Vergano

sabato 10 aprile 2010

VARGON SORA e VARGAN BASS



Ringrazio di cuore il mio amico "Geo" e "Spillo (Greg)" per avermi citato amorevolmente e "linkato" con tutti gli onori nel loro sito http://www.spillo.es/ e http://www.varganbas.it/, che raccolgono memorie storiche ed avvenimenti che riguardano la comunità di Santo Stefano.

E dedico loro ed a chi ci leggerà questa stupenda immagine aerea delle nostre due frazioni. (Cliccandoci sopra la si può vedere ingrandita. Ricordarsi di ritornare al post con la freccetta della parte superiore sinistra dello schermo...) Peccato che la parte occidentale, a destra, non riprenda la zona estrema dei "Tre Casali" ( si vede solo Motto Florio) alla quale io e Francesco siamo particolarmente legati perchè ivi siamo nati e cresciuti. La foto, a chi vuole osservarla in lungo ed in largo soffermandosi sui particolari che riconosce, racconta molto alle persone che vi risiedono. Vergano è disteso sul crinale della collina, arroccato intorno al castello ed alla Chiesa, raccolto e quasi isolato dal resto delle altre abitazioni. Se questa visuale sembra ancora valida al giorno d'oggi, figuriamoci quando, quasi cento anni fa, poteva ancor più considerarsi staccato dal centro di Borgomanero prima cioè che il boom edilizio invadesse la zona non residenziale dedita all'agricoltura che distanziava il centro dalle frazioni.
Forse per questa sua caratteristica di paese isolato divenne comune e lo restò fino, credo, al 1928. Ed è forse anche per questo che nel passato non c'era molto feeling con gli abitanti di Santo Stefano, ritenuti quasi inferiori per la sottomissione al comune centrale e chiamato Varganbass come se il Vargonsora fosse ritenuto, appunto, sopra e quindi più nobile grazie anche al fatto di avere un passato storico in virtù del Castello e della dinastia dei conti Tornielli. Credo che anche la mia generazione, in gioventù, abbia vissuto questo clima quasi di apartheid. Circolavano tra noi ragazzi delle proverbiali filastrocche abbastanza irriverenti nei confronti degli abitanti di Santo Stefano, considerati quasi come dei plebei. La competizione, dovuta al tipo di attività agricola che allora era l'unica possibile, ed un senso di vicinato sgradito e quasi astioso si può dire che si percepivano nell'aria. Naturalmente col mutare delle condizioni lavorative e di vita, i rapporti col tempo si sono normalizzati, grazie anche ad una logica frequentazione tra i paesani, a partire dalla scuola e dal mondo del lavoro . Fino a trovare dei punti comuni e di coesione quando intorno agli anni settanta si coalizzarono e combatterono dure battaglie di opposizione per porre fine allo scempio della discarica che stava prendendo piede nella zona delle vigne dell'altipiano della Cumiona. Ed oggi che ci riteniamo tutti cittadini Borgomaneresi senza troppe distinzioni, forse manca quel senso di comunità che allora caratterizzava le nostre genti.
Altre considerazioni mi vengono osservando la fotografia.
Si può notare , quasi fosse una fenditura, una ferita, che Via Franzi la strada in direzione nord-sud traccia una demarcazione netta, quasi fosse un confine, tra i due agglomerati storici di Vergano e Santo Stefano col resto della città. Un estraneo, valutando la foto, potrebbe anche dargli un significato solo cartografico, ma se si considera che ormai il traffico su questo percorso è assurto a livelli decisamente importanti con l'avvento della strada dei rubinetti che collega il distretto industriale di Gozzano e San Maurizio d'Opaglio, questa circonvallazione ovest di Borgomanero ha di fatto tagliato in due il territorio. Ciò genera una specie di "riserva indiana" che vede gli abitanti delle due frazioni racchiusi in una zona che si può dire ancora "incontaminata". Le attività industriali e commerciali sono rarissime e quelle poche che soppravvivono hanno un sapore familiare, a misura d'uomo. La concentrazione dei servizi nella direttiva nord-sud della città di Borgomanero, ha fatto sì che le nostre due frazioni siano diventate di fatto una quieta zona residenziale unendole quasi in un'unica realtà. Non è un cattivo segno, anzi. L'importante è ritrovare o mantenere quegli stimoli per una vitalizzante vita comunitaria che favorisca la socializzazione.
Il sito internet di Santo Stefano sta svolgendo alla grande questo compito.
Sono felicissimo di trovare iniziative che coinvolgono anche Vergano che, secondo me, purtroppo, sta vivendo dei momenti abbastanza anonimi rispetto a quelli che i nostri padri e nonni (ed un pò anche noi , ormai anziani....) avevano saputo far fiorire. Ricordare ciò che siamo stati e ciò che abbiamo vissuto comunitariamente spero che sia di stimolo ai giovani di oggi per rivitalizzare lo spirito di paese che ha sempre contraddistinto le nostre comunità.


Visto che vengono apprezzate le mie scelte musicali, posto questa incredibile esibizione dal vivo da parte degli U2 quando erano al culmine della loro capacità creativa e interpretativa. E' proprio vero che la semplicità paga.. Bisogna però avere una voce da brividi, una chitarra strepitosa ed un drumming ipnotizzante per trascinare all'euforia la folla impazzita sotto il palco. Non oso pensare da quali brividi sarei stato pervaso se fossi stato presente allo Slane Castle quella sera! Mi basta solamente un video di youtube (anche se io posseggo il dvd dell'intero concerto...) per commuovermi e godere della performance di Bono e compagni, figuriamoci se fossi stato in mezzo alla folla!
Non ho trovato un video attinente al contenuto di questo post. Se a Geo viene qualche idea, me la comunichi... Di certo però la sua bellezza lo fa valere per qualsiasi circostanza!