Vergano

giovedì 5 febbraio 2009

Rievocazione

Credo di avere da sempre ricercato il mio ricordo più antico nei più reconditi luoghi della mia mente.Ancor prima che,ineluttabilmente con la quiescenza senile,i pensieri fossero rivolti quasi esclusivamente al passato, piuttosto che ad un futuro ormai senza troppe possibilità di evoluzione. Mi sono sempre domandato da quando il miracoloso meccanismo di memorizzazione abbia potuto dare i suoi primi frutti. E spingendomi indietro nel tempo andavo a datare, rifacendomi ad alcune immagini stampate , forse, indelebilmente nei meandri della mente, le più antiche esperienze vissute.
E sono risalito a quando avevo quattro anni e in un flash di sensazioni e visioni, ho rivisto il cortile davanti alla vecchia casa paterna, predisposto per accogliere gli invitati al pranzo di nozze di mia sorella...Teloni fissati alla ringhiera del primo piano ed ai pali che delimitavano il cortile per salvaguardarci dal sole cocente di agosto o da eventuali rovesci. Dalla parte di caseggiato che era di proprietà di mio zio, si era già protetti dal pergolato di uva settembrina, l'uva "americana",che aiutava a rinfrescare tutto il cortile. E poi la grande festa e l'abbuffata, dopo la cerimonia in chiesa ed il ritorno in corteo dalla collina del paese alla nostra valle del Sciscion. Era consuetudine attrezzarsi per i banchetti in casa, ma c'era già chi offriva il servizio di allestimento per la cucina proponendosi con cuochi e personale di servizio che si attivavano in ogni occasione che richiedesse il loro lavoro. Ma comunque mi è rimasto impresso come sensazione, la grande frenesia e l'indaffarata confusione che regnava in casa. Io mi intrufolavo in ogni dove e naturalmente avevo il libero accesso dovunque in quanto cosa volete che disturbo desse un batuffolino che al suo apparire poteva solo dare allegria ...anzi riuscivo a scroccare in anteprima qualche assaggino del "sontuoso" banchetto che si stava allestendo.
Queste foto le ho recuperate in questi giorni, quando durante una visita a mia sorella Mariuccia le ho posto la domanda se per caso avesse foto d'epoca che illustrassero i posti e gli avvenimenti del nostro paese... E' uscita dalla sala ..."vado a vedere..." ed è ritornata con un album pieno di fantastiche fotografie che abbiamo poi commentato assieme... Queste risalgono al 1952 e la riguardano in prima persona!.La qualità,purtroppo,è quella che è...


Salendo verso la Chiesa


Accolti dal parroco
All'uscita i ragazzini aspettano il lancio dei confetti. Non usava, ancora, il lancio del riso agli sposi.


Ci si appresta a scendere in corteo,verso casa della sposa
Stiamo arrivando al cortile. Il "batuffolino" in prima fila a destra che regge il cesto di fiori è il sottoscritto...dietro mio fratello Eugenio.
Poi inizia la festa... Credo che il piatto forte del menù fosse la frittura mista di maiale. Una portata che da sola sarebbe bastata per un'intera settimana... Lonza, salsiccia, frittura,cervella,fegato con un intingolo che da solo faceva rizzare le papille gustative..Il tutto innaffiato da del vino dell'annata migliore delle nostre colline. Naturalmente ad una certa ora cominciavano a manifestarsi i sintomi di sbronze più o meno esplicitate...Il mio ricordo è che ,forse a causa di qualche assaggino etilico,ad un certo punto, sollecitato credo dal fratello dello sposo,anch'io mi mettevo a canterellare al seguito dei primi cori di avvinazzati e salivo sui tavoli tutto bello baldanzoso.
Per anni questo ricordo mi è rimbalzato da un capo all'altro della mia cervice e...sorpresa... in una foto dell'album di mia sorella mi rivedo mentre sto per essere issato su una sedia...o sul tavolo... Questa rievocazione esplicita e documentata del mio ricordo, mi ha sorpreso parecchio...Naturalmente "vedersi " ritratto proprio in quel frangente che la mia mente aveva da sempre memorizzato, mi ha un pò spiazzato... Ma come! Quel "batuffolino" bianco in mezzo ai commensali sono proprio io...

A volte i documenti che testimoniano un evento hanno il potere evocativo così forte da teletrasportarti in un'altra dimensione dove i tuoi ricordi lo fanno rivivere in una sorta di rievocazione a proprio uso e consumo.


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