24BPfDVfifn2bUKhyphenhyphenWRyalseBDchEVkgpIa0oVtxSZRSjwj-ySa6yOWg5C1Ty3QNBieI2jDSioO7TxT-bLo/s400/DSCN0773.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiS1lrzm7UWp-CJzB6AaWkpAeM4f927sV4GzpNvtQ62PnxwtAqMTbz8UlX2GpTpLDJ7CVaJdrkO0MgwyHSBO53hgnHgMz3lUT0MiwmHZrAXb52iunzLtYgpL9vOHDZwFNfXlJ5Ld1uYEmM/s1600-h/DSCN0748.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429329468006225810" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiS1lrzm7UWp-CJzB6AaWkpAeM4f927sV4GzpNvtQ62PnxwtAqMTbz8UlX2GpTpLDJ7CVaJdrkO0MgwyHSBO53hgnHgMz3lUT0MiwmHZrAXb52iunzLtYgpL9vOHDZwFNfXlJ5Ld1uYEmM/s400/DSCN0748.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3Cy2VzhBYeeInPjZxApJzNDM-mHYDN1TkAKm-AXjH5kRFylFRpeadEHy1DIDjhojVn4G7QVrEipICIJ9B90sAIMR7xqcMDMPv9WYUrc-lYt8CMqi4n-tso9v5rBvNM0kl2Gi1u13BZrk/s1600-h/DSCN0746.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429328952229652658" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3Cy2VzhBYeeInPjZxApJzNDM-mHYDN1TkAKm-AXjH5kRFylFRpeadEHy1DIDjhojVn4G7QVrEipICIJ9B90sAIMR7xqcMDMPv9WYUrc-lYt8CMqi4n-tso9v5rBvNM0kl2Gi1u13BZrk/s400/DSCN0746.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRpJ7rS5RjZ4PtX7ZwWKrwX3h7J_FcUgWmnBHeB3np4Vak4xpn6CDx9z2ONRKWLdFDG7DFFAh1bIYhyphenhyphenjnQAAbEzsVdXln0_VXLO1bEOjQrtn5iYgEBL69XvRW2DXicIeGocofendtjVxI/s1600-h/DSCN0751.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429328543587922466" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRpJ7rS5RjZ4PtX7ZwWKrwX3h7J_FcUgWmnBHeB3np4Vak4xpn6CDx9z2ONRKWLdFDG7DFFAh1bIYhyphenhyphenjnQAAbEzsVdXln0_VXLO1bEOjQrtn5iYgEBL69XvRW2DXicIeGocofendtjVxI/s400/DSCN0751.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrrven-7Pnr0-q78OcbcX2Sx0HNhtqlHz7ewsQMWgfBU70cqNe2NY3f5UKHRS1ot223Sw0G4cXDJqmPRRYTdxObdOMV6quUuVtwn2kHB-bQTr2qSuFyq9-hcifWae688jKVj8zqmdAW8o/s1600-h/DSCN0759.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429544740976570482" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrrven-7Pnr0-q78OcbcX2Sx0HNhtqlHz7ewsQMWgfBU70cqNe2NY3f5UKHRS1ot223Sw0G4cXDJqmPRRYTdxObdOMV6quUuVtwn2kHB-bQTr2qSuFyq9-hcifWae688jKVj8zqmdAW8o/s400/DSCN0759.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6ubnNNE-E3LGArgRdc5Uz5qbETHTqb4xDieKlD0Jbdn5lFPwLMsIHEL-eb_U1JVsUmPvEmVPglY0N6ruwfeJNe8lLdDWARqSe_5GjN9vrNlW9OtGXwsQ4PPMDxq-v-m1LetEwedESLJo/s1600-h/DSCN0761.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429544211949471378" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6ubnNNE-E3LGArgRdc5Uz5qbETHTqb4xDieKlD0Jbdn5lFPwLMsIHEL-eb_U1JVsUmPvEmVPglY0N6ruwfeJNe8lLdDWARqSe_5GjN9vrNlW9OtGXwsQ4PPMDxq-v-m1LetEwedESLJo/s400/DSCN0761.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhn6r64PxbyxI5KRvXHYjWS2h7ISvREun7qW1VIVt3kfmVoGDNpZOKp01FBTScDOjvjO03ghGb-LuUaEUIGJq92yDAaT9Jer15qwHuEueMmYWdqxhr0FpFd-9j8oaBiBmISZvd4p1f3tWM/s1600-h/DSCN0762.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429543548298138834" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhn6r64PxbyxI5KRvXHYjWS2h7ISvREun7qW1VIVt3kfmVoGDNpZOKp01FBTScDOjvjO03ghGb-LuUaEUIGJq92yDAaT9Jer15qwHuEueMmYWdqxhr0FpFd-9j8oaBiBmISZvd4p1f3tWM/s400/DSCN0762.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnH574zT1XUcosFVMPHsmJ-44-8sS4JxppAr3LUIMZ-G9CeSA_N_QVzyUw6ddvSfWdLBzWzjVam4dmOPS5zDtAkplCLSVJpJ6VuBLe13RCr2-z5r5HvrHvsY_h989jcgU9glR4otmH0Bo/s1600-h/DSCN0763.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429542857908685778" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnH574zT1XUcosFVMPHsmJ-44-8sS4JxppAr3LUIMZ-G9CeSA_N_QVzyUw6ddvSfWdLBzWzjVam4dmOPS5zDtAkplCLSVJpJ6VuBLe13RCr2-z5r5HvrHvsY_h989jcgU9glR4otmH0Bo/s400/DSCN0763.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_YotOpd6NXAbLuBSmmohOQer0ME80dZ0YZcDAY3hWvm3dgpT4CUT-xF-2s4bJZT_aJIS-YXx3elP2Cje9n-IdVcy1itzy9bp_VEVcQhFXnSCwdlWWiwTj1J7h_jQAuZKdcJ2mPtWewZ0/s1600-h/DSCN0769.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429548945985884882" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_YotOpd6NXAbLuBSmmohOQer0ME80dZ0YZcDAY3hWvm3dgpT4CUT-xF-2s4bJZT_aJIS-YXx3elP2Cje9n-IdVcy1itzy9bp_VEVcQhFXnSCwdlWWiwTj1J7h_jQAuZKdcJ2mPtWewZ0/s400/DSCN0769.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_FCD3sYdY0Xg6dBQRtRKutdrZKNi6k4vu9wDPWuiZnxgjX_DqLXAXzeKgJtGF0bdQwXWmAtV9P6Au7AqwQlDrm9B2JAOlOfcyUpdr_AO5BngJGOJyeEmqF4swxrfPoweWafrpjGaMfNw/s1600-h/DSCN0767.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429548528790633346" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_FCD3sYdY0Xg6dBQRtRKutdrZKNi6k4vu9wDPWuiZnxgjX_DqLXAXzeKgJtGF0bdQwXWmAtV9P6Au7AqwQlDrm9B2JAOlOfcyUpdr_AO5BngJGOJyeEmqF4swxrfPoweWafrpjGaMfNw/s400/DSCN0767.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiS9NV75xq6XA2VNcaUEFikZGOzSHcYwZ-V49kxdLvnt-wJgEPq7AODjU5zSgHWJjsdEnE1o0fdVqv_fzc1JXNOjOnMMqGpK073tV7C5P3SIch2p_i9WTxrOGuMUHGprtd84rb1_ujWA8c/s1600-h/DSCN0768.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429547959064624626" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiS9NV75xq6XA2VNcaUEFikZGOzSHcYwZ-V49kxdLvnt-wJgEPq7AODjU5zSgHWJjsdEnE1o0fdVqv_fzc1JXNOjOnMMqGpK073tV7C5P3SIch2p_i9WTxrOGuMUHGprtd84rb1_ujWA8c/s400/DSCN0768.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Il contesto panoramico, nel quale è inserito il parco, è veramente stupendo: tra monti e lago lascia spazio alle fantasie romantiche tanto da indurre qualche coppietta ad adeguarsi al "rito" del lucchetto.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTrxlDOuOa3O8Va00hQngfVTo2ymSTjtdRymoKZJ-3Z5GaTNfl5RinhPtZxpZ6eHKobVrzlE-y7K9_0DBZS0bIxchxJoQknFerGR-I1KYiVQh3z4GBMZtU9fI8bU9B4cqnnQWhSwG0EsU/s1600-h/DSCN0757.JPG"><img alt="" border="0" height="480" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429553855018491090" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTrxlDOuOa3O8Va00hQngfVTo2ymSTjtdRymoKZJ-3Z5GaTNfl5RinhPtZxpZ6eHKobVrzlE-y7K9_0DBZS0bIxchxJoQknFerGR-I1KYiVQh3z4GBMZtU9fI8bU9B4cqnnQWhSwG0EsU/s640/DSCN0757.JPG" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="640" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2hHZGM4sL-TqXio1ymg4wMkzFSvq2vMqt-i866cJUzqCawP-kUCDsS7MwdtsGwVc72zw-08tukJvorej8qt76-bRkzUSrwzOKPU1TYvLZ2tkYzMq_ywpUFZSjyj-U6IrsfKZ3c9MsnY0/s1600-h/DSCN0752.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429553295302151762" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2hHZGM4sL-TqXio1ymg4wMkzFSvq2vMqt-i866cJUzqCawP-kUCDsS7MwdtsGwVc72zw-08tukJvorej8qt76-bRkzUSrwzOKPU1TYvLZ2tkYzMq_ywpUFZSjyj-U6IrsfKZ3c9MsnY0/s400/DSCN0752.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-_in87KOWFyY2ochW4qDmvrytrPKPRr8bJBWUji0gZaZuy0oJ-G5GgWRBh1WhHRbpmJ2fauBfKOfFKXF68LMjZlZkpyk2JShDSTlUqmBOZm1GoSmk8wAXHObZJv-eEJJmq5mvTEBOpkU/s1600-h/DSCN0775.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429552617904462146" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-_in87KOWFyY2ochW4qDmvrytrPKPRr8bJBWUji0gZaZuy0oJ-G5GgWRBh1WhHRbpmJ2fauBfKOfFKXF68LMjZlZkpyk2JShDSTlUqmBOZm1GoSmk8wAXHObZJv-eEJJmq5mvTEBOpkU/s400/DSCN0775.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
A malincuore decido di riprendere la direzione verso Brolo perchè, ormai, si sta facendo tardi ed il tragitto è ancora lungo. Mi incammino per la strada asfaltata che porta verso il "paese dei gatti" e la prima via che incontro è intitolata proprio a Gianni Rodari.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLWG1lbloqE1CyTuoO6R6EFKJ6QtUW7_Femi7zcaivJAzGOgTs0hvZI5pCS1mhQ9APz3Kp9L1pHczgiYAeyrES8RopdYRH_vAA9KqQ2ELfWFzgvu2fJhjqATeCoJVKqkShhSFPAILSxHg/s1600-h/DSCN0782.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429568012539824994" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLWG1lbloqE1CyTuoO6R6EFKJ6QtUW7_Femi7zcaivJAzGOgTs0hvZI5pCS1mhQ9APz3Kp9L1pHczgiYAeyrES8RopdYRH_vAA9KqQ2ELfWFzgvu2fJhjqATeCoJVKqkShhSFPAILSxHg/s400/DSCN0782.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgy2X_vsd4ojN7CtWihTzmuWFDz8a7Y3vzKsPDUYgksjT3JUmv3ZVRy69ScZ3jj5IsFsCCED6j2pPzBVvoUBLD_ZhurA6NyHWd54hHHxZKwmEXbUNKnpy-c_6R8h1IP4ujZF6FxF73i0qI/s1600-h/DSCN0785.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429567375109955458" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgy2X_vsd4ojN7CtWihTzmuWFDz8a7Y3vzKsPDUYgksjT3JUmv3ZVRy69ScZ3jj5IsFsCCED6j2pPzBVvoUBLD_ZhurA6NyHWd54hHHxZKwmEXbUNKnpy-c_6R8h1IP4ujZF6FxF73i0qI/s400/DSCN0785.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9lTVxXDjqb4rFMCXPEk5VC0aH3Wk2Up_a2kQa4gZGR6z9mPqHByARsgU4xpiYe8CWQAZftKiVmAQht2DI2zaW4_kRRiUgEkOyvlfT-DjD5ZyEMuguoM_0ArwNm4EG9uUrSwmPhPplQcM/s1600-h/DSCN0787.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429566809898104674" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9lTVxXDjqb4rFMCXPEk5VC0aH3Wk2Up_a2kQa4gZGR6z9mPqHByARsgU4xpiYe8CWQAZftKiVmAQht2DI2zaW4_kRRiUgEkOyvlfT-DjD5ZyEMuguoM_0ArwNm4EG9uUrSwmPhPplQcM/s400/DSCN0787.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a><br />
Appena imbocco le stradine di Brolo, il sole, che mi aveva fatto compagnia tutto il giorno, inizia ad occultarsi dietro le montagne e, se per tutto il pomeriggio avevo viaggiato a torso nudo, ora cominciando a sentirsi l'umidità serale, sono costretto a rimettermi la maglietta. Chiedo delucidazioni ad un'anziana signora che incontro riguardo al sentiero da percorrere per arrivare ai laghetti aggirando il Cregno. Mi dà alcune indicazioni riguardo ad un possibile e malagevole sentiero alle pendici nord del monte, ma non mi assicura che sia ancora praticabile, avendo pure dei tratti pericolosi. Augurandomi, ironicamente di non apparire il lunedì Sera in tv a "Chi l'ha visto?" come persona scomparsa tra i boschi del Cusio, sorridendo mi saluta. Tenendo conto delle indicazioni datemi, risalgo le viuzze di Brolo ma non riesco a trovare il punto in cui, a detta della signora, avrebbe dovuto iniziare il sentiero.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEia9RhM4x_IuXyby1bUlcgZT2g_ceyMUR_1QJHHPRv0q5vRPZGuEz98yO9fouHXtuVGci-Cw1IyyY-6mIYVmmdKjn-60E29sYNxklq9nuEq3U-Xa4K6qhs2_Nwy2ta-ny8168gbyRfLMOQ/s1600-h/DSCN0788.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429575328464478194" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEia9RhM4x_IuXyby1bUlcgZT2g_ceyMUR_1QJHHPRv0q5vRPZGuEz98yO9fouHXtuVGci-Cw1IyyY-6mIYVmmdKjn-60E29sYNxklq9nuEq3U-Xa4K6qhs2_Nwy2ta-ny8168gbyRfLMOQ/s400/DSCN0788.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBvWzLamgG_ZLqq9edyNSPmpttocWKC9jI9oJ8gz_Jyv7bqlxUcjvJG46gKS-pUByLVFqGFYJmWHO2B8yBjWi29QG_ju452NYnLQnR59U_IzS5gnOgnEFCUDGFfDFbjq1okRq5R-LQnHc/s1600-h/DSCN0789.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429574807263786450" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBvWzLamgG_ZLqq9edyNSPmpttocWKC9jI9oJ8gz_Jyv7bqlxUcjvJG46gKS-pUByLVFqGFYJmWHO2B8yBjWi29QG_ju452NYnLQnR59U_IzS5gnOgnEFCUDGFfDFbjq1okRq5R-LQnHc/s400/DSCN0789.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Perciò, dopo aver consultato il mio fido GPS decido di lasciar perdere la ricerca del percorso suggeritomi dalla vecchietta in quanto non rientrava neppure nelle mie intenzioni perchè non mi avrebbe permesso di compiere l'anello intorno al Cregno. Faccio quindi affidamento alla mappa di Alpugang che è inserita nel mio apparecchio e che riporta il sentiero che costeggia il Cregno a sud. Mentre attraverso Brolo ho modo di constatare quante raffigurazioni di gatti siano impresse sui muri, nonostante abbia percorso solo poche viuzze, e di ammirare la Chiesa parrocchiale, dal campanile con la torretta esagonale, con lo sfondo di Omegna ancora baciata dal sole.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfkt9ZSopr6qnb-yPTXWl2x69HvZERV8Ty4IKwrWVdosWseQZnPL0aqLJ0b-QRarNXHhsPLvrkONFn3MM8nt4K0Bu2HS4rKpemuD8A3aRtEMuy717342ZXeAfwsE-PnMEcIiikx9VvTx0/s1600-h/DSCN0792.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429582737002000402" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfkt9ZSopr6qnb-yPTXWl2x69HvZERV8Ty4IKwrWVdosWseQZnPL0aqLJ0b-QRarNXHhsPLvrkONFn3MM8nt4K0Bu2HS4rKpemuD8A3aRtEMuy717342ZXeAfwsE-PnMEcIiikx9VvTx0/s400/DSCN0792.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOFccL60YiCG_nF323NSLkA9M2Cw9NaSBqNd208u7QNsQ2k4H05vGxEbf_XpRUQsAD8lb-pdtalQilE6rXKBP-I6qtlFNQyyP0dvAOew46ewBX_WXw5Z3g0ebDmu36lAQVtXnsIuzvATM/s1600-h/DSCN0793.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429582166474141378" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOFccL60YiCG_nF323NSLkA9M2Cw9NaSBqNd208u7QNsQ2k4H05vGxEbf_XpRUQsAD8lb-pdtalQilE6rXKBP-I6qtlFNQyyP0dvAOew46ewBX_WXw5Z3g0ebDmu36lAQVtXnsIuzvATM/s400/DSCN0793.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbH5LJQDW3R1Olg5ddTYfPKQSXBc010Lx9yqcbDqiLrgt7vruag_GVOT1PcSQHPRxgsuVmZxcJnscOK2KlfUxwB36IgCGcgz5iJA0L8Kh3rz1otpOXayF0QlHhWTyzBkv7njlFdSVP20I/s1600-h/DSCN0795.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429581585057320610" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbH5LJQDW3R1Olg5ddTYfPKQSXBc010Lx9yqcbDqiLrgt7vruag_GVOT1PcSQHPRxgsuVmZxcJnscOK2KlfUxwB36IgCGcgz5iJA0L8Kh3rz1otpOXayF0QlHhWTyzBkv7njlFdSVP20I/s400/DSCN0795.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpEVYS8t4bwYxVImKJnZGQhU88QUdvGVmrk3Y8lijqcSuVbBtwbe1kqMP6NuqUd-2O4kDK6yE-eG0XXm6M9Bz4wyCtnihFGTJIzPYZh6lRZTKZd_LKLSFar-tkhZKwYmdg0Sh3hBW4AqA/s1600-h/DSCN0796.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429581009823828834" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpEVYS8t4bwYxVImKJnZGQhU88QUdvGVmrk3Y8lijqcSuVbBtwbe1kqMP6NuqUd-2O4kDK6yE-eG0XXm6M9Bz4wyCtnihFGTJIzPYZh6lRZTKZd_LKLSFar-tkhZKwYmdg0Sh3hBW4AqA/s400/DSCN0796.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbRK8fTC9CgmlJ8Gzpsy7lTFVtAp2xVjvQp0U30EjhCGf5raOA_S5C4mxuOt26JWNNEwclk2Ejib7zZaO-gBynxhRQzQDBEp844MZlkQH54vRXgFaZ2E43w20ItBQMq6D_9TKSVK9yetU/s1600-h/DSCN0797.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429580458022659234" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbRK8fTC9CgmlJ8Gzpsy7lTFVtAp2xVjvQp0U30EjhCGf5raOA_S5C4mxuOt26JWNNEwclk2Ejib7zZaO-gBynxhRQzQDBEp844MZlkQH54vRXgFaZ2E43w20ItBQMq6D_9TKSVK9yetU/s400/DSCN0797.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOAaOwg1W07iQLwAxXgKk-19-EQNW9aTXCLoeBuYpbRRYS3EkiK9kdoSycSbMcPphzeIQwN8_nAkH6Dlc5fLn8thmbG4icmQPUpI7EwHg0K5UFZUUTKlQiWJyCsVwQ6AhFRthKTHlG_T0/s1600-h/DSCN0794.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429579877343451122" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOAaOwg1W07iQLwAxXgKk-19-EQNW9aTXCLoeBuYpbRRYS3EkiK9kdoSycSbMcPphzeIQwN8_nAkH6Dlc5fLn8thmbG4icmQPUpI7EwHg0K5UFZUUTKlQiWJyCsVwQ6AhFRthKTHlG_T0/s400/DSCN0794.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Arrivo ad una bella cappella davanti ad una proprietà recintata e col cancello chiuso con il lucchetto. Qui, secondo la mappa del GPS, inizierebbe il sentiero che mi interessa che corre parallelo alla strada asfaltata che io ho imboccato, per poi puntare decisamente ad ovest ed arrivare ai laghetti. Tutta una lunga cancellata non mi permette l'accesso alla zona da dove vorrei transitare.Decido ancora di proseguire, ma tutto il fianco del monte mi è precluso. Ritorno sui miei passi fino alla cappella sperando di trovare lo spiraglio che mi permetta di passare al di là, ma purtroppo la mia minuziosa ricerca non ha avuto nessun esito positivo. Impreco per questo disguido, ma ormai non ho più tempo da spendere in tentativi per cui. a malincuore, debbo forzatamente seguire la strada asfaltata che mi porterà sulla provinciale occidentale del lago e risalire con essa fino a Nonio. Mi conforta solamente la vista del cocuzzolo del monte Il Pizzo che resta davanti a me a rammentarmi come l'ho scoperto e raggiunto e di conseguenza godere della sua bella visuale sul lago d'Orta. <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQSwWiSwYTvrIYcFCnjbhFlcdDjbeDQ4vJCKDRLHSglac734tyhH2cWU23jg-m7W467yGGvoXRX5Kj5NsmkwmEorfzYd0ll5Ew-tsBSQGce35mrMzCgoB5iCkFkpwLCMQgqgD_g8rRBVw/s1600-h/DSCN0798.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429587752879476946" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQSwWiSwYTvrIYcFCnjbhFlcdDjbeDQ4vJCKDRLHSglac734tyhH2cWU23jg-m7W467yGGvoXRX5Kj5NsmkwmEorfzYd0ll5Ew-tsBSQGce35mrMzCgoB5iCkFkpwLCMQgqgD_g8rRBVw/s400/DSCN0798.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNL331IUNPzjqvK2aC9YVwe1aAJl8f33BVpe9knTxy9MSbJEsKG7anO7h5i8DTKPGbpuj309KBK4NgAslEhYIXXYWj6FDs8J_Sahn1sFtozdIDDkFu3Gp07IImSdZvu9_07fmGer9bbHQ/s1600-h/DSCN0801.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429587196200686370" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNL331IUNPzjqvK2aC9YVwe1aAJl8f33BVpe9knTxy9MSbJEsKG7anO7h5i8DTKPGbpuj309KBK4NgAslEhYIXXYWj6FDs8J_Sahn1sFtozdIDDkFu3Gp07IImSdZvu9_07fmGer9bbHQ/s400/DSCN0801.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBZhvNis8PyeXOQDYQzvRVulZicWovW6E-tN_M4x2kLHOc0OKrfDzvjhHcOzcTTjQOCXUOcEOZ_2e0h6Z02WhZjNIxUIphmIPlBU42ipYT6xET6DLdgOO9mvy1lHeITadL2PZPGS9ybHs/s1600-h/DSCN0802.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429586660554599090" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBZhvNis8PyeXOQDYQzvRVulZicWovW6E-tN_M4x2kLHOc0OKrfDzvjhHcOzcTTjQOCXUOcEOZ_2e0h6Z02WhZjNIxUIphmIPlBU42ipYT6xET6DLdgOO9mvy1lHeITadL2PZPGS9ybHs/s400/DSCN0802.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Camminando sulla provinciale, mi interessa solamente guardare verso la mia destra per cercare di scoprire qualche passaggio che mi permetta di evitare la strada asfaltata. Così non è e perciò, malvolentieri, affronto il tratto che mi separa da Nonio per poi percorrerne le viuzze interne che mi portano alla strada che conduce, con un ultimo strappo, ai Laghetti. <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFOQiQ_CWiW4N8pRiYriyU4p6QjLDgaItpqsANavimoEMA4dMc-_Hk6_UUOjyk0Ewsx9Dxj4jZqwJkFAcG8_dlX87cBYkQSDWpfDZ1k9f-z4un9RCRDe_RRl3luQSJgC5ZUVrkiUdg2tA/s1600-h/DSCN0804.JPG"><img alt="" border="0" height="480" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429593051685271106" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFOQiQ_CWiW4N8pRiYriyU4p6QjLDgaItpqsANavimoEMA4dMc-_Hk6_UUOjyk0Ewsx9Dxj4jZqwJkFAcG8_dlX87cBYkQSDWpfDZ1k9f-z4un9RCRDe_RRl3luQSJgC5ZUVrkiUdg2tA/s640/DSCN0804.JPG" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="640" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaeW31VaGihKsdf-A0l2T5-2a_TR0AG5GAJUynxpBAT5kuLJflnnM3CronXXLIDQJVWlvCJ3y9RiPK825JFLPBVdeL1ioAbtvSrH2nDlEEalgtt3v6JYmBsJFvFi5Ffx3O1ZaW0Nttim0/s1600-h/DSCN0806.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429592509828199650" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjaeW31VaGihKsdf-A0l2T5-2a_TR0AG5GAJUynxpBAT5kuLJflnnM3CronXXLIDQJVWlvCJ3y9RiPK825JFLPBVdeL1ioAbtvSrH2nDlEEalgtt3v6JYmBsJFvFi5Ffx3O1ZaW0Nttim0/s400/DSCN0806.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Arrivo alla cappelleta che sorge a sud degli specchi d'acqua, mentre le ombre della sera incupiscono leggermente il tutto e mi raffreddano le ossa. Invece il Cregno è ancora illuminato da un bel sole lucente. Compio il periplo dei laghetti, soffermandomi ad osservare delle paperelle divertirsi nell'acqua ed arrivo al parcheggio dove ho lasciato la macchina, felice, soddisfatto ed anche leggermente stanco.La visita al parco giochi dei "Giardini della torta in cielo" mi ha impresso un"ricordo dolcissimo" ...<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpys077OypzWwF9QosCHF-dkCYICW6SKSI_bzhnZlld0Ya1ap6gO5mco76DHIhQ1NyDoQYx8ZX-0cWC8_PUYQcXxm3DCZdDpDt2ETmDybiGXut41tfdeDkdlaebMXeEbWpPneM1v1sl8k/s1600-h/DSCN0821.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429598317849305378" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpys077OypzWwF9QosCHF-dkCYICW6SKSI_bzhnZlld0Ya1ap6gO5mco76DHIhQ1NyDoQYx8ZX-0cWC8_PUYQcXxm3DCZdDpDt2ETmDybiGXut41tfdeDkdlaebMXeEbWpPneM1v1sl8k/s400/DSCN0821.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmzDRbVfqmsMKFEkXalP8NwanttwA63ueTIz_YNBt7KAbjKZFVGdNNfk5VbIyLotfCSrwRU_Q56jq9hc-lnM9P9TAsZL3Qm-amxfAMINs_ukPBueRuliovDjot4GxOCia5uM6-9wV7SmQ/s1600-h/DSCN0817.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429597774358368050" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmzDRbVfqmsMKFEkXalP8NwanttwA63ueTIz_YNBt7KAbjKZFVGdNNfk5VbIyLotfCSrwRU_Q56jq9hc-lnM9P9TAsZL3Qm-amxfAMINs_ukPBueRuliovDjot4GxOCia5uM6-9wV7SmQ/s400/DSCN0817.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipp4sVa-vOLfG2oq9aooYkjU9Bf63cCqsP0cIwSbbv1sbiG3A2Kiy4f6fTSTZ2N2ozTu93nb2iHB7Jk5NVIYW0FonpvuxIfyW9H92WQyVtLezv6pk-Sje9JpBVIUnnKvLjFeuvJuVEo-E/s1600-h/DSCN0828.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429597219902086258" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipp4sVa-vOLfG2oq9aooYkjU9Bf63cCqsP0cIwSbbv1sbiG3A2Kiy4f6fTSTZ2N2ozTu93nb2iHB7Jk5NVIYW0FonpvuxIfyW9H92WQyVtLezv6pk-Sje9JpBVIUnnKvLjFeuvJuVEo-E/s400/DSCN0828.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqG5lhS1_mMrMafIonqI15z3fcL5RcyeaWxJrIBOAtSiJhSxaWWnJLpiGJfY10YJUt4OkrR8QNeee-Nx_HpFlXFhKXHTm-XjfHJSgLF3Zx7IPg-ZtcMjustLTnKO1Hg7XAN4f3MwobvCc/s1600-h/DSCN0822.JPG"><img alt="" border="0" height="480" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429596624960734194" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqG5lhS1_mMrMafIonqI15z3fcL5RcyeaWxJrIBOAtSiJhSxaWWnJLpiGJfY10YJUt4OkrR8QNeee-Nx_HpFlXFhKXHTm-XjfHJSgLF3Zx7IPg-ZtcMjustLTnKO1Hg7XAN4f3MwobvCc/s640/DSCN0822.JPG" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="640" /></a> </div><div class="blogger-post-footer">post più vecchi</div>Vernèhttp://www.blogger.com/profile/08545733869445654034noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8609949549795747456.post-78525759611631999302009-10-15T15:11:00.122+02:002011-12-13T14:44:00.068+01:00cammina, cammina...La cascata dell'Aqualba<div align="center">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbS3AtXlyysL8hwhDYvBIp5OUiwPgdMV1DkAlZFYm5zbmEbGgpQA8tWncGJOzlc0wvllMlZdRftnS1ltVwL9FOW03gfoa5leCE-6zS9FpitA8qwBMY63iFbtEr35tXth1gW3vi_jo8o7s/s1600-h/cascata.jpg"><img alt="" border="0" height="640" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5392865644154449314" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbS3AtXlyysL8hwhDYvBIp5OUiwPgdMV1DkAlZFYm5zbmEbGgpQA8tWncGJOzlc0wvllMlZdRftnS1ltVwL9FOW03gfoa5leCE-6zS9FpitA8qwBMY63iFbtEr35tXth1gW3vi_jo8o7s/s640/cascata.jpg" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="425" /></a> </div>
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"Luglio, col bene che ti voglio..." cantava Riccardo Del Turco in un famoso hit degli anni sessanta, tormentone estivo vincitore del Disco per l'estate 1968.</div>
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Ebbene sì! Posso dire anch'io che voglio bene al mese di luglio, specialmente se come quest'anno e l'anno scorso non ci molesta con giornate afose e gravide di umidità. Su di me, il caldo asciutto e secco ha sempre avuto un influsso positivo facendomi venire la voglia di muovermi per espellere catinate di sudore e sentirmi di conseguenza "un pò più leggero"... Ed ora che siamo ormai vicini al momento di accendere le caldaie, ho un pò di nostalgia per le giornate trascorse nel mese di luglio di quest'anno che mi hanno visto spesso e volentieri percorrere la sponda occidentale del lago d'Orta in camminate anche solitarie. A maggior ragione rimpiango quelle belle giornate perchè poi, purtroppo, sono incappato in un'altra forzata pausa per problemi fisici che si protrarrà per ancora qualche mese. Ed il mio blog ne ha risentito... Approfitto di un momento tranquillo, per pubblicare, se riesco, un paio di escursioni, prima di assentarmi ancora per altri interventi di "restauro".</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjG4AHrjLNZOZnbK5V6bAqEwL0BLN9x5bNSe_R3kXJLN3VUGkbBtV9RNYsh8lXSVgW_3-mWf4vMer-ilKHBQB-hWL2yy_c8MdP_6hhm2EbBI1oMP0OdKZ09k_3T03k-k4PfrWlIXJvIxS0/s1600-h/oira+1.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5392871968581311346" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjG4AHrjLNZOZnbK5V6bAqEwL0BLN9x5bNSe_R3kXJLN3VUGkbBtV9RNYsh8lXSVgW_3-mWf4vMer-ilKHBQB-hWL2yy_c8MdP_6hhm2EbBI1oMP0OdKZ09k_3T03k-k4PfrWlIXJvIxS0/s400/oira+1.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 310px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiLFXo0lfq4K9EagY7wqkKhL7XXKKuiulO87h6LGWyzg6Ia9gPUjSRrRv4zkDvF8FKr2BW4BTUWZWMz8VAhoaax5Wt3g9cgWKF-FfvOZJU8dNs3ogqR-_wiqjXBwozocVG4ipHfZXH2yk/s1600-h/Oira.bmp"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5392872577708530018" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiLFXo0lfq4K9EagY7wqkKhL7XXKKuiulO87h6LGWyzg6Ia9gPUjSRrRv4zkDvF8FKr2BW4BTUWZWMz8VAhoaax5Wt3g9cgWKF-FfvOZJU8dNs3ogqR-_wiqjXBwozocVG4ipHfZXH2yk/s400/Oira.bmp" style="display: block; height: 141px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><em> 25-07-2009 Colma-Oira-Nonio-Colma.<br />
Partenza ore 16,06 Arrivo ore 19,06 Km. 10,03<br />
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(<span style="color: #66ff99;">Cliccare sulle immagini per meglio individuare il percorso, tracciato in blu</span>) </div>
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E' quasi blasfemo confessare che non sono mai stato ad Oira!... Per uno che abita nelle vicinanze del Cusio, questa è una grande manchevolezza. E confesso pure che della cascata del Qualba (si dice pure Aqualba) non ne ero quasi a conoscenza visiva. Mi ero limitato a fantasiose escursioni sulle carte topografiche che spesso e volentieri mi fanno compagnia nella ricerca di future esplorazioni. Proprio per andare ad ammirarla dal vivo, dopo averne visto delle fotografie, ho deciso di affrontare questa facile escursione percorrendo un tratto della terza tappa dell"Anello Azzurro" di Girolago, partendo da Colma, frazione di Cesara.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRVzKyPpvvU4vPdi9iDSze-3eR10Neq_UFdcfDIQ5at7FD7IsipYoZ529NXCUs-WvX7F2Zx530oId7ulr_lGUaypOp6zVnDIgyCbF7X73kOgTPRNgHrunJb-qz081xjizLGclPPZciztY/s1600-h/tappa3(1)+Anello+azzurro.jpg"></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRVzKyPpvvU4vPdi9iDSze-3eR10Neq_UFdcfDIQ5at7FD7IsipYoZ529NXCUs-WvX7F2Zx530oId7ulr_lGUaypOp6zVnDIgyCbF7X73kOgTPRNgHrunJb-qz081xjizLGclPPZciztY/s1600-h/tappa3(1)+Anello+azzurro.jpg"><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRVzKyPpvvU4vPdi9iDSze-3eR10Neq_UFdcfDIQ5at7FD7IsipYoZ529NXCUs-WvX7F2Zx530oId7ulr_lGUaypOp6zVnDIgyCbF7X73kOgTPRNgHrunJb-qz081xjizLGclPPZciztY/s1600-h/tappa3(1)+Anello+azzurro.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5392890423831142834" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRVzKyPpvvU4vPdi9iDSze-3eR10Neq_UFdcfDIQ5at7FD7IsipYoZ529NXCUs-WvX7F2Zx530oId7ulr_lGUaypOp6zVnDIgyCbF7X73kOgTPRNgHrunJb-qz081xjizLGclPPZciztY/s400/tappa3(1)+Anello+azzurro.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 181px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuKh33kt4NndcNAvPtT59FTe9QRp9DT-E6PkQAos2oCFS3kbVcj9oyTrJBKczcLJ9EFzWR7dSUi85gC202-0h3GXOskUoblBLucZnVU1X6XSCHbTV5sPzGmscAYcMA0nNH7bzuwJfNahI/s1600-h/cascata+della+Qualba.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5392890682788230322" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuKh33kt4NndcNAvPtT59FTe9QRp9DT-E6PkQAos2oCFS3kbVcj9oyTrJBKczcLJ9EFzWR7dSUi85gC202-0h3GXOskUoblBLucZnVU1X6XSCHbTV5sPzGmscAYcMA0nNH7bzuwJfNahI/s400/cascata+della+Qualba.jpg" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <em><span style="color: #00cccc;">La bella immagine sopra riportata è una fotografia scattata da mister Alfa ,amico blogger del "Lago dei misteri", da un motoscafo sul lago e riprende la cascata in un momento di ottima portata d'acqua</span></em>.<br />
Giunto a Colma, in macchina, ho faticato a trovare un posto dove parcheggiare. Ho proseguito verso Grassona e, notato un piccolo spiazzo a bordo strada dove già c'erano tre macchine ed il posto per una quarta, non ho avuto esitazioni ad occuparlo. Al ritorno, sorpresa...Un enorme foglio di cartone, posizionato sul vetro posteriore della mia vettura, mi ammoniva con la scritta "Questo è un parcheggio privato!!!" a caratteri cubitali. Con un pò di preoccupazione ho ispezionato la carrozzeria temendo di trovarvi qualche ricordino. Fortunatamente l'incavolato ma civilissimo "cartellonista" si è limitato solo a ciò e, forse, a qualche smoccolamento; e di questo lo ringrazio anche se non lo avrò tra i miei lettori. Non mi ero accorto, nascosto dalle altre macchine già presenti, del cartello che segnalava la privatezza del parcheggio, tanta era, anche, la voglia di partire subito per l'escursione vista l'ora già avanzata del pomeriggio. Sono le quattro passate quando accendo il mio fidato Gps e mi accingo a ritornare verso Colma per poi scendere dalla strada che porta verso Ronco superiore. Il mio sguardo è stato attirato dal monte Il Pizzo. Da qui l'ho potuto osservare da una diversa prospettiva e l'ho fotografato ripensando con gioia a pochi giorni fa quando avevo scoperto le meravigliose panoramiche che mi aveva offerto dalla sua cima. (Vedi il post qui linkato) <a href="http://alsciscion.blogspot.com/2009/08/monte-pizzo-wild-mountain.html">http://http//alsciscion.blogspot.com/2009/08/monte-pizzo-wild-mountain.html</a>.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidKOQMrsLfz7spYylvViU2EighGZiFjFoN7i08I5uNDqSmtyODIVXDW1usr9XbTgBy2SOgs-IYTOzeGEBvqyP_recfEGJU3vqjZQ3-oLyKEOGceMJxBUgsIISYcT5XX_IlyrH_2L6Fknw/s1600-h/DSCN0654.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393098816620902722" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidKOQMrsLfz7spYylvViU2EighGZiFjFoN7i08I5uNDqSmtyODIVXDW1usr9XbTgBy2SOgs-IYTOzeGEBvqyP_recfEGJU3vqjZQ3-oLyKEOGceMJxBUgsIISYcT5XX_IlyrH_2L6Fknw/s400/DSCN0654.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Si può osservare come la montagnetta sia caratterizzata da due cime che sono quasi alla stessa altitudine (Guardando la cartina che ho allegato, si osservano chiaramente le curve altimetriche che le conformano). Su quella più a nord è posta la croce presso il belvedere la cui staccionatura protegge dal dirupo che è sopra Nonio, ed è la cima che ho raggiunto io. Dietro le due gobbe del Pizzo iniziano i contrafforti del monte Mazzone la cui stazza incombe sopra Cesara e si propone come dominante (1234 m.) tra le vette che si affacciano sulla riva occidentale del Cusio. Appena inizio a scendere da Colma, affrontando il versante lacustre, intravedo il lago, mascherato dal bosco, che fino ad ora era rimasto oscurato dal crinale. Oltre, il Mottarone; mi viene offerto in una insolita visuale per me (abituato e vedere ben distinto il cocuzzolo della cima con le antenne dei ripetitori, qui è invece in secondo piano e neanche troppo visibile rispetto alle rocce che occupano lo scenario). Vigila solenne sulla tranquillità del lago.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9eZfMYOInR-9emtuYi9HBkDu7yzQ48z1RP4WzSWtYtZRNjxP0mrZqr4OeN8P0b_-5z1UO0zJ-3lm3gYGOdQYkWC_LRblm-ehWkFaQKTPJAIGZvcSbKNSrdBygH2Egal4BIcxGV9UD82g/s1600-h/DSCN0655.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393176347027252770" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9eZfMYOInR-9emtuYi9HBkDu7yzQ48z1RP4WzSWtYtZRNjxP0mrZqr4OeN8P0b_-5z1UO0zJ-3lm3gYGOdQYkWC_LRblm-ehWkFaQKTPJAIGZvcSbKNSrdBygH2Egal4BIcxGV9UD82g/s400/DSCN0655.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Proseguo ed il primo tratto di strada asfaltata, in direzione sud, si presenta ripido e dritto e mi fa pensare alla difficoltà che avrò nel risalirlo, quando sarò già stanco, al ritorno.E mi viene qualche dubbio sulla scelta di oggi, anche se non avevo per niente programmato il percorso. Normalmente nelle nostre uscite iniziamo a salire, mentre il ritorno, in discesa, è più consono alle nostre stanche membra...E mentre cammino penso che avrei potuto partire da Oira direttamente, arrivandoci in macchina, e poi decidere di salire verso Colma per lasciarmi il tratto di ritorno in discesa. Ma poi ricaccio questa ipotesi perchè l'arrivo ad Oira dovrebbe essere il sugello ad un percorso conquistato e scoperto per la prima volta, con nuove immagini e scenari da ammirare piano piano, centellinandone le sensazioni. Quindi camminare lentamente ed assaporare il gusto del calpestare nuovi sentieri per la prima volta ed avere come meta un luogo desiderato e immaginato da tempo. Arrivarci in macchina non mi avrebbe procurato le stesse emozioni.<br />
Dopo aver superato le prime case di Ronco superiore occorre puntare verso nord. Giunto al bivio dove sorge l'Oratorio di San Giulio, altrimenti denominato anche Oratorio della Natività di Maria Santissima, bisogna proseguire dritti; girando a destra si scenderebbe fino all'abitato di Ronco, sul lago. Trovo i primi segnali del "Girolago" e, confortato da ciò, affronto per la prima volta il sentiero che mi porterà verso Oira. <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjThq1wqDZfJSqbJbZfVCfltlYU_QUPpBDjkIr7ZidHfANSl7asnYLIvT5a4rFaLRikwqzhKFX7mc1WK2Mjt7QW4wrrtHRxaNW0DUKqD-hVtbDriEbGyCcsknEeX2zWwGuNqcaiPh2V6vw/s1600-h/DSCN0656.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393184023833323970" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjThq1wqDZfJSqbJbZfVCfltlYU_QUPpBDjkIr7ZidHfANSl7asnYLIvT5a4rFaLRikwqzhKFX7mc1WK2Mjt7QW4wrrtHRxaNW0DUKqD-hVtbDriEbGyCcsknEeX2zWwGuNqcaiPh2V6vw/s400/DSCN0656.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg88H5MwmqSrYVYcOQ-MBlnNDQpyFLqtiRdsIfKhjOXdH7d_4rBN-EOtxgih9JCcgR5hGaK2VMPntzXcHp6FHJagYZqx4OEuWMmj0dLwUN4VJtfpgpwoN-CeL4bPiFDsrq1HJMSnHEy78Q/s1600-h/DSCN0657.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393183494136525138" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg88H5MwmqSrYVYcOQ-MBlnNDQpyFLqtiRdsIfKhjOXdH7d_4rBN-EOtxgih9JCcgR5hGaK2VMPntzXcHp6FHJagYZqx4OEuWMmj0dLwUN4VJtfpgpwoN-CeL4bPiFDsrq1HJMSnHEy78Q/s400/DSCN0657.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Non ci sono molte vedute sul lago. Si cammina in mezzo al bosco. Quando però si apre uno squarcio tra gli alberi, lo scenario che si presenta in questa stupenda giornata di luglio è fantastico. I colori ravvivati dall'atmosfera limpida sono uno spettacolo per gli occhi. L'azzurro del cielo si specchia nelle acque leggermente increspate e ne viene riflesso ancor più fulgido e vivo. Il silenzio che si "respira" tra il verde è impareggiabile. Solo in lontananza, attutiti, giungono i rumori della civiltà; per lo più motori di auto che percorrono la strada orientale del lago.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjy8tWsNpPeOdSm1Yg2cMxizBV8TOs5JnG7OvRiYgs2kGbTqyFm4nx7H0R0f14Z3JxRJxh_GqKqScuX4aMXLCoonZ1BoHBdyD22jkCMu0_FppD9rrUM4dL9utKFAUppVpH7DKuMSvUh1OU/s1600-h/DSCN0661.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393189269026682946" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjy8tWsNpPeOdSm1Yg2cMxizBV8TOs5JnG7OvRiYgs2kGbTqyFm4nx7H0R0f14Z3JxRJxh_GqKqScuX4aMXLCoonZ1BoHBdyD22jkCMu0_FppD9rrUM4dL9utKFAUppVpH7DKuMSvUh1OU/s400/DSCN0661.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVmd6_m36RDhfEQpYwcmR19yrC5IuJDYOyiKWQ72msRk2mtJR4wNbdqF0EuUS356dNn6SNfS2xYgkCSYhcQSI8bYOKU0bZMHLm9_Bwa9DasKkHeXlYSjW44X7l6TrsVROxdadGF8PP91w/s1600-h/Verso+Oira.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393188652834408914" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVmd6_m36RDhfEQpYwcmR19yrC5IuJDYOyiKWQ72msRk2mtJR4wNbdqF0EuUS356dNn6SNfS2xYgkCSYhcQSI8bYOKU0bZMHLm9_Bwa9DasKkHeXlYSjW44X7l6TrsVROxdadGF8PP91w/s400/Verso+Oira.JPG" style="display: block; height: 175px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Il percorso è in leggera discesa ed il sentiero è ben tenuto. Nel bosco il calore di questo pomeriggio assolato non trapela ed il camminare mi è dolce e piacevole. Arrivo ad un bivio. Non noto nessun cartello del "Girolago". E penso che se debbo scendere verso il lago, la strada da seguire sia quella a destra in quanto sembra che degradi mentre quella di sinistra si alza leggermente.E poi il lago è alla mia destra. Quindi la decisione è quasi scontata... <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIn4LHLpkBMr6K-mAcxvnHAVExtZsLQdPQ7LxdDxfpd-8lpzZxZN1OFGhW6quUG4AOBK2yyxhPdYqb9GLxJuvJVzM-2NXwAzYCCKKn86D9L0BYh-AkpeCLw4RwPr7Win78eULBNI5o6nI/s1600-h/DSCN0662.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393251036911364290" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIn4LHLpkBMr6K-mAcxvnHAVExtZsLQdPQ7LxdDxfpd-8lpzZxZN1OFGhW6quUG4AOBK2yyxhPdYqb9GLxJuvJVzM-2NXwAzYCCKKn86D9L0BYh-AkpeCLw4RwPr7Win78eULBNI5o6nI/s400/DSCN0662.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Più avanti costeggio una cappelletta il cui dipinto è ormai consunto, poi il bosco si apre su uno spiazzo verde che va a sfociare nell'azzurro.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJ4sG2C46KYqTw_jwZD3BKaKE99eRn9bQEULo0rawaq7VBKGo26qN3byLP4gWbHs4jQOZdJsLgJ5beCG-k_26lwgt9SDcnRi9YKDbJx2dLM58gxD9yCSgpqs8hPvo0MPwr1tEakyq-jZk/s1600-h/DSCN0663.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393253094543662546" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJ4sG2C46KYqTw_jwZD3BKaKE99eRn9bQEULo0rawaq7VBKGo26qN3byLP4gWbHs4jQOZdJsLgJ5beCG-k_26lwgt9SDcnRi9YKDbJx2dLM58gxD9yCSgpqs8hPvo0MPwr1tEakyq-jZk/s400/DSCN0663.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjA6xLDvoQPQbnO5qSfEfE92J8Vbx8-rgQIEugQVxYe4JxAVXh_uAwlOQ-YXEa0RxSFlnvROBBwjTCOEdTF0EcnvPwReYJZLyBSJZRa7tOgg95xRbhimW_0X96LBLie5zjXCbvv6tSscvA/s1600-h/DSCN0666.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393252538629365842" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjA6xLDvoQPQbnO5qSfEfE92J8Vbx8-rgQIEugQVxYe4JxAVXh_uAwlOQ-YXEa0RxSFlnvROBBwjTCOEdTF0EcnvPwReYJZLyBSJZRa7tOgg95xRbhimW_0X96LBLie5zjXCbvv6tSscvA/s400/DSCN0666.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Curioso di vedere cosa mi riserva questo pianorino, avanzo e sono sorpreso di venire accolto dall'abbaiare stridulo di un cagnolino tutto pepe. Mi avvicino ad una bella casa ristrutturata dove nei suoi pressi una giovane signora sta facendo pulizia nel prato verde già ben curato che circonda l'abitazione e richiama il suo batuffolino ringhioso verso di sè.E' un bel luogo, tranquillo, pulito ed idilliaco. Lontano da ogni trambusto, con una finestra sul lago meravigliosa. Oso chiedere alla signora, restando sul sentiero, se quello che sto percorrendo sia la via giusta per arrivare ad Oira. Dopo un attimo di esitazione, in un italiano stentato con accento e cadenza teutonica, mi risponde ed io interpreto che il sentiero più frequentato e tenuto meglio è quello parallelo a questo ed è appena più in alto. Anche da qui potrei passare, a mio rischio, però, perchè più avanti non è molto praticabile ed a volte non è individuabile. Sinceramente sono tentato di proseguire da qui poichè ritornare indietro non mi aggrada particolarmene. Poi, comunque, anche per accontentare la signora che è stata gentilissima e per non deluderla, la ringrazio, la saluto e ritorno sui miei passi. Accidenti!. Arrivo al bivio dell'errore ed appena imbocco l'altro sentiero, sorpresa... Un ben evidente cartello del Girolago sembra irridermi e canzonarmi... Però.. gli amici di Girolago potevano metterlo un pochino più indietro in modo da notarlo subito! Comunque in questo caso stupido sono stato io a non osservare bene ed a fidarmi solo delle mie sensazioni e deduzioni.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrZjnh-nsQYTKiyb2pAcz6domrdyvMUKnCVkJayCw2c8YUL2torXgs_9XN2Gcn6q5I4r-kGPSxEtZsvwJABMNu6qB5F-PUWSem9eqB6j2ExeeNwTbe-4vdEb5NzJSTG124J7NXqLpvAag/s1600-h/DSCN0667.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393259620696002130" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrZjnh-nsQYTKiyb2pAcz6domrdyvMUKnCVkJayCw2c8YUL2torXgs_9XN2Gcn6q5I4r-kGPSxEtZsvwJABMNu6qB5F-PUWSem9eqB6j2ExeeNwTbe-4vdEb5NzJSTG124J7NXqLpvAag/s400/DSCN0667.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Da qui in avanti i cartelli segnalatori saranno sempre più numerosi. Vedremo dipinte di azzurro anche le rocce ed i sassi che si trovano sul sentiero, a volte esagerando pure. Nonostante ciò ho imboccato un'altra volta la via sbagliata...Ad un certo punto avrei dovuto deviare decisamente a destra scendendo per il bosco ed abbandonando il bel sentiero che stavo seguendo e che procedeva dritto.. Anche qui, purtroppo la segnalazione è stata posta un pò più avanti rispetto al momento in cui sarebbe stata necessaria. Io ho proseguito per il tracciato più pulito e largo senza proprio accorgermi che c'era una deviazione, non tropo evidente, che scendeva tra le piante. Ho cominciato ad avere qualche sospetto di aver nuovamente sbagliato quando, dopo un lungo tratto a semicerchio, mi sono trovato a dirigermi verso sud...ed alla mia destra, sotto la riva scoscesa, sentivo lo scroscio del torrente Qualba ma non vedevo possibili accessi per il suo guado. Ho capito che stavo puntando verso Cesara su un sentiero che risaliva la sponda destra del torrente. Ho approfittato di questa deviazione per scattare una foto del monte "Il Pizzo" da un'altra angolatura. Se potete zoommare sulla foto, noterete sul picco la sagoma sfocata della croce di vetta. <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_wgRlfAPNEN7PxPvLKquS2yFEor_nz0kN6j8jjpGKb9buxRIq-dx15dTe3MTXOwbFAz-vU_dnR3cULHY7bnxJAx8cEuh3IdpqtoBMIqinrtB2Z85JipnTFfsWWt9wCsP4gICkU4t7cdA/s1600-h/DSCN0672.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393487321822221394" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_wgRlfAPNEN7PxPvLKquS2yFEor_nz0kN6j8jjpGKb9buxRIq-dx15dTe3MTXOwbFAz-vU_dnR3cULHY7bnxJAx8cEuh3IdpqtoBMIqinrtB2Z85JipnTFfsWWt9wCsP4gICkU4t7cdA/s400/DSCN0672.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi57byoRmuNeCQ2FTP1lEdb20aRHtlm_k4eo6uxkliy2vDVh6csNVrv15djYqTVaFXWZdht68IaJGQcV2eQPELAr7L226fSdSYBgKfWyEnonEPhz9YLAZHmFI5yy3AbymwhJuDwDpJPUQs/s1600-h/DSCN0673.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393486732997750706" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi57byoRmuNeCQ2FTP1lEdb20aRHtlm_k4eo6uxkliy2vDVh6csNVrv15djYqTVaFXWZdht68IaJGQcV2eQPELAr7L226fSdSYBgKfWyEnonEPhz9YLAZHmFI5yy3AbymwhJuDwDpJPUQs/s400/DSCN0673.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Un pò avvilito e costernato , impreco tra di me perchè nonostante questo sia un percorso segnalato non riesco a proseguire senza intoppi e debbo perciò tornare indietro e trovare le indicazioni per la retta via. Anche in questo caso facendo più attenzione riesco a vederli questi benedetti cartelli; e sono più di uno e ci sono pure i sassi pitturati... <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhyphenhyphencJsv7vFFcXn_7tP4hKYQq7HdJ06SPbqualH0ue1ikcb47dQVUzdyxX0AfKyAXsJOTm60owpcSkULPeGVLZAKgRlLxrshx86spFeO53xiQ4yMg_t5SJigyyFBhO__mBieeRTrV7d1I4/s1600-h/DSCN0674.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393492060605904050" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhyphenhyphencJsv7vFFcXn_7tP4hKYQq7HdJ06SPbqualH0ue1ikcb47dQVUzdyxX0AfKyAXsJOTm60owpcSkULPeGVLZAKgRlLxrshx86spFeO53xiQ4yMg_t5SJigyyFBhO__mBieeRTrV7d1I4/s400/DSCN0674.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgC4SWvl-G0U1vyY-h9KoDZGjQrVsuHLRk_6Q84u8g1W7pZRNez-n442WdQmdzR6SBcytDZ0hgJCFSkKSf_QMJ70UC6NUIByfpw-OCwK4CC5q6n1j-SNC5RqE6xf_IjjCU9mEe0_FP-1sk/s1600-h/DSCN0675.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393491459698841954" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgC4SWvl-G0U1vyY-h9KoDZGjQrVsuHLRk_6Q84u8g1W7pZRNez-n442WdQmdzR6SBcytDZ0hgJCFSkKSf_QMJ70UC6NUIByfpw-OCwK4CC5q6n1j-SNC5RqE6xf_IjjCU9mEe0_FP-1sk/s400/DSCN0675.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Inizio il tratto meno bello, forse, della mia passeggiata. Scendo nel bosco, tra alberi caduti e rinsecchiti e legname sparso ogni dove. Il sottobosco non è bello e sembra senza vitalità. Credo che soffra, quasi si sentisse abbandonato. Terminata la traversata , il sentiero inizia a costeggiare in direzione est-ovest la ripa che scende verso il greto del torrente Qualba che si sente rumoreggiare, finalmente. Anche qui esiste una possibilità di scelta (senza indicazioni...). Naturalmente opto per quella che mi fa scendere verso il torrente a scapito del percorso che invece tende a risalire in direzione est. Poco più avanti un albero mi sbarra il sentiero. <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghjgSpP8UpzdA9haJU5-pKS97zDIcKvE1a02pMgTZAy8XaDICCTS3hYQ8J_-JkDrptYewl9wLoXD_J6rASHkZC8D4bxIWhJgwKy332AzOyhXiYOm53StnMaxQncH9LH4K-qIb3GpJff2A/s1600-h/DSCN0679.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393498113135823922" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghjgSpP8UpzdA9haJU5-pKS97zDIcKvE1a02pMgTZAy8XaDICCTS3hYQ8J_-JkDrptYewl9wLoXD_J6rASHkZC8D4bxIWhJgwKy332AzOyhXiYOm53StnMaxQncH9LH4K-qIb3GpJff2A/s400/DSCN0679.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Non lo oltrepasso poichè penso che sia strano che non sia stato rimosso dai frequentatori di Girolago. A meno che sia caduto proprio in queste giornate...Ed allora mi viene la tentazione di andare ad esplorare l'altro ramo di sentiero che non avevo preso in considerazione. Così sono giunto fino ad una vecchia costruzione diroccata le cui pareti stanno diventando un tutt'uno con il bosco in quanto l'edera e le sterpaglie l'hanno ricoperta quasi completamente mimetizzandola e consegnandola alla natura che sembra averla cooptata. <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvaxR5hkNh7068uEPnMqPtRWpNbodqy2CCMfvVZIjSJnRKJ3gx31-YRGiEVVesmFnEKfB6WACj3ojk3xkr00ArZa_OfaEn16MfDhsctdgKNL7EoiHbvB61fmaNSrC40e4RF7KddUenXAw/s1600-h/DSCN0678.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393590678290863042" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvaxR5hkNh7068uEPnMqPtRWpNbodqy2CCMfvVZIjSJnRKJ3gx31-YRGiEVVesmFnEKfB6WACj3ojk3xkr00ArZa_OfaEn16MfDhsctdgKNL7EoiHbvB61fmaNSrC40e4RF7KddUenXAw/s400/DSCN0678.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Il sentiero muore proprio davanti alla porta. Noto una possibilità di risalire lateralmente e riguadagnare il bosco per procedere poi verso sud, ma comprendo che questa è la via alternativa che la signora tedesca mi aveva sconsigliato. Capisco che debbo ritornare ancora una volta sui miei passi ed andare a superare il tronco caduto per avvicinarmi finalmente al torrente. Ed ora scendendo mi avvicino sempre più al rumoreggiante Qualba fino a vederlo, finalmente. Poca acqua in un greto ricco di sassi e rocce; qualche rivolo a cascatella che si getta nel corso principale; pochi raggi di sole, tra il fogliame, vi si riflettono. Credo abbia avuto una storia travagliata da problemi di inquinamento. Ecco un articolo apparso su La Stampa di Torino del 18 maggio 1982. Grazie al prof. Ambrosini ed alla Diandra University, Centro Italiano di Antropologia e di Scienze Naturali,si scoprirono inquinamenti da cromo che portarono alla chiusura di una conceria di Cesara. <a href="http://www.ambrosiniscienze.org/inquinamento1.htm">http//www.ambrosiniscienze.org/inquinamento1.htm</a><br />
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Ora il sentiero costeggia il torrente in direzione ovest fino a raggiungere il punto in cui si può attraversarlo su un bel ponte in legno.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtlCZ5YV1Q0wPiNVERfkcyLm7ZomWVJBhw3GdToyq8y8KOcO2qR9zWJhg_zSsyhGMlKwZSmJ8fr5-31z0wL79ld99vGWfZvr_twCk5-Fe3TxDFlslYSqqgomh-MBRQVkA51gHpgGpf9eQ/s1600-h/DSCN0680.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393864140669914770" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtlCZ5YV1Q0wPiNVERfkcyLm7ZomWVJBhw3GdToyq8y8KOcO2qR9zWJhg_zSsyhGMlKwZSmJ8fr5-31z0wL79ld99vGWfZvr_twCk5-Fe3TxDFlslYSqqgomh-MBRQVkA51gHpgGpf9eQ/s400/DSCN0680.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO0mYHe0EJ94hmQZJor4hD801HV2kBTAcYzfNmAGOkxWzA5BeyI_2hMPYVq7WsUFOnv3CersOG6yJ4ReqH1O7-EgSSJx_Lm0Z0yNxIOge0ZqxU-AFovtLbmC5CwrR36hHQvLcA-Xvjkgw/s1600-h/DSCN0684.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393863567350593410" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO0mYHe0EJ94hmQZJor4hD801HV2kBTAcYzfNmAGOkxWzA5BeyI_2hMPYVq7WsUFOnv3CersOG6yJ4ReqH1O7-EgSSJx_Lm0Z0yNxIOge0ZqxU-AFovtLbmC5CwrR36hHQvLcA-Xvjkgw/s400/DSCN0684.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Oltre il ponticello salgo, su un sentiero conformato a gradini, per un breve tratto per poi ritornare a una lieve pendenza su un tracciato ben tenuto. Costeggio un cascinale sulla mia sinistra ed infine sbuco sulla strada asfaltata che scende da Nonio verso Oira.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcvTHGh4UXgO4S2fj9LoU8y3YI9OonThInGb6LoIIfGeapS6xjZyT_CQaEp1jO-GAcg49DQcese5vifIitD1yfpGpohTEdzwZqI4onABOU2CYfUDJcvcA3nk0Re8bQz3VgrTtYG8ZSNpI/s1600-h/DSCN0686.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393870721600462722" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcvTHGh4UXgO4S2fj9LoU8y3YI9OonThInGb6LoIIfGeapS6xjZyT_CQaEp1jO-GAcg49DQcese5vifIitD1yfpGpohTEdzwZqI4onABOU2CYfUDJcvcA3nk0Re8bQz3VgrTtYG8ZSNpI/s400/DSCN0686.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgs3ohaGrpe_rnYFa17Vn5pvvZDUuTq_wTPyhrSi4dS_f0Hx8dI00hpfjJkkdJt3Ot5W2IVFVK_Npes2h91dg0fpxC5VUgNaL4zcJWb9PUEFuvnpk0YVikh7Y61J5xTSfhznilMN7uGCEY/s1600-h/DSCN0687.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393869745801424882" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgs3ohaGrpe_rnYFa17Vn5pvvZDUuTq_wTPyhrSi4dS_f0Hx8dI00hpfjJkkdJt3Ot5W2IVFVK_Npes2h91dg0fpxC5VUgNaL4zcJWb9PUEFuvnpk0YVikh7Y61J5xTSfhznilMN7uGCEY/s400/DSCN0687.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJyi6go6pH1zR3DG-gtL26ZUSV3iAJ2rjuKiJjeQdjS-Zuo6pWVFoefveaFOtB_L6KDCTcjHjcZlCuW99PN5t5IQmsbri_3rNCnetuo_0JYNavEQRtV7IUGQ2AnO-VcLeREcwQ975PJrQ/s1600-h/DSCN0688.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393869204592171458" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJyi6go6pH1zR3DG-gtL26ZUSV3iAJ2rjuKiJjeQdjS-Zuo6pWVFoefveaFOtB_L6KDCTcjHjcZlCuW99PN5t5IQmsbri_3rNCnetuo_0JYNavEQRtV7IUGQ2AnO-VcLeREcwQ975PJrQ/s400/DSCN0688.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Sono in località Valbai dove sorge una chiesetta dedicata alla Madonna della neve. E' un semplice ma bell'oratorio costruito in diverse epoche. La cappella originaria fu ampliata con la attuale navata in data 1692, mentre il portico fu aggiunto nel 1906. All'interno è presente un dipinto che raffigura la Pietà ma non se ne conosce l'autore.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqYgRSGiUhADvqFBwq6sWeIRLx-1PAqP5RohUfSLKhydMtA-nUw-Fz5vnZBKvMUIENpegZf14bF5mS9KCC47GIts2EqP6GvyKIkQDws3D3Z93gM4n3LSWTqf0WG3GHIXKvX7cGUfXaF6k/s1600-h/DSCN0689.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393899293100274306" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqYgRSGiUhADvqFBwq6sWeIRLx-1PAqP5RohUfSLKhydMtA-nUw-Fz5vnZBKvMUIENpegZf14bF5mS9KCC47GIts2EqP6GvyKIkQDws3D3Z93gM4n3LSWTqf0WG3GHIXKvX7cGUfXaF6k/s400/DSCN0689.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 297px;" /></a> Dopo il lungo tratto percorso all'ombra del bosco, ritorno alla luce del sole che illumina splendidamente questa magnifica giornata. La vista che si gode scendendo dai ripidi e tortuosi tornanti che portano al paesino rivierasco è semplicemente spettacolare. Oira è incastonato in questa stretta vallettina scavata da un torrentello del quale purtroppo non ho annotato il nome e che nemmeno si trova riportato su nessuna carta topografica. Sullo sfondo Omegna, a chiusura del lago, ai piedi dell'imponente Mottarone.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKosFqTG2Mnd_k6jnHddVQgrPkccaZbk4IAzvx0NC5cIj9kmiuh4olVw_VYUsUKN5TCOnUqZ-jg9qOz45kJh1V9nBEl12PsxuoICu06JiAKRZ6YUkZEtMLXK0EN9Bj9jKsQpdNh5zp0MY/s1600-h/DSCN0698.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393906433584856802" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKosFqTG2Mnd_k6jnHddVQgrPkccaZbk4IAzvx0NC5cIj9kmiuh4olVw_VYUsUKN5TCOnUqZ-jg9qOz45kJh1V9nBEl12PsxuoICu06JiAKRZ6YUkZEtMLXK0EN9Bj9jKsQpdNh5zp0MY/s400/DSCN0698.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvAqSm_jsCJp4mKezOkCk90cG4ypJKsEIWIs5t_hiBnq5oA9YvXxkT0Mg3rl5Wfw3I7WUc298EwC-PCH9NOF3zyPnGoW9QFnJ1Zkjk21dIcmfF-K_gRXMcH0TL9SLuoaQy1o6AbFEtQJo/s1600-h/DSCN0697.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393905785901587986" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvAqSm_jsCJp4mKezOkCk90cG4ypJKsEIWIs5t_hiBnq5oA9YvXxkT0Mg3rl5Wfw3I7WUc298EwC-PCH9NOF3zyPnGoW9QFnJ1Zkjk21dIcmfF-K_gRXMcH0TL9SLuoaQy1o6AbFEtQJo/s400/DSCN0697.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguGWsylM3yvHToSWb6Zdw6HWNNgp6FD4W6DxQGo2NhkaoSjHQzLJVlxTZuh_NGhixBCgs-_-FLXa9G8G4Up126yg1ndOc325qa76VReWxdlzgtQFGuUVTOiV9NWISz5QbhuTrfnMOg_wo/s1600-h/DSCN0693.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393905053797378466" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguGWsylM3yvHToSWb6Zdw6HWNNgp6FD4W6DxQGo2NhkaoSjHQzLJVlxTZuh_NGhixBCgs-_-FLXa9G8G4Up126yg1ndOc325qa76VReWxdlzgtQFGuUVTOiV9NWISz5QbhuTrfnMOg_wo/s400/DSCN0693.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Oira è di origine antichissima. Basti pensare alla cava di serpentinite, la così detta Pietra d'Oira, che assume col tempo un caratteristico colore bronzeo, che si trova nelle vicinanze. E' stata usata nell'architettura rinascimentale (ad esempio a Milano nel portale di Santa Maria delle Grazie, nel Chiostro occidentale di Sant'Ambrogio, nella facciata di San Raffaele). E nella basilica dell'isola di San Giulo si trova l'ambone (pulpito) datato 1130 composto da sei pezzi che sono "una vera predica per immagini" tali sono le reminescenze che generano le sculture effettuate da un anonimo artista. Certamente l'essere sulla riva del lago favorì nei trasporti questa antica "industria" di Oira.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMupUTpcWUs18GRlX-wPJQ1aC6MfCATUFdkBW0g3dtZvA3bKovtVfvWdFiBnfU0hOLbvJ0xj3q9pOYwLaOUBW6tXQw73BD1aWSjatqQPiYbNQQk_7qNL4idQohhpH7o0TcH5TyHFNdHrw/s1600-h/ambone+isola+san+giulio.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393928618327930386" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMupUTpcWUs18GRlX-wPJQ1aC6MfCATUFdkBW0g3dtZvA3bKovtVfvWdFiBnfU0hOLbvJ0xj3q9pOYwLaOUBW6tXQw73BD1aWSjatqQPiYbNQQk_7qNL4idQohhpH7o0TcH5TyHFNdHrw/s400/ambone+isola+san+giulio.jpg" style="display: block; height: 390px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 260px;" /></a><br />
Linko il sito del blog di Orta dove se ne illustrano le caratteristiche. <br />
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<a href="http://www.ortasangiulio.com/compaginagt.asp?id=243&S=1885&C=1">http://www.ortasangiulio.com/compaginagt.asp?id=243&S=1885&C=1</a> Scendendo, ai bordi della strada, trovo tracce di questa industria del "sasso" o degli "scalpellini" di una volta. C'è ancora chi sfrutta questa cava, a vedere l'attrezzatura che fa bella mostra di sè nel cortile di questa casa che ha tutta l'aria di essere stata nel passato sede di quache importante attività estrattiva. Non so se le mie impressioni sono nel vero e se effettivamente esiste ancora questa attività, ma mi piace pensare che lo sia proprio per la storicità che ha assunto questa cava di Oira. Come al solito se qualcuno è a conoscenza di qualche elemento in più, è ben accetto nell'angolo dei commenti.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUY3Fxq3h9fGIFPNsXwk83YXUlOaCpenqsruljZ6mkgB43zagim-ohn6AEtx-b26TMrT1pSb12eaL0JMnJIMB3B1ApmjJ_g0PoIYlAs5RdeUiDbmElVb9iiFa_et50zIebnJ8m5TUF0I4/s1600-h/DSCN0701.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393933839295131346" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUY3Fxq3h9fGIFPNsXwk83YXUlOaCpenqsruljZ6mkgB43zagim-ohn6AEtx-b26TMrT1pSb12eaL0JMnJIMB3B1ApmjJ_g0PoIYlAs5RdeUiDbmElVb9iiFa_et50zIebnJ8m5TUF0I4/s400/DSCN0701.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Mentre sto per arrivare al centro abitato, mi volto alle spalle, verso Nonio, per cogliere un'altra istantanea del monte Il Pizzo. "Tanto caro mi fù quest'ermo colle"... mi sovviene.. ed in effetti lo sto rimirando da ogni posizione, ormai. Questa visuale la fa sembrare un'unica cima in quanto quella dove sorge il panoramico ballatoio nasconde la sua gemella dietro di sè.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwkthO8kNneWd_v9yRkADHv1H-c4VUuTo81TCPWz4S-TK0f58ZVn0iHj16ivg35Xr4pHzNXqvHE9GFuIUzxQ8CICCsnM-_Hw6J8ugy5I42IlQhCFaIWxPQxXaQB91QDTO4RdW9j7ivIxs/s1600-h/DSCN0695.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393935840452596210" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwkthO8kNneWd_v9yRkADHv1H-c4VUuTo81TCPWz4S-TK0f58ZVn0iHj16ivg35Xr4pHzNXqvHE9GFuIUzxQ8CICCsnM-_Hw6J8ugy5I42IlQhCFaIWxPQxXaQB91QDTO4RdW9j7ivIxs/s400/DSCN0695.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Sono impaziente di raggiungere il bordo del lago per cui mi soffermo solamente per un paio di scatti, davanti alla Chiesa di San Silvestro la cui cappella originale risale, probabilmente, al 1200.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzK1-2ckY9eG_42G_R7RknHetDIPy7TZqgoIbHjw8TnnYIiIZ1Z5I7Xv0APEEdOB_FJJV0tb3Q0aPVFaPOXNgTRrbDprTiSFdsM6ykFpgZULT6erNc0zIcE7BcGqRlOZodyH7Ln2VNSxY/s1600-h/DSCN0702.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393938217349160466" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjzK1-2ckY9eG_42G_R7RknHetDIPy7TZqgoIbHjw8TnnYIiIZ1Z5I7Xv0APEEdOB_FJJV0tb3Q0aPVFaPOXNgTRrbDprTiSFdsM6ykFpgZULT6erNc0zIcE7BcGqRlOZodyH7Ln2VNSxY/s400/DSCN0702.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdkRkqbD6C2BKbVXTjuWlVMQ2hkRCIebVtLGHLh6QaJDDrQ2B3rK7Jihzt1VtxZTxOZiMrKUZT8rbqaXpU8Xk7eDJ7tDTc4IoYBDXgU9BLguIGL8ffYHcQUPdNC6auoFYfkANus7_I-AE/s1600-h/DSCN0703.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393937677667401938" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdkRkqbD6C2BKbVXTjuWlVMQ2hkRCIebVtLGHLh6QaJDDrQ2B3rK7Jihzt1VtxZTxOZiMrKUZT8rbqaXpU8Xk7eDJ7tDTc4IoYBDXgU9BLguIGL8ffYHcQUPdNC6auoFYfkANus7_I-AE/s400/DSCN0703.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a> Per scendere al lago c'è ancora un piccolo ma ripidissimo tratto di strada. Nel percorrerlo mi imbatto in una cappella dedicata a San Maurizio, ad opera degli Alpini di Nonio, di recentissima inaugurazione e resto ad ammirare qualche scorcio suggestivo e romantico in questa atmosfera di pace e tranquillità.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDbtCg9xkPCl_d1l_8DpVUEBa2qj-VZlzexLUHVomszk2QFPVrr4gozZ5rKYgBkDGk-7IoxfggkoNwgJpfHeqMItwQaUbSm5ARf_cy0eV0DQ1UcI_bWjHhm5GJ1gr-b9HeAGa_pFtXY1c/s1600-h/DSCN0706.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393940615413486210" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDbtCg9xkPCl_d1l_8DpVUEBa2qj-VZlzexLUHVomszk2QFPVrr4gozZ5rKYgBkDGk-7IoxfggkoNwgJpfHeqMItwQaUbSm5ARf_cy0eV0DQ1UcI_bWjHhm5GJ1gr-b9HeAGa_pFtXY1c/s400/DSCN0706.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 287px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjShu_XNNcDnmW5Pc9HOlIoCBaE_DfI7Wl7wnRGxnApKpYzi7209Ok73vrFxUTxSFEZbnwrizaP5qRIfdLVeV1oJvyGU09ozki5_k4RXtxwwo4onGvppTzm3TFQm6iFI7QyWwKQArvhPxA/s1600-h/DSCN0709.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393940380524013682" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjShu_XNNcDnmW5Pc9HOlIoCBaE_DfI7Wl7wnRGxnApKpYzi7209Ok73vrFxUTxSFEZbnwrizaP5qRIfdLVeV1oJvyGU09ozki5_k4RXtxwwo4onGvppTzm3TFQm6iFI7QyWwKQArvhPxA/s400/DSCN0709.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBhg7NEbRFG3-8aK3Oykoi78XXOGVfqsYXGptdQr257doeKzonlnU2RLgGnr4PDnkxfzrS-KcrsnusQv3_zWQgVtk2WYg5gV-84LZT-kfTpv7LD9n8E1YlLLdei8I5-PKnd5NHchQgwNI/s1600-h/DSCN0710.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393939823629197362" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBhg7NEbRFG3-8aK3Oykoi78XXOGVfqsYXGptdQr257doeKzonlnU2RLgGnr4PDnkxfzrS-KcrsnusQv3_zWQgVtk2WYg5gV-84LZT-kfTpv7LD9n8E1YlLLdei8I5-PKnd5NHchQgwNI/s400/DSCN0710.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Ed eccomi con la distesa azzurra davanti a me mentre le grida dei ragazzi, che giocano nell'acqua nei pressi di un lembo di spiaggetta, non disturbano per niente. Anzi, sembra che vengano ovattate e disperse con le onde che lambiscono la sponda senza importunare il silenzio che intorno regna sovrano.Vado sul molo dove attraccano i battelli della navigazione del Cusio e scatto due foto, una in direzione di Omegna, l'altra verso sud con il Monte Camosino in primo piano, per immortalare questo stupendo angolo di quiete.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhn4-zddh72CpH9VWvPQ0ITpaziK_0AChYlHrBSsuu2nTODlQDcNu_DU0jqgTuhYDh2Z0RjQc9abVUKmoWCuBJ_rQ1GBG66sSE0A9WSUxi0MuFelv5jNkbqe7am9f_-CvWx58sHPdvPpsA/s1600-h/DSCN0712.JPG"><img alt="" border="0" height="480" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393943851384784098" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhn4-zddh72CpH9VWvPQ0ITpaziK_0AChYlHrBSsuu2nTODlQDcNu_DU0jqgTuhYDh2Z0RjQc9abVUKmoWCuBJ_rQ1GBG66sSE0A9WSUxi0MuFelv5jNkbqe7am9f_-CvWx58sHPdvPpsA/s640/DSCN0712.JPG" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="640" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjloacFOxancOKK6vIXjqzvNRoloSOzb7luBpz8svgbKC2gvGTpa3WGnbgRgFMdszQA7Qa50ILUYVUs0vux8CmZAc815YPvxfyirl_ZdlSMKbUtSIvRLVpvu5Fn0lP99keIDjpstHGUmZ8/s1600-h/DSCN0711.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393943281935114930" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjloacFOxancOKK6vIXjqzvNRoloSOzb7luBpz8svgbKC2gvGTpa3WGnbgRgFMdszQA7Qa50ILUYVUs0vux8CmZAc815YPvxfyirl_ZdlSMKbUtSIvRLVpvu5Fn0lP99keIDjpstHGUmZ8/s400/DSCN0711.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> E' ora giunto il momento di dirigermi là dove "so" che sfocia il Qualba gettandosi da un salto di almeno 30 metri: la cascata dell'Aqualba... Debbo percorrere un leggero tratto sterrato che si innalza leggermente per poi ridiscendere a livello del lago. A quest'ora del pomeriggio qui il sole non è più di casa. Le montagne che si alzano subito alle spalle del lago impediscono di goderlo. All'ombra e tra la vegetazione la temperatura è gradevolissima. Mi ritrovo all'ingresso di un prato verdeggiante contornato da alberi secolari. E' un ingresso delimitato da due colonne laterali che un tempo probabilmente erano la struttura portante di una cancellata. Ringrazio il cielo di potervi entrare...<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLt143hmQ8bJTpbKOu9l2fJ372FD_kXXdnAQ163ACjJvM3vBWdE5_cUmx7CHA8EMPck_fHP9JZtOL-133sXVK7EGj9y2y_XpYCBjLzFpZuCM5reVRjH0O50dygtts4vC9jXGIj8BBfAFs/s1600-h/DSCN0713.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393947099125181122" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLt143hmQ8bJTpbKOu9l2fJ372FD_kXXdnAQ163ACjJvM3vBWdE5_cUmx7CHA8EMPck_fHP9JZtOL-133sXVK7EGj9y2y_XpYCBjLzFpZuCM5reVRjH0O50dygtts4vC9jXGIj8BBfAFs/s400/DSCN0713.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Là in fondo una casa, di nobile aspetto, della quale si sa che fino ad alcuni anni fa era sede di un ristorante o per lo meno una trattoria, con forse la possibilità di alloggio viste le dimensioni e le finestre al secono piano. E dietro di lei... non si vede, ma c'è il motivo della mia camminata odierna...Spero ci sia un accesso facile e di poter giungervi proprio sotto! Appena metto piede sul prato verde, le mie speranze si infrangono contro un muro teutonico di intimazioni e, forse, improperi. Due anziani coniugi, rilassati sulle sdraio, appena mi vedono scattano in piedi e mi impartiscono di abbandonare la "proprietà privata". Nein nein...Sono distante da loro almeno venti metri e se accenno a proseguire subito continuano con le invettive, mentre io cerco di spiegare loro che voglio passare solo per andare a scattare qualche fotografia alla cascata.Non ci sono ragioni, più cerco di perorare la mia causa più si incavolano. Il tutto sempre a debita distanza...Quando forse hanno capito, dopo avergli mostrato la macchina fotografica alzandola, mi suggeriscono in un italiano quasi afferrabile di passare sopra per andare a vedere la cascata... Vagli a spiegare che l'unica via di accesso è questa! Non c'è proprio possibilità di intenerirli. Con la lingua di mezzo, poi... Con la coda tra le gambe sono costretto a desistere e ritornare da dove sono arrivato. La cascata non l'ho proprio neppure intravista! Non poteva finire qui. Io la cascata la volevo vedere con i miei occhi.La prima domenica di settembre, grazie al motoscafo di Federico,abbiamo fatto un'escursione sul lago, partendo dalla "Baia" di Pella ed abbiamo puntato decisamente verso Oira. Finalmente, sostando davanti "la proprietà privata" dei tedeschi, ho potuto vederla ma, purtroppo in quei giorni la portata d'acqua del torrente non permetteva di farle fare bella figura. Solo due miseri rigagnoli la solcavano; non c'era l'effetto "spuma bianca" che tanto sognavo di ammirare.Ma... ritornerò! <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBkC4rnyaUimAN57xHOJrttQVY6kGFNGpKKjon5kCjnuIqC875p4M20Njr0hkYT447X0goI3uINzi76GH67wUCoNrkE05Av5pfEujPE66Xn14l7KlYckr2Y5KsIChwc1emtFUwKtPnQ0Q/s1600-h/DSC00503.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393955105003170818" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBkC4rnyaUimAN57xHOJrttQVY6kGFNGpKKjon5kCjnuIqC875p4M20Njr0hkYT447X0goI3uINzi76GH67wUCoNrkE05Av5pfEujPE66Xn14l7KlYckr2Y5KsIChwc1emtFUwKtPnQ0Q/s400/DSC00503.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihxCHZOluCb_C6qercQMbJzHXEX0Ap-5djqXRKAhqQxoAYz4ogGo3EKmk8HnwkwoPRctEMUYH6NfHdWEY_-Ctvt2gFFZB_HP0qrapn6Tsp8MDaI00nl9D-5rU3LuySlQQPzeayGW1cR08/s1600-h/DSC00502.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393954803868798866" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihxCHZOluCb_C6qercQMbJzHXEX0Ap-5djqXRKAhqQxoAYz4ogGo3EKmk8HnwkwoPRctEMUYH6NfHdWEY_-Ctvt2gFFZB_HP0qrapn6Tsp8MDaI00nl9D-5rU3LuySlQQPzeayGW1cR08/s400/DSC00502.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Mi accingo a prendere la strada del rientro. Abbastanza amareggiato per l'esito della mia escursione. Scatto l'ultima foto, con una punta di malcelata invidia, del molo di attracco della villa teutonica e dei due motoscafi lì ancorati. E' veramente un luogo incantevole , ma... privato!<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvk3klyeODjkJx_-Y3hJFB_gZXoKxmYbr0rmJXU0GsIfybe9TYnWzEdsEf0GtjwBkCXDa7JSO6WJ9aHsF2SNgisgZLZpijv1X68WcH6han2tzSv0C314Snee9-mvP-8dky7Lmy006W6Qw/s1600-h/DSCN0714.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393958580149245362" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvk3klyeODjkJx_-Y3hJFB_gZXoKxmYbr0rmJXU0GsIfybe9TYnWzEdsEf0GtjwBkCXDa7JSO6WJ9aHsF2SNgisgZLZpijv1X68WcH6han2tzSv0C314Snee9-mvP-8dky7Lmy006W6Qw/s400/DSCN0714.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> La salita verso il ritorno è veramente dura ed impegnativa. Mi viene a volte la tentazione di chiedere un passaggio alle rare macchine che transitano. Poi il solo fatto di vederle arrancare mi fa desistere: non voglio mettere in difficoltà gli autisti per ripartire... Ho deciso di percorrere la strada asfaltata che porta fino a Nonio e poi da lì per la litoranea ovest del lago arrivare a Cesara e risalire fino a Colma dove ho parcheggiato. Stempero un pò della mia amarezza godendo comunque della stupenda atmosfera che mi circonda. Quando arrivo però sulla provinciale mi concentro solamente nel cercare di percorrerla il più velocemente possibile, anche se l'occhio va a cercare altre visuali del Monte Il Pizzo...<br />
Da Nonio <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmyU6TdygVmfhzorqCY4qhAB_TFe71hrmgnzLfALJNPmmlb7hiYCq09NbOW3DNapOmAtaCjzjnIUJ-xEmCcC1Egc9_bPtpcsTA5S92v14HAcMqh4gR5F0Z0JFLrJ8nwG0DB3irPOVTpuU/s1600-h/DSCN0728.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393964184957972194" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmyU6TdygVmfhzorqCY4qhAB_TFe71hrmgnzLfALJNPmmlb7hiYCq09NbOW3DNapOmAtaCjzjnIUJ-xEmCcC1Egc9_bPtpcsTA5S92v14HAcMqh4gR5F0Z0JFLrJ8nwG0DB3irPOVTpuU/s400/DSCN0728.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyOh5mL9s8XdpaUXm5-GJXCDQGYHCqKCWlc3-DPnVJrXJf-hEM8eRDuu2ejEMHXKsjo5q9VAr5_XDcxibyq9CFD3_dGcXpTbBK-UU5m38kv_Ugl9I_n4boHfKmOsXfkWX1V5EzR6Ri3QI/s1600-h/DSCN0726.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393963080400355266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyOh5mL9s8XdpaUXm5-GJXCDQGYHCqKCWlc3-DPnVJrXJf-hEM8eRDuu2ejEMHXKsjo5q9VAr5_XDcxibyq9CFD3_dGcXpTbBK-UU5m38kv_Ugl9I_n4boHfKmOsXfkWX1V5EzR6Ri3QI/s400/DSCN0726.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> e da Cesara, con il Monte Cerano ed il Poggio Croce sullo sfondo.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvZSaBQoQfjyENrw4f4AkIf_nOgHeQAfOWO4a8hOrbrfasWH_A4Mm_O77_Amm4HKjf3DC7ujf-R21CQqBmWUPAUp9-3eGdPHitPiL-K_Ppd3cq7Lt2GzmmmxPu0yYW6o1_DZHN0lGdkzg/s1600-h/DSCN0733.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393966185744109938" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvZSaBQoQfjyENrw4f4AkIf_nOgHeQAfOWO4a8hOrbrfasWH_A4Mm_O77_Amm4HKjf3DC7ujf-R21CQqBmWUPAUp9-3eGdPHitPiL-K_Ppd3cq7Lt2GzmmmxPu0yYW6o1_DZHN0lGdkzg/s400/DSCN0733.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Mi accomiato dai miei lettori di blog perchè credo di dover restare assente per almeno un mese, a causa di lavori di restauro...(miei..., non del blog...).<br />
Vi lascio con una bella immagine della sponda occidentale del lago d'Orta, da Pella ad Omegna, scattata in occasione dell'uscita in motoscafo con Federico. I miei occhi si illuminano quando, individuando le cime delle montagne che fanno da corona al nostro stupendo lago, mi vengono in mente le camminate fatte per scoprirle e percorrerle. <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJKkbrbVylWteWtqNwjr91wIgrkshqIWEmbYKFHGP8RPZ1kVZeHDYLNKxFqO4dsZ2Y9f8ZWSMsOgZxBBQbYfPGm0i2Bqjr0ykum1rjya75g4XfBvs8WrrzSDrFid3gHsTtpV5d2Exb_fk/s1600-h/Isola+e+Monti.JPG"><img alt="" border="0" height="245" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5393970194751988562" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJKkbrbVylWteWtqNwjr91wIgrkshqIWEmbYKFHGP8RPZ1kVZeHDYLNKxFqO4dsZ2Y9f8ZWSMsOgZxBBQbYfPGm0i2Bqjr0ykum1rjya75g4XfBvs8WrrzSDrFid3gHsTtpV5d2Exb_fk/s640/Isola+e+Monti.JPG" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="640" /></a><div class="blogger-post-footer">post più vecchi</div>Vernèhttp://www.blogger.com/profile/08545733869445654034noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8609949549795747456.post-27318804458110469782009-08-06T16:47:00.046+02:002013-08-07T18:11:45.853+02:00Cammina, cammina...La Massa del Turlo<div align="center">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHggym2eqt_Ob5-iE6ncq-Bf3yrq1N1Nmkaq9QmSgr5GUrFnL5NvGWSIEShYVZ-G92uQYHekDox_0Xn5PGYPaj_jYqSlL9kE5HqYkbt6k8wRZ-015POXnWfsC3eGGrTLLlOMzzE7Fld98/s1600-h/Massa+del+Turlo+3.JPG"><img alt="" border="0" height="203" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5366863609772663394" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHggym2eqt_Ob5-iE6ncq-Bf3yrq1N1Nmkaq9QmSgr5GUrFnL5NvGWSIEShYVZ-G92uQYHekDox_0Xn5PGYPaj_jYqSlL9kE5HqYkbt6k8wRZ-015POXnWfsC3eGGrTLLlOMzzE7Fld98/s640/Massa+del+Turlo+3.JPG" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="640" /></a> <em>Mercoledì</em> <em>5 agosto 2009 Alpe Le Piane-Massa del Turlo e ritorno km. 9,4</em></div>
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<em>Partenza ore 8,59 In vetta ore 11,47 Ritorno ore 15,07</em></div>
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<em>Dislivello 763 m.</em></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIsqkgX_hyphenhyphenTi-EVJO9FKN9FvcZAcNc0HdnV2DX-R_B1ZUSu-7fHB_PNzVT7lZg_uD8YSF8FX8SRdHqUtHUft_TkFrv3tIMurURYH1fR7Wtde7BMnWT9GtvXPXuuWPx7nedTORp_tpcvmc/s1600-h/Massa+del+Turlo.bmp"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5366865308476505682" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIsqkgX_hyphenhyphenTi-EVJO9FKN9FvcZAcNc0HdnV2DX-R_B1ZUSu-7fHB_PNzVT7lZg_uD8YSF8FX8SRdHqUtHUft_TkFrv3tIMurURYH1fR7Wtde7BMnWT9GtvXPXuuWPx7nedTORp_tpcvmc/s400/Massa+del+Turlo.bmp" style="display: block; height: 232px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDlZ1D7g5wzm1KhDzoLTfzg1CqmkUVPK63YXQbzXVrp1uG-9bUURPP0en9VdsTHee3DJCMEb_G8c6Nkx5g1ThLDWlxDA-oa-5H4vy3ZTLwT0SqJcaoZVo4QCcovt43MiXN_K9ciBTclTo/s1600-h/massa+del+turlo+1.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5366866281826893650" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDlZ1D7g5wzm1KhDzoLTfzg1CqmkUVPK63YXQbzXVrp1uG-9bUURPP0en9VdsTHee3DJCMEb_G8c6Nkx5g1ThLDWlxDA-oa-5H4vy3ZTLwT0SqJcaoZVo4QCcovt43MiXN_K9ciBTclTo/s400/massa+del+turlo+1.jpg" style="display: block; height: 240px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
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Like a rock, canta Bob Seger... Ma in effetti, con questa impegnativa e faticosa escursione in compagnia dei Vercelli brother's al completo, non sono rimasto saldo ed indistruttibile come una roccia , appunto. Dopo un periodo di facili camminate lacustri, ritornare a percorrere sentieri montagnosi con dislivelli importanti, ha fatto entrare in crisi i miei muscoli che hanno iniziato a dare segni di strappi e crampi fin già da metà ascesa. Lasciando che i miei fratelli proseguissero con il loro passo, mi sono adeguato alle mie condizioni e, piano piano ho raggiunto anch'io la meta che ci eravamo prefissati: la vetta della Massa del Turlo, denominata pure Il Giandolino. </div>
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Caricati armi e bagagli sul "Pandino" di Arnaldo, ci siamo diretti verso la Valsesia raggiungendo in breve, nonostante qualche piccolo intoppo di traffico, Varallo. Qui abbiamo deviato a destra imboccando la Val Mastallone, la prima delle due importantissime valli laterali che caratterizzano il versante orografico sinistro della Valsesia. (l'altra è la val Sermenza che porta a Rima e che a metà si sdoppia verso destra nella val d'Egua che culmina nella conca di Carcoforo).Ne percorriamo il tratto iniziale per circa quattro chilometri e poi, in località Barattina, imbocchiamo il bivio a destra che sale verso Cervarolo, mentre essa prosegue stretta e tortuosa, superando il ponte della "Gula", insinuandosi verso Sabbia e la relativa deviazione ancora a destra verso la val Sabbiola e poi verso Cervatto e Fobello per poi morire nella Valle Baranca ai confini con la valle Anzasca di Maccugnaga; una ulteriore diramazione a destra, prima di Cervatto e del "Ponte Due Acque", risale fino a Rimella e poi San Gottardo, punto di partenza per la Bocchetta di Campello che dà l'accesso alla alta Valle Strona. </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkHLp0QXRaZ2o1Xk4H6T825_594fwpgiRRHTpZLZekEFUVjyrNdixf1QVDgKCXRNY4O06cy7_82w5QxWonfUtwP4VBPzpvHYpjUNYGv6Yw1av4-JiX-qeBZyqfpoPNUjo2VZvUwMYJCWA/s1600-h/cervarolo_bianco_e_nero.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5368055959253700098" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkHLp0QXRaZ2o1Xk4H6T825_594fwpgiRRHTpZLZekEFUVjyrNdixf1QVDgKCXRNY4O06cy7_82w5QxWonfUtwP4VBPzpvHYpjUNYGv6Yw1av4-JiX-qeBZyqfpoPNUjo2VZvUwMYJCWA/s400/cervarolo_bianco_e_nero.jpg" style="display: block; height: 265px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <em>Vista aerea delle frazioni di Cervarolo da nord </em><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPQxzy_yxUNc9H_9YxeN8okhS7ojBNEMuqbjcRAYkCiAD8ioS9JcNzf4GBPlv0osyPfAyCbWJEiCnsHWY5l-AxQSq_hUHNaXvxpZLTsgRexP-tDlpcW6n-RH6ZSK7OTulpKMG29N9c3XA/s1600-h/cervarolo_in_bianco_e_nero+villa+inferiore+e+superiore,+volta,+solivo+e+sassello+anni+60.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5368055854725215618" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPQxzy_yxUNc9H_9YxeN8okhS7ojBNEMuqbjcRAYkCiAD8ioS9JcNzf4GBPlv0osyPfAyCbWJEiCnsHWY5l-AxQSq_hUHNaXvxpZLTsgRexP-tDlpcW6n-RH6ZSK7OTulpKMG29N9c3XA/s400/cervarolo_in_bianco_e_nero+villa+inferiore+e+superiore,+volta,+solivo+e+sassello+anni+60.jpg" style="display: block; height: 274px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><em>Cartolina anni sessanta Cervarolo vista da sud</em> </div>
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ecco il link dal quale sono tratte queste foto <a href="http://www.cervarolo.it/">http://www.cervarolo.it/</a> vale la pena visitarlo.</div>
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Giunti a Cervarolo dopo aver percorso un ripido e stretto tratto di strada con alcuni tornanti, proseguiamo attraverso le sue frazioni, Villa Inferiore, Sassello, Villa Superiore e Volta, fino a che termina la parte asfaltata ed inizia un tratto sterrato abbastanza largo, mai in forte pendenza e con il fondo in buone condizioni che dopo circa tre chilometri termina al rifugio del Gruppo Camosci del CAI di Varallo in località Le Piane.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxpW8pNKaadsZdjJ7cIMtCN40r3NflgCgEa5kMyVrFjPF2iIed2k5GCN8W2mNnIbgHsqDfBtSt_rWrH5oh5lj54ZZ9vExhbrySq3VL1oMVy8sQlWFmoY8RYn-lsjUQJc008kFAUGyTJ6w/s1600-h/20090809103136(1).jpg"></a></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxpW8pNKaadsZdjJ7cIMtCN40r3NflgCgEa5kMyVrFjPF2iIed2k5GCN8W2mNnIbgHsqDfBtSt_rWrH5oh5lj54ZZ9vExhbrySq3VL1oMVy8sQlWFmoY8RYn-lsjUQJc008kFAUGyTJ6w/s1600-h/20090809103136(1).jpg"></a><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5367892289120188274" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxpW8pNKaadsZdjJ7cIMtCN40r3NflgCgEa5kMyVrFjPF2iIed2k5GCN8W2mNnIbgHsqDfBtSt_rWrH5oh5lj54ZZ9vExhbrySq3VL1oMVy8sQlWFmoY8RYn-lsjUQJc008kFAUGyTJ6w/s400/20090809103136(1).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /> Il rifugio Camosci è una Capanna Sociale con 14 posti disponibili ma nessun locale invernale. E' una spaziosa costruzione custodita a turno col volontariato degli iscritti al gruppo Camosci del CAI di Varallo Sesia, nei giorni festivi con servizio di accoglienza per i soci stessi. E' stato costruito su una baita preesistente, nel 1956, e successivamente riadattato. La strada si interrompe qui e non si ha diritto di accesso al piazzale del rifugio. Provvediamo a girare l'auto e parcheggiarla in direzione di discesa a fianco della sterrata dove già sono posizionate diverse vetture. Ci carichiamo gli zaini in spalla, accendiamo il fido Gps ed iniziamo l'escursione. Optiamo per il sentiero che sale verso la bellissima chiesetta che ci accoglie in questa stupenda Alpe.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsZy-lgpltJQMwLGE5l7g3vqRwrNq80V9ejaercVJoHzZXZ6xT3ddHB_EyTKH2NJW_dCD4u0PgJiIwXj6kFNibQ5SXpb4mg_M6xwQz5z0of02FyQ-Wy04WuGceZJz16N0F2Q5iODTvuH8/s1600-h/20090809103235(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5368064803892488482" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsZy-lgpltJQMwLGE5l7g3vqRwrNq80V9ejaercVJoHzZXZ6xT3ddHB_EyTKH2NJW_dCD4u0PgJiIwXj6kFNibQ5SXpb4mg_M6xwQz5z0of02FyQ-Wy04WuGceZJz16N0F2Q5iODTvuH8/s400/20090809103235(1).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBMhJfpxUnGlqnMqNNvFflY921GKZX1hVF1PuQjYx_bc84rPTMpTtR9OFHdbhQdhyf313-uWlI869WdvgUJMeIcV0FyIIvduowC3_suM6XKAUD74mGJjZALCkZvPylzieyIFPW67AVeTs/s1600-h/DSCN0862.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5367867626062045618" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBMhJfpxUnGlqnMqNNvFflY921GKZX1hVF1PuQjYx_bc84rPTMpTtR9OFHdbhQdhyf313-uWlI869WdvgUJMeIcV0FyIIvduowC3_suM6XKAUD74mGJjZALCkZvPylzieyIFPW67AVeTs/s400/DSCN0862.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /><br />
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<em>Arnaldo è andato a dare un'occhiata al suo interno</em> </div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_sRq9MFr4C_ESHInMMUlLqvdnZLEK-0zZ5x1q-e8X69IxRkDllDiQHbSTUJQAVURyc5Bju5JlABvVVu36CqjAnOYmz65fNk9YINDmyhfEwHpshyiNq7dp7trUvdk-jyjZeeVuFDnT8xs/s1600-h/20090809103303(1).jpg"></a><br /></div>
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<img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5368065117940979922" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_sRq9MFr4C_ESHInMMUlLqvdnZLEK-0zZ5x1q-e8X69IxRkDllDiQHbSTUJQAVURyc5Bju5JlABvVVu36CqjAnOYmz65fNk9YINDmyhfEwHpshyiNq7dp7trUvdk-jyjZeeVuFDnT8xs/s400/20090809103303(1).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" />Presso questo bellissimo oratorio dedicato alla Madonna delle Nevi si raccolgono, nella prima Domenica di agosto di ogni anno, gli abitanti di Cervarolo e delle sue frazioni per festeggiarne appunto la ricorrenza. Ne documentiamo l'evento con l'immagine del 2006 tratta sempre dal sito (purtroppo non più aggiornato...) dell'Associazione Cervarolo.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNyU-Di_JcyNxMCvtxj_zaMSDkYJ_ekyGYo-tIX30ls6zCO8NO-sb0pJTNm60kpp1DxEumUGGLs6KkVHyo-0jPrA14BtTacRhqzceaJh2tFXGznuCvh2dlxdJE6w3I82xHskas0_5gWYI/s1600-h/festa+Madonna+delle+Nevi.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5370939564703551330" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNyU-Di_JcyNxMCvtxj_zaMSDkYJ_ekyGYo-tIX30ls6zCO8NO-sb0pJTNm60kpp1DxEumUGGLs6KkVHyo-0jPrA14BtTacRhqzceaJh2tFXGznuCvh2dlxdJE6w3I82xHskas0_5gWYI/s400/festa+Madonna+delle+Nevi.jpg" style="display: block; height: 266px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Oltre la chiesa ci accolgono le magnifiche baite ristrutturate che disseminano i pascoli dell'Alpe Piane. Ci sorprendiamo un pò nel vedere i loro tetti in lamiera color legno e non con le caratteristiche coperture montane, però non possiamo non ammirarne il loro perfetto inserimento nell'ambiente che le circonda. Il colpo d'occhio è veramente appagante. Un tempo le baite esistenti avevano tutte i tetti in paglia , quasi fossero dei "taragn", caratteristiche costruzioni della zona del Parco del Fenera. Possiamo vederne la metamorfosi da questa cartolina d'epoca (anni 50) confrontata con le immagini odierne.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPSy0F47f17PJwjcclprWxAhfnCq7GhB_U3IUiDMKhkSyiU4PgkVslNiExtT9CfPjcxtENT8sr6EkvrW4bepb1pZ322IBJ1bsroJb_HUx4kB1F7D8P88yt4dP5K0KYgxQHga5_M2VZmGc/s1600-h/alpe_piane_con_baite_a_paglia+anni+50.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5368070866587587234" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPSy0F47f17PJwjcclprWxAhfnCq7GhB_U3IUiDMKhkSyiU4PgkVslNiExtT9CfPjcxtENT8sr6EkvrW4bepb1pZ322IBJ1bsroJb_HUx4kB1F7D8P88yt4dP5K0KYgxQHga5_M2VZmGc/s400/alpe_piane_con_baite_a_paglia+anni+50.jpg" style="display: block; height: 283px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhr5Wm4DT9XSX2KpNNpPrBPa-DjN7g_znpt0OWJa1ZTb23L5Z-3LZ7oBy1VgNzwXL1dpLhJtn8sufGi7e7EWzFk7nEYvFgnIXHW4DnYBsa8jdhrcoHNCxOZVmHZ43bup_PZwsNJkXxZEU/s1600-h/DSCN0864.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5368072455882681074" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhr5Wm4DT9XSX2KpNNpPrBPa-DjN7g_znpt0OWJa1ZTb23L5Z-3LZ7oBy1VgNzwXL1dpLhJtn8sufGi7e7EWzFk7nEYvFgnIXHW4DnYBsa8jdhrcoHNCxOZVmHZ43bup_PZwsNJkXxZEU/s400/DSCN0864.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6AvHe4asmsW3nERjufzlqCdSZy_msbg-at6veDfMfkeeMA63NveH33bx-bIfk-AGUJx_n2KhaYkj-7J3xYZz3oIoIqfu-AS40RmchVDcwlx0QFDTBGiVqLCqe_fPbD6F3vw33Qi9WsPI/s1600-h/DSCN0868.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5368072161422583314" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6AvHe4asmsW3nERjufzlqCdSZy_msbg-at6veDfMfkeeMA63NveH33bx-bIfk-AGUJx_n2KhaYkj-7J3xYZz3oIoIqfu-AS40RmchVDcwlx0QFDTBGiVqLCqe_fPbD6F3vw33Qi9WsPI/s400/DSCN0868.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Iniziamo a percorrere il sentiero contrassegnato dal numero 640 che inizia proprio alla chiesetta e che ci permette di osservare quale sarà la meta del nostro camminare. Gianfranco ci invita ad ammirare, là alle sue spalle, i crinali che dovremo percorrere per raggiungere la cima Ventolaro prima ed infine la Massa del Turlo.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwpKM93OWbtUEAgB6kwlLoaeGTp-ccgrK2rIJnKHIOGE2_EbW7DSYLHuQh75jkksKrzxvckBZ68pmf2Qf3rnFEgIKOoxDIgSUbFBWzgC3Vy0NPCkLch4hOKJLYhXMogXXMh5YuWPYvMgE/s1600-h/20090809103251(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5368075124629734402" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwpKM93OWbtUEAgB6kwlLoaeGTp-ccgrK2rIJnKHIOGE2_EbW7DSYLHuQh75jkksKrzxvckBZ68pmf2Qf3rnFEgIKOoxDIgSUbFBWzgC3Vy0NPCkLch4hOKJLYhXMogXXMh5YuWPYvMgE/s400/20090809103251(1).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnV8VcR3zIrryObMfAtgwiytsPpp4zeuq9QglPsavryjdcEXYopj_GtHe7TWvIwDFr4rzYysjIJtFgVB9ERsx7LoLEuljQfXdefTmduW62zCcetcDv726fs-PzRN037ngUsVxVaxKTAoQ/s1600-h/20090809103314(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5368079887567510178" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnV8VcR3zIrryObMfAtgwiytsPpp4zeuq9QglPsavryjdcEXYopj_GtHe7TWvIwDFr4rzYysjIJtFgVB9ERsx7LoLEuljQfXdefTmduW62zCcetcDv726fs-PzRN037ngUsVxVaxKTAoQ/s400/20090809103314(1).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Puntiamo decisamente a nord. Nell'attraversare Le Piane, tra le altre baite, notiamo un secondo rifugio. E' il rifugio, privato, Gaudenzio Cerini, adibito pure a servizio ristorazione. Di questo locale possiamo postare una foto degli anni sessanta, ricavata dal sito del comune di Cervarolo. Anche in questo caso possiamo fare un confronto con l'immagine scattata oggi, tenendo conto, però, della diversa prospettiva e della diversa inquadratura delle foto, notando l'ampliamento che ne è stato fatto.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiA-ir6qOjiF7X3y01YeT0QNRDEUDRib30hU_uYeJgEzvvwwQOMuJeYPZZnvpGNSkW40378TCa8K9o4YWLiagzF62nBJuUGPC4hW_xREKFvOPqZyDui-qTpIPLvisQNNSQBuq4JWopxzSo/s1600-h/rifugio+gaudenzio+cerini+fine+anni+60.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5368078456676413250" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiA-ir6qOjiF7X3y01YeT0QNRDEUDRib30hU_uYeJgEzvvwwQOMuJeYPZZnvpGNSkW40378TCa8K9o4YWLiagzF62nBJuUGPC4hW_xREKFvOPqZyDui-qTpIPLvisQNNSQBuq4JWopxzSo/s400/rifugio+gaudenzio+cerini+fine+anni+60.jpg" style="display: block; height: 294px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkDQP3L-Vg0zSJ1TPH2Ro4FVfc0z9EhmyZNbTMUnYX4sUuakWXQJEqFDv5Zrtie61gXXVEfso75rVnif7SInALn-9AZgvTehH38NVEZq_jLnWwXSZXcKe_0gE_5cj74eGjX0mYpfdV-M0/s1600-h/20090809103407(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5368078317721011266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkDQP3L-Vg0zSJ1TPH2Ro4FVfc0z9EhmyZNbTMUnYX4sUuakWXQJEqFDv5Zrtie61gXXVEfso75rVnif7SInALn-9AZgvTehH38NVEZq_jLnWwXSZXcKe_0gE_5cj74eGjX0mYpfdV-M0/s400/20090809103407(1).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Nel vedere le vecchie immagini che riproducono il territorio delle Piane, non possiamo non notare che in passato i pascoli avevano la prevalenza nei confronti del terreno occupato dai boschi e dalla vegetazione. Certamente possiamo dedurre che al tempo fosse importante l'attività alpigiana di allevamento e pastorizia, per cui anche il territorio era adeguato alla bisogna. Al giorno d'oggi, pur mantenendo la funzione fondamentale di pascolo, forse l'alpeggio è ormai diventato luogo adibito a residenza estiva per i proprietari delle baite. Noi non abbiamo notato, oggi, attività dedite all'allevamento, mentre alcune foto, tratte sempre dal sito di Cervarolo, documentano che invece vi ci si svolge anche ai nostri giorni.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpBQKEHfpl-d7di2k_0kkjtuo-jhzyyG6feKIXc822keY0vLb9LC1ZXy-P51-ORKXNk8YnPQg3PzsN_eVyL3vcLZEUiCYSlHpwUPhKaa7aHXsxArMKatWiWP962b6DU1Ilxt70Tj2s55o/s1600-h/mucche1.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5368084696659375922" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpBQKEHfpl-d7di2k_0kkjtuo-jhzyyG6feKIXc822keY0vLb9LC1ZXy-P51-ORKXNk8YnPQg3PzsN_eVyL3vcLZEUiCYSlHpwUPhKaa7aHXsxArMKatWiWP962b6DU1Ilxt70Tj2s55o/s400/mucche1.jpg" style="display: block; height: 264px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxF2W6SjfV3KmfjED6-ii8PZDagtgbl8oM_bfjpIWbTusuqg2aKRFXw1RutiqVVqbejLIxsml_lIyb51KZ-xdZJu-eYJbNsLU3y0FluBBrzgAVq0m2eoJtqtMPmXzM1x_mXo9jbKyYtcE/s1600-h/mucche5+al+pascolo+Alpe+Piane.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5368084618419379442" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxF2W6SjfV3KmfjED6-ii8PZDagtgbl8oM_bfjpIWbTusuqg2aKRFXw1RutiqVVqbejLIxsml_lIyb51KZ-xdZJu-eYJbNsLU3y0FluBBrzgAVq0m2eoJtqtMPmXzM1x_mXo9jbKyYtcE/s400/mucche5+al+pascolo+Alpe+Piane.jpg" style="display: block; height: 264px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> La meta è ancora lontana, ma la bella giornata e la suggestiva località che stiamo scoprendo ci rendono di buon umore. Ancora di più lo diventiamo quando incrociamo una coppia di anziani che stanno discendendo dalla Cima Mazza Fontanelle, o per lo meno dai boschi dei suoi pendii, alla sinistra dell'Alpe. Lei porta sulle spalle una gerletta abbastanza capiente. Comprendiamo che sono cercatori di funghi , venuti ad iniziare la loro stagione proprio in questo posto così rinomato per questa cosa: ogni anno a Cervarolo si svolge una festa esclusivamente dedicata ai funjat. Arnaldo ed Eugenio, anche loro appassionati cercatori, non possono far altro che sorridere di fronte alla speranzosa e fiduciosa signora così ben attrezzata...Si permettono di lanciarle una domanda alla quale già sanno dare una sicura risposta. "Quonti si truvanu?" "Gnonca l'umbriia..." è la loro sconsolata e delusa affermazione. Sicuramente troppo in anticipo coi tempi! Così proseguiamo verso il termine della Piana facendo commentini tra di noi un pò sarcastici..."La vuleva forsi impinì la sciuvera?"...<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-zuUkCHI-FkAYvAzK189KfJzrVi9s6_IogGdE66H1FCfPTCd6KCSclXvgw41-Rl9kC15YCoV0zHI_2mKN77HsoaegNrZ1FNE51mBe3pucptH5fM7w0s0Y4Ud_llqQ58R2AmqtBzER7BY/s1600-h/20090809103503(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5370975822258698194" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-zuUkCHI-FkAYvAzK189KfJzrVi9s6_IogGdE66H1FCfPTCd6KCSclXvgw41-Rl9kC15YCoV0zHI_2mKN77HsoaegNrZ1FNE51mBe3pucptH5fM7w0s0Y4Ud_llqQ58R2AmqtBzER7BY/s400/20090809103503(1).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhF6SZ_RgVe9_zi-DP-JZ7zb8yXHxYHVbx-Tvxbc14qpAtQ-7VSYQfA9vKuFfVnP2yD_Lo4gjZuwWByf6fBl4F-TPit5zlYh_znpQQdLYq7lRO_TWFOuPt6v3MlMlCfVdAif-_XOPEBeYs/s1600-h/20090809103407(2).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5370975651307347906" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhF6SZ_RgVe9_zi-DP-JZ7zb8yXHxYHVbx-Tvxbc14qpAtQ-7VSYQfA9vKuFfVnP2yD_Lo4gjZuwWByf6fBl4F-TPit5zlYh_znpQQdLYq7lRO_TWFOuPt6v3MlMlCfVdAif-_XOPEBeYs/s400/20090809103407(2).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Abbiamo proseguito con due anziani signori biellesi (uno addirittura ottantaduenne...) che ci avevano preceduto nella salita in macchina fino a Cervarolo per poi cederci il passo quando la strada era diventata sterrata, probabilmente perchè non sapevano fino a che punto spingersi con il mezzo. Ritrovati, dopo i preparativi, ci hanno tenuto compagnia per un un pezzo di percorso, condividendo con noi il tratto che, dopo un bel bosco di faggi, ci ha fatti pervenire ad una zona prativa disseminata di faggi sparsi e betulle.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3YhS2NReRbBVGuwKIy-mJp0pNerE6mq9e5l6oId1toRNOowbs7z3Psaypv4t11__QrqlTSWRNmTv0hjXEnXYwYtrL5wFK9HyBob9HnpdfALsEkpoOMyBmu3uues_CeH_9gd8LaqE4hYU/s1600-h/20090809103553(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5370980217336148146" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3YhS2NReRbBVGuwKIy-mJp0pNerE6mq9e5l6oId1toRNOowbs7z3Psaypv4t11__QrqlTSWRNmTv0hjXEnXYwYtrL5wFK9HyBob9HnpdfALsEkpoOMyBmu3uues_CeH_9gd8LaqE4hYU/s400/20090809103553(1).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhI4ATHkT90FMCNhFt4Zeew_i41dMskR1GoHiRN4uD5X7zn4ohgLxcPCgArv8VVz5TFCrvGMfou886rd2NdNnQLp4lN59UCIliCZAzckr5fDTRdIMIhbnh2DRP1wMJ0J1lg2grWZ5GIE0/s1600-h/20090809103611(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5370980030345121602" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhI4ATHkT90FMCNhFt4Zeew_i41dMskR1GoHiRN4uD5X7zn4ohgLxcPCgArv8VVz5TFCrvGMfou886rd2NdNnQLp4lN59UCIliCZAzckr5fDTRdIMIhbnh2DRP1wMJ0J1lg2grWZ5GIE0/s400/20090809103611(1).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_liiBQVhaKtd-swNhzENBBLVIgdCjOiJqiB39xIV1lEbaK9xIzTBT2s6lrRtS-drT4IGH0pqWVPVI6fUsa_JlNSrxg_hHq4QM4GAk2t5JK7O2uvysyj-4Pg0CxWu0bdFsnp6AtQsnK9Q/s1600-h/Localit%C3%A0+Crosa+verso+il+Vanecc+dalle+Piane.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5370979849938302978" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_liiBQVhaKtd-swNhzENBBLVIgdCjOiJqiB39xIV1lEbaK9xIzTBT2s6lrRtS-drT4IGH0pqWVPVI6fUsa_JlNSrxg_hHq4QM4GAk2t5JK7O2uvysyj-4Pg0CxWu0bdFsnp6AtQsnK9Q/s400/Localit%C3%A0+Crosa+verso+il+Vanecc+dalle+Piane.jpg" style="display: block; height: 266px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a>Dopo questo terreno misto in località Crosa verso il Vanecc delle Piane, guadagnamo abbastanza rapidamente in altitudine e finalmente i nostri orizzonti si allargano e ci permettono di ammirare lo stupendo panorama che inizia a dipanarsi davanti ai nostri occhi. Siamo sulla dorsale che divide la val Bagnola, alla nostra destra, dalla val Sabbiola, alla nostra sinistra, salendo.Ed appare nella sua maestosità il Monte Rosa.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAAGy9IhCSUOfqHBJ9YOLtIa2NITBOLPkMU-yH_OcyLmXDtyvBhIv75F73nBzQ8zoEBXHSVN3vTU18OU-FiHRU27GG81q7vOyC4-WsjwKc-zEfibCwKKCkrmjoWcy6mgDZ8DPh0ElIVK4/s1600-h/20090809103831(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5370984372454466434" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAAGy9IhCSUOfqHBJ9YOLtIa2NITBOLPkMU-yH_OcyLmXDtyvBhIv75F73nBzQ8zoEBXHSVN3vTU18OU-FiHRU27GG81q7vOyC4-WsjwKc-zEfibCwKKCkrmjoWcy6mgDZ8DPh0ElIVK4/s400/20090809103831(1).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnqTXP0oCOPiBcNx2zgy4jqVsf4Hlvj1fBpNto_jvvi2dvKb3tOPatf5z8m4Z3qAYF-AW8kSSlWp9mDLC4sVo0ZW2NQ1OxQ2wwMRHfNlYjf4hkMzbPIH5eWnnPLEvgFMkmndZAu23bRIM/s1600-h/20090809103856(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5370983662012709474" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnqTXP0oCOPiBcNx2zgy4jqVsf4Hlvj1fBpNto_jvvi2dvKb3tOPatf5z8m4Z3qAYF-AW8kSSlWp9mDLC4sVo0ZW2NQ1OxQ2wwMRHfNlYjf4hkMzbPIH5eWnnPLEvgFMkmndZAu23bRIM/s400/20090809103856(1).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLrk6kVy2QhqvELyOHw5uHrAcviSNyRgog2-HkDawFnuVtzHQI3JBkzJeRPnuVBa2lhxtq8xazEjdiyFQPj9QgTgtYqHMV6KC98aTNtNghXmWMKDJe_2Jk2XJhefPOXh2OLy7BEHeXDFk/s1600-h/Massa+del+Turlo.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376513508340817330" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLrk6kVy2QhqvELyOHw5uHrAcviSNyRgog2-HkDawFnuVtzHQI3JBkzJeRPnuVBa2lhxtq8xazEjdiyFQPj9QgTgtYqHMV6KC98aTNtNghXmWMKDJe_2Jk2XJhefPOXh2OLy7BEHeXDFk/s400/Massa+del+Turlo.JPG" style="display: block; height: 125px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Proseguiamo a rilento, ora, poichè ci soffermiamo spesso per godere del bel panorama che è apparso ai nostri occhi, ma anche perchè io mi attardo per le riprese con la telecamera e ...per riposare... A proposito molte delle immagini che ho scaricato provengono dal filmato per cui, se ingrandite cliccandoci sopra, non danno una grande resa visiva come invece possono garantire le fotografie digitali scattate da Eugenio. In questo tratto di percorso fiancheggiamo dei piccoli avallamenti di terreno, quasi impercettibili e senza particolari evidenziazioni che ne attirino l'attenzione. Noi ne notiamo alcuni perchè, come citato da Torri Stefano, stimato speleologo Novarese nel suo sito "torriste" <a href="http://www.torriste.it/90931.php">http://www.torriste.it/90931.php</a>, vi abbiamo letto che sono la manifestazione di un fenomeno naturale, molto più conosciuto ed evidente nel Carso, che origina le "doline": cavità sottostanti il terreno, la cui volta ha ceduto, ostruendole col suo materiale di crollo e determinandone conseguentemente un avallamento superficale.Eccone due piccolissime, forse di mezzo metro di diametro,indicate da Arnaldo come macchie scure ombreggiate. Ed un'altra più grande e poco profonda che non risalta però molto bene nella foto.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjy-7z-7F2LyE30OJnTFI_GeVrPK514n36wzD3rsHCR94mTo5Wh5O6SompS1iHXba1AKfTrH3CeLfGvbjpUExCH5HqewO2v7-IrpcjpYjXKUUz7JmTfv35X5kF57uJZVYNupEkBibDdDjc/s1600-h/DSCN0871.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376499818971734370" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjy-7z-7F2LyE30OJnTFI_GeVrPK514n36wzD3rsHCR94mTo5Wh5O6SompS1iHXba1AKfTrH3CeLfGvbjpUExCH5HqewO2v7-IrpcjpYjXKUUz7JmTfv35X5kF57uJZVYNupEkBibDdDjc/s400/DSCN0871.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMxFLVGgAUgYkTlMTg_F_geZPmh1TlXHsQBfe2KnmHOpPjlaw4VWzQ7XLWehPQKjaB9JvEWWPZM7Cx4ZfocS9pxpboIUeCIgb6QjSxD6D7KFOiJ4KeRsrLFrCC9BkJlyZm3g7x_qT91dM/s1600-h/DSCN0875.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376502124153041570" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMxFLVGgAUgYkTlMTg_F_geZPmh1TlXHsQBfe2KnmHOpPjlaw4VWzQ7XLWehPQKjaB9JvEWWPZM7Cx4ZfocS9pxpboIUeCIgb6QjSxD6D7KFOiJ4KeRsrLFrCC9BkJlyZm3g7x_qT91dM/s400/DSCN0875.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Intorno ai 1400 metri di altitudine,per evitare un difficile passaggio roccioso, il sentiero devia leggermente verso est abbandonando il crinale e mantenendosi a mezza costa, riparato dal vento ed anche contornato da qualche rara betulla che regala un pò di refrigerio dal sole che comincia a farsi sentire.In questa zona, al ritorno, Eugenio farà raccolta di lamponi i cui cespugli costeggiano un bel tratto di percorso.Questo lungo traverso, dalla parte della Val Bagnola, è accompagnato da folta e disturbante erborescenza che ci rigetta addosso tutto il calore che assimila in quest'ora mattutina ormai avanzata. <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtTdyxURKQl7f6YEMLCOkl7Tj9Q35eBgXyermiZqQ7xElkcAJpbG9VAeJA7ifOnMScu78T6nmcxrSmcyS9Kc6ITtAGOieNohmqliH1P2rpvMINo1_v2eNbPXiQV5_wShHPQebShhN1_Jw/s1600-h/DSCN0877.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376507535269789058" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtTdyxURKQl7f6YEMLCOkl7Tj9Q35eBgXyermiZqQ7xElkcAJpbG9VAeJA7ifOnMScu78T6nmcxrSmcyS9Kc6ITtAGOieNohmqliH1P2rpvMINo1_v2eNbPXiQV5_wShHPQebShhN1_Jw/s400/DSCN0877.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMwU2rhmQJRTqizrZgT_fuyij6nhLEOOrdyWdtEc387NAwpMdS9nqLD5quPx-wRcF-ZI26VWaM_OP3JyvcGlfT3Kq89EDSU9HWtikAg2QprVPtTLVzMS_SUY1k2ZPN6Ntt42w7tuVsdBM/s1600-h/DSCN0878.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376507207994058386" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMwU2rhmQJRTqizrZgT_fuyij6nhLEOOrdyWdtEc387NAwpMdS9nqLD5quPx-wRcF-ZI26VWaM_OP3JyvcGlfT3Kq89EDSU9HWtikAg2QprVPtTLVzMS_SUY1k2ZPN6Ntt42w7tuVsdBM/s400/DSCN0878.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a> Comincio ad accusare un pò di fatica ed il fiato mi viene affannoso. Così sempre più spesso mi fermo e lascio che i fratelli prendano un bel vantaggio. Alzando lo sguardo verso l'alto, a volte non li vedo neanche più ed allora mi demoralizzo un pò per non essere in grado di mantenere il loro passo. Ma spaziando con la visuale tutto intorno, una volta ritornati in cresta sulla dorsale che guarda verso la val Sabbiola,il cuore si allarga e gioisce di questa stupenda veduta che riempie i nostri occhi.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHZZBy2Jnj3Z3rjMDxjF0Lmqa6A2LI_CL-ogQSr9CPrhW3erXokvfNbaegRYf_qhQ1qkTY5L1gYqr4812a6KNqs6PGlpr6b9ou7_TimOi4ITGX1Vn3hWratKAcQ1iV5gyVFYPGXf5fhbs/s1600-h/20090809104254(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376517379765389954" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHZZBy2Jnj3Z3rjMDxjF0Lmqa6A2LI_CL-ogQSr9CPrhW3erXokvfNbaegRYf_qhQ1qkTY5L1gYqr4812a6KNqs6PGlpr6b9ou7_TimOi4ITGX1Vn3hWratKAcQ1iV5gyVFYPGXf5fhbs/s400/20090809104254(1).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEha8PJwOY-wDP7kWWddabWpEsbX36vU1Uv5YmRPrvVjgvPw7ICnKPGeGhd27fq0SDnWQcGgoUHSupmvR0S1F_wTn9qgsmOoFnMq8E66oW6UjbXVJs0rzXGwowEX-_848LIcXlXYpPn7cEY/s1600-h/DSCN0881.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376517160193012082" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEha8PJwOY-wDP7kWWddabWpEsbX36vU1Uv5YmRPrvVjgvPw7ICnKPGeGhd27fq0SDnWQcGgoUHSupmvR0S1F_wTn9qgsmOoFnMq8E66oW6UjbXVJs0rzXGwowEX-_848LIcXlXYpPn7cEY/s400/DSCN0881.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Le pendenze si fanno più accentuate ma la vetta ancora non si riesce a vedere. Guardo in alto e capisco che i miei fratelli sono giunti alla Cima Ventolaro e stanno aspettandomi. Raccolgo un pò di animo e, seppure lentamente, mi accingo anch'io a raggiungere il primo, minimo, traguardo che in partenza ci eravamo prefissati. "Se non ce la facciamo, ci fermiamo al Ventolaro", avevamo concordato...Ed eccomi anch'io, soddisfatto, arrivato a gustare questo grande spettacolo a 360 gradi, ed alle mie spalle la Massa del Turlo ancora lontana.... ma davanti lo spiazzo prativo dell'Alpe Piane così distante ormai è laggiù in basso a inorgoglirmi per il percorso fin qui compiuto.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEGtCvuWiC57jtIlze0TXBy4cFx3ZPotYvFvwQNhvRLSBG9G_wNa4wUxGOUnBv9ww3rx44yrLytnKbOsNMoCzC9EAWbCpnzG5XFA_RL83D84uSIralZdF68T-mSDWX7irbsDVt_hc4Ueg/s1600-h/20090809104311(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376521218167197410" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEGtCvuWiC57jtIlze0TXBy4cFx3ZPotYvFvwQNhvRLSBG9G_wNa4wUxGOUnBv9ww3rx44yrLytnKbOsNMoCzC9EAWbCpnzG5XFA_RL83D84uSIralZdF68T-mSDWX7irbsDVt_hc4Ueg/s400/20090809104311(1).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3DMRBtFMWVHnZzZ9NGnMBdx6rVXPL-Rzn-vFgKzu4Ds15As_yrwJmZutGO0xXV7al8Tz5dUNpp2dCWx1xM72OnvuTF2YUoZjpI85Y39-MqW8FBznu3P5Af1zu07tSZJUkf_C-tUnasBQ/s1600-h/20090809104339(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376521041291553858" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3DMRBtFMWVHnZzZ9NGnMBdx6rVXPL-Rzn-vFgKzu4Ds15As_yrwJmZutGO0xXV7al8Tz5dUNpp2dCWx1xM72OnvuTF2YUoZjpI85Y39-MqW8FBznu3P5Af1zu07tSZJUkf_C-tUnasBQ/s400/20090809104339(1).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3yjQ2tRq4TJLjFFrRVJt3Yby_TLH_fo8CYcGycwjbtJALXbbvaWGwoVaNySkEGk3Msr1w5L23l_C20iX9PmSmDSTCKMmwN2U9koa_Ye75JvNU7jSYjFPWssxS_rtLjPa4HAdP8z1JyNo/s1600-h/DSCN0882.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376520851329400498" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3yjQ2tRq4TJLjFFrRVJt3Yby_TLH_fo8CYcGycwjbtJALXbbvaWGwoVaNySkEGk3Msr1w5L23l_C20iX9PmSmDSTCKMmwN2U9koa_Ye75JvNU7jSYjFPWssxS_rtLjPa4HAdP8z1JyNo/s400/DSCN0882.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjD-HWX8Es2s7LOHXUD-bsTTPIXmknD2kvVc9bomwr-wRjvvN1n1sRCfLqCgEyDw77629PxY9Z-GRJjKXX1FFvodnXik_GReaMMXtSYedLl93EXGnM3DXdgUl7YBvf6Gh998U7BidvRCWA/s1600-h/DSCN0883.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376520546472079570" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjD-HWX8Es2s7LOHXUD-bsTTPIXmknD2kvVc9bomwr-wRjvvN1n1sRCfLqCgEyDw77629PxY9Z-GRJjKXX1FFvodnXik_GReaMMXtSYedLl93EXGnM3DXdgUl7YBvf6Gh998U7BidvRCWA/s400/DSCN0883.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSjl1RulH7JTz4BeOsuYQm0zFROsVxhfNEGuIeDOdKE-nZ7XFG_ZkLCgpVb6mearZ5RoQ2_P1IsRPJVvVhTGj7qz3Q7XxNRj_0VL3lcnKhAKAJUCipNm4-j19b8-mwpqhgaITYSe1hqdE/s1600-h/DSCN0884.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376520236714924050" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSjl1RulH7JTz4BeOsuYQm0zFROsVxhfNEGuIeDOdKE-nZ7XFG_ZkLCgpVb6mearZ5RoQ2_P1IsRPJVvVhTGj7qz3Q7XxNRj_0VL3lcnKhAKAJUCipNm4-j19b8-mwpqhgaITYSe1hqdE/s400/DSCN0884.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Qui, alla Cima di Ventolaro, il cui nome forse fa riferimento all'esposizione ai quattro venti a cui è sottoposta,facciamo una bella sosta. Ci rifocilliamo e scattiamo fotografie e riprendiamo il bel panorama che ci viene offerto. Viene più naturale rivolgere lo sguardo verso ovest, là dove il massiccio del Rosa impone la sua figura. Ma non possiamo nemmeno sottovalutare l'attrattiva che offre la sinuosa e stretta val Sabbiola della quale possiamo pure ammirare gli ultimi due centri abitati che spiccano in mezzo al verde dei boschi:Salaro ed Erbareti. Ed ancora i solchi, come profonde rughe, creati dai piccoli corsi d'acqua che si originano sul versante della Cima di Razzarola (1714 m.) che degrada verso nord verso l'alpe Cevia, il Colmetto e l'Alpe Campo. Stupenda sella dalla quale si può passare nel versante occidentale della cresta di chiusura della val Sabbiola e risalire fin verso il Monte Capio ed il crinale che separa la Val Sesia dalla valle Strona.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb-k9mBtgN_J7Cotd93EXeiI-ZcWcJSS7p1aEpYaYlsPxgEM5psa9CZGfswi_31KVYGAPZz-g8ol12y5-mwyl42QpfI4Z7vs7bhdc_Hg8bxoShXc6dqly4RPQtnqLb2D8s5Hz02EGJKO8/s1600-h/DSCN0880.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376587037881356466" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb-k9mBtgN_J7Cotd93EXeiI-ZcWcJSS7p1aEpYaYlsPxgEM5psa9CZGfswi_31KVYGAPZz-g8ol12y5-mwyl42QpfI4Z7vs7bhdc_Hg8bxoShXc6dqly4RPQtnqLb2D8s5Hz02EGJKO8/s400/DSCN0880.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXwxhNAWw4y3Wp8ksTDnjHYv2ctm0GevonEowMbHTx2LtWTvEiIA1ERRZkjqUZ6c02qBKGRHyJIOxIPV_ncRjEpWpMpdRRnFdBWm03l_8bRPlKtKraOMTJnMUj2YS1A5ehVIytyTkzyBU/s1600-h/alpe+Campo+nella+val+Sabbiola.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376586524278472274" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXwxhNAWw4y3Wp8ksTDnjHYv2ctm0GevonEowMbHTx2LtWTvEiIA1ERRZkjqUZ6c02qBKGRHyJIOxIPV_ncRjEpWpMpdRRnFdBWm03l_8bRPlKtKraOMTJnMUj2YS1A5ehVIytyTkzyBU/s400/alpe+Campo+nella+val+Sabbiola.jpg" style="display: block; height: 266px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIs9ZvkOUypHHB5ktsdT8gxbm5pBUEV0eFvHwpChNAxD6h050K_ur7rYyEvxZwBTjup_0eZgP6LwlQZ65mhPtB8P_c3TGV4bzU-SdcKH0jFGi9SDWPBo7wGhpq599fCv6qqCzunf6h1dg/s1600-h/20090809104508(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376586304182083666" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIs9ZvkOUypHHB5ktsdT8gxbm5pBUEV0eFvHwpChNAxD6h050K_ur7rYyEvxZwBTjup_0eZgP6LwlQZ65mhPtB8P_c3TGV4bzU-SdcKH0jFGi9SDWPBo7wGhpq599fCv6qqCzunf6h1dg/s400/20090809104508(1).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7Jtsn0MOZ2BmohNMoxrsz7MjhNU3hRHVVHgy_TuVD7YeUpeoYD_L9TrMVGqutcdIXlmr1dBcn4ZjNlNyahRxLR-HRXsWIVVrgP4ksE8pI4prG399p1ZviZK4wVrErUZhQvk8CnlFREUk/s1600-h/20090809104339(2).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376591196136510930" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7Jtsn0MOZ2BmohNMoxrsz7MjhNU3hRHVVHgy_TuVD7YeUpeoYD_L9TrMVGqutcdIXlmr1dBcn4ZjNlNyahRxLR-HRXsWIVVrgP4ksE8pI4prG399p1ZviZK4wVrErUZhQvk8CnlFREUk/s400/20090809104339(2).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a>Ci voltiamo indi verso la vetta che ci attende e della quale possiamo già intravederne la croce: la Massa del Turlo "sembra" lì a portata di mano...non possiamo certo fermarci qui e rinunciare alla sua conquista! <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgwuQ1Jmm8_oWy2-GFFAvDbfTjmaS6vE2D6GNDCqtHNf_yO2TPX1okWySlI-7ubPxIWTvpqro4fTwdekJ3-ZsFL-ygm1D49s-XNDpghuXygV3W7aGUbcyElAug36SMkiyO4DxOKZK2vhg/s1600-h/DSCN0885.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376595665818890562" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgwuQ1Jmm8_oWy2-GFFAvDbfTjmaS6vE2D6GNDCqtHNf_yO2TPX1okWySlI-7ubPxIWTvpqro4fTwdekJ3-ZsFL-ygm1D49s-XNDpghuXygV3W7aGUbcyElAug36SMkiyO4DxOKZK2vhg/s400/DSCN0885.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Lasciamo perciò la Cima Ventolaro e percorriamo la spalla panoramica che inizia discendendo leggermente e perdendo qualche metro di quota per poi però risalire con buona pendenza e su un sentiero acciottolato ed a tratti roccioso. Inizio ad accusare dei crampi alle cosce. Cerco di non forzare troppo e mantenere un passo il più breve possibile, ma purtroppo bisogna conquistare metri in altitudine e quindi il piede non può fare a meno di forzare la gamba per elevarla al gradino successivo. Lascio andare i miei fratelli ancora una volta urlando loro che forse non ce la faccio, ma continuo comunque, soffrendo ogni volta che debbo dare la spinta per l'ascesa. Mi fermo ormai quasi ogni due passi e per farmi coraggio guardo a volte indietro per rivedere il percorso già superato e sono restio invece a guardare in alto...<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgr1kbj2GSxc5w-s-mHXnlHuWrQtcIjVsl67gdRoXh6JkWOQcSIHrx4A0nuZ-wHv6uhUeVi3cUYCnvjlABqGkHPyxZPPVBlUBJAzK7JbogBx65okJRT331x12Ev5AXw0dh0QmA5HmUYaD0/s1600-h/DSCN0887.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376599847306819650" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgr1kbj2GSxc5w-s-mHXnlHuWrQtcIjVsl67gdRoXh6JkWOQcSIHrx4A0nuZ-wHv6uhUeVi3cUYCnvjlABqGkHPyxZPPVBlUBJAzK7JbogBx65okJRT331x12Ev5AXw0dh0QmA5HmUYaD0/s400/DSCN0887.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinlsxhv8zK5DlEJ1vMob9y-Qw5BYK6__WZtGYnTkFo-EhlbGyh7WJKRgxuXwy2PjKf4hVUrToKhPfJCXyqkqQXKE7pYOyd4VKgVt2sGf2eO4f9WcUQEThg_kDECRLEi1b1dlOhI8RR3qI/s1600-h/DSCN0886.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376599474163942066" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinlsxhv8zK5DlEJ1vMob9y-Qw5BYK6__WZtGYnTkFo-EhlbGyh7WJKRgxuXwy2PjKf4hVUrToKhPfJCXyqkqQXKE7pYOyd4VKgVt2sGf2eO4f9WcUQEThg_kDECRLEi1b1dlOhI8RR3qI/s400/DSCN0886.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a> Nel risalire il tratto roccioso si perde pure di vista la vetta e sembra che il punto di arrivo si sia allontanato piuttosto che essersi avvicinato! E nuove alture da superare sembra che appiano dal nulla!<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-4eyyx7yos7__dR_2Dfj002pte8Jnc_2kufrluZvfp07Fv6fukhMd6CzdqeI094oXb5rtrn1JbjPVmAKJ58AlOfNgmmFZzi7JMAw1MvNo6DhWl96w2YlSI3EfCbEpownYXP0d0opYbwI/s1600-h/DSCN0888.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376603500548511666" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-4eyyx7yos7__dR_2Dfj002pte8Jnc_2kufrluZvfp07Fv6fukhMd6CzdqeI094oXb5rtrn1JbjPVmAKJ58AlOfNgmmFZzi7JMAw1MvNo6DhWl96w2YlSI3EfCbEpownYXP0d0opYbwI/s400/DSCN0888.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Con grande difficoltà supero infine la parte rocciosa e sembra che il percorso, appianatosi e ritornato su terra battuta mi dia una mano per superare il momento critico. Riappare la croce di vetta, ma mi sembra ancora lontana! Il sentiero, per questo tratto che sale dolcemente, quasi in piano, prende la direzione verso est e successivamente sale sopra ad una gobbetta, denominata l'"Umet", che affronto quasi al rallentatore a causa dello strappo che attanaglia la coscia della gamba destra. <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKI33KFdY2XwNdjutz_qv3nudQ4mEwEdmh2DZrmkFu2i7LSOBR6v77DMRCfNdReRH6i5fBsmAbWbGgfAYwFb95So9nRS_f4YtGEcyoj0vXNrNXirK9lRVPXppPZchYX7NqofNRHYr8B7U/s1600-h/20090809105009(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376607661233255570" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKI33KFdY2XwNdjutz_qv3nudQ4mEwEdmh2DZrmkFu2i7LSOBR6v77DMRCfNdReRH6i5fBsmAbWbGgfAYwFb95So9nRS_f4YtGEcyoj0vXNrNXirK9lRVPXppPZchYX7NqofNRHYr8B7U/s400/20090809105009(1).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Superato la gobbetta prativa, c'è un attimo di respiro poichè, prima del pendio terminale, si percorre qualche metro addirittura in discesa ed i miei muscoli hanno un attimo di tregua. Si riprende poi a salire, dapprima dolcemente e poi ancora duramente per vincere gli ultimi metri di dislivello che mi separano dalla mia "conquista". Nel frattempo Eugenio era già arrivato in cima seguito poi da Arnaldo e Gianfranco. Dopo un incontro ravvicinato del "quinto tipo" e dopo essersi fatta scattare una foto dai due biellesi, che avevano anche loro ultimato l'ascesa, si erano dedicati alla fase ristorativa in attesa del mio arrivo.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhY-YhN1DDvFnWVPXVT6BmVnIXHBExuuhKZa4s-tHcmAw51jqFt1ZoCVXcOR87j1bVBSFFqCB1nBkKKSuZllUsS5fyJyYwg80zXNoPxXhGEtGHflAmTAX8CqmbMqqR0IHFVjWEjA4jCteE/s1600-h/DSCN0892.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376612721774198882" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhY-YhN1DDvFnWVPXVT6BmVnIXHBExuuhKZa4s-tHcmAw51jqFt1ZoCVXcOR87j1bVBSFFqCB1nBkKKSuZllUsS5fyJyYwg80zXNoPxXhGEtGHflAmTAX8CqmbMqqR0IHFVjWEjA4jCteE/s400/DSCN0892.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcTChgXt7MgMKBzAzbBBlvYEOjA9bcg3eHyu1_zR040jh19wa5ACSnvboGcZ7dXPP-vruhi3Jrv95p6uowwAd3RhEafDcaHUS19JfEZfhoMiv_MVVehE7Jc_9R276vdI56WZQiTCKm0Ic/s1600-h/DSCN0893.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376612412173229842" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcTChgXt7MgMKBzAzbBBlvYEOjA9bcg3eHyu1_zR040jh19wa5ACSnvboGcZ7dXPP-vruhi3Jrv95p6uowwAd3RhEafDcaHUS19JfEZfhoMiv_MVVehE7Jc_9R276vdI56WZQiTCKm0Ic/s400/DSCN0893.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDzbTd4H500c2LGLaZJDDmMFbPiHtP99TLWjc1pYIPXsdpWFz4WR7QHjYIohT1ypK8J31etmZoGP3MkzWFwWLXNAlnamsAbarpw_vQPsZertlGB4LJ3_Wiy7B0p7iZrZA2x_ih8I9uLY8/s1600-h/DSCN0897.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376612072434147362" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDzbTd4H500c2LGLaZJDDmMFbPiHtP99TLWjc1pYIPXsdpWFz4WR7QHjYIohT1ypK8J31etmZoGP3MkzWFwWLXNAlnamsAbarpw_vQPsZertlGB4LJ3_Wiy7B0p7iZrZA2x_ih8I9uLY8/s400/DSCN0897.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Vincendo ulteriori spasmi muscolari, e rallegrandomi in cuor mio, nonostante i momenti di difficoltà passati ed ancora presenti, per essere anch'io giunto a coronamento di una piccola impresa, finalmente vengo ripreso dalla telecamera per l'ultimo sforzo e per il consueto segno della croce davanti al simbolo della vetta. Stremato, ma felice. <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdkG7y0MmdN3CWmlw7HqORjAq5M71JTFUvagEZ1NxRu78WlIPlypvmMdz_HsJd7SVebGHQFs6BYgLQpcPTth1aOHry2MxyuUoTb_nEh-WcYHbXmL5X3cDtJ3s7eYU0PVCUW1h5_WGN0oQ/s1600-h/20090809105159(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376616148251553490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdkG7y0MmdN3CWmlw7HqORjAq5M71JTFUvagEZ1NxRu78WlIPlypvmMdz_HsJd7SVebGHQFs6BYgLQpcPTth1aOHry2MxyuUoTb_nEh-WcYHbXmL5X3cDtJ3s7eYU0PVCUW1h5_WGN0oQ/s400/20090809105159(1).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6r0ROQiN6silaQ6PW2gg8okuXeoPi_EyIXF8v1GDjrK7YkCMbfxYQgAp47B0df0Wf4GUUBZ26Wkwn5-fCG0kj-LLX0PbQjDzNNm-Kk8Azuuu6-6AGH6x3d28TjcT9WzD4KYLJPj2TImQ/s1600-h/20090809105059(2).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376615928646078930" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6r0ROQiN6silaQ6PW2gg8okuXeoPi_EyIXF8v1GDjrK7YkCMbfxYQgAp47B0df0Wf4GUUBZ26Wkwn5-fCG0kj-LLX0PbQjDzNNm-Kk8Azuuu6-6AGH6x3d28TjcT9WzD4KYLJPj2TImQ/s400/20090809105059(2).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Con un ultimo sforzo, mi fiondo sulla panchina in sasso che è sistemata su una piazzola appena sotto la croce. Singolare costruzione di lunghi tubolari di ferro verniciati in bianco, imbullonati tra di loro con moschettiere sui tiranti orizzontali che li congiungono, poggia su un basamento quadrato di sassi cementati assieme. Al suo interno è alloggiato il libro di vetta sul quale apporre la propria firma per suggellare l'arrivo in cima. Tutto attorno alla croce spiccano i segni della presenza di un nutrito branco di capre...Ancora fresche ed "odorose" sono le tracce ed i ricordi lasciati dai quadrupedi. Il "gentile olezzo" ha fatto scappare i biellesi verso luoghi più freschi e più adatti per consumare il loro pasto, senza che dosi supplementari di "profumi" non preventivati si amalgamassero con quello dei loro robusti panini. Noi resistiamo e ci spaparanziamo sulle panche in sasso depositando gli zaini sul massiccio tavolone per estrarne finalmente il nostro meritato spuntino.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1Q6JfVzRymAhsA2B0C8SzdKa0vVrYj5m-YKG4TchYb2kVceE7mPQ02NoRy8gfv1VK942zMvi9J5KuH17Iav4CEN0nMTOwHTYC3mHHmHXGtwca3L2RMDp0JOMocwEPEpOct0QikQs-PbU/s1600-h/DSCN0895.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376795871406203298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1Q6JfVzRymAhsA2B0C8SzdKa0vVrYj5m-YKG4TchYb2kVceE7mPQ02NoRy8gfv1VK942zMvi9J5KuH17Iav4CEN0nMTOwHTYC3mHHmHXGtwca3L2RMDp0JOMocwEPEpOct0QikQs-PbU/s400/DSCN0895.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVjV_DWYZnh9PzKl_lQJxpeqm3DtfFSq3AKmy6GKsYImQYjq-gTK_ht-1_KR9yd_irmQ4feULr3earb0x3HiyGqh0VcqH6x7t3IY_Fq-HB3EvSEUUCR4_PsOYR1dFYWFeLJWYCLAayC-Y/s1600-h/DSCN0896.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376795599578422466" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVjV_DWYZnh9PzKl_lQJxpeqm3DtfFSq3AKmy6GKsYImQYjq-gTK_ht-1_KR9yd_irmQ4feULr3earb0x3HiyGqh0VcqH6x7t3IY_Fq-HB3EvSEUUCR4_PsOYR1dFYWFeLJWYCLAayC-Y/s400/DSCN0896.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuTcy1ML0-I8lBmgQi9ZkMeT-3yKl0zVW1bWeg3ZMm7pjWTHIzOduf5tXGGLOlmt52qL_Lmz6QdwXDnwzoH94B9IoAj6Kowgo2TyoTrNPjloZLgAnBcfnDBzn6Jnhyphenhyphen-UKlkQ7qA72BrmY/s1600-h/20090809105247(1).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376795207436098674" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuTcy1ML0-I8lBmgQi9ZkMeT-3yKl0zVW1bWeg3ZMm7pjWTHIzOduf5tXGGLOlmt52qL_Lmz6QdwXDnwzoH94B9IoAj6Kowgo2TyoTrNPjloZLgAnBcfnDBzn6Jnhyphenhyphen-UKlkQ7qA72BrmY/s400/20090809105247(1).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfcxNIH0i9j_nhLKfcMAgD8eqIGyGIoEVTOMWeUjO9bQLeQnqvLRrf9e0ZmZ0AsRp4unTP9qsVeAOB5VNA1AX8VQWCopz_Ts0RBrp-1tCfeDW6DtdjgNBivnMLJ8I6MjY63rXRrXi-kUQ/s1600-h/DSCN0901.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376794999470132178" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfcxNIH0i9j_nhLKfcMAgD8eqIGyGIoEVTOMWeUjO9bQLeQnqvLRrf9e0ZmZ0AsRp4unTP9qsVeAOB5VNA1AX8VQWCopz_Ts0RBrp-1tCfeDW6DtdjgNBivnMLJ8I6MjY63rXRrXi-kUQ/s400/DSCN0901.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Meritano un accenno ed alcune fotografie i lavori effettuati dagli abitanti della Valle Bagnola in collaborazione con quelli della Valle Sanbughetto, nell'agosto 2003 dopo vent'anni dall'inaugurazione della nuova croce alla Massa del Turlo, per il posizionamento delle panche e del tavolone di sassi, coadiuvati per l'occasione dal trasporto in quota effettuato dall'elicottero. (Andare al bellissimo e già citato sito dell'Associazione Cervarolo,curato da Frenk,per leggere e vedere altre immagini dei lavori).<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhk8qna6wceJGW5JuBKXymiBPfFMCm2iGThKvBbYk9GMosclsIE4WGg1rCAMTQTnBjTxzg33s98NkTD2LbS5SSLb1H51E0xJ1F0Rc3mFLi3AtJRPcTXW2fsYwNZGtFfxRx7nrwGN1si1s8/s1600-h/cervarolo+e+sanbughetto+per+la+posa+tavola.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376799170386164674" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhk8qna6wceJGW5JuBKXymiBPfFMCm2iGThKvBbYk9GMosclsIE4WGg1rCAMTQTnBjTxzg33s98NkTD2LbS5SSLb1H51E0xJ1F0Rc3mFLi3AtJRPcTXW2fsYwNZGtFfxRx7nrwGN1si1s8/s400/cervarolo+e+sanbughetto+per+la+posa+tavola.jpg" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiWJeTl0sq3JOh8llxfLtq-9RWA6j8Kr3XBA79AAODs5r0UhSatFARONdAjAmu6Upmf7hIz-SnCJNrg4m4vwiOnABw6iGRdbYA93cutm1bS-hKkoBtT0NjAVoEzwqGvGoN92GFyXZ2pQM/s1600-h/Posa+tavolo+alla+Massa+del+Turlo.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376799049636929746" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiWJeTl0sq3JOh8llxfLtq-9RWA6j8Kr3XBA79AAODs5r0UhSatFARONdAjAmu6Upmf7hIz-SnCJNrg4m4vwiOnABw6iGRdbYA93cutm1bS-hKkoBtT0NjAVoEzwqGvGoN92GFyXZ2pQM/s400/Posa+tavolo+alla+Massa+del+Turlo.jpg" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_vnuso9cnVYGAnPYxnkCzbfUiol7Mp6_66muM4GT7u8bGmYGGfd0qyYVrJCfxYj0xs9JA4Gv0lNoPuMNIj8tKcIZ5cfPiFKLq0ZQ6Lcap9OT74nRg_0z4bLfDgQJDyYx9cQI8q4m_Jt8/s1600-h/Massa+del+turlo+elicottero+lavori.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376798917783485778" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_vnuso9cnVYGAnPYxnkCzbfUiol7Mp6_66muM4GT7u8bGmYGGfd0qyYVrJCfxYj0xs9JA4Gv0lNoPuMNIj8tKcIZ5cfPiFKLq0ZQ6Lcap9OT74nRg_0z4bLfDgQJDyYx9cQI8q4m_Jt8/s400/Massa+del+turlo+elicottero+lavori.jpg" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Dopo esserci rifocillati, gironzoliamo sulla vetta soffermandoci ad ammirare lo stupendo panorama, non prima di esserci regalato un autoscatto dei Vercelli Brother's al completo con alle nostra spalle la Valle Strona.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLVmSJXXzkc-MUOmdDA8wg6WZBg0GTsvpHYqA9oZCTWN2QZ2QNiwuzzilslCPCwD8I9QxQYGVam0TTIRVPtf3GrN9xKGi_Fg-UvmAK9qDmqDVsq19HUKA1TzxuoHUkvIHo2v7nRRK7fFA/s1600-h/DSCN0906.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376800959899643346" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLVmSJXXzkc-MUOmdDA8wg6WZBg0GTsvpHYqA9oZCTWN2QZ2QNiwuzzilslCPCwD8I9QxQYGVam0TTIRVPtf3GrN9xKGi_Fg-UvmAK9qDmqDVsq19HUKA1TzxuoHUkvIHo2v7nRRK7fFA/s400/DSCN0906.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Verso ovest il solco della Valle Sabbiola, che va a morire sui contrafforti delle magnifiche vette meridionali ed occidentali che cingono la conca della Valle Strona. Alle loro spalle domina il Monte Rosa. <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbgFSvUhKoKAF3rrWEXxXa5NRnSgiFuy4n-9FUSzw63SeCBsdr0HPq7eaL4brF8WHIG14qt3mCyu6LuCi5cJgqndmIibXmw8rNrfDp1B8AS9NjjZ2XRj3sZLuzGL8oi78ajPZUOJoj8mE/s1600-h/20090809105404(2).jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376803470465833362" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbgFSvUhKoKAF3rrWEXxXa5NRnSgiFuy4n-9FUSzw63SeCBsdr0HPq7eaL4brF8WHIG14qt3mCyu6LuCi5cJgqndmIibXmw8rNrfDp1B8AS9NjjZ2XRj3sZLuzGL8oi78ajPZUOJoj8mE/s400/20090809105404(2).jpg" style="display: block; height: 225px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> A nord la valle Strona con l'imponente Monte Massone che l'abbraccia.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEga0lZ8dNtrR7-A2tWwc8uS22h3Nz6zDV3yKlVVyXA1B1k4J9JkdnpyIWHQEprkT4iGPBx2LYJiBiJixuu_45cLePrV-HlCUwoL5seHQpGMOImpihmXr-nEfMSg1srQNCibW_5wXtJrU/s1600-h/Massa+del+Turlo+2.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376804607169609266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEga0lZ8dNtrR7-A2tWwc8uS22h3Nz6zDV3yKlVVyXA1B1k4J9JkdnpyIWHQEprkT4iGPBx2LYJiBiJixuu_45cLePrV-HlCUwoL5seHQpGMOImpihmXr-nEfMSg1srQNCibW_5wXtJrU/s400/Massa+del+Turlo+2.JPG" style="display: block; height: 112px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Verso est il crinale che, passando per La Mazza, porta al Monte Croce, altra via di ascesa verso il Giandolino che inizia dall'Alpe Camasca, ben visibile col verde dei suoi pascoli e con alle spalle il Mazzoccone. Più ad est il Mottarone. La macchia celeste sulla destra è il lago d'Orta che risulta racchiuso dal Mazzone, sopra Cesara, e dal monte Novesso.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHmTvY97fJafrgW_T7hK78Zgz_KFyc2iWkxBbSTsHswaOnhZIzvjK90P3zOPUyQ9TTo9eoOAlMq4P-RWn4QCI_iD4ezROzngKK3C2bzGhj4rN4KVIQ4o7V-YkPicXXAYiuFMj2SVWkoE8/s1600-h/Massa+delTurlo+1.JPG"><img alt="" border="0" height="187" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376806346191657970" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHmTvY97fJafrgW_T7hK78Zgz_KFyc2iWkxBbSTsHswaOnhZIzvjK90P3zOPUyQ9TTo9eoOAlMq4P-RWn4QCI_iD4ezROzngKK3C2bzGhj4rN4KVIQ4o7V-YkPicXXAYiuFMj2SVWkoE8/s640/Massa+delTurlo+1.JPG" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="640" /></a> Verso sud la parte iniziale della Val Sesia, la valle Bagnola con le sue diramazioni, Cervarolo, l'alpe Piane e poi la via di salita da noi seguita dalla cima Ventolaro in avanti.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxsntmJTKxaIgWmdcw4WFGorhbfZukxTGrxLqGMgrE8HWDXCX6Ahj8FuWH4ij2Ttn7VlVBT-MEyBLEIeEe0M2mw8PLE9EW41Hkk5cbwsmYc98HhqFR4mBpEU07c80M_eFN0h4JNU3mhkQ/s1600-h/turlo.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376807718337137250" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxsntmJTKxaIgWmdcw4WFGorhbfZukxTGrxLqGMgrE8HWDXCX6Ahj8FuWH4ij2Ttn7VlVBT-MEyBLEIeEe0M2mw8PLE9EW41Hkk5cbwsmYc98HhqFR4mBpEU07c80M_eFN0h4JNU3mhkQ/s400/turlo.jpg" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiG5BBocGPKgMh31J8zwysn-LRFXL9OxZ-JdaydZ1OSxvJWE1HSZdaS-AzHJxM3_9IuL3Gz1r45R9e2NfYwY-Yzy4BRxae2TDSyh0C01wLmNuLGumI3Ykq5ko6LpFBCmVq47eX0LL_AR5A/s1600-h/DSCN0907.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5376807605948138082" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiG5BBocGPKgMh31J8zwysn-LRFXL9OxZ-JdaydZ1OSxvJWE1HSZdaS-AzHJxM3_9IuL3Gz1r45R9e2NfYwY-Yzy4BRxae2TDSyh0C01wLmNuLGumI3Ykq5ko6LpFBCmVq47eX0LL_AR5A/s400/DSCN0907.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Per completare e compendiare questa serie di immagini, approfitto ancora del sito di Cervarolo per aggiungere questo stupendo collage di fotografie che vi ho trovato e che illustrano lo spettacoloso panorama a 360 gradi che si può godere dalla vetta della Massa del Turlo. <br />
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<div class="blogger-post-footer">post più vecchi</div>Vernèhttp://www.blogger.com/profile/08545733869445654034noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8609949549795747456.post-16480689473391446492009-08-02T10:42:00.060+02:002011-12-13T14:45:58.024+01:00MONTE IL PIZZO Wild mountain<div align="center">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyHLkHfoonwRoGYJr_CrrpUGz7NUPrMap4imS17ydwm7bVFf7tfbqkW7TMo-vVvbJUOa2AUVLrXe6Ff6unYTKkukxdmQcMs6KzYQGTsKcHEwvTkM3RBX4yMQ2b0SCO8zpJgELrQzrCaCY/s1600-h/DSC00498.JPG"><img alt="" border="0" height="480" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5365288388557104978" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyHLkHfoonwRoGYJr_CrrpUGz7NUPrMap4imS17ydwm7bVFf7tfbqkW7TMo-vVvbJUOa2AUVLrXe6Ff6unYTKkukxdmQcMs6KzYQGTsKcHEwvTkM3RBX4yMQ2b0SCO8zpJgELrQzrCaCY/s640/DSC00498.JPG" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="640" /></a><br />
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<em>Stupenda e commovente interpretazione di "Wild mountain thyme" da parte di Dick Gaughan accompagnato dalle fenomenali Emmylou Harris e Kate and Anna Mc Garrigle con il figlio Rufus Wainwright. Al dobro ed ai violini Aly Bain, Jay Ungar e Jerry Douglas. </em></div>
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<em></em> </div>
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<em>post post scriptum...</em></div>
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<em>Purtroppo ci sono degli intoppi in youtube... Il video che avevo postato era stupendo, ma per i misteriosi meccanismi della rete è rimasto "impigliato" in un groviglio che non riesco a districare. Chi volesse ascoltare e vedere, comunque, l'interpretazione di Emmylou e compagni può cliccare sul secondo video che appare all'interno dello stesso, sulla linea di connessione agli altri</em> filmati di <em>you tube.</em></div>
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<em>In alternativa ho postato una eccellente e più roccheggiante interpretazione da parte dei Silencers. Sperando che anche questa non venga catturata....</em></div>
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Sabato 18 luglio 2009 Cesara - Monte Il Pizzo km. 6,1 Partenza ore 15,39 Arrivo ore 18,16</div>
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Non sarà come le selvagge montagne cantate nella bellissima canzone che ci accompagna in questa mini escursione, ma il monte Il Pizzo ed il sentiero percorso per arrivarci, mi hanno immerso in uno scenario di natura non insidiata dalla "civiltà", dapprima, ed in una strabiliante veduta "a volo d'uccello" , poi, tanto da lasciarmi veramente felice per aver trovato questa meta sorprendentemente sconosciuta finora.</div>
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Vista l'ora non più propizia, oggi decido per un breve assaggio esplorativo. Le intenzioni erano di partire da Cesara e scoprire le difficoltà iniziali del percorso che porta fino all'Alpe Sacchi, via alternativa e forse più impegnativa rispetto a quelle da Arola , da Nonio o da Quarna. Arrivo fino a Cesara in macchina e parcheggio nelle vicinanze della Chiesa Parrocchiale. Col GPS in mano, inizio a percorrere le stradine del piccolo borgo dopo aver sostato sotto i portici ad ammirare una stilizzata mappa muraria dei sentieri della zona.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyEflw9Rz-z9KBJ1roa2mhKnIkxlPu5hhk2QtZA-pdP03MSzq-YE1uThf6PDkHjO8l1iM1zjoGyb9DshQGDrX4TjPVcpV3AfVYJLqGygajp9Cksfs3dVcu4yJpU0FdEgwFDhqSQD5l3jQ/s1600-h/DSC00405.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5365300518230421218" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyEflw9Rz-z9KBJ1roa2mhKnIkxlPu5hhk2QtZA-pdP03MSzq-YE1uThf6PDkHjO8l1iM1zjoGyb9DshQGDrX4TjPVcpV3AfVYJLqGygajp9Cksfs3dVcu4yJpU0FdEgwFDhqSQD5l3jQ/s400/DSC00405.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2RDSIRIbBAYPiVbcbIGpgTNGO3LuzTQvplLWXPHUZaJuZh9OepFcLHTFWlB3iQ3i5qWdMIxZsye1o072AKZx3sbhgM0i-hUMZNPjGJr3dM4xdtvsfAp64rjuVaJvwBzPKMcFyMLoX1fM/s1600-h/DSC00408.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5365307363897630898" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2RDSIRIbBAYPiVbcbIGpgTNGO3LuzTQvplLWXPHUZaJuZh9OepFcLHTFWlB3iQ3i5qWdMIxZsye1o072AKZx3sbhgM0i-hUMZNPjGJr3dM4xdtvsfAp64rjuVaJvwBzPKMcFyMLoX1fM/s400/DSC00408.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Salendo per alcuni piccoli tratti ripidi, esco dai vicoli e mi soffermo poi ad osservare sia il paesaggio sia il GPS che mi segnala una bella via (così sembra dalla mappa di Alpugang) che porta verso est , sotto le pendici di un'altura che mi attira e che vorrei raggiungere per scoprire quale visuale sul lago potrebbe offrire.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLQrRY-rxmRaQadC0mbWZxvPfko88uSQB2z5K89pveF50Q5hElCfxJF5bf7ZdCJwBMWiWIGgHxvLNYlLSOm_GV1oKkV2FAUc2SSJokm-VEcZaOFBbtROve1WNCYTsHmyN35uNMLTLxW20/s1600-h/DSC00418.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5365309016353651026" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLQrRY-rxmRaQadC0mbWZxvPfko88uSQB2z5K89pveF50Q5hElCfxJF5bf7ZdCJwBMWiWIGgHxvLNYlLSOm_GV1oKkV2FAUc2SSJokm-VEcZaOFBbtROve1WNCYTsHmyN35uNMLTLxW20/s400/DSC00418.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Decido così di abbandonare l'idea iniziale di salire per la valletta dell'Acqualba, e devio decisamente verso destra, come si evince bene dalla mappa che ho postato. Si guadagna abbastanza rapidamente quota e , confortato dal GPS, proseguo per la sterrata abbastanza agevole. Mi addentro in uno spiazzo privato dal quale scatto alcune fotografie con la telecamera (mi mangerò le mani successivamente per non aver portato con me la macchina fotografica...). Cesara è sotto di me e posso spaziare con lo sguardo fino alla sua frazione Colma,al monte Camosino ed , oltre , al lago, ad Orta ed al versante orientale .<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiBpKWsKeedQtotHHdNGKuA0jclIn-uIy0vkTpLShdAg4nJh7gP7XJ8Zoo7-26OTFoJnrtJ7uFAhxFsVpe_y_JXvZcC6dGhzMbvpfLO2Fga7mDo-ZTj8h5lHBVxfgsBjotAGSBSCCikl4/s1600-h/DSC00420.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5365312913185062114" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiBpKWsKeedQtotHHdNGKuA0jclIn-uIy0vkTpLShdAg4nJh7gP7XJ8Zoo7-26OTFoJnrtJ7uFAhxFsVpe_y_JXvZcC6dGhzMbvpfLO2Fga7mDo-ZTj8h5lHBVxfgsBjotAGSBSCCikl4/s400/DSC00420.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMaRSkvR-1Hn8asWTB96KyjjS6StQoLhwXOeobrfLi7v1yd-kkbLskUfZAfv5B47UOwb-t0krXA2LnzazXGwkaGDzZp7vsmlvXJy8KQ37urrEIu1bb4rGMJIGIQFge3oCMjSjEAJRjRYU/s1600-h/DSC00423.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5365312517946234754" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMaRSkvR-1Hn8asWTB96KyjjS6StQoLhwXOeobrfLi7v1yd-kkbLskUfZAfv5B47UOwb-t0krXA2LnzazXGwkaGDzZp7vsmlvXJy8KQ37urrEIu1bb4rGMJIGIQFge3oCMjSjEAJRjRYU/s400/DSC00423.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsM0A-W0EpczvpoFUESnc6-5GEFqXgKVxOtD4egWh0TTfQciAkFdrV1KZxrjAVGtptIuU3r04R1X9C0wsZjfP4ZMm8pXBY2X_FLumIxMr-os37ywOoXVxXYzrO7B90ge0NdZ_TcsiYGtE/s1600-h/DSC00426.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5365312041287457058" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsM0A-W0EpczvpoFUESnc6-5GEFqXgKVxOtD4egWh0TTfQciAkFdrV1KZxrjAVGtptIuU3r04R1X9C0wsZjfP4ZMm8pXBY2X_FLumIxMr-os37ywOoXVxXYzrO7B90ge0NdZ_TcsiYGtE/s400/DSC00426.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Continuo, confidando di trovare un sentiero che vada oltre la bella sterrata e che possa portarmi verso la vetta. Purtroppo incappo in una recinzione che delimita una proprietà privata dove va a morire la strada ed io non posso far altro che proseguire costeggiandola. Alla fine mi ritrovo in full immersion nel selvaggio bosco senza più nessuna traccia di sentiero...<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUOTTur16ckogooAH9fwGJQQlXe5YOEFIvBw7Yew1_c1WqNsZ4bNqXxgzp2chOplCqPuSRK8UMm4sWTV3Rr0J5ImK8SbpzJiu0gCt-BtuDp3tc9f6okjmuHXwx0_C9cBmPj5yn8BC8iLU/s1600-h/DSC00425.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5365315883761196626" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUOTTur16ckogooAH9fwGJQQlXe5YOEFIvBw7Yew1_c1WqNsZ4bNqXxgzp2chOplCqPuSRK8UMm4sWTV3Rr0J5ImK8SbpzJiu0gCt-BtuDp3tc9f6okjmuHXwx0_C9cBmPj5yn8BC8iLU/s400/DSC00425.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Indago la mappa del GPS per trovare una via d'uscita che mi permetta di salire verso il monte Il Pizzo. Scopro così che ho troppo deviato verso est fidandomi della bella sterrata, mentre il sentiero addentrantesi in una valletta e collegantesi con Nonio era da tutt'altra parte. Non mi scoraggio e risalgo il pendio, quasi arrampicandomi, in mezzo ai rovi ed all'intrico del sottobosco. Guadagno subito faticosamente , facendomi largo tra la sterpaglia, in altitudine e tenendo sempre sotto osservazione la mappa, cerco di avvicinarmi il più possibile al sentiero che è segnalato. Fortunatamente dopo un bel tratto ripido e difficile, sbuco in una piccola radura pianeggiante che mi permette di tirare il fiato e fare il punto della situazione.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqfo2Pzct90nt06TDQ7BIzRmNjwZ9JlW1vyt2SrLc07fFI3bR9iXgUADlR7OM77CON3GVbS1G2rtwlamTmHN3xYSCBfQN8MioNMPo736nzjI9HoHy30BNqEsAIXHXIgQDVHWYhjGEgox0/s1600-h/DSC00429.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5365319389188113106" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqfo2Pzct90nt06TDQ7BIzRmNjwZ9JlW1vyt2SrLc07fFI3bR9iXgUADlR7OM77CON3GVbS1G2rtwlamTmHN3xYSCBfQN8MioNMPo736nzjI9HoHy30BNqEsAIXHXIgQDVHWYhjGEgox0/s400/DSC00429.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Il sentiero che debbo raggiungere corre quasi parallelo al cammino che sto facendo, per cui decido di inoltrarmi nella "macchia" e cercare di avvicinarmici il più possibile sfruttando le zone percorribili del sottobosco. Continuando a notare i progressi in fase di ricongiungimento col sentiero tracciato, percorro un bel tratto, fortunatamente quasi pianeggiante, fino a che finalmente trovo una roccia segnata in bianco-rosso che mi conforta dell'avvenuto ritrovamento della retta via...<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkXmgaWoT0S9H9MtbyqdJ9DD2hDbZfHdmdzvznfXiMOB-0qtRXTG_5nAAvg_Ne2wmfAbd3xnwEobpQFSMBoPv6Tdj8772dpdC6fPSSckcU6hPV60LoABHcTtUX4wmF0nyZQfdyDck60zw/s1600-h/DSC00430.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5365368203571445362" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkXmgaWoT0S9H9MtbyqdJ9DD2hDbZfHdmdzvznfXiMOB-0qtRXTG_5nAAvg_Ne2wmfAbd3xnwEobpQFSMBoPv6Tdj8772dpdC6fPSSckcU6hPV60LoABHcTtUX4wmF0nyZQfdyDck60zw/s400/DSC00430.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixaIUiwwj5neNKDcVcZVUJ1y0VN2R4C87v8w3bPNiDKN78UsHkHFrK0U4nQ-M8RfB7r55bOCn76zg55pcPLhK5Tm0Y0zg4Qo-S_YkKjGQGmIXz_YIs7QdCqlNi38qwfNQxijiVnqQcdvM/s1600-h/DSC00431.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5365367783352537826" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixaIUiwwj5neNKDcVcZVUJ1y0VN2R4C87v8w3bPNiDKN78UsHkHFrK0U4nQ-M8RfB7r55bOCn76zg55pcPLhK5Tm0Y0zg4Qo-S_YkKjGQGmIXz_YIs7QdCqlNi38qwfNQxijiVnqQcdvM/s400/DSC00431.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgn6oslVJCFNN7V6JmmubRVb5nYJDRwij7CNyyhHmKv9FQQ1Y_RijcIRMP4WLYx-7iMW6cNLrxdRcl4NVRqlYe-aRny_R4PbK1Yv9xsm9ZD8qkvX64P5pZIe3hQBTio4kacnF0i9_QoIC0/s1600-h/DSC00433.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5365367423469872722" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgn6oslVJCFNN7V6JmmubRVb5nYJDRwij7CNyyhHmKv9FQQ1Y_RijcIRMP4WLYx-7iMW6cNLrxdRcl4NVRqlYe-aRny_R4PbK1Yv9xsm9ZD8qkvX64P5pZIe3hQBTio4kacnF0i9_QoIC0/s400/DSC00433.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXE5PAjJZFGDYjCbDx-Zlz1T5NOk3cnwryXdmP0W8hRnY-WdJjbBY8Q93aT0g6BlFxM9fLvo1UovHsnSDbC1xo9JZ-eysXpmm1XncQlfOtNqbVfL_auCBZhUg2CrUkyYHOy59Lk9-JxGM/s1600-h/DSC00435.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5365366714882169874" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXE5PAjJZFGDYjCbDx-Zlz1T5NOk3cnwryXdmP0W8hRnY-WdJjbBY8Q93aT0g6BlFxM9fLvo1UovHsnSDbC1xo9JZ-eysXpmm1XncQlfOtNqbVfL_auCBZhUg2CrUkyYHOy59Lk9-JxGM/s400/DSC00435.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a></div>
Sono a questo punto tentato di chiudere l'anello del percorso, seguendo il sentiero che mi porterà a Nonio e poi risalire verso Cesara. Ciò perchè ancora non sono sicuro di trovare la traccia che sale verso il monte Il Pizzo. Quando però, più avanti dopo aver fatto un leggerissimo tratto in discesa, trovo la deviazione che, inerpicandosi subito, sale nel bosco, non ho titubanze e , anche se un pò rassegnato per le viste non troppo panoramiche, svolto decisamente a destra. Salendo posso per il momento solamente avere uno scorcio sul monte Mazzone, al di là della valletta che ho percorso, pur se adombrato e seminascosto dalle piante. Ed ho il timore che una volta lassù non abbia nessuna possibilità di spaziare con la visuale.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijmefBIfh4GkpYWaYtfd183OP00rsvVGpEp-SfcVHJs6T_3M7HJadPAwJBdL2VVDzt7qE7WgomzDmCll_6_Ev5ag2-NDerumaW5qnwRqt94Pi16zH0L4UT8tYYTPy_gSwgQewMOZs4wq0/s1600-h/DSC00437.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5365375991258839810" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijmefBIfh4GkpYWaYtfd183OP00rsvVGpEp-SfcVHJs6T_3M7HJadPAwJBdL2VVDzt7qE7WgomzDmCll_6_Ev5ag2-NDerumaW5qnwRqt94Pi16zH0L4UT8tYYTPy_gSwgQewMOZs4wq0/s400/DSC00437.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgH3Sum0q1n9T7dJ8hsOFuXQCsy2Jae_7Lhnm49shb9LuLEApvDAdWi-2rqOENnV4YEZjhGyWXd90bzWnsYBi2JA_rbm_oXUufAbTFZGyVYlDUM9sLRBqJ3L77hwqYEEQxG5cfuByw509s/s1600-h/DSC00439.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5365375552901189538" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgH3Sum0q1n9T7dJ8hsOFuXQCsy2Jae_7Lhnm49shb9LuLEApvDAdWi-2rqOENnV4YEZjhGyWXd90bzWnsYBi2JA_rbm_oXUufAbTFZGyVYlDUM9sLRBqJ3L77hwqYEEQxG5cfuByw509s/s400/DSC00439.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDT7PhJF7KTAa-GCPRgl3tRkovRVc2DDWM1OK3AdEo_tHUgvDnshYPYcSF4085PyOViohAHAnYeyodhXHrLi2UWbMgciNs7_sUHMXNxff-5qctcC1l8neiouUSTAvO__DOZ0AopgHm1XU/s1600-h/DSC00440.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5365375015224763618" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDT7PhJF7KTAa-GCPRgl3tRkovRVc2DDWM1OK3AdEo_tHUgvDnshYPYcSF4085PyOViohAHAnYeyodhXHrLi2UWbMgciNs7_sUHMXNxff-5qctcC1l8neiouUSTAvO__DOZ0AopgHm1XU/s400/DSC00440.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgN8XaU1Oaq0O41rZyUwRJUhMvlhCd0c6UKNelf1FwJ8DL-RV8xSRjpFCGvbwbb4J8-_mumy-uauih7hBB7z4vZ6ZQHeJSJGBALZs0wkmlwM2PaHFAlF4BYDZBsHoJl1Vtn-QHiPE3xVpw/s1600-h/DSC00441.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5365374510307305058" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgN8XaU1Oaq0O41rZyUwRJUhMvlhCd0c6UKNelf1FwJ8DL-RV8xSRjpFCGvbwbb4J8-_mumy-uauih7hBB7z4vZ6ZQHeJSJGBALZs0wkmlwM2PaHFAlF4BYDZBsHoJl1Vtn-QHiPE3xVpw/s400/DSC00441.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> L'ascesa è veramente ripida. Mi soffermo spesso a scattare foto, anche se mi rendo conto che non ci sono solo che piante da riprendere. Ma mi soffermo soprattutto perchè ho bisogno di tirare il fiato. E sono grosse boccate d'ossigeno che mi immagazzino per poi rumorosamente espellere l'anidride carbonica, tenendomi compagnia, come in una specie di colloquio, in questa solitaria e silenziosa escursione. Quando la salita sembra ammorbidirsi, mi guardo intorno e mi dico che sto per arrivare alla vetta. Difatti poco più su arrivo in una specie di spiazzo dove un masso posizionato al suo centro sembra voler segnalare il punto più alto del monte. Tutto intorno alberi che mi occludono l'orizzonte.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsEzj7UTkLePQjLvEnwtrqlKHH0HCllJD4nxZ2jKY8e_RDPxXdRT9SVBpELEJ6Lm-biuHN6ELYlM4htmjNXLCfo5UPQAvNld8AfRNt8TypHcfCPFQEb0B-LLQwDSLne8Fulaccd2FS9wM/s1600-h/DSC00445.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5365381028014627218" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsEzj7UTkLePQjLvEnwtrqlKHH0HCllJD4nxZ2jKY8e_RDPxXdRT9SVBpELEJ6Lm-biuHN6ELYlM4htmjNXLCfo5UPQAvNld8AfRNt8TypHcfCPFQEb0B-LLQwDSLne8Fulaccd2FS9wM/s400/DSC00445.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIyh7128wf5StJKWgBtCPxuXxiN2W2D8nQfiX4-V378whCMxDD48Cm3YlzIW6o8tf0f4vP8G_i0GxmmR0XWoZ251iaHCQWqt3gHLflMMNsaaK_QaMXcbf9iW9iOM0SbGnJ0ho1o_cgkpw/s1600-h/DSC00444.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5365380524757828162" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIyh7128wf5StJKWgBtCPxuXxiN2W2D8nQfiX4-V378whCMxDD48Cm3YlzIW6o8tf0f4vP8G_i0GxmmR0XWoZ251iaHCQWqt3gHLflMMNsaaK_QaMXcbf9iW9iOM0SbGnJ0ho1o_cgkpw/s400/DSC00444.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Mi renderò conto a casa, studiando le cartine, che non ho raggiunto la vetta del Monte Il Pizzo, ma il culmine di una seconda cima, leggermente più bassa (pochi metri), che è spostata un pò più a nord rispetto alla vera vetta, come si nota benissimo anche nella mappa che ho postato. Non soddisfatto della panoramicità del luogo, mi metto a gironzolare alla ricerca di uno spiraglio tra le piante per catturare almeno un'immagine del lago. Ed in effetti qualcosa rimedio.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRaTx0NFpmaLUSATkD5ACQhzAJGhsLX3a-Zvt476a9hROLMc7sDUz8L9LtGiHZWD5Bl2gjea9rBDteRYzdcq6Kgt2xu_sCOzqcNFfXjmrKcMnBXuAQ8LnLHuW1xtSYoP2m05BakgZ_w8w/s1600-h/DSC00447.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5365383072082008722" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRaTx0NFpmaLUSATkD5ACQhzAJGhsLX3a-Zvt476a9hROLMc7sDUz8L9LtGiHZWD5Bl2gjea9rBDteRYzdcq6Kgt2xu_sCOzqcNFfXjmrKcMnBXuAQ8LnLHuW1xtSYoP2m05BakgZ_w8w/s400/DSC00447.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Decido quindi di rientrare, ma osservando che più avanti sembra che il sentiero prosegua tendendo a perdere quota, mi incammino in quella direzione e trovo tracciati dei segni bianco rossi. Sperando di trovare un'alternativa alla discesa che non sia il percorso fatto all'andata, mi avvio deciso verso uno spiraglio luminoso che indica un'apertura tra la fitta boscaglia.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipYKE2Icu5Rc6FBW2VwAQfT4tqo4KNgojhG2ga0R7K82Dym5a3gnGK16FvL1wjYmF9Mf-EnGpWSaw9snBzvWIjXnhdnwnrUHmbT3wqDL5J7ziY0DFDhexEnJ8R0GMfEoJoTh-RZVVak_w/s1600-h/DSC00448.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5365384847230837842" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipYKE2Icu5Rc6FBW2VwAQfT4tqo4KNgojhG2ga0R7K82Dym5a3gnGK16FvL1wjYmF9Mf-EnGpWSaw9snBzvWIjXnhdnwnrUHmbT3wqDL5J7ziY0DFDhexEnJ8R0GMfEoJoTh-RZVVak_w/s400/DSC00448.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Quando giungo là dove c'è quel chiarore, mi metto ad urlare dalla gioia. Poi gridolini di felicità e di soddisfazione nel vedere la mia fatica ripagata da una veduta così spettacolare che mai mi sarei aspettato di trovare. Per un paio di minuti resto inebetito di fronte allo spettacolo che si è presentato davanti ai miei occhi e solo dopo mi rendo conto di essere approdato su degli spuntoni rocciosi che precipitano vertiginosamente verso Nonio, Alla mia sinistra degradano verso una balconata con protezioni poco rassicuranti formate da sbarre di ferro arrugginite. Una croce anch'essa arrugginita benedice dall'alto tutto il lago d'Orta..... Cliccate sopra l'immagine per godervi la panoramica.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTW3-Rrvx9oVpi9RtjBipgv1kwQAQEoxmKcySUD687V0amPT2cytSBLNKaE95Dk769Jc-f_C_rnVNZm5xMjQiFhCIFkQkix446_D1KHfQNxOXGqWMm0zZp5p3uXoAdceYgpNiJmFiDVOg/s1600-h/dal+Monte+Pizzo.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5365387664444633426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTW3-Rrvx9oVpi9RtjBipgv1kwQAQEoxmKcySUD687V0amPT2cytSBLNKaE95Dk769Jc-f_C_rnVNZm5xMjQiFhCIFkQkix446_D1KHfQNxOXGqWMm0zZp5p3uXoAdceYgpNiJmFiDVOg/s400/dal+Monte+Pizzo.JPG" style="display: block; height: 68px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Mi soffermo per quasi mezz'ora in questo luogo semplicemente meraviglioso. Spira un bel venticello che contribuisce a mantenere tersa e limpida l'atmosfera. Cammino con circospezione avanti ed indietro per il crinalino roccioso alla ricerca di visuali migliori. Purtroppo non avendo la macchina fotografica ma solo la cinepresa, non riesco a scattare immagini adeguate alla bellezza che ho davanti ai miei occhi per documentarle qui.(Ho comunque il filmato...) E soprattutto, non riesco a rendere la sensazione vertiginosa che mi assale appoggiandomi al riparo della balconata e guardando, là sotto il dirupo, il paesino di Nonio . Vertigine e leggerezza nel contempo. Ho la sensazione di poter allargare le ali come un uccello e spiccare il volo verso quell'azzurro lasciandomi cullare ed accarezzare dal vento. E mi torna alla mente un sogno ricorrente nella mia gioventù. Sorvolavo, come un novello Icaro, delle montagne verdi e dai dolci ed arrotondati declivi. Mi lasciavo trasportare dalle correnti e planando seguivo i contorni delle colline quasi volessi accarezzarle. Il punto di partenza erano le montagne sopra Omegna ; spostandomi verso sud volavo sopra le alture della sponda occidentale del lago d'Orta. Una sensazione di benessere e di serenità mi accompagnava per tutto il sogno e mi teneva ancora compagnia quando mi svegliavo e riassaporavo il piacere provato ripensando a quei momenti deliziosi. Ed ora qui davanti a me sembra che quel sogno infantile si stia materializzando dando forme, colori e immagini che andranno a sovrapporsi ed intersecarsi con quelli delle mie fantasie oniriche. Posto altre due immagini riprese con lo zoom. Una è dedicata ai due picchi del Monte Cerano e del Poggio Croce che sono un punto di richiamo visivo inconfondibile per chi sale verso nord da Borgomanero. L'altra alla frazione di Cesara,Colma, con sullo sfondo il monte Camosino.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9y7mtun6AKM-Gi5tSfOVOZw5AiZkq1b2N9Yt5kkQlm6b7bNiRpkTkTgdVLo8opcKL6SRN8nfxfUjVhTwuCPKPD7IL1d_5K-fEwVUsSTJhZant02AWlt0zDE7iN4l3gu7mR8fmD7dHqSg/s1600-h/DSC00455.JPG"><img alt="" border="0" height="480" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5365440973690660258" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9y7mtun6AKM-Gi5tSfOVOZw5AiZkq1b2N9Yt5kkQlm6b7bNiRpkTkTgdVLo8opcKL6SRN8nfxfUjVhTwuCPKPD7IL1d_5K-fEwVUsSTJhZant02AWlt0zDE7iN4l3gu7mR8fmD7dHqSg/s640/DSC00455.JPG" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="640" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghBMOgcrxer-wa9bEVu1if0qYX08VQkntOQS4TeYLZftr9D9lKCPcuQq2nM12xwFuS7Y5j4i6R1ON0qN_62bo40mtd0zrqsaaZT8cvzFRC4Xm640GtEqnhUCR3sy4zuKlZW1IFu7uKfKw/s1600-h/DSC00457.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5365440550978836306" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghBMOgcrxer-wa9bEVu1if0qYX08VQkntOQS4TeYLZftr9D9lKCPcuQq2nM12xwFuS7Y5j4i6R1ON0qN_62bo40mtd0zrqsaaZT8cvzFRC4Xm640GtEqnhUCR3sy4zuKlZW1IFu7uKfKw/s400/DSC00457.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> A malincuore giunge l'ora del ritorno. Ripercorro allegro e felice la via fatta all'andata. Ci vuole poco ora a raggiungere il luogo in cui mi sono congiunto con il sentiero segnalato e questa volta lo seguo notando la particolare cura tenuta nel tracciarne i punti.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPQYd_YL18hyO8Jk7w9KSZ2NIKgTO5hMe8CyeCXkUrVt6zwXiNdZHUVNVukgAef_amvc2uM2AmjQOq5kRrU7F2lZJ-H1brkIC5AG93eCP3TK5GnTQjcztaueyv0CLVBRjPyv5D2o77Ywk/s1600-h/DSC00458.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5365445989231547330" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPQYd_YL18hyO8Jk7w9KSZ2NIKgTO5hMe8CyeCXkUrVt6zwXiNdZHUVNVukgAef_amvc2uM2AmjQOq5kRrU7F2lZJ-H1brkIC5AG93eCP3TK5GnTQjcztaueyv0CLVBRjPyv5D2o77Ywk/s400/DSC00458.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4fMAAuiJj3n7mi9o76voSw9XKiTLXeYcrLd88orQ7qh3J-CdMHOCBXMvHThockdiXS-GK9gDv7kpT-y1X430aGD-BtNw4u-CoBSmPemmB8ldMQqSZJCOC5g6KTCbmHXymOaSNKAVVho8/s1600-h/DSC00461.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5365445596179091106" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4fMAAuiJj3n7mi9o76voSw9XKiTLXeYcrLd88orQ7qh3J-CdMHOCBXMvHThockdiXS-GK9gDv7kpT-y1X430aGD-BtNw4u-CoBSmPemmB8ldMQqSZJCOC5g6KTCbmHXymOaSNKAVVho8/s400/DSC00461.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqWnF39W31tgKkgZE0AJa6B34yExcJgtN4XSKCYEDd0_Egy4eT4zPdP_0-xEVGMFEdP2H_JzIi3Sz3WzT8s61efID2JrHgJ9sMjF7WgT2WMc1rbLB4eInPOusq73j_L1qmgtgktT-4JZA/s1600-h/DSC00463.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5365445043857753682" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqWnF39W31tgKkgZE0AJa6B34yExcJgtN4XSKCYEDd0_Egy4eT4zPdP_0-xEVGMFEdP2H_JzIi3Sz3WzT8s61efID2JrHgJ9sMjF7WgT2WMc1rbLB4eInPOusq73j_L1qmgtgktT-4JZA/s400/DSC00463.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Ed in un baleno sono a Cesara. Questa volta invece di passare per i vicoli interni, faccio il giro della circonvallazione, volgo indietro lo sguardo per salutare il monte Il Pizzo e, percorrendo poi la scalinata delle cappelle della Via Crucis che portano alla chiesa di San Clemente, raggiungo il posto dove avevo lasciato la macchina. <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvu7wSuvOCigeafX133VZKycz4xUminyLy3Spq7BGxtRLtdKf9bc_kGH_Nfz13XlBQwN4qUgPkICDYNHrto9ThvyX-xFcB73vAbC2Qiz8HxcWL4zd_jRX9BSEMQu1OxNPbvgLHK1sdNZE/s1600-h/DSC00469.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5365449446909131730" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvu7wSuvOCigeafX133VZKycz4xUminyLy3Spq7BGxtRLtdKf9bc_kGH_Nfz13XlBQwN4qUgPkICDYNHrto9ThvyX-xFcB73vAbC2Qiz8HxcWL4zd_jRX9BSEMQu1OxNPbvgLHK1sdNZE/s400/DSC00469.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxtVtcWBdx2OBE-sAiMQ_re7-LN0JKIWhLAyX2mMZAlO6kNeGB3wA-MOoyJ6p-Pgjtg2hn5jGgM4zCcztdU3oYcn7s16qqGxO5SlDqFX1j0jZ97bI3hjI6k6k3GgNpC76jQxiLBVvWaM0/s1600-h/DSC00473.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5365449058891719986" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxtVtcWBdx2OBE-sAiMQ_re7-LN0JKIWhLAyX2mMZAlO6kNeGB3wA-MOoyJ6p-Pgjtg2hn5jGgM4zCcztdU3oYcn7s16qqGxO5SlDqFX1j0jZ97bI3hjI6k6k3GgNpC76jQxiLBVvWaM0/s400/DSC00473.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfYMQvy98ybT1kkoA5lB_SmlOJkaQ8cOaHmHlnc9onodJOkpoFUA5sSo2pX4vMKg0khDpx0N2_bRmGNH9SVhVqnis2FP0pKoK2F8BV8C18hcN6hMpd0_xxCnyLQsrBUJhnSTLFYN4afKo/s1600-h/DSC00479.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5365448613871522482" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfYMQvy98ybT1kkoA5lB_SmlOJkaQ8cOaHmHlnc9onodJOkpoFUA5sSo2pX4vMKg0khDpx0N2_bRmGNH9SVhVqnis2FP0pKoK2F8BV8C18hcN6hMpd0_xxCnyLQsrBUJhnSTLFYN4afKo/s400/DSC00479.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2T1rxfu0eHdz0aswCNqEf8c9-yZcr1YxuzDesRBGXecnxUDYsaNhFBDQ-shQUck20oM0cUmX-oUGEd4McGNp4SDpuzGERIj7VMlvDPpK1xpeRdOt2JzI49kHC-wiQu3WcDlHR245RdYc/s1600-h/DSC00489.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5365448210553156882" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2T1rxfu0eHdz0aswCNqEf8c9-yZcr1YxuzDesRBGXecnxUDYsaNhFBDQ-shQUck20oM0cUmX-oUGEd4McGNp4SDpuzGERIj7VMlvDPpK1xpeRdOt2JzI49kHC-wiQu3WcDlHR245RdYc/s400/DSC00489.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a> Prima di dirigermi verso casa, faccio un salto al parcheggio antistante la chiesa di Nonio per scattare la foto della seconda cima del monte Il Pizzo, quella che sovrasta il paese, e che appare in apertura di post.Qui aggiungo un'immagine zoommata della croce che è situata sulla balconata.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8qrrHMVh6Yyd74oZwNJonG38GacOWmOAm-mCArmKKgrxmbX_WelOphcY9oayZz4Ea6sChqDXKpHJ6axscuN8E4NN2sSQe20XQ0MltLRa2ur68RKK4Ayf0yyfnKFmGr8P_XzuwYE85mQo/s1600-h/DSC00499.JPG"><img alt="" border="0" height="480" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5365452440815905986" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8qrrHMVh6Yyd74oZwNJonG38GacOWmOAm-mCArmKKgrxmbX_WelOphcY9oayZz4Ea6sChqDXKpHJ6axscuN8E4NN2sSQe20XQ0MltLRa2ur68RKK4Ayf0yyfnKFmGr8P_XzuwYE85mQo/s640/DSC00499.JPG" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="640" /></a> Infine ritorno soddisfatto verso la mia dimora, congratulandomi con me stesso per aver scoperto questo meraviglioso belvedere sopra il lago d'Orta.<div class="blogger-post-footer">post più vecchi</div>Vernèhttp://www.blogger.com/profile/08545733869445654034noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8609949549795747456.post-29298012532095335262009-07-19T11:28:00.116+02:002011-12-13T14:47:30.619+01:00Cammina,cammina... sulle rive del lago d'Orta<div align="center">
<div style="border: currentColor;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgC6AFWLcvfG-4rMiJH8MyimUyRJoTZI_4Upveg60fhSdnZ8ZG7tF9OabxBPMuuWbzDeRxr0jsZFPD2XYfE0rFPoGdJbOCZrXmyIe0_I15vxs0iqXb0L579tJEMBlU1A1IX6IqmF39dHFE/s1600/Ronco_Grassona_Egro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" q6="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgC6AFWLcvfG-4rMiJH8MyimUyRJoTZI_4Upveg60fhSdnZ8ZG7tF9OabxBPMuuWbzDeRxr0jsZFPD2XYfE0rFPoGdJbOCZrXmyIe0_I15vxs0iqXb0L579tJEMBlU1A1IX6IqmF39dHFE/s640/Ronco_Grassona_Egro.jpg" width="565" /></a></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-M_f7Zlu0tAnNkTwondRii7JIQA8xGHdtXe3Pp0_Nw2HWKqNvITnB4kQ1Jx_Bquk907epcewoKomGzcgcRpmJFHTyQUfNNWkk1OuELm8xGwtn-kx2xyeuJkzKF_AqS_z_QQZUEZU23Uhx/s1600-h/Ronco+Grassona+Egro.jpg"></a><em>percorso in rosso</em> <br />
<object height="344" width="425"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/yd_qJ5ex2UU?hl=it&fs=1">
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<em>Non poteva essere che Van De Sfroos ad accompagnarci in questa lunga camminata di lago</em><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXKoBfA67aaqrD2m8vMGQyY_0mafpRGQUSMbwfjRh3pcbLwtWNeyr70o9UHe_C7ATe_HF9gSggTlFDe4qpJIeGx5PhgUHi58JUAalHBRUE8iW8M3To0TX_tDDhVfvYCOABGZ6Wv27wFjo/s1600-h/Ronco+Grassona+Egro_0001.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360965824061385202" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXKoBfA67aaqrD2m8vMGQyY_0mafpRGQUSMbwfjRh3pcbLwtWNeyr70o9UHe_C7ATe_HF9gSggTlFDe4qpJIeGx5PhgUHi58JUAalHBRUE8iW8M3To0TX_tDDhVfvYCOABGZ6Wv27wFjo/s400/Ronco+Grassona+Egro_0001.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 296px;" /></a><em>Percorso in blu</em><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKp1E3_ob27wBrDj1nJyEl7bChOQ3OdnvWSBExOEHP7gTTVSR1QR0kRaHPyBUupKo_WObOmNL8lLz_Jh0T49my86Uuz1-AWOdv1CrCe5H3q7oUgfjF3LETI-9GQ0dQE2cvAGVNCa-XJuHs/s1600-h/Pella+Ronco+Grassona+Egro.bmp"><img alt="" border="0" height="204" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360965567440506802" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKp1E3_ob27wBrDj1nJyEl7bChOQ3OdnvWSBExOEHP7gTTVSR1QR0kRaHPyBUupKo_WObOmNL8lLz_Jh0T49my86Uuz1-AWOdv1CrCe5H3q7oUgfjF3LETI-9GQ0dQE2cvAGVNCa-XJuHs/s640/Pella+Ronco+Grassona+Egro.bmp" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="640" /></a><br />
<em>Giovedì 16 luglio 2009 Alzo-Pella-Ronco-Grassona-Egro-Alzo km. 16,3</em><br />
<br />
<div align="center">
<em>Partenza ore 13,16 Arrivo ore 18,07</em></div>
<br />
<div align="left">
Uscita solitaria per questa camminata pregustata sulla carta e poi felicemente portata a conclusione nella pratica. Prevedendo di soffermarmi durante il tragitto per scattare fotografie e tempi lunghi quindi di percorrenza, sono partito molto presto dall'abitazione di mio cognato in Alzo. Ho iniziato a percorrere via Pietro Durio fino ad arrivare alla piazza Fiorentini, uno splendido balcone affacciato sopra il lago.</div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBExtl91h136yn1tYEAb_FX_IGTPgPZZpOzmOil2JuUbmsfhDKTAp9Mjmlizh0e8Iz5pOMTo6Pwadc_Y_WcHnUjw-B3vOwZ7ZuYFUxwYe5wNh-4gHLv8Pn_VClkVNndYd_Jlg6wyT5jxDT/s1600-h/DSCN0273.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360133740511117522" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBExtl91h136yn1tYEAb_FX_IGTPgPZZpOzmOil2JuUbmsfhDKTAp9Mjmlizh0e8Iz5pOMTo6Pwadc_Y_WcHnUjw-B3vOwZ7ZuYFUxwYe5wNh-4gHLv8Pn_VClkVNndYd_Jlg6wyT5jxDT/s400/DSCN0273.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhorDsyK3SCxV6IsSVaiXeTRE7y792qoAXjgPTXBS9N5MHk3MoCxm6wOLaftARlE4qGUn3-G6sIJvrxhsPKELmpQhq5sgSvrDQOlv8ojkMqi8V9kr38montolU46P2s2-_IosF27ZwIfrik/s1600-h/DSCN0275.JPG"><img alt="" border="0" height="480" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360133153053663458" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhorDsyK3SCxV6IsSVaiXeTRE7y792qoAXjgPTXBS9N5MHk3MoCxm6wOLaftARlE4qGUn3-G6sIJvrxhsPKELmpQhq5sgSvrDQOlv8ojkMqi8V9kr38montolU46P2s2-_IosF27ZwIfrik/s640/DSCN0275.JPG" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="640" /></a> La giornata è stupenda ed il sole ravviva i colori della natura rinvigoriti e resi brillanti dalle pioggie temporalesche di questo luglio dispettoso. Mi soffermo brevemente a gustare questo paesaggio familiare e consueto per chi vi abita, ma sempre comunque dispensatore di pace e serenità e stupore per le sensazioni visive che regala. E poi avanti, verso la porta d'uscita dalla via del paese che va a congiungersi con la circonvallazione proseguendo poi per la provinciale che porta alla "valle" che risale fino a Cesara. A bordo strada fanno bella mostra di sè degli stupendi grappoli d'uva che saranno tentatori dei passanti quando avranno la loro maturazione.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfvyqSH-hHBwjjOuFCs-TOSyKo0tcFsKpFGnb3dsFR_YT0GtiqPR0qsXZvK688zhyphenhyphen4jMAY3qIby9vFYfOZZ-Ygmw_oi3Fo_rga8FzHuePPwB-b5nuLvGTZmHhJ9G_dGg1SnasEdhFn6p8j/s1600-h/DSCN0279.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360144858467218914" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfvyqSH-hHBwjjOuFCs-TOSyKo0tcFsKpFGnb3dsFR_YT0GtiqPR0qsXZvK688zhyphenhyphen4jMAY3qIby9vFYfOZZ-Ygmw_oi3Fo_rga8FzHuePPwB-b5nuLvGTZmHhJ9G_dGg1SnasEdhFn6p8j/s400/DSCN0279.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxAok0MpYp2yR89mT6DGUBSAnsmQwUtYKzHj7wA_diuxvNNXFK9KDvPa4OEdSgLauhZ_Yy2rVWZDd7YUkbu0vWlKwxcHW0eUcAELoXxr998UvqNJgdqMgrVIir06zvhWbRhqCzA6FLeas/s1600-h/DSCN0280.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5362004708790589602" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxAok0MpYp2yR89mT6DGUBSAnsmQwUtYKzHj7wA_diuxvNNXFK9KDvPa4OEdSgLauhZ_Yy2rVWZDd7YUkbu0vWlKwxcHW0eUcAELoXxr998UvqNJgdqMgrVIir06zvhWbRhqCzA6FLeas/s400/DSCN0280.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Cammino con cautela sulla provinciale poichè a causa delle numerose curve che presenta può rivelarsi infida per i pedoni che vi si avventurano. Nulla a che vedere comunque col traffico cittadino... qui si assapora la tranquilla simbiosi del camminare con i ritmi della natura. Causa l'orario, però, non c'è quasi passaggio di macchine. Mi avvicino quindi a Ventraggia, una frazioncina di poche case, dopo aver superato il ponte sul torrente Pellesina, uno dei piccoli immissari del lago.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhldw10Z0KTtTdGgq5Jd-m1erdjmM1kIzVHhXRd7oQfQw3_psf5O4SktwYz__DB3AtJW-NPqx-FauMDbZEe8-kBQJaEer5vM0pG7cmkZRHfIPGbH5WtBQ7z4VXk307q5QHPPuoinZ68uL7m/s1600-h/DSCN0281.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360150761774372386" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhldw10Z0KTtTdGgq5Jd-m1erdjmM1kIzVHhXRd7oQfQw3_psf5O4SktwYz__DB3AtJW-NPqx-FauMDbZEe8-kBQJaEer5vM0pG7cmkZRHfIPGbH5WtBQ7z4VXk307q5QHPPuoinZ68uL7m/s400/DSCN0281.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a>In prossimità di una curva, una paletta indicatrice segnala il percorso T 36. Imbocco la bella strada acciottolata che in un batter d'occhio mi porta fin sopra le case di Pella dalle quali spunta il campanile della chiesa parrocchiale dedicata a Sant'Albino Vescovo.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggPdDEKprPVJECKNEROpOW4_MeKLmaQw13GmNWM-3JZPjIa_XPULuwVVEi5GXJyUYOkLcwuQeB9fHJOXcNhZOaKcsObolDU2i6YMCKydKq8wOD-5Rpb0CN6Bea1VaIs0KpJBQhUM9I2qYb/s1600-h/DSCN0284.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360584822317230226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggPdDEKprPVJECKNEROpOW4_MeKLmaQw13GmNWM-3JZPjIa_XPULuwVVEi5GXJyUYOkLcwuQeB9fHJOXcNhZOaKcsObolDU2i6YMCKydKq8wOD-5Rpb0CN6Bea1VaIs0KpJBQhUM9I2qYb/s400/DSCN0284.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzoRwXVDYnfILRt0OWgbTcBfATlI3efI6WZN0MDT-VQ4b57NJVUutLO1MzgrjHkbbUOFH64H8qOneRLxareVbtqdnZC5EkHT4EpFJ28w0g4WdE6tpVhoslOt1r5OVp36jTu_YC2ALyiiS1/s1600-h/DSCN0289.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360584225133265586" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzoRwXVDYnfILRt0OWgbTcBfATlI3efI6WZN0MDT-VQ4b57NJVUutLO1MzgrjHkbbUOFH64H8qOneRLxareVbtqdnZC5EkHT4EpFJ28w0g4WdE6tpVhoslOt1r5OVp36jTu_YC2ALyiiS1/s400/DSCN0289.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLrSI2NF_8yMHS6DkeAYuNa7YD8RLOZIN-qe1-_GORpbK9HTUqs-OJbOwUnwji6PFhH2GjkUDRAhcNXQE97-LVqb_OmFcgORupZCffq63Ff9VbdyDDRyI0cKB7m6LF9i5HgAHE_gHd2zvn/s1600-h/DSCN0292.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360583602894567074" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLrSI2NF_8yMHS6DkeAYuNa7YD8RLOZIN-qe1-_GORpbK9HTUqs-OJbOwUnwji6PFhH2GjkUDRAhcNXQE97-LVqb_OmFcgORupZCffq63Ff9VbdyDDRyI0cKB7m6LF9i5HgAHE_gHd2zvn/s400/DSCN0292.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Durante la bella discesa gli unici rumori che si percepivano sono state le grida dei ragazzi che giocavano nelle acque o sulla spiaggia della "Baia".Questa incantevole via di accesso al lago sbuca proprio nella piazza principale del paese: piazza Ravedoni. Mi dirigo verso l'antico ponte (datato 1578) a schiena d'asino che supera il torrente Pellino e dà accesso al cimitero e più in giù alla strada principale dell'uscita dal paese che porta verso la frazione di Ronco.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHWst8wS3rWNgpz68mrx8Oan_T8Y7Kyus8adt9FVzf1j3tzThKJljqCNEhqGQcBSMMCqweN1_L58jSMFgpMTWAZkeKYZhnLy5UJtN28xdGHCD94frDh9A1Wy2Ksw_ZSogCNWhB1TtgxfYY/s1600-h/DSCN0299.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360589471530681826" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHWst8wS3rWNgpz68mrx8Oan_T8Y7Kyus8adt9FVzf1j3tzThKJljqCNEhqGQcBSMMCqweN1_L58jSMFgpMTWAZkeKYZhnLy5UJtN28xdGHCD94frDh9A1Wy2Ksw_ZSogCNWhB1TtgxfYY/s400/DSCN0299.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIc6exS_6v4qrpOJ-pJXdK4jikYPwyA0QIW9UunCoZLLj1GI53xr2E0bwUWPzpjjNKSdZJaBipERNCnI_fhxBn0J_mQqMnnP9olM0fuoJKUilR8rXgHzK2uWQojMn8PUrCK3RS9ksN7SBb/s1600-h/DSCN0302.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360588782993127282" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIc6exS_6v4qrpOJ-pJXdK4jikYPwyA0QIW9UunCoZLLj1GI53xr2E0bwUWPzpjjNKSdZJaBipERNCnI_fhxBn0J_mQqMnnP9olM0fuoJKUilR8rXgHzK2uWQojMn8PUrCK3RS9ksN7SBb/s400/DSCN0302.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeKnOEdmkENCXS07Z_qNI6k2U7cLQvmFDkLZaM467NVo6elWJV0Pl6iSXkfErkP4NI-uQoTo-dWgHAO1oy4bSJQ5GpiZI44hMKScOuAXmvAa50U8CvLR6-0HSCDPAEASvo6nK2DqBvnglA/s1600-h/DSCN0305.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360588217816988674" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeKnOEdmkENCXS07Z_qNI6k2U7cLQvmFDkLZaM467NVo6elWJV0Pl6iSXkfErkP4NI-uQoTo-dWgHAO1oy4bSJQ5GpiZI44hMKScOuAXmvAa50U8CvLR6-0HSCDPAEASvo6nK2DqBvnglA/s400/DSCN0305.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> E mi incammino al bordo della strada deserta (in tutto il percorso fino a Ronco, avrò incontrato sì e no un paio di macchine...). Alla mia sinistra le ripide balze che sono il fianco del Monte Camosino che dovrò, più avanti, risalire. Adeguate opere murarie di contenimento, onde evitare smottamenti e frane, rinforzano il pendio. Alla mia destra una striscia alberata che fiancheggia la riva del lago, sopra il livello delle acque di almeno cinque metri. Ogni tanto, tra il verde rigoglioso delle piante, fa capolino l'azzurro brillante del lago e qualcuno si diverte a galleggiarvi sopra anche solo con un semplice asse da surf. <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRjbDmsNMFjC3s3x6d1i4mDDCqt5Xq70CDTUNbrtMnMcGJoNlZ7TnGhDCvLlgC8lVR2xNIcNgqjknpmtR0Br5YffjhtQJyb2iWfzjYDPQZ7J00cGtjkD39Hwp7HUwytdL741pMaBpibS49/s1600-h/DSCN0306.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360629161514413602" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRjbDmsNMFjC3s3x6d1i4mDDCqt5Xq70CDTUNbrtMnMcGJoNlZ7TnGhDCvLlgC8lVR2xNIcNgqjknpmtR0Br5YffjhtQJyb2iWfzjYDPQZ7J00cGtjkD39Hwp7HUwytdL741pMaBpibS49/s400/DSCN0306.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYl4HKV935KceDbrqfttNep8B0D0i1W1DnlD6u-j09T3igjIEWtwkqeYKIE-GdhUdg3y186GhqKSebKByfl-7VgB8j3EnA3Muw5Jniwg5M2Mlu64c3ZW9AbkmRhMfVP05I_BSF1E-yWY2j/s1600-h/DSCN0309.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360627284047184322" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYl4HKV935KceDbrqfttNep8B0D0i1W1DnlD6u-j09T3igjIEWtwkqeYKIE-GdhUdg3y186GhqKSebKByfl-7VgB8j3EnA3Muw5Jniwg5M2Mlu64c3ZW9AbkmRhMfVP05I_BSF1E-yWY2j/s400/DSCN0309.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Accessi pubblici alla riva ce ne sarà solamente uno, mentre numerosi sono i cancelletti chiusi che delimitano le proprietà private che sfruttano quei pochi metri utili di costa per posizionarvi camper o piccoli mini-chalet. Io e la mia ombra continuiamo godendoci questo meraviglioso pomeriggio assolato, fino a giungere ad una vecchia scalinata con il passamani arrugginito che dà accesso alla "Cappella dell'Angelo".<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUZnfRjboOT0SC1sUfc36g3fRX0pRhzmAIJNRwBhb6L_phzMTdHZpZMTvryzSvhBflyconTBAKYI6PMiOTSLz3x-e-Oxq-eVPo2xzFhExW9o5iifyKugpUoOwPmwOKMY7ME8Sf82DgBq6w/s1600-h/DSCN0313.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360632160530007234" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUZnfRjboOT0SC1sUfc36g3fRX0pRhzmAIJNRwBhb6L_phzMTdHZpZMTvryzSvhBflyconTBAKYI6PMiOTSLz3x-e-Oxq-eVPo2xzFhExW9o5iifyKugpUoOwPmwOKMY7ME8Sf82DgBq6w/s400/DSCN0313.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhH_t9pd3iYr25ZJGQlkp6CwgKfh2mpFNY2ilKdDwZfUp_ZrspEY_XILMXYnDjQwIiLSGWVsy-V6F1Uq8xEnYvqA9tAQe6zXG-2hVa_1Z06lOhBBhENTN1J3OnTqZ9k5GJwDYhOK0pyXs2k/s1600-h/DSCN0314.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360631567946606130" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhH_t9pd3iYr25ZJGQlkp6CwgKfh2mpFNY2ilKdDwZfUp_ZrspEY_XILMXYnDjQwIiLSGWVsy-V6F1Uq8xEnYvqA9tAQe6zXG-2hVa_1Z06lOhBBhENTN1J3OnTqZ9k5GJwDYhOK0pyXs2k/s400/DSCN0314.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Vi scendo e mi mangio le unghie, poichè non ho riportato sul Gps che ho con me le coordinate long-lat che determinano l'esatta ubicazione di un tesoro che è nascosto in questo luogo.... Dalle indicazioni che avevo letto sul sito Geocaching Italia, avrei anche potuto tentare di scovarlo senza ricorrere ai dati satellitari. Ma non mi è garbato di esulare dagli schemi del giochino della caccia al tesoro, per cui qui oggi mi sono limitato a scattare delle foto. Per il "geocache" tornerò qualche altra volta...<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMqO8XKtw9sy6UQ4VkKCxPxkBVmH3spK7ypnLqvYAvJPJPz2rWpv2flEM22LUHm9Jru60rPmRvUOBRxyJ7hKNVE0-uPiCDIKfcuz7g86oTGUOTgmtB8LHM2b03iwnrmgWce1fDj9_0G4Ac/s1600-h/DSCN0317.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360636198511571810" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMqO8XKtw9sy6UQ4VkKCxPxkBVmH3spK7ypnLqvYAvJPJPz2rWpv2flEM22LUHm9Jru60rPmRvUOBRxyJ7hKNVE0-uPiCDIKfcuz7g86oTGUOTgmtB8LHM2b03iwnrmgWce1fDj9_0G4Ac/s400/DSCN0317.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtzPrDdOzO4s_079z3w8Y8qUAY_1MVVmn6cmuhWmmHRkoiPcd3zfgGCTemp6SsaouwgnxRiVikEJC1_KHw6DCKl-BuSoQKhtnrOFsJNI-SDKWgLPj2E2EnxNBFWtPox23EIkoC4I8BUHjZ/s1600-h/DSCN0318.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360635579232364274" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtzPrDdOzO4s_079z3w8Y8qUAY_1MVVmn6cmuhWmmHRkoiPcd3zfgGCTemp6SsaouwgnxRiVikEJC1_KHw6DCKl-BuSoQKhtnrOFsJNI-SDKWgLPj2E2EnxNBFWtPox23EIkoC4I8BUHjZ/s400/DSCN0318.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEida6aACvgRXIV0w6LLb68CXSTYg-R-yGpCbvMkjM6TbTxXDl9ULgF3V0HnR8BzneLLvwXl3UrAGBOHzOSD_gChQGh32Lb4fUwlN4nxbzPDcMF3zcth1HVbkK3JMLGbCAppMcXdVMks1XQ0/s1600-h/DSCN0315.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360634986907771442" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEida6aACvgRXIV0w6LLb68CXSTYg-R-yGpCbvMkjM6TbTxXDl9ULgF3V0HnR8BzneLLvwXl3UrAGBOHzOSD_gChQGh32Lb4fUwlN4nxbzPDcMF3zcth1HVbkK3JMLGbCAppMcXdVMks1XQ0/s400/DSCN0315.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a> Cammina, cammina, arrivo, finalmente, in vista delle case di Ronco dal cui pontile di attracco sta uscendo proprio in quel momento la motonave Ortensia. Nonostante la giornata feriale, sembra che ci sia abbastanza gente che si concede un'escursione sul lago. Sullo sfondo Omegna.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgx71QJKOP2af919BzcuL71KIEXOgyWKrnkJaGvD1jwGE1j0Rmkj9cVgi4GjuM5XjdxPE6S7XyGRGf7Y6Az922PZuXWfgIQzKbV8b_Jn5TJZXaye2Oi_AnADcOWHczAvp8spW8hTpDtlB8t/s1600-h/DSCN0325.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360640915353043490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgx71QJKOP2af919BzcuL71KIEXOgyWKrnkJaGvD1jwGE1j0Rmkj9cVgi4GjuM5XjdxPE6S7XyGRGf7Y6Az922PZuXWfgIQzKbV8b_Jn5TJZXaye2Oi_AnADcOWHczAvp8spW8hTpDtlB8t/s400/DSCN0325.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjS_EjRIDN0RVeirm518w6ZO1Lhrsdl8HvMjwW7aDprXkgJ2CVPivchKHq_CXW_Bf1P_7SWVzqIpVwyaI0iQzIHkROlANMFbIvF0_WX1vlha1a4FArHq7m-s_pfh8l9ho-3sx2GwA9Y38mZ/s1600-h/DSCN0326.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360640344720721170" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjS_EjRIDN0RVeirm518w6ZO1Lhrsdl8HvMjwW7aDprXkgJ2CVPivchKHq_CXW_Bf1P_7SWVzqIpVwyaI0iQzIHkROlANMFbIvF0_WX1vlha1a4FArHq7m-s_pfh8l9ho-3sx2GwA9Y38mZ/s400/DSCN0326.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> A Ronco finisce la strada. Questa frazione è l'ultimo paese raggiungibile con un'automobile. Chi vuole proseguire verso nord deve necessariamente percorrere il sentiero che sale verso Ronco Sopra e Colma. Purtroppo (o per fortuna?) non esiste una strada che permetta di completare il periplo del lago costeggiandolo. La riva scoscesa che da qui fino ad Oira dirupa verso le acque, non ha permesso di costruire il tratto che avrebbe portato fino ad Omegna. Posto una foto dell'amico di blog Alfa pubblicata in "Immagini del Lago" che evidenzia bene ciò che ho scritto. Si vede, ripresa dal motoscafo, il tratto della riva occidentale con la cascata della Qualba,Oira e Nonio.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTjdWJL5uZoqjv2kumEtKhUIEnuHFQO6tHCsw2Q0jUPmWF3RazWjV65s0hBCIXBoFWsaoKKYpKLEfKaCMpAeitOnHIR6IqQKSaEAxAHfm3x4VLmNkbQ6S1qOa96QdjQa2RHYAA1aRKLJ8l/s1600-h/DSCN0327.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360812460849812738" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTjdWJL5uZoqjv2kumEtKhUIEnuHFQO6tHCsw2Q0jUPmWF3RazWjV65s0hBCIXBoFWsaoKKYpKLEfKaCMpAeitOnHIR6IqQKSaEAxAHfm3x4VLmNkbQ6S1qOa96QdjQa2RHYAA1aRKLJ8l/s400/DSCN0327.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYilZw_8MMDJwbksTy-3Fl8H_hnMvYNJ9-o4KdNB6_Us0iYBHW8T9-KpY0yRc_ycEd4IN_egiUBSttqDPdg5iUJUADtByW0VHsNDnbhizC3tKKv2ZTcBgdmMb8bq6KTDjlkKOfFW58yVeN/s1600-h/Cascata+Aqualba+ed+Oira.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360824025925251618" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYilZw_8MMDJwbksTy-3Fl8H_hnMvYNJ9-o4KdNB6_Us0iYBHW8T9-KpY0yRc_ycEd4IN_egiUBSttqDPdg5iUJUADtByW0VHsNDnbhizC3tKKv2ZTcBgdmMb8bq6KTDjlkKOfFW58yVeN/s400/Cascata+Aqualba+ed+Oira.jpg" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
Entro in paese e non trovo nessuna indicazione che mi permette di andare a colpo sicuro nella scelta della giusta direzione per salire a Colma. Ammiro la bella chiesa di San Defendente e non scendo fino alle case sul lago perchè credo di avere poco tempo a disposizione. Ritornerò perchè le vie della frazione ,che portano all'imbarcadero dove attraccano i battelli della navigazione lacustre, hanno mantenuto un aspetto caratteristico medioevale e meritano di esssere visitate.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgN19GxkUJ2JYIhYRHRgYr372U7PoG9oDYIqYyLDCWNrTq63mDfG5bpawX6P34LmsjEQYXFhR4nUfZA8kQ00YFyv87bqn-5WfvsDu1oLrcWFH-9RwCha3gEbGTWq_rPYuOc3CoNGIhk9qSK/s1600-h/DSCN0330.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360816193713775298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgN19GxkUJ2JYIhYRHRgYr372U7PoG9oDYIqYyLDCWNrTq63mDfG5bpawX6P34LmsjEQYXFhR4nUfZA8kQ00YFyv87bqn-5WfvsDu1oLrcWFH-9RwCha3gEbGTWq_rPYuOc3CoNGIhk9qSK/s400/DSCN0330.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a> Chiedo alla prima persona che incontro qual'è la via da seguire per salire a Grassona. Fortunatamente è un "locale" per cui mi dà subito la giusta indicazione . Un piccolo appunto ai segnalatori di percorsi. Chi si avventura per la prima volta su un tracciato ha bisogno di trovare delle palette indicatrici chiare ed esplicative sulla via da intraprendere. In questo caso avevo intuito da solo dove dirigermi, però ho dovuto chiedere conferma per averne la certezza, in mancanza appunto di una paletta indicatrice. Lo scrivo perchè so che da qui passa il famoso percorso del "Girolago" e quindi potrebbe essere segnalato appropriatamente. Imbocco quindi l'impegnativa mulattiera.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVBr6AZiAmHCzL2JhQbYrqeQvvvboUZPazX6K2eYSdqYYVfsDA3qOFL1Npovl6dT8VGnf88AmMjG64bzCI4B2sbhYCi4tBd_09PyJuw__JoF_Z0YfXX_cRx2FTWKv02MdaeUpCzxv-3RxD/s1600-h/DSCN0331.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360819725362474498" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVBr6AZiAmHCzL2JhQbYrqeQvvvboUZPazX6K2eYSdqYYVfsDA3qOFL1Npovl6dT8VGnf88AmMjG64bzCI4B2sbhYCi4tBd_09PyJuw__JoF_Z0YfXX_cRx2FTWKv02MdaeUpCzxv-3RxD/s400/DSCN0331.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Salendo, tra i boschi di castagni (quest'anno "ammalati" causa parassita "cinese"...), lungo l'antico sentiero di pellegrinaggio religioso che collegava il Sacro Monte di Orta a quello di Varallo, si trovano alcune cappelle (due per la precisione , l'ultima delle quali è proprio malridotta) che, oltre ad invitare alla preghiera sostandovi, permettevano di rifiatare durante la salita.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6bJpP_KjibfHqCbgMOZQjRUfz-erKO9e3Jvzs4n9e-YZ1L4SPul4USguc2Mc9ESy5xxSf-XCIpkF9P_SC8pT0hg40cK0A8FsFfKmMFuPuDNer4l9P_wfNIMW3zmdffuC7DY4PXM2nskAp/s1600-h/DSCN0336.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360833518505330274" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6bJpP_KjibfHqCbgMOZQjRUfz-erKO9e3Jvzs4n9e-YZ1L4SPul4USguc2Mc9ESy5xxSf-XCIpkF9P_SC8pT0hg40cK0A8FsFfKmMFuPuDNer4l9P_wfNIMW3zmdffuC7DY4PXM2nskAp/s400/DSCN0336.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyE7jhdVcY_QNPUgxy7HYId_VHe1aG53HgR1ubbm31XZcVh314iu9Prc7JxOZs7t9pyMEfzhkx8flGj9EOr05JBwgCpPqAbUvoq-HqcAPHCiiibX6A2UUjWGUga7rmwBVCZUtpymVdZTru/s1600-h/DSCN0333.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360832914671750146" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyE7jhdVcY_QNPUgxy7HYId_VHe1aG53HgR1ubbm31XZcVh314iu9Prc7JxOZs7t9pyMEfzhkx8flGj9EOr05JBwgCpPqAbUvoq-HqcAPHCiiibX6A2UUjWGUga7rmwBVCZUtpymVdZTru/s400/DSCN0333.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2ByXZ_mr92txdOlaJOJuQJsNhr4_tQY-PSnl5C5dcq1NIe9-JMmfDlYmMbV_MvZ6xzhoao8VMCjICAcIi7KtfxzQaLUvB8lUxv4j2isW5yynwxncw1rdBYVzTKqyC44e679Ej1KdP49HR/s1600-h/DSCN0339.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360832201982231730" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2ByXZ_mr92txdOlaJOJuQJsNhr4_tQY-PSnl5C5dcq1NIe9-JMmfDlYmMbV_MvZ6xzhoao8VMCjICAcIi7KtfxzQaLUvB8lUxv4j2isW5yynwxncw1rdBYVzTKqyC44e679Ej1KdP49HR/s400/DSCN0339.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQgkBegbblsf-8b6F27vUf9TViMjTcnP-vHMvwNJh9GxhNazNcWc5W05f-2NNy6wWHt_WJsFGYAkRd1MAtyTT9bqoPViLExtgUirNyYTnSeUUds7zDRLi1uUrkuOyRFiXqcaPqoVpJzkeM/s1600-h/DSCN0343.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360831713077548114" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQgkBegbblsf-8b6F27vUf9TViMjTcnP-vHMvwNJh9GxhNazNcWc5W05f-2NNy6wWHt_WJsFGYAkRd1MAtyTT9bqoPViLExtgUirNyYTnSeUUds7zDRLi1uUrkuOyRFiXqcaPqoVpJzkeM/s400/DSCN0343.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a>A Ronco Sopra , poche case ristrutturate ad uso villeggiatura, incontro tre persone che stanno amabilmente chiacchierando davanti alle loro abitazioni. Mi azzardo a chiedere se vado bene per Colma. In risposta, in idioma italo-tedesco, ho delle vaghe spiegazioni non del tutto comprensibili che comunque mi confortano . Scoprirò più sopra, vedendo le targhe delle auto parcheggiate nei pressi dell'Oratorio San Giulio, dove il sentiero diventa una stradina asfaltata che proseguirà fino a Colma e poi Cesara, che sono austriaci. La chiesetta di San Giulio (detta anche della Natività di Maria Santissima) si trova ad un'ansa della salita che immette successivamente ad altre costruzioni, alcune delle quali in fase di ristrutturazione, altre ancora vetuste, facenti anche loro parte di Ronco Sopra.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUwmdgK5bjkTkPVoMboVmiAJeGoy3WDm-Uc6yU49AJ6dzqgW9y7MldJptepBwViC9JqwInpEy4kkwukZe5przeQy68Xccv1GWTiRr714yn1v8pnwsS47iG0IoLKoTb8WmCJIv0M8e3BxV9/s1600-h/DSCN0352.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360874412629263442" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUwmdgK5bjkTkPVoMboVmiAJeGoy3WDm-Uc6yU49AJ6dzqgW9y7MldJptepBwViC9JqwInpEy4kkwukZe5przeQy68Xccv1GWTiRr714yn1v8pnwsS47iG0IoLKoTb8WmCJIv0M8e3BxV9/s400/DSCN0352.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJyqZHGl-9_DrKM1mOwGayC4d9-6YZpIAoXlInkQrXZFdKZcaZ8e-lRKvibqNlIivSzg6Aga7_UHTfFUXIwX2nW2S-naDnoSFvDa0yT8sEi11RaFWJNKniAx-MN5HZhS3L5cCFyf6h-EYu/s1600-h/DSCN0347.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360873737614907410" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJyqZHGl-9_DrKM1mOwGayC4d9-6YZpIAoXlInkQrXZFdKZcaZ8e-lRKvibqNlIivSzg6Aga7_UHTfFUXIwX2nW2S-naDnoSFvDa0yT8sEi11RaFWJNKniAx-MN5HZhS3L5cCFyf6h-EYu/s400/DSCN0347.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhX4gawTSVsokTBV_46ULvr82YWrydp7qwjYOTCKJ1rgDD9yEm0L40G1lGZkS6uPoS205mf5GSvbvloHx1fOQ_lc0dbTyX0__HRY-6dqT9RUI8pGU8BoSBzIETfu_EC0GZagbkemxz9pnhC/s1600-h/DSCN0346.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360873090877952610" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhX4gawTSVsokTBV_46ULvr82YWrydp7qwjYOTCKJ1rgDD9yEm0L40G1lGZkS6uPoS205mf5GSvbvloHx1fOQ_lc0dbTyX0__HRY-6dqT9RUI8pGU8BoSBzIETfu_EC0GZagbkemxz9pnhC/s400/DSCN0346.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYkbH9OM2f6VLHRDyfCMiwerbbYZkJLDAxfDhidtIny-TSuDBkpZsGvmttoe-6SXBdVg-ht9ONBgqNAb6NavjLodbYpRtikOpACugLlvlzQvI2BSlJltftwpfNEQrg9CHqDS4rNbPVpuqI/s1600-h/DSCN0354.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360872467913425778" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYkbH9OM2f6VLHRDyfCMiwerbbYZkJLDAxfDhidtIny-TSuDBkpZsGvmttoe-6SXBdVg-ht9ONBgqNAb6NavjLodbYpRtikOpACugLlvlzQvI2BSlJltftwpfNEQrg9CHqDS4rNbPVpuqI/s400/DSCN0354.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Una segnaletica di "Girolago" ,(ne avevo trovata anche una a metà salita che però era indicatrice di nulla... : in quel punto il sentiero non aveva nessuna deviazione, bastava continuare a percorrerlo) dopo un lungo tratto dritto e ripido, fa proseguire a destra per il sentiero che porterà ad Oira; io salgo invece verso sinistra e dopo poco esco dal bosco e sbuco sul piano a Colma avviandomi verso sud transitando vicino all'oratorio di San Francesco d'Assisi.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNz6jKf36j_n18JiBFsIUt98zGbrxWeOZetleSMBEnmhVyCJpa0MpG8Yh675XvQ0CA2yf6hxF6mOEkSkeraHkpWxartaPzs2JjcTT3YW1BgLEXcXiXRgU0vUJi4VRM2I_CVgG0faeOiCo/s1600-h/DSCN0357.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360969387768173970" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNz6jKf36j_n18JiBFsIUt98zGbrxWeOZetleSMBEnmhVyCJpa0MpG8Yh675XvQ0CA2yf6hxF6mOEkSkeraHkpWxartaPzs2JjcTT3YW1BgLEXcXiXRgU0vUJi4VRM2I_CVgG0faeOiCo/s400/DSCN0357.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhShAmwgDN8GWfR07VUYtjx_278Hz7JSqD1Ph9YkRlRaHBP7pjnMAQVJMEJpo9VSiCrLxU3Z5AntaJIktTKwfZQ6NPI922b9aPaHBcNf2U8BqoabviXy-AWYIc_OWsAJN0Cb1kUNO4_LgA/s1600-h/DSCN0363.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5360967973875557346" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhShAmwgDN8GWfR07VUYtjx_278Hz7JSqD1Ph9YkRlRaHBP7pjnMAQVJMEJpo9VSiCrLxU3Z5AntaJIktTKwfZQ6NPI922b9aPaHBcNf2U8BqoabviXy-AWYIc_OWsAJN0Cb1kUNO4_LgA/s400/DSCN0363.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Sono ormai entrato nel territorio del comune di Cesara : Colma ne è una sua frazione. La parte più dura del percorso è terminata. Ho raggiunto la sommità dell'altura che a sud assumerà le connotazioni di una montagnetta, ben visibile e caratterizzante il panorama costiero sopra Pella, il monte Camosino, appunto. Mi aspetta ora una lunga ma certamente non faticosa camminata per ritornare ad Alzo percorrendo la strada asfaltata che transitando da Grassona porta fino ad Egro. Verso ovest la visuale spazia da Cesara con il Monte Mazzone che la sovrasta, su su fino alle montagne che delimitano lo spartiacque del bacino lacustre con la Val Sesia (sullo sfondo , per chi conosce i luoghi...,si intravvedono i pascoli dell'Alpe Previano alle pendici del Monte Novesso). <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyBhIcBw_PAJBneVkxK3CzWxHfcA8Lu_1S7f1l4pw6bZewBRFVWKBkNcOrGYhLYyqaYiDn8tzCTL4Tlcyh9m1tktqLo1dbfKGIxfYJ2hNfpkCNz4WaD1oCCHSdZEqrWafAdHNw_69Vi-Q/s1600-h/DSCN0361.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5361346060428014802" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyBhIcBw_PAJBneVkxK3CzWxHfcA8Lu_1S7f1l4pw6bZewBRFVWKBkNcOrGYhLYyqaYiDn8tzCTL4Tlcyh9m1tktqLo1dbfKGIxfYJ2hNfpkCNz4WaD1oCCHSdZEqrWafAdHNw_69Vi-Q/s400/DSCN0361.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQpO309GUAi4ZQpyPsX0KcL6lCRghNFQsueT5GWZW9EPc99RuMu4dqEOfqeZ8FHBOIwqrYmiebzxAre5vTe9zMYP_EH3awyF5fk0q-EDwUgglmWKxdDpCgVkT3hxy1E64OVWBCuItN12s/s1600-h/DSCN0367.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5361345415064289458" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQpO309GUAi4ZQpyPsX0KcL6lCRghNFQsueT5GWZW9EPc99RuMu4dqEOfqeZ8FHBOIwqrYmiebzxAre5vTe9zMYP_EH3awyF5fk0q-EDwUgglmWKxdDpCgVkT3hxy1E64OVWBCuItN12s/s400/DSCN0367.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> La strada verso Grassona è lunga ed alterna tratti piani con leggere salitelle . Il percorso è però rilassante in quanto basta godere delle bellezze che attraverso. Ho anche modo di scoprire che c'è un'alternativa alla strada asfaltata che sto percorrendo, poichè appena oltre la cappella all'entrata di Grassona quando inizia una leggera discesa, parte il sentiero "palettato" TO con le destinazioni, che fa parte di un percorso, credo alternativo, di Girolago e che si dirige verso Colma.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVJ8hyphenhyphenK_1fvgQCItaTFxTMrMN-IaUjHF7l6YTQjjTeDhsK5VH-r4oyeyNGeNGS81Q1PCHQUqu6Dd8RRLLbnRvaxEV9fNGbJ-reWIc0FH_jeUhcBtmLdUG8zYHG5Vov-WhQOYneiv7P3Tc/s1600-h/DSCN0373.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5361355595136131922" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVJ8hyphenhyphenK_1fvgQCItaTFxTMrMN-IaUjHF7l6YTQjjTeDhsK5VH-r4oyeyNGeNGS81Q1PCHQUqu6Dd8RRLLbnRvaxEV9fNGbJ-reWIc0FH_jeUhcBtmLdUG8zYHG5Vov-WhQOYneiv7P3Tc/s400/DSCN0373.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjD4EZZag65s_bA2EYbvHXiMkLO0sg13kV3JuvASfM1jwJLI3jtG2eIi5Nr1bsxHcD_bR_FKA0S2o3atZXB7haE6BUUF85vpl52NGtwO20L75kspyiaP6Tq9Lyt9Az2OAQNUCzSp8Wx6xs/s1600-h/DSCN0370.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5361354955927930546" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjD4EZZag65s_bA2EYbvHXiMkLO0sg13kV3JuvASfM1jwJLI3jtG2eIi5Nr1bsxHcD_bR_FKA0S2o3atZXB7haE6BUUF85vpl52NGtwO20L75kspyiaP6Tq9Lyt9Az2OAQNUCzSp8Wx6xs/s400/DSCN0370.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqjpvZctXPumMtrQffyWmDeocnR6PLXzVlpKPZmORrPO07Qoh9dk75Dex6VqRS0mGs-lf2cfm2mwwAVZMTLBjt-Fhd5CFaSUzR1iVtI37ZdIExwBf7A2IKFDO4UyBr6o1DT10uPUV_PIM/s1600-h/DSCN0372.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5361354384530280946" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqjpvZctXPumMtrQffyWmDeocnR6PLXzVlpKPZmORrPO07Qoh9dk75Dex6VqRS0mGs-lf2cfm2mwwAVZMTLBjt-Fhd5CFaSUzR1iVtI37ZdIExwBf7A2IKFDO4UyBr6o1DT10uPUV_PIM/s400/DSCN0372.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Scendo verso Grassona e transito davanti alla Chiesa Parrocchiale dedicata a San Pietro e Paolo risalente al 1568 e poi attraversando dapprima un bel pianoro verdeggiante con sullo sfondo il mio beniamino Monte Avigno, quindi risalendo in mezzo ad una bella faggeta arrivo ad Egro, dove termina la strada asfaltata.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhd2TZzzfN3b3UMWxSELI3IQhVhoZVCEteqWV4rGwmsO2qHJva41l24qs6u3-w96XNtI-edECXQi29lJLJv8CmPxDao_uAKD-dcKj-lxUa7wIaHzbsazDxHEiHRMQwEwy4izmwW_WEepbo/s1600-h/DSCN0376.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5361361512178643346" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhd2TZzzfN3b3UMWxSELI3IQhVhoZVCEteqWV4rGwmsO2qHJva41l24qs6u3-w96XNtI-edECXQi29lJLJv8CmPxDao_uAKD-dcKj-lxUa7wIaHzbsazDxHEiHRMQwEwy4izmwW_WEepbo/s400/DSCN0376.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-TP3UiYWg0PtScroIWzPnm4ZWQpJHZuZfVPGksEAC6m8uKCNWWd7wD08teaNGb6fhJFfdDatnmQHEDjKeRwrBPs_4yRltiVO6zQ-ojskot5r8FWL6cn7eCo5HXeLB8pgntiqDhVzn5pw/s1600-h/DSCN0379.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5361361199824693890" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-TP3UiYWg0PtScroIWzPnm4ZWQpJHZuZfVPGksEAC6m8uKCNWWd7wD08teaNGb6fhJFfdDatnmQHEDjKeRwrBPs_4yRltiVO6zQ-ojskot5r8FWL6cn7eCo5HXeLB8pgntiqDhVzn5pw/s400/DSCN0379.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguB5VtwgfRjID_IMYz0rRu6O7SMcAsEEqn0SnvK92ass3YWorV9CIyi0INOsF4FlMKN0lPLIPLWaBo8VfY9ud8MFEIAZfDZBY_8O0NKtb_mTKMy3PTo8IYZ6GKzUa4nOTtM_rwOdgmiv0/s1600-h/DSCN0384.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5361360494391171426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguB5VtwgfRjID_IMYz0rRu6O7SMcAsEEqn0SnvK92ass3YWorV9CIyi0INOsF4FlMKN0lPLIPLWaBo8VfY9ud8MFEIAZfDZBY_8O0NKtb_mTKMy3PTo8IYZ6GKzUa4nOTtM_rwOdgmiv0/s400/DSCN0384.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Non mi dirigo verso la vetta del Camosino dove sono piazzate le antenne ricetrasmittenti che si intravedono da ben lontano, ma preferisco inoltrarmi, prima di imboccare la vecchia e bella mulattiera che porta al Monte San Giulio,verso un sentiero più breve al cui termine posso godere comunque di una eccezionale vista sul lago e sulla rupe della Madonna del Sasso (con in primo piano una "gamba"di vigna ammalata...)<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8xjaqTFLyGJXDYtzRAr2b7-GJdTXRoAZLg81pQiYmSuLG5yOoDHOjekfa5UbfudM8PG0kZoUcfC2nVFnLaX-7YPUAyOUPxfAnw7iYC7Uxz6GlA59dFUu0hpvGnwTzXtl1JmeGPXff08I/s1600-h/DSCN0391.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5361365320188186162" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8xjaqTFLyGJXDYtzRAr2b7-GJdTXRoAZLg81pQiYmSuLG5yOoDHOjekfa5UbfudM8PG0kZoUcfC2nVFnLaX-7YPUAyOUPxfAnw7iYC7Uxz6GlA59dFUu0hpvGnwTzXtl1JmeGPXff08I/s400/DSCN0391.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_jYg6IbeNtJTotMxrbKlAQhzRONGgp191QnVOiJwziPnXUyFVFb465fJ0J20oJMXURGMna4B7ucet45l2-BDB2DwteaBBixOYK88abGUJoRn_-NM526Y9BI1cwJxt6jr8ud7Fy_9t9Q8/s1600-h/DSCN0396.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5361364619373979346" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_jYg6IbeNtJTotMxrbKlAQhzRONGgp191QnVOiJwziPnXUyFVFb465fJ0J20oJMXURGMna4B7ucet45l2-BDB2DwteaBBixOYK88abGUJoRn_-NM526Y9BI1cwJxt6jr8ud7Fy_9t9Q8/s400/DSCN0396.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwFwCbkIg80FT0GB5ybEjO63AednzPpuxw1gVSFBUfHrpyfGwT0r2OLiWSeo-gbnjtniExtoGMgHCftQ9mkLWNenAOBNeRjlqta7gUUgHABjgiUK9QIJUuS1Bk9abTza1FmrYToGIDgvo/s1600-h/DSCN0399.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5361363855574329570" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwFwCbkIg80FT0GB5ybEjO63AednzPpuxw1gVSFBUfHrpyfGwT0r2OLiWSeo-gbnjtniExtoGMgHCftQ9mkLWNenAOBNeRjlqta7gUUgHABjgiUK9QIJUuS1Bk9abTza1FmrYToGIDgvo/s400/DSCN0399.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Percorrendo la mulattiera verso Monte San Giulio, si incontra una cappella, raffigurante la deposizione di Gesù dalla Croce con San Giuseppe e Sant'Anna ai lati, che invita "chi passa per questa via si ricorda d'un Pater, Ave Maria".<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRjRduIrsE-Zav2bRi4pxUxWpXZNklDSY09keNYLJx7wlgKCQDnpfdIiFSov2evsVilDtbjXOWLONjzkxTkctT-Vw8jiDe4dYt7rOiRhgfVBrkqiuMnV9PciHbdRGtv4LEr4jHaYDZJrY/s1600-h/DSCN0405.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5361370196736403682" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRjRduIrsE-Zav2bRi4pxUxWpXZNklDSY09keNYLJx7wlgKCQDnpfdIiFSov2evsVilDtbjXOWLONjzkxTkctT-Vw8jiDe4dYt7rOiRhgfVBrkqiuMnV9PciHbdRGtv4LEr4jHaYDZJrY/s400/DSCN0405.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvAFqBlLiy6vGTPRyARBA3o91Bz8zNmIsWN3VJqge4tZa9P9XKLCo6bBjLon6-jwJ-1ocOahy0prGPG-PQ_mqD0vAXf4ouvAWlRvQN5aRzF7VAuUsjJ8a2oqMRr7BjViZC9aSPuhJWO1s/s1600-h/DSCN0404.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5361369489631763858" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvAFqBlLiy6vGTPRyARBA3o91Bz8zNmIsWN3VJqge4tZa9P9XKLCo6bBjLon6-jwJ-1ocOahy0prGPG-PQ_mqD0vAXf4ouvAWlRvQN5aRzF7VAuUsjJ8a2oqMRr7BjViZC9aSPuhJWO1s/s400/DSCN0404.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a> Purtroppo, incontro anche i segni della natura ferita. Scheletri urlanti verso il cielo di piante che hanno subito l'onta del fuoco, mentre più sotto i colori della vita incorniciano la bella isola.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXdDKEY82Uo_QW79jPS06pZWFPHc7b-j55Gi2u46w5btWvDM7Q8VsLd2KbkJ5zfPgGpTwhIbTHHeRG1VJnbU1yBEyJvJAG8QecUrSPD7qyCLqWpDT5vJbFN49-8Ce6zxo50u1ouFPLKtU/s1600-h/DSCN0410.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5361375714325664706" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXdDKEY82Uo_QW79jPS06pZWFPHc7b-j55Gi2u46w5btWvDM7Q8VsLd2KbkJ5zfPgGpTwhIbTHHeRG1VJnbU1yBEyJvJAG8QecUrSPD7qyCLqWpDT5vJbFN49-8Ce6zxo50u1ouFPLKtU/s400/DSCN0410.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQrK19qJlsrmGKIM1gb2nhIA_HbNIgzUn4HnWBDZITD0M-NlCBSyHLArCGoayHsGTHMfQqz5jxGyo8EYPrAiyltGmCow8hS9W1VZJwkdrZFacRXssS1HeOjG04rBtOrhYgHda-GuL_-cg/s1600-h/DSCN0407.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5361375397692774530" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQrK19qJlsrmGKIM1gb2nhIA_HbNIgzUn4HnWBDZITD0M-NlCBSyHLArCGoayHsGTHMfQqz5jxGyo8EYPrAiyltGmCow8hS9W1VZJwkdrZFacRXssS1HeOjG04rBtOrhYgHda-GuL_-cg/s400/DSCN0407.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhi8pnfDz0MnGhnJ0POCmw6cqladU6ENSK97HFTnHhvy79rkn5N24vz6tBqWr929xse5X8mDbH4xFbMHeLTCFtiCx4LA6vxhZh2BR-lv9AveUx2sNLMmCms310kQ-fXrFmgszr3zsIkhj0/s1600-h/DSCN0437.JPG"><img alt="" border="0" height="480" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5361374914512905682" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhi8pnfDz0MnGhnJ0POCmw6cqladU6ENSK97HFTnHhvy79rkn5N24vz6tBqWr929xse5X8mDbH4xFbMHeLTCFtiCx4LA6vxhZh2BR-lv9AveUx2sNLMmCms310kQ-fXrFmgszr3zsIkhj0/s640/DSCN0437.JPG" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="640" /></a> Al termine della ben tenuta e piacevole mulattiera, si ritrova la strada asfaltata che porta verso le abitazioni di Monte San Giulio raggruppate su un piccolo pianoro che ammorbidisce la propaggine meridionale del Camosino.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTLHY91HpqIRcAiR-oebgH92ruOjdGyGcMgFyHI-U1gFa8DLpHj2VbJs-tocvXrdp8PQ_CP1fy3UjswFM7LvexiIx9z591fW38aDYU503GTmE_y8Dx7wUP6ifk5kccCH-MxAc5EhPkbDM/s1600-h/DSCN0412.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5361384342222380018" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTLHY91HpqIRcAiR-oebgH92ruOjdGyGcMgFyHI-U1gFa8DLpHj2VbJs-tocvXrdp8PQ_CP1fy3UjswFM7LvexiIx9z591fW38aDYU503GTmE_y8Dx7wUP6ifk5kccCH-MxAc5EhPkbDM/s400/DSCN0412.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6BBn4TvHZZgTGWudk8D3wc6KWnk8xD6HGwcpkHA45OlP5N4jAgSnUm4Illth2rxXNmBrl6epqPbW5Cc8Qpz_gAOFE8URLcSuzBDwFt4IJf8_9UOOHi7iZlOePJK54M2FnAElpO9PV9Cs/s1600-h/DSCN0417.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5361383704588084050" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6BBn4TvHZZgTGWudk8D3wc6KWnk8xD6HGwcpkHA45OlP5N4jAgSnUm4Illth2rxXNmBrl6epqPbW5Cc8Qpz_gAOFE8URLcSuzBDwFt4IJf8_9UOOHi7iZlOePJK54M2FnAElpO9PV9Cs/s400/DSCN0417.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1ErEjfdEXBZ3lWPiybMbPjxNu8PKYUL_-tUu1MN9tMgwmjwYkrcQ9ZyxjJ6gb6xBgbW0InekPu-7Z6R-cY1OPLKtXMbteu8OcFNO-6fE81UBN3TUP1QtItE23Jpk_Q2KJo6wjXfLl2f4/s1600-h/DSCN0424.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5361382986482829874" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi1ErEjfdEXBZ3lWPiybMbPjxNu8PKYUL_-tUu1MN9tMgwmjwYkrcQ9ZyxjJ6gb6xBgbW0InekPu-7Z6R-cY1OPLKtXMbteu8OcFNO-6fE81UBN3TUP1QtItE23Jpk_Q2KJo6wjXfLl2f4/s400/DSCN0424.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Passo davanti alla cappelletta al cui fianco sgorga una fresca acqua raccolta dalla fontana a cui mi abbevero facendo anche rifornimento nella piccola bottiglia che avevo ormai svuotato durante il percorso. Indi ammiro l'Oratorio di San Giuseppe, risalente all'ottocento e recentemente restaurato, per poi imboccare deciso i due tornanti e la successiva discesa asfaltata che mi riporta sulla provinciale ovest del lago d'Orta nei pressi del ponte Durio sul torrente Pellino.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgF3g_jHT1JV5Q47vKZ9QDjwDXgnbWxemiEvwXmVgbiJVzN5vBkGyTwjdcU5gw4JySgL-Fndwb33nCqp4_F_JuSD-eR81njcZrq5dH_6lSRIshbDtEgurg7wrxlngaHvbHS-jygGdyyo9w/s1600-h/DSCN0430.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5361389638791559202" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgF3g_jHT1JV5Q47vKZ9QDjwDXgnbWxemiEvwXmVgbiJVzN5vBkGyTwjdcU5gw4JySgL-Fndwb33nCqp4_F_JuSD-eR81njcZrq5dH_6lSRIshbDtEgurg7wrxlngaHvbHS-jygGdyyo9w/s400/DSCN0430.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJYxPFb_u7fPtdAU3bU8JkHV6R81RTGwRTIQVhd9T6JbPRZgNtUdu42ivyoJWhsZ3-1uze2DVULbGu8DvOVlORXXEAbbv_TBr_sbq9AVeEcYijMtX-5HTS9aJXH6U9tVhoNGlb-EOHjIc/s1600-h/DSCN0435.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5361389156694912994" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJYxPFb_u7fPtdAU3bU8JkHV6R81RTGwRTIQVhd9T6JbPRZgNtUdu42ivyoJWhsZ3-1uze2DVULbGu8DvOVlORXXEAbbv_TBr_sbq9AVeEcYijMtX-5HTS9aJXH6U9tVhoNGlb-EOHjIc/s400/DSCN0435.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDQaGgcNONYnTyazLYxTLcp-bMdCJ44QbGE9Dkr91yBY9723XoAwGKlTMaT_GGfcyaGuLIA1MOrU10ju57vcs6l-_OJ8kpiFHFC-Zr0bmuX41hbncCAPmeZWhC5dOmUS057XNqbfsQv-s/s1600-h/DSCN0438.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5361388905073281298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDQaGgcNONYnTyazLYxTLcp-bMdCJ44QbGE9Dkr91yBY9723XoAwGKlTMaT_GGfcyaGuLIA1MOrU10ju57vcs6l-_OJ8kpiFHFC-Zr0bmuX41hbncCAPmeZWhC5dOmUS057XNqbfsQv-s/s400/DSCN0438.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBHbK6esDuRmObSGWQxid8NxZqLVfHWZZoOtZnx1ZGoGxkRz2r_9GPTr5DEs8hcaXi3w0MfwPJt41qWAYwEcMa09UHy7IcafByNZx17AN43v_iqk4geUBb_WHZWfttf6RFtb6ww_9Ocxs/s1600-h/DSCN0439.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5361388330325368594" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBHbK6esDuRmObSGWQxid8NxZqLVfHWZZoOtZnx1ZGoGxkRz2r_9GPTr5DEs8hcaXi3w0MfwPJt41qWAYwEcMa09UHy7IcafByNZx17AN43v_iqk4geUBb_WHZWfttf6RFtb6ww_9Ocxs/s400/DSCN0439.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Sono quasi alla conclusione di questo lungo percorso ed un pò di stanchezza comincia ad affiorare. Scatto un paio di fotografie della cascatella rumoreggiante, affacciandomi dal ponte verso il fondo del Pellino che scorre impetuoso là sotto ad una cosiderevole altezza.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqq4zdUS8451UbmWHXf7E1wx-6lZ9jJi7WpDI2wArZaz44gnSX-lCEVUim7laSyVmIrXG7IXN6O6_pG1gtyMJqgTGAzyng46M9YLEYFss5sn8eNxwe23AuWUNjGmAg3G7nWrTGocG1Fk0/s1600-h/DSCN0446.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5361393884769102578" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqq4zdUS8451UbmWHXf7E1wx-6lZ9jJi7WpDI2wArZaz44gnSX-lCEVUim7laSyVmIrXG7IXN6O6_pG1gtyMJqgTGAzyng46M9YLEYFss5sn8eNxwe23AuWUNjGmAg3G7nWrTGocG1Fk0/s400/DSCN0446.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3Q52U9jm7eKS-jER60tEp-ezVwOEi6RX3UsZmpaxHQm-HGTJ6k2Gue1fgQcLo_8UU5EkxNHIycqlz4uuY-Erkf9YYsPb7jaYi1Sy4OpRfvLvqMc1E10RBj8MG13Coyz1ME1bP3pFuEBg/s1600-h/DSCN0447.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5361393250226916626" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3Q52U9jm7eKS-jER60tEp-ezVwOEi6RX3UsZmpaxHQm-HGTJ6k2Gue1fgQcLo_8UU5EkxNHIycqlz4uuY-Erkf9YYsPb7jaYi1Sy4OpRfvLvqMc1E10RBj8MG13Coyz1ME1bP3pFuEBg/s400/DSCN0447.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Affronto quindi la provinciale, in salita, che porta verso Ventraggia dove chiudo l'anello di questo percorso. La strada a quest'orario è molto più trafficata poichè ci sono tanti lavoratori che rientrano verso la valle (Cesara, Arola...) dopo aver prestato servizio nelle numorose fabbriche della zona industriale di San Maurizio. Ed infine ridiscendo verso Alzo, riattraverso il paese e comincio ad assaporare il momento in cui mi stenderò su di una sdraio a rilassarmi.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibFtosbDO5AdpCxjtwI9wFGk9vK2JF0Cz8AZxBGBjQndHpqdeyiN1cOKwr2Gm75LOaJci8TfIGJMJFqLhJ_z_uKr7ZMnlB36XEgcLR_YKRjFOi-AhJ9_N00JMr86FwzKimtbW6uPi_ZDY/s1600-h/DSCN0448.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5361398656425426642" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibFtosbDO5AdpCxjtwI9wFGk9vK2JF0Cz8AZxBGBjQndHpqdeyiN1cOKwr2Gm75LOaJci8TfIGJMJFqLhJ_z_uKr7ZMnlB36XEgcLR_YKRjFOi-AhJ9_N00JMr86FwzKimtbW6uPi_ZDY/s400/DSCN0448.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZtLoHXc9lDHC2ZREuwMnJHsfM5DhUic1yIHELMhwRb9osqLcnVHYk5KGvDBT2MQUh2_RaVlUdGRBS_8kYIzOsVZIBa_DgasirTAgX3058KPy47veG0fN9OHiwgbpOXUYWmNlRoYphI9w/s1600-h/DSCN0453.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5361398051704030786" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZtLoHXc9lDHC2ZREuwMnJHsfM5DhUic1yIHELMhwRb9osqLcnVHYk5KGvDBT2MQUh2_RaVlUdGRBS_8kYIzOsVZIBa_DgasirTAgX3058KPy47veG0fN9OHiwgbpOXUYWmNlRoYphI9w/s400/DSCN0453.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGzElnaekprflWS-MojspcgtD2J1noGAg9oSeeobpo5j6WteQ9zDSB88gnKt76saoUGszKWzuIYOAUQyrHHlpmLk-R9KfHyZkS0IyLudmg1N1TI3EGjt6aek-Z47sQ9uvx83ry14k6eHs/s1600-h/DSCN0456.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5361397486028268418" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGzElnaekprflWS-MojspcgtD2J1noGAg9oSeeobpo5j6WteQ9zDSB88gnKt76saoUGszKWzuIYOAUQyrHHlpmLk-R9KfHyZkS0IyLudmg1N1TI3EGjt6aek-Z47sQ9uvx83ry14k6eHs/s400/DSCN0456.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a>Per completare questo mio lunghissimo post, al quale ho dedicato un paio di giorni...., riporto la scannerizzazione della cartina che appare sul depliant stampato a cura del comune di Pella.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<object class="BLOG_video_class" contentid="FAILED" height="266" id="BLOG_video-FAILED-0" width="320"></object></div>
</div>
<div align="left">
E' un lavoro veramente fatto bene. Oltre a raccogliere importanti notizie storiche e paesaggistiche, riporta una serie di descrizioni riguardanti le varie passeggiate che si possono intraprendere nel territorio comunale. Ed inoltre c'è anche la traduzione in tedesco. E' risaputo che i germanici hanno un debole per il nostro bellissimo lago. Averne di pubblicazioni così....</div>
<div align="left">
Ho pure preso a prestito il titolo della locandina per farne il titolo del mio post : "Sulle rive del lago d'Orta".<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8cD8EjyXIgLrYuMv-pzyHJ6mx30YC3uUIkAFQU9iemt0NXk8_f3kuC_QWhjxpIi0n7a4KIVhJnEqCyTvVT4T_td8uP8Qv6C_W1c1ICZRIbT2d3Fyz7ITGk0_5fFUFjgPzPZmbj7wtaEg/s1600-h/Unine+depliant+Pella.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5361402984037366082" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8cD8EjyXIgLrYuMv-pzyHJ6mx30YC3uUIkAFQU9iemt0NXk8_f3kuC_QWhjxpIi0n7a4KIVhJnEqCyTvVT4T_td8uP8Qv6C_W1c1ICZRIbT2d3Fyz7ITGk0_5fFUFjgPzPZmbj7wtaEg/s400/Unine+depliant+Pella.jpg" style="display: block; height: 142px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
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<br /></div><div class="blogger-post-footer">post più vecchi</div>Vernèhttp://www.blogger.com/profile/08545733869445654034noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8609949549795747456.post-64676086298291158262009-06-29T20:54:00.020+02:002011-12-13T14:49:04.823+01:00SCISCION batte AGOGNA 85 a 29<div align="center">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiT-C5BxUlRvh3zkY-J7c1XXUFhGhHm3Nivnfs5lyIIF87Ome4vtMGJlSDHQHXlpOyUIp9Rdbcmk5bPTRxJE-G_FFrVJLJgLUCXu4JEsU5pT6zl5Hn5J2HTHX7xVQrgnLqNJi-4TI895vEb/s1600-h/trota!!!!!!!!!!!!!!!!.jpg"><img alt="" border="0" height="417" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352825435970880242" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiT-C5BxUlRvh3zkY-J7c1XXUFhGhHm3Nivnfs5lyIIF87Ome4vtMGJlSDHQHXlpOyUIp9Rdbcmk5bPTRxJE-G_FFrVJLJgLUCXu4JEsU5pT6zl5Hn5J2HTHX7xVQrgnLqNJi-4TI895vEb/s640/trota!!!!!!!!!!!!!!!!.jpg" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="640" /></a> <em>Trafiletto apparso sull"Informatore" edizione per il Borgomanerese di sabato 20 giugno 2009</em>.<br />
<object height="344" width="425"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/XtEuP063Nhs&hl=it&fs=1&">
<param name="allowFullScreen" value="true">
<param name="allowscriptaccess" value="always">
<embed src="http://www.youtube.com/v/XtEuP063Nhs&hl=it&fs=1&" type="application/x-shockwave-flash" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object><br />
<em>E ci ascoltiamo The Waterboys col blues del pescatore .</em></div>
<em></em><br />
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Oggi, durante il tragitto di ritorno a piedi dall'orto dove ho fatto dei piccoli lavoretti leggeri, ho incontrato Geo col quale ho colloquiato felicemente dopo un lungo periodo che non l'avevo visto. Per gli amici di paese non cè bisogno di presentarlo... per gli amici di blog è il mitico possessore della A112 che ci ha scarrozzati durante le vacanze del '74, come si legge nel post dei "Miei primi cento nastri" in "E tu". Mi ha riferito che è' rimasto incollato al computer quando ha visualizzato il mio blog e si è beato per i bei ricordi che gli ha procurato. Ci siamo ripromessi di sentirci e vederci poichè abbiamo scoperto che i nostri gusti musicali e gli hobby cinefotoamatoriali sono ancora affini e ben vivi. Mentre stavamo amabilmente chiacchierando è passato davanti a noi Alex, il ragazzo ritratto nella foto del giornale, con l'attrezzatura da pesca, di ritorno dal torrente Agogna. Geo che lo conosceva già (abita a due passi da casa sua) ha voluto sincerarsi del bottino odierno. <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCRpqek_jWoxu8GnqHrhDQJEx-fkvh_TuRzHv9pxvgQXDbJvtyxKzmAKvl3wZdSNWbdF-pnAFTej7nTkgRqVSkT6mgE2CeBTAKgLrHbesnBhdUc0S-i01leIlKpRxWQNX5zYozri80ZXMB/s1600-h/DSC00404.jpg"></a></div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCRpqek_jWoxu8GnqHrhDQJEx-fkvh_TuRzHv9pxvgQXDbJvtyxKzmAKvl3wZdSNWbdF-pnAFTej7nTkgRqVSkT6mgE2CeBTAKgLrHbesnBhdUc0S-i01leIlKpRxWQNX5zYozri80ZXMB/s1600-h/DSC00404.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352842620004351906" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCRpqek_jWoxu8GnqHrhDQJEx-fkvh_TuRzHv9pxvgQXDbJvtyxKzmAKvl3wZdSNWbdF-pnAFTej7nTkgRqVSkT6mgE2CeBTAKgLrHbesnBhdUc0S-i01leIlKpRxWQNX5zYozri80ZXMB/s400/DSC00404.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 225px;" /></a>Così ho potuto anch'io scambiare due parole con lui . Abita qui vicino a noi, solamente da due anni; prima stava a San Maurizio .Sono venuto a sapere della sua pesca miracolosa e dell'articolo sul giornale che prontamente Geo ha recuperato dalla cabina del suo camion...e mi ha fatto vedere. Non volevo credere ai miei occhi quando ho visto la fotografia. Nel mio amato "Sciscion" trovano ospitalità simili meraviglie?...Come è possibile che un povero torrentello che a volte diventa solo un rigagnolo in alcuni tratti (non quest'anno finora) dia la possibilità ad un essere così mastodontico di poter sguazzare tranquillamente? E' vero che in alcune zone esistono delle "lanche" che hanno una buona profondità e permettono di avere un habitat sufficiente anche per una trota di queste dimensioni ma la maggior parte del torrente ha una profondità limitata e non adeguata a lei. E poi "il mio Sciscion" della mia infanzia era popolato solo da Varoni...Simili trofei erano neanche lontanamente immaginabili. Al massimo ci fu un periodo, a partire dagli anni ottanta,in cui, grazie alle mitiche "Canne Rossoblu di Borgomanero" il cui presidente era allora Marino Giromini, il bancario che ho già ricordato in altro post, si immettevano nel torrente delle belle trote da 25-30 cm. per permettere poi di organizzare delle gare di pesca.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaDsUnUPrlFVXuMttOOKpTclPh70Kk0orRbxar_OPfjydhNZTqj5z8fKaXyvR0nKtcMJNE248uTWjleGjbcZLvhf_GKb0QHE7K4lI6VxDsK_a9ZNfq6MW8QLMmq61AKUAM_ngTtWMjf6B_/s1600-h/Florida+1994---074.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352840985579680098" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaDsUnUPrlFVXuMttOOKpTclPh70Kk0orRbxar_OPfjydhNZTqj5z8fKaXyvR0nKtcMJNE248uTWjleGjbcZLvhf_GKb0QHE7K4lI6VxDsK_a9ZNfq6MW8QLMmq61AKUAM_ngTtWMjf6B_/s400/Florida+1994---074.jpg" style="display: block; height: 266px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Come questa del 1986. In zona "Verganella", con il Sizzone che anche allora era ben alimentato. Vi partecipavano anche giovani pescatori in erba...<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEhorofuPFvMrBEL1hjDdrUUnqn8TaZLLmjP7AQ3FHxbKC2tJjI27xBLXBHdChK3mx0ady7mGUJaTPRulT8FgICuQ-ggpujJRbzYfpbghlQtPSAXG1y7KgLMFZSiL38k7PS_2Vo8R729Mj/s1600-h/Florida+1994---073.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352844713130127874" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEhorofuPFvMrBEL1hjDdrUUnqn8TaZLLmjP7AQ3FHxbKC2tJjI27xBLXBHdChK3mx0ady7mGUJaTPRulT8FgICuQ-ggpujJRbzYfpbghlQtPSAXG1y7KgLMFZSiL38k7PS_2Vo8R729Mj/s400/Florida+1994---073.jpg" style="display: block; height: 266px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Ma colui che primeggiava ed alla fine otteneva quasi sempre il miglior bottino era Flavio...<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyNVNs9zS6ftZ_Oo7RezjV41rHQU3C0oCq7JMEqTX0Qzgaf8Zm6SJ5HsP1DKwxE-uzWdw4IJx6_0hv-wsMWznctS8hJTAU3pecJ51wdPRn0NXvK-4_HzY2OXcFS-jttN-FFQTgTRhOVrM3/s1600-h/Pesca+al+Sizzone003.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352845389523297490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyNVNs9zS6ftZ_Oo7RezjV41rHQU3C0oCq7JMEqTX0Qzgaf8Zm6SJ5HsP1DKwxE-uzWdw4IJx6_0hv-wsMWznctS8hJTAU3pecJ51wdPRn0NXvK-4_HzY2OXcFS-jttN-FFQTgTRhOVrM3/s400/Pesca+al+Sizzone003.jpg" style="display: block; height: 266px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Comunque, come si vede dall'ultima immagine, le dimensioni delle trote erano ben lontane da quella che Alex Tommasi ha pescato sabato 13 giugno proprio in località "Verganella"! Mi sono fatto raccontare con quale emozione ha vissuto il momento in cui ha estratto quel mostro di 7 chili e 150 grammi, lungo 85 centimetri. L'aveva notata, nell'acqua torbida per i temporali dei giorni precedenti, ma non si era veramente reso conto di cosa stesse per trovare. E' riuscito quasi subito ad agganciarla, causa forse la fame che aveva, e con un misero filo da 10 l'ha con tanta attenzione e prudenza tirata a riva. Certamente per lui, che come è riportato nel trafiletto ha già pescato nel lago d'Orta una trota da 12 chili, non è stato un evento. Fosse capitata una cosa del genere a me, sarei svenuto per l'emozione... Come ha fatto a sopravvivere prima di essere adescata per fame? Alex ci ha rivelato che quando l'ha tagliata e ripulita internamente, ha estratto un numero incredibile di Varoni di tutte le dimensioni......Con quella bocca poteva risucchiare ed ingoiare ciò che voleva. Nessun abitante del Sizzone le poteva sfuggire... Poi quella pancia incredibile tratteneva le sue prede! Trota assassina... Fortunatamente Alex l'ha pescata, altrimenti avrebbe contribuito in modo drammatico alla probabile riduzione del vivaio ittico dei Varoni del "Sciscion".<br />
Ma come è potuto arrivare un simile esemplare fino alla "Verganella"? Geo ha formulato l'ipotesi che sia fuoriscita dal laghetto in località Conceria vicino alla Madonna della Gelata di Soriso e si sia immessa , favorita dall'abbondanza di acqua, in un ramo affluente del torrente del Sizzone e da lì sia discesa fino al punto in cui Alex l'ha pescata. Ipotesi reale se fossimo sicuri che nel laghetto dela Gelata siano immesse trote di questo genere...Indagheremo!<br />
Il percorso l'ho visualizzato in arancio sulla mappa.Cliccateci sopra per ingrandirla <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7jgubuvLyFEQRYKhyIUO0XiKSxm_BnAu8VxYNCgBSRFlOFDJVGVSAQCFIX9zmt3DFjlvSMtMjChAi8xM-Ov9n5zdXbja40Uu0dF8hm0fODTSx-qou06dTMCfLPeAZauztU5auR4W9E3Fc/s1600-h/Corso+Sizzone.jpg"><img alt="" border="0" height="582" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352861999627957666" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7jgubuvLyFEQRYKhyIUO0XiKSxm_BnAu8VxYNCgBSRFlOFDJVGVSAQCFIX9zmt3DFjlvSMtMjChAi8xM-Ov9n5zdXbja40Uu0dF8hm0fODTSx-qou06dTMCfLPeAZauztU5auR4W9E3Fc/s640/Corso+Sizzone.jpg" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="640" /></a><br />
Abbiamo misurato la trota pescata oggi da Alex: 29 cm. Possiamo quindi dire allora che il Davide"Al Sciscion" batte il gigante Golia"Agogna" per ben 85 a 29!!!!! Che goleada.....<div class="blogger-post-footer">post più vecchi</div>Vernèhttp://www.blogger.com/profile/08545733869445654034noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8609949549795747456.post-10702894686648576172009-06-28T16:56:00.036+02:002011-12-13T14:49:57.555+01:00BROTHERS' REUNION<div align="center">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMyolg_mNu6ZrOQVuvJkvMtGfrqUCqv1eUS7dGWErP1pejiPPRUXadXswT6X4uyJQmIUBcP3vwup-qWrk8020vb-rRx5nsTluiGoUk4XnxACixYSpzgelEC5LodBZr35qAYgU1YnxU7DFj/s1600-h/DSCN0523.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352393537219312082" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMyolg_mNu6ZrOQVuvJkvMtGfrqUCqv1eUS7dGWErP1pejiPPRUXadXswT6X4uyJQmIUBcP3vwup-qWrk8020vb-rRx5nsTluiGoUk4XnxACixYSpzgelEC5LodBZr35qAYgU1YnxU7DFj/s400/DSCN0523.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Facile camminata percorrendo un anello che dalla Cumiona ci fa transitare per Piovino dove facciamo visita alle nostre due sorelle (manca la primogenita per completare il gruppo...) con la presenza di alcuni nipoti e del cognato.<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiViKbzxAA3o3kPVp90WLEgddYIr3enEOFQzzKGjunloRtPGSxJktW_Z2ShWYl3eAdx6sL0Px4n7c3ntOcLxDEQYAhVJbv8quhfJefP_2uZNCLWe0sg8dyn40mbbj6uIDNzJf-n-Qiv9cN-/s1600-h/cambiuna+2.jpg"><img alt="" border="0" height="362" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352395709536391762" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiViKbzxAA3o3kPVp90WLEgddYIr3enEOFQzzKGjunloRtPGSxJktW_Z2ShWYl3eAdx6sL0Px4n7c3ntOcLxDEQYAhVJbv8quhfJefP_2uZNCLWe0sg8dyn40mbbj6uIDNzJf-n-Qiv9cN-/s640/cambiuna+2.jpg" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="640" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6aWgM6OokVMp_i-tiRjkBEkH9EUT1XSjU9KItupfEtElP3noY0oRq8TFprAn0gI10v7Add6K05b_cx3uklJ2wRKesvoJ2nI_0ig_dDpc1C-aEHk4jSAvwT9Yh6DAMNs2cCi0owVv7oNvV/s1600-h/cumiona.bmp"><img alt="" border="0" height="203" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352396020275783442" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh6aWgM6OokVMp_i-tiRjkBEkH9EUT1XSjU9KItupfEtElP3noY0oRq8TFprAn0gI10v7Add6K05b_cx3uklJ2wRKesvoJ2nI_0ig_dDpc1C-aEHk4jSAvwT9Yh6DAMNs2cCi0owVv7oNvV/s640/cumiona.bmp" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="640" /></a> <em>Sabato 16 maggio 2009 Partenza ore 13,43 Arrivo ore 17,37 Km. 12,1</em></div>
<div align="left">
Avevo scritto facile camminata, ma il grafico altimetrico potrebbe fuorviare. In effetti il dislivello massimo è stato di soli 157 metri... Partenza da casa nostra. Oggi siamo tutti e quattro i Vercelli Brothers camminatori. La prima parte del percorso rifà pari pari , fino alla cappella del culmine Cumiona, al quadrivio, quello che abbiamo affrontato come mio primo collaudo post operatorio verso le vigne di "<em>San Peru</em>" . Iniziamo quindi percorrendo via Maggiora fino alla deviazione per la salita della Cumiona dove, presso la cascina "<em>Urgera</em>" di Canuggioni, Eugenio fotografa una cappella che non avevamo mai considerato...</div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKx-P1BcsybKrrwI2t9GH1n-OJkPSCgogvXjAvFK9pRHFtL0zupmM9BzqnlKym9dOy0rknEVyv4pLZwTXc_WMxIdGqFLFeJXUPYAgNIb7uGazAHW-YIFi-BJVOwtVFC1z2xfwY9F3OMJ8w/s1600-h/DSCN0489.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352399318664012610" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKx-P1BcsybKrrwI2t9GH1n-OJkPSCgogvXjAvFK9pRHFtL0zupmM9BzqnlKym9dOy0rknEVyv4pLZwTXc_WMxIdGqFLFeJXUPYAgNIb7uGazAHW-YIFi-BJVOwtVFC1z2xfwY9F3OMJ8w/s400/DSCN0489.jpg" style="display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a><br />
Come al solito ai bordi della strada notiamo le immondizie che gli incivili vengono a depositare in mezzo al bosco. Questa volta avrei anche le fotografie da postare, ma come già mi ero ripromesso non le inserisco poichè mi piace che il mio blog sia un contenitore di sole immagini pulite. Qualora mi rendessi conto per il futuro che mettendo qualche fotografia di tale scempi potessi muovere non dico la coscenza degli ecologisti (poichè questo è naturale) ma l'interessamento degli addetti ai servizi comunali allora lo farei. (devo prima conquistarmi una presenza visualizzata in internet da parte di chi può agire...) La salita della Cumiona la affrontiamo con passo lento, poichè il giro che faremo oggi sarà abbastanza lungo.<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYKqLwqrVmEgty-bOsOxNhSdDz9GNCHs1YepTwED0iYlN0wTQbVTGQAZbuXw2UZL8lQQPN0IvvI5QexKp112nWZpdruart6htpKzh3D3TiMXYXpFAtwRS4O5ixA_HyyUosQVJ4MuyuZtwD/s1600-h/DSCN0487.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352403026660284258" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYKqLwqrVmEgty-bOsOxNhSdDz9GNCHs1YepTwED0iYlN0wTQbVTGQAZbuXw2UZL8lQQPN0IvvI5QexKp112nWZpdruart6htpKzh3D3TiMXYXpFAtwRS4O5ixA_HyyUosQVJ4MuyuZtwD/s400/DSCN0487.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> La natura che ci circonda emana un profumo intenso di fresco e di verde. La fioritura delle piante, anche quelle più comuni e che a volte non degnamo di uno sguardo, è nel suo massimo splendore. Ecco ad esempio come il Sambuco ci offre le sue bellezze.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyzuOsL3J_H_FAFZxT3tWMA08GSz-0WM1j0w4OFBViikw-ePqMc-loZBqyF7RT-Rtb_Fi8sqpaSGABRL2YFjRPJcsIxfIP8MaJmu6YNpxMKvYtENy2nEqvJ0raFnpqpvzJ9nqwMRDNrE_f/s1600-h/DSCN0492.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352407320559274066" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyzuOsL3J_H_FAFZxT3tWMA08GSz-0WM1j0w4OFBViikw-ePqMc-loZBqyF7RT-Rtb_Fi8sqpaSGABRL2YFjRPJcsIxfIP8MaJmu6YNpxMKvYtENy2nEqvJ0raFnpqpvzJ9nqwMRDNrE_f/s400/DSCN0492.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkJccxjbaJliHce4WAVnXFEj8TeTO5F-lpG7XoUpKbw4clIshGEocIaagHhqFblkWmAeTmxnsQYGfnfmkRNunTD10A2DAIrEXXPyMj71IS-5zxOGSrNhBQJ0QTWGzdRNUrNnENwg5Hc3cu/s1600-h/DSCN0495.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352407029657342242" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkJccxjbaJliHce4WAVnXFEj8TeTO5F-lpG7XoUpKbw4clIshGEocIaagHhqFblkWmAeTmxnsQYGfnfmkRNunTD10A2DAIrEXXPyMj71IS-5zxOGSrNhBQJ0QTWGzdRNUrNnENwg5Hc3cu/s400/DSCN0495.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Dopo la cappella, la strada si appiana per un breve tratto, prima di affrontare un ulteriore strappo che porta in territorio "<em>Montalto</em>" là dove è ancora attiva una cava di estrazione argilla e dove nei primi anni settanta era stato individuato il posto per attivare una discarica....... C'è voluta la sollevazione della popolazione delle due frazioni di Vergano e Santo Stefano , interessate perchè allora quasi ogni sua famiglia poteva vantare di avere un vigneto da coltivare nella zona della Cumiona, per fare smettere quello scempio. La discarica a volte produceva focolai di incendi il cui fumo nauseabondo andava a impestare i vitigni viciniori. I contadini inscenarono delle manifestazioni di protesta che portarono anche al blocco, coi trattori, della salita che portava alla discarica impedendo l'accesso dei camion con i rifiuti. I due consigli di frazione, riuniti, organizzarono serate di dibattiti ai quali parteciparono in massa gli abitanti. La protesta ,seppur dopo faticose rimostranze, ebbe successo. La discarica in quella zona venne abolita ed iniziò un'operazione di risanamento che approfittando delle escavazioni lì presenti permise di ripristinare un assetto più naturale. I fautori e propugnatori della rivolta ottennero tale successo tra la popolazione che ebbero nelle successive elezioni il giusto riconoscimento a rappresentanti comunali . <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgY5oMMJ4PdcOT43ccMniVJS0d5panRZCurbYRffiIsMUh662iyM7j02Im3auqXbWDazRhS9o2b20hHLDBx6LacDoVk5crlAsfWMR6GN9D5P0n0RuwykEBtDBKm-yIddJfv-4YTt_tIGo55/s1600-h/DSCN0496.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352414642709504850" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgY5oMMJ4PdcOT43ccMniVJS0d5panRZCurbYRffiIsMUh662iyM7j02Im3auqXbWDazRhS9o2b20hHLDBx6LacDoVk5crlAsfWMR6GN9D5P0n0RuwykEBtDBKm-yIddJfv-4YTt_tIGo55/s400/DSCN0496.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Casetta al culmine della salita. Cliccando per ingrandire l'immagine, si può leggere che la zona è soggetta a recupero .... da parte del Comune di Borgomanero e vige divieto di scarico materiale inerte. Alla sua sinistra si ha accesso alla zona dell"<em>Urdinera</em>" un tempo rinomata per i vigneti e la qualità del vino ottenuto, ora completamente ritornata alla natura... Alla destra si ha accesso alla cava ancora funzionante, mentre più avanti, con il pietrisco di scarto delle estrazioni si è provveduto a ricoprire le buche che hanno raccolto le immondizie che vi erano state depositate.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjk7wTEZJgmgaQvCF5SyByNtwSmYyRlBox2FWwORFi-Sdow_itF_jHU-y3OGnrDld0G-qldpL1xTT4B7sn5iiBpM9BtNgA-5skHYnqG2qFnTtCdpuBuOfgt7Le-0KMJVlgtcOv-iFqXWreo/s1600-h/DSCN0497.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352417441519723634" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjk7wTEZJgmgaQvCF5SyByNtwSmYyRlBox2FWwORFi-Sdow_itF_jHU-y3OGnrDld0G-qldpL1xTT4B7sn5iiBpM9BtNgA-5skHYnqG2qFnTtCdpuBuOfgt7Le-0KMJVlgtcOv-iFqXWreo/s400/DSCN0497.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWvY84WCeW4K9nGKONojhUHgvySbORmlsxXwfbSL4e_aCp0Dche5JlceE4xhlBXyCP0FUhcZjU0J8TY_5ib5ifyeRA33pjgBZh6cLyaevHdS4oybGM0PgxMjMDNhjSQKFNxccdxGvB4CJ_/s1600-h/DSCN0498.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352417118948981506" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWvY84WCeW4K9nGKONojhUHgvySbORmlsxXwfbSL4e_aCp0Dche5JlceE4xhlBXyCP0FUhcZjU0J8TY_5ib5ifyeRA33pjgBZh6cLyaevHdS4oybGM0PgxMjMDNhjSQKFNxccdxGvB4CJ_/s400/DSCN0498.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Evidenziando anche questa immagine con un click, si può osservare che oltre la zona bonificata, si scende nella vallata del Sizzone, per poi risalire sulla cresta verde scuro. con pennellate di bianco delle fioriture di robinie, dove sorge Gargallo verso cui noi siamo diretti, compiendo però prima una lunga via di aggiramento. Sullo sfondo il Mottarone e alla sua destra il profilo delle "Tre Montagnette" una delle nostre precedenti mete.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEim5OdseBemd9yzymyU4IM6b5QardahrznYoCLT6rdvLJbhhrlGIKgLknndEfs6rl25XUeG87BYcr30l9lGa9HR4nUpUNKm6wmmpJxJszxxZTyyP3yFrkZeOn0VeJN7BxMUamVT7nosumo5/s1600-h/DSCN0499.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352420347986440226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEim5OdseBemd9yzymyU4IM6b5QardahrznYoCLT6rdvLJbhhrlGIKgLknndEfs6rl25XUeG87BYcr30l9lGa9HR4nUpUNKm6wmmpJxJszxxZTyyP3yFrkZeOn0VeJN7BxMUamVT7nosumo5/s400/DSCN0499.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Proseguiamo sulla strada che , pur salendo sempre, gradatamente però, ci porta in zona "Pernice" dove nel passato abbondavano le vigne. Ora sono tutte abbandonate e il bosco si sta impadronendo del terreno. Sopravvive un vigneto "amatoriale", piccolino, poche gambe come si suol dire, accudito dal professor Barbaglia come un piccolo cimelio di un'epoca che fu. Purtroppo per arrivarci, in questi giorni dopo le pioggie primaverili, non è sufficiente neanche una quattro ruote motrici. In alcuni punti dove si è raccolta l'acqua e non ha potuto defluire si sono create zone acquitrinose e fangose tali da impedire il passaggio con una vettura. ll professore si è armato di impegno e , comunque maldicendo l'incuria ed il non interesse degli addetti poichè qui siamo in zona ecologicamente protetta e nelle vicinanze del Parco del Monte Fenera, sta provvedendo a sbancare un pezzo di costone per permettere al suo veicolo di transitare oltre quel mare di fango...<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxAClIQ6rcQ0lih0LAvQfoG6w1ZahSyX9Edrj2FBXm_IBlDWqxJD04gqfpBvw1l7v-qs6M20YZ1tJWuZSFgtpk2kYL3HR3zdHquKJAU3zdW1LYRceOUs0YNh3hZLY7DLk3bHWvfGI1SkbA/s1600-h/DSCN0501.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352424850884701138" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxAClIQ6rcQ0lih0LAvQfoG6w1ZahSyX9Edrj2FBXm_IBlDWqxJD04gqfpBvw1l7v-qs6M20YZ1tJWuZSFgtpk2kYL3HR3zdHquKJAU3zdW1LYRceOUs0YNh3hZLY7DLk3bHWvfGI1SkbA/s400/DSCN0501.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Condividiamo la sua indignazione e dopo aver scambiato un pò di convenevoli, non potendo aiutarlo nella sua opera di picconaggio e spalatura, lo salutiamo e proseguiamo il nostro viaggio fino a raggiungere l'intersezione con la strada che da Gargallo porta a Chepoli e poi alla Soliva. Qui facciamo un'altra triste considerazione sulle manchevolezze e inefficienze della pubblica amministrazione...Un cavalletto di divieto transito verso la strada che porta a Gargallo dà come indicazione di strada alternativa quella da dove siamo arrivati noi... C'è da sperare che nessuno, proveniente da Soliva con un automezzo (cosa peraltro abbastanza difficile da verificarsi) arrivi fino a questa deviazione obbligatoria, poichè dopo qualche centinaio di metri sarebbe intrappolato dal mare di fango che occupa la strada...!<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSbbc5tUuZGJ4LY3ItDO3bTdLBMEAVwL6NGn3A9oK1Cn5FZuSAucXGUqXHNMXe5k7U1rLnXFrfcik9AMRjiw9lh2uGkl0dvyrHba3B7j7wTBcjzrsiBAZ459nmgc2MQ7jNvYON57U97lpl/s1600-h/DSCN0503.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352428742631207986" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSbbc5tUuZGJ4LY3ItDO3bTdLBMEAVwL6NGn3A9oK1Cn5FZuSAucXGUqXHNMXe5k7U1rLnXFrfcik9AMRjiw9lh2uGkl0dvyrHba3B7j7wTBcjzrsiBAZ459nmgc2MQ7jNvYON57U97lpl/s400/DSCN0503.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg16L3ZR9RuYSm7vZ-IBdBm_meoj0_PJGXc4V8s5Yvl7REivXu-Nd7aieWdGMzNCq0DISP-oH4lL-wCmU3JYQk4xh1aUT5oIt9qCG0mBdv4oeg8DBcOIY8bVyVaPdJEHmxvgQiAoPM2ulvU/s1600-h/DSCN0505.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352428399346986114" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg16L3ZR9RuYSm7vZ-IBdBm_meoj0_PJGXc4V8s5Yvl7REivXu-Nd7aieWdGMzNCq0DISP-oH4lL-wCmU3JYQk4xh1aUT5oIt9qCG0mBdv4oeg8DBcOIY8bVyVaPdJEHmxvgQiAoPM2ulvU/s400/DSCN0505.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5bpcoaD25bJH1XTmuHy6tLMMnEA4XtXJ-dyHtprX_EHP3G1D4obqZYNMCtCDIsRYOqD4Eymt4X11xvppoLirhZaPzbeXupJHhYIjap1t15Is9RpW4r40T44phZe0UVKdV5My72O64inZ5/s1600-h/DSCN0504.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352428037958149314" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5bpcoaD25bJH1XTmuHy6tLMMnEA4XtXJ-dyHtprX_EHP3G1D4obqZYNMCtCDIsRYOqD4Eymt4X11xvppoLirhZaPzbeXupJHhYIjap1t15Is9RpW4r40T44phZe0UVKdV5My72O64inZ5/s400/DSCN0504.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Curiosi di arrivare al punto in cui la strada è stata interrotta al passaggio, ci avviamo in direzione di Gargallo. Incontriamo un paio di anziane signore di Soriso che conoscono Gianfranco perchè partecipano alle attività della Università della Terza Età di Borgomanero di cui lui è attivo collaboratore. Con loro ci soffermiamo a chiacchierare presentandoci (noi tre che non le conoscevamo) e venendo così a sapere che la strada è interrotta per una frana appena prima del "Cascinone", in quanto loro stavano arrivando proprio da là. Affrontiamo la discesa, asfaltata, che porta verso la valle del Pergallo (per noi è il Sizzone) e giungiamo presso il punto in cui si stanno già effettuando dei carotaggi di infiltrazione di cemento per sostenere la riva che sta smottando verso il fondo.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6U4ZWzTg9Y29TY7FUcl62xU2pq0FKoRQu6jmwoqvAhhKyNYGbse8LtLIMvW9ksuP4Rh1absuL3KIjmL4_4weQR-kSp4dIb_9nszeiSo-2SEVwR-QBdk9IysnwezPfQ2BUWzxN5QKp09DQ/s1600-h/DSCN0508.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352432609388866114" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6U4ZWzTg9Y29TY7FUcl62xU2pq0FKoRQu6jmwoqvAhhKyNYGbse8LtLIMvW9ksuP4Rh1absuL3KIjmL4_4weQR-kSp4dIb_9nszeiSo-2SEVwR-QBdk9IysnwezPfQ2BUWzxN5QKp09DQ/s400/DSCN0508.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhzjdO0nyglUDIbqFgGqDMgBC-OsEpJFib0RtLvYZksZ_lesHpZhAxDnUxKhj8cIzRyCweGXFOLi47k2gQ2WY7oH1Koxh2FaTNCIqLTnAGm73nvqjQbCr7_mQuCGQEqL0D40fFcm-mPSz9/s1600-h/DSCN0509.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352432309402269122" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhzjdO0nyglUDIbqFgGqDMgBC-OsEpJFib0RtLvYZksZ_lesHpZhAxDnUxKhj8cIzRyCweGXFOLi47k2gQ2WY7oH1Koxh2FaTNCIqLTnAGm73nvqjQbCr7_mQuCGQEqL0D40fFcm-mPSz9/s400/DSCN0509.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYg8reueJFrdwvpfusPYYomKuuf_xqTgxyecFDdttrRlZi2n-Viii79oqhB5nj4zEFcrP-5FHXGzrQAc9k795bHs1T4D475BE1nix30uwaAytvQf1_lVY8y0l3ZWw_oUfTwhOEqMpRTMcu/s1600-h/DSCN0506.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352431958204402162" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhYg8reueJFrdwvpfusPYYomKuuf_xqTgxyecFDdttrRlZi2n-Viii79oqhB5nj4zEFcrP-5FHXGzrQAc9k795bHs1T4D475BE1nix30uwaAytvQf1_lVY8y0l3ZWw_oUfTwhOEqMpRTMcu/s400/DSCN0506.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> La foto successiva riprende il percorso della frana, ma non dà la giusta percezione di quanto sia ripida la riva e quanto sia effettivamente pericolosa e suscettibile di ulteriori peggioramenti se non si interviene sollecitamente.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioFsYK4uaxYCjLStAmYqq8K3dPEbjnHnEqHsyefNMl1nkDylsUoSrLnnuZea1FmySs6ZwuR6c0Yo0qhXQvG8nGnTGNhinMDvS4gkcrXz0XRd4d9DC35Z412BAJCmizPMvBbIsH6o99_BgY/s1600-h/DSCN0507.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352434050799221394" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEioFsYK4uaxYCjLStAmYqq8K3dPEbjnHnEqHsyefNMl1nkDylsUoSrLnnuZea1FmySs6ZwuR6c0Yo0qhXQvG8nGnTGNhinMDvS4gkcrXz0XRd4d9DC35Z412BAJCmizPMvBbIsH6o99_BgY/s400/DSCN0507.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> Certamente i lavori andranno avanti spediti, poichè questa strada tra breve sarà percorsa da tanti "fungjat" che si dirigeranno verso Chepoli per poi disperdersi tra i boschi alla ricerca di porcini e compagnia bella.......<br />
Ultimata la discesa asfaltata, ritorniamo in piano e sullo sterrato là dove inizia la valle del "Sciscion" che scorrerà fino a Vergano , Baraggioni per confluire poi con quello di Maggiora nei pressi della ex colonia solare. Fiancheggiamo la tenuta del "Cascinone" recintata per permettere ai cavalli, che però non vediamo ma dicono che ci siano, di scorazzare liberamente.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHVN3TGB2IGrYe9Rl7T22v7Hii861XW0QA4ZFKXFU72OhbzecrZJsWpuQ1yX1njXEOfeGkHvHvK7-YBZgr1GaYG9rsrWpTkMbmFrM4GeFGdIbSozzX8E_F2YqlRhcDfqY2167cv3EKlOeY/s1600-h/DSCN0511.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352437506835182914" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHVN3TGB2IGrYe9Rl7T22v7Hii861XW0QA4ZFKXFU72OhbzecrZJsWpuQ1yX1njXEOfeGkHvHvK7-YBZgr1GaYG9rsrWpTkMbmFrM4GeFGdIbSozzX8E_F2YqlRhcDfqY2167cv3EKlOeY/s400/DSCN0511.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYoSDypDNnAGPGhcln6gj0T5d_hOUoaAikmh56XOcVeDteNyp5JmaqBJkOHLkasPLVjIAZDn9t1lvITvrTFceb6Jb_78qSxIehd8E5pL_TX97N3nB-RJEPK7dvDSRc-FPc2a1V3qKGcDxW/s1600-h/DSCN0510.JPG"><img alt="" border="0" height="480" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352437178837996466" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYoSDypDNnAGPGhcln6gj0T5d_hOUoaAikmh56XOcVeDteNyp5JmaqBJkOHLkasPLVjIAZDn9t1lvITvrTFceb6Jb_78qSxIehd8E5pL_TX97N3nB-RJEPK7dvDSRc-FPc2a1V3qKGcDxW/s640/DSCN0510.JPG" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="640" /></a> Passiamo sul ponte che scavalca il Sizzone che qui i Gargallesi chiamano Rio Pergallo mentre io ostinatamente continuo a ricordare come "Sciscion". Guardando le cartine non riesco a capacitarmi che il mio torrente debba essere immortalato dai cartelli con la dicitura torrente Pergallo, mentre è riconosciuto come Sizzone...<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgS_Cv_kCOiMnGNVTZ-uOaWT-DBJ3SfsKvhVyNEw69ZwXU15EgpWAjhWk-UoiHzAoKDeTegdxGjPG9rIILhh9f-9D229ggad6z9L4k28qWVZYOCx93iRjCez4rpJvYaalxxB80pnQeLe05b/s1600-h/DSCN0513.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352439860321892626" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgS_Cv_kCOiMnGNVTZ-uOaWT-DBJ3SfsKvhVyNEw69ZwXU15EgpWAjhWk-UoiHzAoKDeTegdxGjPG9rIILhh9f-9D229ggad6z9L4k28qWVZYOCx93iRjCez4rpJvYaalxxB80pnQeLe05b/s400/DSCN0513.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a> E svoltiamo subito dopo a destra, prima di affrontare la salita finale che porterà alla nuova zona abitativa di Gargallo, per costeggiare brevemente il ruscello e soffermarci ad una cappelletta restaurata recentemente.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKHeAC9qwnJgYDEYE5xt8S-ASHPguJhAfaB9DVVX-7iS5Wk40VHEEAmAPclSzz4snEgMrEUREKNZ3fDwV2-PbUKp-5ylmvP9_MY1kBtibDzM0rRTnd3styLIG9cjDQisPo9dfE8IJrWO3m/s1600-h/DSCN0514.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352441428460829666" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKHeAC9qwnJgYDEYE5xt8S-ASHPguJhAfaB9DVVX-7iS5Wk40VHEEAmAPclSzz4snEgMrEUREKNZ3fDwV2-PbUKp-5ylmvP9_MY1kBtibDzM0rRTnd3styLIG9cjDQisPo9dfE8IJrWO3m/s400/DSCN0514.JPG" style="display: block; height: 300px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 400px;" /></a><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZahH3N0U5LOn6DfT5QXoWzrqyd0JKNHi2Y6QWTJvMNg9zs18RI_O3Op1B1KtwpM2mJ22_ZGGfJf9-KAc4SFVd0LMecCos8lPNBDVlc3b6q8igipHbPJiMR3hE2YQi1PCqj14ycbRGhLeX/s1600-h/DSCN0518.JPG"><img alt="" border="0" height="480" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5352441125797354402" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZahH3N0U5LOn6DfT5QXoWzrqyd0JKNHi2Y6QWTJvMNg9zs18RI_O3Op1B1KtwpM2mJ22_ZGGfJf9-KAc4SFVd0LMecCos8lPNBDVlc3b6q8igipHbPJiMR3hE2YQi1PCqj14ycbRGhLeX/s640/DSCN0518.JPG" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center;" width="640" /></a> Siamo ancora distanti da casa... Affrontiamo ora la dura salita che porta al Motto, la parte alta di Gargallo dove stanno sorgendo come funghi belle villette residenziali in posizione panoramica. Decidiamo di abbreviare la strada che porta verso Piovino tagliando verso la Cascina "<em>Muscia</em>" con qualche difficoltà iniziale per trovare il sentiero giusto. Dopo poco siamo a casa di mia sorella Mariuccia e vi troviamo anche l'altra sorella Rosanna in compagnia di Angioletto e dei nipoti Piersereno ed Alessandro. Visitiamo il loro giardino, ci scambiamo commenti e notizie recenti soffermandoci soprattutto sull'incidente stradale mortale capitato ieri sera ad un mio ex compagno di scuola elementare che abitava proprio dietro casa di mia sorella. Scattiamo la foto ricordo che appare all'inizio del post e questa volta con l'autoscatto viene ritratto pure Eugenio, il fotoreporter di tutte le nostre camminate. Ed infine via di corsa ( si fa per dire... comunque secondo il GPS sempre intorno ai 4,5-5 km. all'ora) sulla strada asfaltata che porta da Piovino verso Borgomanero. E' ormai tutta discesa ed Arnaldo in prima fila impone una bella cadenza di passi. Tiriamo il fiato appena prima di casa dove giungo (parlo per me.....) abbastanza stremato. E' stato il giro più lungo effettuato dopo l'intervento e manca ancora un bel pò di allenamento!<br />
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